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giovedì, Giugno 12, 2025
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Dà fuoco al fratello e alla casa, arrestato 27enne

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Al culmine di una lite, getta del liquido infiammabile addosso al fratello e non esita ad appiccare il fuoco con un accendino. È successo ieri a Trapani. Autore del folle gesto Emanuele Martines, 27 anni, arrestato con accuse gravissime: lesioni gravi, incendio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La drammatica vicenda si è consumata all’interno di un appartamento al primo piano di via Palermo, dove il ragazzo, con precedenti per reati contro il patrimonio, vive con la famiglia. Solo il tempestivo intervento del padre dei ragazzi ha evitato conseguenze ben più gravi: la giovane vittima, che ha riportato gravi ustioni principalmente sul volto e sul tronco, è stato trasportato d’urgenza presso una struttura ospedaliera specializzata di Palermo mentre, nel frattempo i vigili del fuoco tentavano di domare le fiamme che si erano estese anche ad altre stanze dell’abitazione, a causa dell’olio che l’autore dell’incendio, prima di dare fuoco al fratello, aveva sparso un po’ ovunque e che continuava a mantenere vive le fiamme. I pompieri sono riusciti a mettere in sicurezza sia l’appartamento che l’intero immobile. All’arrivo delle volanti Emanuele Martines ha tentato di fuggire ma è stato fermato, non senza difficoltà, dai poliziotti: bloccato dopo un inseguimento a piedi, ha reagito energicamente provocando ad uno degli agenti delle lesioni giudicate guaribili in tre giorni. Come disposto dal magistrato di turno presso la procura della Repubblica di Trapani, che ha assunto la direzione delle indagini, Martines è stato associato alla locale casa circondariale e messo a disposizione dell’ autorità giudiziaria.

 

Rimpasto ad Alcamo da verificare, segreterie politiche in allerta

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Da quando bonventre ha fatto sapere ufficialmente che vuole cambiare, o meglio azzerare la giunta, è partito il toto nomi tra fantasie e cose vere un pò come nel calciomercato. Quello che è certo riguarda invece la questione del costo zero agli amministratori, una cosa che tutti approvano a parole ma nessuno è intenzionato ad accettare nella realtà.

Sui nomi sempre più circolano quelli di Giacomo Scala, ex consigliere comunale e parente oltre che omonimo di Giacomo Scala ex sindaco di Alcamo, poi quello di giuseppe Stabile, capogruppo del PD in Consiglio ma nessun rimpasto sarà possibile con le segreterie dei partiti finchè non si chiarisono i rapporti interni a livello provinciale, regionale e pure nazionale.

Non è escluso un rimpasto dunque prima del mese di febbraio e forse nemmeno, si andrà cioè anche oltre con due nominati, Gino Paglino e Gianluca Abbinanti amministratori uno da 20 anni l’altro da 12. Intanto c’è pure da vedere da chi verrà poi nel caso appoggiato in consiglio, il sindaco, visto che le segreterie politiche fibrillano di nomi.

Intanto sul PRG arriva l’approvazione del gruppo consiliare di ABC che, fa sapere, contiene nel documento programmatico generale del piano una serie di direttive e richieste presentate dallo stesso gruppo come quello decongestionamento del traffico.

C/mmare del Golfo: boom di multe dei vigili urbani

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CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Piovono multe a Castellammare del Golfo. Nell’anno appena trascorso il giro di vite dei vigili urbani ha potato i suoi frutti, con un aumento di circa il 50 per cento delle sanzioni rispetto al 2012. Un vero e proprio boom che non si aspettava neanche il Comune, tanto che l’amministrazione guidata dal sindaco Nicola Coppola ha dovuto fare ricorso ad un ulteriore stanziamento in bilancio per la gestione del sistema di notifica dei verbali, affidata ad una ditta esterna. Questo quanto si evince dalla determina del responsabile del V Settore del Comune, Giorgo Collura. Non viene specificato quanto è previsto di introito dalle multe elevate ma si capisce che si tratta di una grossa cifra. Infatti per l’aumento di accertamenti e l’espletamento delle notifiche l’ente municipale castellammarese è stato costretto a stanziare una cifra record di ben 50 mila euro. Tanto per dare un termine di paragone il servizio ogni anno costa, in via ordinaria, 42 mila e 500 euro. Da qui si evince chiaramente che evidentemente i verbali sono raddoppiati e di conseguenza anche i costi di gestione. Nello specifico il Comune già dal 2011 effettua il servizio di raccolta e gestione del procedimento sanzionatorio che si sviluppa su base triennale per un ammontare complessivo di quasi 130 mila euro. La ditta esterna che sviluppa questo lavoro per il Comune, la società centro servizi informatici di Carini, ha sviluppato un vero e proprio software che funge da banca dati per la gestione dei verbali elevati dai caschi bianchi. Tutto automatizzato, quindi, anche per evitare che qualche furbetto la possa fare franca e riesca anche a far prescrivere la propria multa magari per una dimenticanza di notifica degli uffici. Sul fronte della viabilità da tempo Castellammare sta vivendo una rinnovata stagione, soprattutto per quanto concerne la gestione dei parcheggi a pagamento. In questo caso si vuole anzi eliminare l’esternalizzazione della gestione del servizio ma i tentativi portati avanti sono andati tutti a vuoto. Per ben due volte, nell’arco di tre mesi tra giugno e settembre, è andato a vuoto il bando del Comune per la selezione interna di 8 ausiliari del traffico i quali sarebbero adibiti alla verifica e al controllo delle strisce blu. Nessuno appare essere interessato all’interno della pianta organica dell’ente municipale a ricoprire questo incarico. Ci aveva provato già la precedente amministrazione guidata dal sindaco uscente Marzio Bresciani, ed anche l’attuale sindaco Nicola Coppola ha tentato la strada dell’internalizzazione del servizio ma senza successo. Sfumato sino ad oggi l’obiettivo del Comune di arrivare all’autogestione del servizio di parcheggi a pagamento. Ad oggi la società che ha in gestione le strisce blu ha effettuato il servizio mediante parcometri e con il supporto per l’appunto di ausiliari del traffico dipendenti della stessa ditta.

Trappeto: Comune, caccia agli evasori

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TRAPPETO. E’ caccia agli evasori. Il Comune dal 2009 al 2013 ha effettuato accertamenti, attraverso l’incrocio di banche dati, per un ammontare di 700 mila euro. Una cifra enorme per un paese piccolo come Trappeto dove però esiste un diffusissimo fenomeno di evasione tributaria. Un’accelerazione sotto questo aspetto che è frutto anche delle continue bacchettate arrivate della Corte dei Conti che sino all’ultima relazione dell’ottobre scorso ha rilevato: “Il Comune fa ricorso a frequenti anticipazioni di tesoreria mentre si denuncia una carente riscossione dei crediti”. In pratica mentre l’ente si indebita con le banche, pagando fior di interessi proprio perché manca liquidità, gli evasori riescono ancora ad oggi a scucire quanto dovuto con estrema lentezza. Il consiglio comunale ha deliberato una serie di impegni nel tentativo di risanare le casse dell’ente municipale: “Saranno massimizzate la riscossione dei crediti e il contenimento delle spese, in particolare quelle correnti, – si legge nella delibera di impegno del civico consesso – finalizzate al contenimento dell’anticipazione di tesoreria, e contestualmente a garantire i rimborsi di tesoreria nei limiti di legge, fermo restando che il ricorso all’anticipazione è stato necessitato principalmente dal cronico ritardo nei trasferimenti regionali”. Il Comune deve anche fare i conti con una situazione economica al limite dettata, come rilevato sempre dai magistrati contabili, anche dall’elevato volume dei residui passivi: “In tal senso – continua la delibera di consiglio – si opererà una rivisitazione più accurata con i vari responsabili di Direzione del Comune per definire il permanere delle posizioni debitorie effettive”. “Sin dal mio insediamento, nel giugno del 2013, – sottolinea il sindaco Pino Vitale – con la giunta stiamo lavorando proprio sul piano del risanamento delle finanze dell’ente locale. Non è un compito facile anche per effetto dei drastici tagli ai trasferimenti di Stato e Regione”. Ma i problemi finanziari dell’ente non si fermano qua. Esiste infatti una questione relativa alla scarsa liquidità per crediti non esigibili che si sono accumulati nel tempo. Ecco perché il consiglio comunale si è contestualmente impegnato a procedere periodicamente ad un riaccertamento dei residui, attraverso una meticolosa e attenta verifica della sussistenza di titoli giustificativi. Inoltre si valuterà la solvibilità delle partite creditorie anche alla luce della comunicazione di inesigibilità del concessionario della riscossione e si cancelleranno dal conto del bilancio le partite di difficile esigibilità, che verranno inserite nel conto del patrimonio, in apposita voce denominata “Crediti inesigibili” e saranno mantenute tra le immobilizzazioni finanziarie, al netto del fondo svalutazione crediti. In tal senso il consiglio comunale si è impegnato a mantenere, in sede di riaccertamento dei residui, un atteggiamento prudente continuando ad alimentare il fondo svalutazione crediti in modo che lo stesso sia di importo almeno pari al 25 per cento dei residui attivi.

Alcamo: rissa, 5 giovanissimi denunciati

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Un pallone bucato è stato il motivo che ha scatenato una violenta rissa. A sfidarsi a suon di calci e pugni sono state due fazioni di giovanissimi alcamesi e rumeni che si sono dati appuntamento in pieno centro storico. Ne è nata una furibonda lite: 5 le persone coinvolte, tutte denunciate per rissa, e tre di loro sono finite all’ospedale San Vito e Santo Spirito di Alcamo anche se con lievi ammaccature e nulla di più, fortunatamente. Teatro della rissa la centralissima piazza della Repubblica, all’altezza di un’attività commerciale che è un vero e proprio ritrovo per i rumeni specie nel pomeriggio. Ed è proprio qui che i giovani alcamesi, in due secondo i primi riscontri, vanno in conmtatto con un gruppetto di tre coetanei dell’est Europa. La gente che si trovava nei pressi ha subito capito che si stava per consumare una sorta di regolamento dei conti. Effettivamente ci sono volute davvero poche chiacchiere per scatenare il violento litigio. In pochissimi minuti i cinque ragazzi, la maggior parte dei quali maggiorenni, sono passati dalle parole alle mani. Prima qualche insulto, poi lo spintone ed infine la colluttazione. I cinque se le sono date di santa ragione, seppur senza usare oggetti contundenti. Con le sole mani hanno cominciato a scatenare una rissa: nella zuffa vanno a segni pugni e calci. Qualcuno però nel frattempo lancia l’allarme a carabinieri e polizia e chiama anche il 118. Interventi provvidenziali quelle delle pattuglie delle forze dell’ordine che riescono a sedare subito la rissa prima che questa potesse degenerare. Non è escluso che la rissa abbia avuto più protagonisti ma che qualcuno sia riuscito a dileguarsi e a farla franca, ecco perché sono ancora in corso sotto questo aspetto degli accertamenti più approfonditi. Polizia e carabinieri hanno messo le mani su cinque sicuri protagonista della violenta contesa: 3 rumeni e 2 alcamesi, i quali sono stati identificati e tutti denunciati per rissa. Ma la vera sorpresa per i carabinieri, che sono i titolari dell’indagine, è stata quella nel momento in cui si è appurato il motivo dell’esplodere di tanta violenza. Ascoltando i 5 giovani denunciati pare che questa rissa sia nata da un episodio futile. Bisogna riavvolgere il nastro a 24 ore prima quando un gruppo di rumeni intento a giocare a pallone per strada si ritrova con il pallone bucato. Secondo le testimonianze raccolte pare che uno degli alcamesi coinvolto nella rissa era in compagnia di un cane e che questi abbia azzannato la sfera bucandola. La questione sembra finire qui ma non è così: l’indomani il gruppetto di rumeni si dirige verso i coetanei alcamesi accusandoli di essere stati loro ad avere bucato il pallone, chiedendo quindi il pagamento del danno. Da qui è nato il regolamento di conti che avrebbe potuto anche avere un epilogo ben peggiore se non ci fosse stato l’immediato intervento delle forze dell’ordine. Tanti gli alcamesi che hanno assistito alla rissa ma nessuno è intervenuto, preferendo fare da spettatori alla violenta scena.

Partinico: cade dalla bicicletta, in fin di vita

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PARTINICO. Grave incidente sulla strada provinciale 63, che collega Partinico a Balestrate. Nei pressi dell’agriturismo Arabesque un ciclista è caduto rovinosamente sull’asfalto e adesso lotta tra la vita e la morte. Al vaglio dei carabinieri le cause dell’incidente che potrebbe anche essere stato provocato da un’auto pirata secondo alcune testimonianze che sono adesso al vaglio degli inquirenti. L’episodio è accaduto nel pomeriggio di sabato ma solo oggi la notizia è trapelata. Anche perché inizialmente non sembrava fosse nulla di grave. Vincenzo Lombardo, partinicese di 48 anni, impiegato presso un negozio di vendita di biciclette ad Alcamo, è giunto al pronto soccorso dell’ospedale Civico della città dolorante accompagnato da altri due amici che erano con lui per la consueta corsetta in bicicletta. L’uomo era inizialmente vigile ma qualche ora dopo ha cominciato ad accusare disturbi e problemi, tanto che i medici hanno subito intuito che il quadro clinico stava improvvisamente peggiorando. Ed effettivamente è quello che è accaduto: Lombardo perde conoscenza ed entra in coma, si presume a causa della botta in testa avuta durante la caduta. I sanitari gli hanno riscontrato un ematoma alla testa, ora è da verificare invece se vi siano stati dei danni cerebrali. Immediatamente è stato disposto il ricovero all’ospedale di Villa Sofia a Palermo dove i medici non hanno ancora sciolto la prognosi sulla vita. I carabinieri della locale Compagnia hanno aperto un’indagine per cercare di ricostruire esattamente la dinamica dell’incidente ancora poco chiara. Sono stati ascoltati sia i ciclisti che erano con il quarantottenne, sia la moglie dell’uomo vittima dell’incidente che ha parlato a lungo con il marito prima che questi entrasse in coma e perdesse conoscenza. A quanto pare si parla anche di un’auto che transitava in zona nel momento della caduta di Lombardo. Questa per il momento però è soltanto una delle tante ipotesi al vaglio. Infatti un’altra possibilità molto concreta è che il ciclista abbia perso il controllo del manubrio a causa delle forti raffiche di vento, oppure sia stato vittima di qualche distrazione o anche del manto stradale sconnesso della zona tanto da fargli perdere l’equilibrio. Sotto questo aspetto sono ancora in corso indagini da parte dei militari dell’Arma per cercare di appurare con maggiore precisione quanto accaduto. Le zone all’estrema periferia del paese, ed anche i Comuni limitrofi di Alcamo, Balestrate e Trappeto, sono spesso affollati di ciclisti e podisti in gruppo che transitano. Per loro incombono pericoli anche per la presenza di auto e moto che molto spesso procedono a elevate velocità, non tenendo conto dei limiti imposti. Come ad esempio sulla statale 113 Partinico-Alcamo: negli ultimi 5 anni due persone in bicicletta sono state travolte da altrettante auto ed il bilancio è di un morto ed un ferito grave. Quest’ultimo ha riportato un’invalidità permanente e segni sul volto a causa della caduta.

Nella foto Vincenzo Lombardo

Alcamo: Comitato cittadino, protesta si sgonfia

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Dal palco della centrale Piazza Ciullo di Alcamo è stato un susseguirsi di critiche nei confronti del governo cittadino ed in particolare del sindaco Sebastiano Bonventre. Tutti contro l’amministrazione comunale alla manifestazione organizzata dal comitato cittadino sulle problematiche inerenti alla città, a cominciare dai forti rincari della Tares per arrivare per arrivare ai problemi inerenti la costante emergenza idrica e al blocco dell’attività edilizia a causa dei vincoli del piano regolatore scaduti da tempo e ora in fase di revisione. Chi però si aspettava un grande afflusso di gente è rimasta certamente deluso: in piazza c’erano non più di 300 persone, quasi del tutto assenti i giovani e le donne. A parlare non solo gente comune, operai, impiegati, imprenditori e commercianti, ma anche esponenti politici. Tra questi i rappresentanti del Movimento 5 Stelle che sono tornati a chiedere le dimissioni del sindaco e della giunta per l’immobilismo politico. Anche i cittadini hanno puntato il dito contro ilo sindaco, accusato di essere spesso assente a causa della sua professione di medico:

L’impressione però è che la rabbia iniziale del comitato, con le prime due manifestazioni organizzate alle palestre di via Verga e di contrada Tre Santi molto più partecipate. Forse la rassegnazione comincia a serpeggiare tra gli alcamesi. Ma ieri il comitato ha ribadito proprio l’intenzione di non volersi arrendere

A conclusione dell’assemblea è stato deciso di convocare una nuova riunione per tirare le somme della manifestazione di ieri e per decidere le prossime iniziative. L’intenzione sarebbe quella di organizzare una nuova iniziativa di protesta, decisione che sarà assunta dal comitato eventualmente dopo avere sentito tutti i cittadini che ne fanno parte.

Alcamo: Itc “Caruso”, opportunità per gli studenti

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L’istituto tecnico commerciale e per geometri “Girolamo Caruso” di Alcamo in prima fila anche quest’anno sul fronte delle iniziative per  migliorare le conoscenze degli studenti ed anche dei docenti. A breve saranno attivati dei corsi per il potenziamento e il miglioramento delle competenze finanziato dal Fondo sociale europeo attraverso il Pon, il piano operativo nazionale, riguardo la misura dal titolo “Investiamo nel tuo futuro”. All’istituto alcamese già da anni vengono attivati dei corsi per l’alfabetizzazione di base in ambito informatico per il conseguimento della patente Cdl, del brevetto Cad e soprattutto per quanto concerne le lingue.

Inoltre, sempre al tecnico “Caruso”, si svolgono attività di Comenius, progetto di sviluppo, conoscenza e comprensione della diversità culturale e linguistica europea e del suo valore. In particolare si Aiuta il giovane ad acquisire le competenze di base necessarie per la vita e le competenze necessarie ai fini dello sviluppo personale, dell’occupazione e della cittadinanza europea attiva. La scuola alcamese intesse da tempo relazioni internazionali con il resto d’Europa proprio sotto questo aspetto. L’invito della dirigente scolastica è quello rivolto a tutte le famiglie affinchè iscrivano i propri figli a questi corsi con l’obiettivo di migliorarne le conoscenze. L’istituto “Caruso” è uno tra i più attivi nel territorio proprio per attività: venerdì prossimo, 24 gennaio, a partire dalle 16 la scuola aprirà le proprie porte a tutta la città ed al comprensorio nell’ambito dell’open day nel corso del quale saranno illustrate tutte le attività svolte. L’ultima è davvero di grande interesse ed è destinata ad un largo coinvolgimento

nella foto la dirigente scolastica Vincenza Mione

Calatafimi: sequestro e torture, in arresto fratelli tunisini

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Forse una folle gelosia a scatenare la furia di due fratelli tunisini verso un loro giovane connazionale: uno scambio di messaggi sul telefonino fra la vittima e la ragazza di uno dei due, evidentemente poco gradito. In base alla ricostruzione della vicenda effettuata dai carabinieri della Compagnia di Alcamo, i due fratelli Bassem e Aimen Loudhaief, rispettivamente di 20 e 25 anni, in un primo momento avevano cercato il ragazzo presso la sua abitazione a Castellammare del Golfo, non esitando ad abbattere a colpi di ascia il portone d’ingresso e a mettere a soqquadro l’intera casa. Poi erano andati sul posto di lavoro del giovane, il ristorante “Egesta Mare” e, sotto la minaccia di un coltello, lo avevano avvicinato e costretto a salire a bordo di un’auto. Subito è scattato l’allarme da parte di coloro che avevano assistito all’accaduto. I carabinieri avevano appreso così che verosimilmente i sequestratori erano due tunisini residenti a Calatafimi Segesta, impiegati presso il Ristorante “Agorà”. A mettersi sulle tracce dei sequestratori numerose pattuglie provenienti da Alcamo e Castellammare del Golfo per dar man forte ai colleghi di Calatafimi. Ma ben presto la svolta: il giovane rapito, approfittando di un momento di distrazione dei suoi aguzzini era riuscito a scappare, rifugiandosi, ferito e sanguinante, all’interno del bar “Creative”, fino a dove era stato inseguito da uno dei due terribili fratelli. Il ragazzo, in evidente stato di shock, è stato immediatamente trasportato presso l’Ospedale San Vito e Santo Spirito di Alcamo, mentre i carabinieri raggiungevano l’abitazione dei sospettati, in via De Amicis. Ed è lì che sono riusciti a bloccare giusto in tempo i due, già a bordo dell’auto, pronti a far perdere le loro tracce. Sono state le dichiarazioni della vittima, K.M., e della convivente di Aimen Loudhaief, C. C. una giovane italiana, con cui ha anche avuto un bambino tre anni fa, a chiarire i contorni della vicenda. Due ore da incubo quelle passate dal giovane: in quella casa è stato oggetto di tutta una serie di atroci sevizie; colpito rabbiosamente alla testa con una mazza in legno fino a perdere i sensi, dopo aver ripreso conoscenza, era stato picchiato con qualsiasi cosa: vasi in vetro, bastoni, pugni e calci su tutto il corpo; tentando di legarlo ad una sedia, gli aggressori gli hanno provocato un forte trauma cranico e la rottura di due dita di una mano. La ragazza, nel frattempo, a cui era stato tolto il cellulare, era stata rinchiusa nella camera dal letto. Anche lei, la mattina stessa, era stata vittima delle brutalità del compagno, Aimen Loudhaief: le diverse tumefazioni al volto e i due incisivi erano frutto della feroce reazione del convivente alla scoperta di alcuni messaggi sul cellulare che la giovane aveva scambiato col ragazzo aggredito. Ma pare che la violenza tra le mura domestiche fosse una vera e propria costante degli ultimi anni. A quel punto sono scattate le manette per entrambi i fratelli; pesantissime le accuse: tentato omicidio, sequestro di persona, lesioni personali, porto abusivo di arma, minacce aggravate, danneggiamento aggravato e maltrattamenti in famiglia nei confronti della convivente. I due sono poi stati tradotti presso il carcere S. Giuliano per essere interrogati dal G.I.P.

Alcamo, nasce il mobility manager scolastico

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Istituita la figura del “Mobility Manager Scolastico” che ciascun istituto di istruzione superiore, con sede ad Alcamo, ha individuato tra gli studenti iscritti all’A.S. 2013-14; per l’amministrazione comunale il coinvolgimento dei giovani e degli studenti nelle politiche di mobilità sostenibile e di miglioramento della qualità urbana è determinante e dunque, nell’ambito delle attività coordinate dall’Ufficio del Mobility Manager d’Area è stato istituito un “Tavolo Tecnico di coordinamento Scuola-Comune” sui temi della mobilità sostenibile. I lavori del Tavolo Tecnico serviranno per attivare un canale di comunicazione diretto tra la Scuola e gli Uffici tecnico/amministrativi del Comune volti alla programmazione condivisa di attività e iniziative di mobilità sostenibile.

Sono stati formalmente nominati dai rispettivi istituti scolastici:

–         Istituto Tecnico Statale “Girolamo Caruso”: Giuseppe Cataldo, Giorgio Catanzaro, Federico Ippolito, Mauro Regina, Antonino Ferrara, Giulio Renda;

–         Istituto Professionale  per l’Agricoltura e l’Ambiente “D.Dolci”: Roberto Campo, Ivan Stabile;

–         Istituto di istruzione Superiore G. Ferro: Davide Coraci, Giuseppe Ferrara, Paola De Luca, Dario Abitabile;

–         Liceo Statale “Vito fazio Allmayer”: Noemi Scibilia, Francesco Viola, Vito Bongiovanni.

Il sindaco, Sebastiano Bonventre, nell’augurare buon lavoro ai giovani nominati dalle Scuole dichiara: “Quest’ulteriore attività s’inserisce nell’insieme degli interventi che la mia Amministrazione sta portando avanti per ridurre il traffico veicolare e migliorare la qualità urbana della Città; ritengo rilevante il coinvolgimento dei giovani studenti affinché contribuiscano a far emergere e crescere una sensibilità sui temi della mobilità sostenibile nonché divenire promotori di comportamenti virtuosi”.

 

 

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