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martedì, Giugno 10, 2025
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Alcamo: rissa, 5 giovanissimi denunciati

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Un pallone bucato è stato il motivo che ha scatenato una violenta rissa. A sfidarsi a suon di calci e pugni sono state due fazioni di giovanissimi alcamesi e rumeni che si sono dati appuntamento in pieno centro storico. Ne è nata una furibonda lite: 5 le persone coinvolte, tutte denunciate per rissa, e tre di loro sono finite all’ospedale San Vito e Santo Spirito di Alcamo anche se con lievi ammaccature e nulla di più, fortunatamente. Teatro della rissa la centralissima piazza della Repubblica, all’altezza di un’attività commerciale che è un vero e proprio ritrovo per i rumeni specie nel pomeriggio. Ed è proprio qui che i giovani alcamesi, in due secondo i primi riscontri, vanno in conmtatto con un gruppetto di tre coetanei dell’est Europa. La gente che si trovava nei pressi ha subito capito che si stava per consumare una sorta di regolamento dei conti. Effettivamente ci sono volute davvero poche chiacchiere per scatenare il violento litigio. In pochissimi minuti i cinque ragazzi, la maggior parte dei quali maggiorenni, sono passati dalle parole alle mani. Prima qualche insulto, poi lo spintone ed infine la colluttazione. I cinque se le sono date di santa ragione, seppur senza usare oggetti contundenti. Con le sole mani hanno cominciato a scatenare una rissa: nella zuffa vanno a segni pugni e calci. Qualcuno però nel frattempo lancia l’allarme a carabinieri e polizia e chiama anche il 118. Interventi provvidenziali quelle delle pattuglie delle forze dell’ordine che riescono a sedare subito la rissa prima che questa potesse degenerare. Non è escluso che la rissa abbia avuto più protagonisti ma che qualcuno sia riuscito a dileguarsi e a farla franca, ecco perché sono ancora in corso sotto questo aspetto degli accertamenti più approfonditi. Polizia e carabinieri hanno messo le mani su cinque sicuri protagonista della violenta contesa: 3 rumeni e 2 alcamesi, i quali sono stati identificati e tutti denunciati per rissa. Ma la vera sorpresa per i carabinieri, che sono i titolari dell’indagine, è stata quella nel momento in cui si è appurato il motivo dell’esplodere di tanta violenza. Ascoltando i 5 giovani denunciati pare che questa rissa sia nata da un episodio futile. Bisogna riavvolgere il nastro a 24 ore prima quando un gruppo di rumeni intento a giocare a pallone per strada si ritrova con il pallone bucato. Secondo le testimonianze raccolte pare che uno degli alcamesi coinvolto nella rissa era in compagnia di un cane e che questi abbia azzannato la sfera bucandola. La questione sembra finire qui ma non è così: l’indomani il gruppetto di rumeni si dirige verso i coetanei alcamesi accusandoli di essere stati loro ad avere bucato il pallone, chiedendo quindi il pagamento del danno. Da qui è nato il regolamento di conti che avrebbe potuto anche avere un epilogo ben peggiore se non ci fosse stato l’immediato intervento delle forze dell’ordine. Tanti gli alcamesi che hanno assistito alla rissa ma nessuno è intervenuto, preferendo fare da spettatori alla violenta scena.

Partinico: cade dalla bicicletta, in fin di vita

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PARTINICO. Grave incidente sulla strada provinciale 63, che collega Partinico a Balestrate. Nei pressi dell’agriturismo Arabesque un ciclista è caduto rovinosamente sull’asfalto e adesso lotta tra la vita e la morte. Al vaglio dei carabinieri le cause dell’incidente che potrebbe anche essere stato provocato da un’auto pirata secondo alcune testimonianze che sono adesso al vaglio degli inquirenti. L’episodio è accaduto nel pomeriggio di sabato ma solo oggi la notizia è trapelata. Anche perché inizialmente non sembrava fosse nulla di grave. Vincenzo Lombardo, partinicese di 48 anni, impiegato presso un negozio di vendita di biciclette ad Alcamo, è giunto al pronto soccorso dell’ospedale Civico della città dolorante accompagnato da altri due amici che erano con lui per la consueta corsetta in bicicletta. L’uomo era inizialmente vigile ma qualche ora dopo ha cominciato ad accusare disturbi e problemi, tanto che i medici hanno subito intuito che il quadro clinico stava improvvisamente peggiorando. Ed effettivamente è quello che è accaduto: Lombardo perde conoscenza ed entra in coma, si presume a causa della botta in testa avuta durante la caduta. I sanitari gli hanno riscontrato un ematoma alla testa, ora è da verificare invece se vi siano stati dei danni cerebrali. Immediatamente è stato disposto il ricovero all’ospedale di Villa Sofia a Palermo dove i medici non hanno ancora sciolto la prognosi sulla vita. I carabinieri della locale Compagnia hanno aperto un’indagine per cercare di ricostruire esattamente la dinamica dell’incidente ancora poco chiara. Sono stati ascoltati sia i ciclisti che erano con il quarantottenne, sia la moglie dell’uomo vittima dell’incidente che ha parlato a lungo con il marito prima che questi entrasse in coma e perdesse conoscenza. A quanto pare si parla anche di un’auto che transitava in zona nel momento della caduta di Lombardo. Questa per il momento però è soltanto una delle tante ipotesi al vaglio. Infatti un’altra possibilità molto concreta è che il ciclista abbia perso il controllo del manubrio a causa delle forti raffiche di vento, oppure sia stato vittima di qualche distrazione o anche del manto stradale sconnesso della zona tanto da fargli perdere l’equilibrio. Sotto questo aspetto sono ancora in corso indagini da parte dei militari dell’Arma per cercare di appurare con maggiore precisione quanto accaduto. Le zone all’estrema periferia del paese, ed anche i Comuni limitrofi di Alcamo, Balestrate e Trappeto, sono spesso affollati di ciclisti e podisti in gruppo che transitano. Per loro incombono pericoli anche per la presenza di auto e moto che molto spesso procedono a elevate velocità, non tenendo conto dei limiti imposti. Come ad esempio sulla statale 113 Partinico-Alcamo: negli ultimi 5 anni due persone in bicicletta sono state travolte da altrettante auto ed il bilancio è di un morto ed un ferito grave. Quest’ultimo ha riportato un’invalidità permanente e segni sul volto a causa della caduta.

Nella foto Vincenzo Lombardo

Alcamo: Comitato cittadino, protesta si sgonfia

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Dal palco della centrale Piazza Ciullo di Alcamo è stato un susseguirsi di critiche nei confronti del governo cittadino ed in particolare del sindaco Sebastiano Bonventre. Tutti contro l’amministrazione comunale alla manifestazione organizzata dal comitato cittadino sulle problematiche inerenti alla città, a cominciare dai forti rincari della Tares per arrivare per arrivare ai problemi inerenti la costante emergenza idrica e al blocco dell’attività edilizia a causa dei vincoli del piano regolatore scaduti da tempo e ora in fase di revisione. Chi però si aspettava un grande afflusso di gente è rimasta certamente deluso: in piazza c’erano non più di 300 persone, quasi del tutto assenti i giovani e le donne. A parlare non solo gente comune, operai, impiegati, imprenditori e commercianti, ma anche esponenti politici. Tra questi i rappresentanti del Movimento 5 Stelle che sono tornati a chiedere le dimissioni del sindaco e della giunta per l’immobilismo politico. Anche i cittadini hanno puntato il dito contro ilo sindaco, accusato di essere spesso assente a causa della sua professione di medico:

L’impressione però è che la rabbia iniziale del comitato, con le prime due manifestazioni organizzate alle palestre di via Verga e di contrada Tre Santi molto più partecipate. Forse la rassegnazione comincia a serpeggiare tra gli alcamesi. Ma ieri il comitato ha ribadito proprio l’intenzione di non volersi arrendere

A conclusione dell’assemblea è stato deciso di convocare una nuova riunione per tirare le somme della manifestazione di ieri e per decidere le prossime iniziative. L’intenzione sarebbe quella di organizzare una nuova iniziativa di protesta, decisione che sarà assunta dal comitato eventualmente dopo avere sentito tutti i cittadini che ne fanno parte.

Alcamo: Itc “Caruso”, opportunità per gli studenti

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L’istituto tecnico commerciale e per geometri “Girolamo Caruso” di Alcamo in prima fila anche quest’anno sul fronte delle iniziative per  migliorare le conoscenze degli studenti ed anche dei docenti. A breve saranno attivati dei corsi per il potenziamento e il miglioramento delle competenze finanziato dal Fondo sociale europeo attraverso il Pon, il piano operativo nazionale, riguardo la misura dal titolo “Investiamo nel tuo futuro”. All’istituto alcamese già da anni vengono attivati dei corsi per l’alfabetizzazione di base in ambito informatico per il conseguimento della patente Cdl, del brevetto Cad e soprattutto per quanto concerne le lingue.

Inoltre, sempre al tecnico “Caruso”, si svolgono attività di Comenius, progetto di sviluppo, conoscenza e comprensione della diversità culturale e linguistica europea e del suo valore. In particolare si Aiuta il giovane ad acquisire le competenze di base necessarie per la vita e le competenze necessarie ai fini dello sviluppo personale, dell’occupazione e della cittadinanza europea attiva. La scuola alcamese intesse da tempo relazioni internazionali con il resto d’Europa proprio sotto questo aspetto. L’invito della dirigente scolastica è quello rivolto a tutte le famiglie affinchè iscrivano i propri figli a questi corsi con l’obiettivo di migliorarne le conoscenze. L’istituto “Caruso” è uno tra i più attivi nel territorio proprio per attività: venerdì prossimo, 24 gennaio, a partire dalle 16 la scuola aprirà le proprie porte a tutta la città ed al comprensorio nell’ambito dell’open day nel corso del quale saranno illustrate tutte le attività svolte. L’ultima è davvero di grande interesse ed è destinata ad un largo coinvolgimento

nella foto la dirigente scolastica Vincenza Mione

Calatafimi: sequestro e torture, in arresto fratelli tunisini

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Forse una folle gelosia a scatenare la furia di due fratelli tunisini verso un loro giovane connazionale: uno scambio di messaggi sul telefonino fra la vittima e la ragazza di uno dei due, evidentemente poco gradito. In base alla ricostruzione della vicenda effettuata dai carabinieri della Compagnia di Alcamo, i due fratelli Bassem e Aimen Loudhaief, rispettivamente di 20 e 25 anni, in un primo momento avevano cercato il ragazzo presso la sua abitazione a Castellammare del Golfo, non esitando ad abbattere a colpi di ascia il portone d’ingresso e a mettere a soqquadro l’intera casa. Poi erano andati sul posto di lavoro del giovane, il ristorante “Egesta Mare” e, sotto la minaccia di un coltello, lo avevano avvicinato e costretto a salire a bordo di un’auto. Subito è scattato l’allarme da parte di coloro che avevano assistito all’accaduto. I carabinieri avevano appreso così che verosimilmente i sequestratori erano due tunisini residenti a Calatafimi Segesta, impiegati presso il Ristorante “Agorà”. A mettersi sulle tracce dei sequestratori numerose pattuglie provenienti da Alcamo e Castellammare del Golfo per dar man forte ai colleghi di Calatafimi. Ma ben presto la svolta: il giovane rapito, approfittando di un momento di distrazione dei suoi aguzzini era riuscito a scappare, rifugiandosi, ferito e sanguinante, all’interno del bar “Creative”, fino a dove era stato inseguito da uno dei due terribili fratelli. Il ragazzo, in evidente stato di shock, è stato immediatamente trasportato presso l’Ospedale San Vito e Santo Spirito di Alcamo, mentre i carabinieri raggiungevano l’abitazione dei sospettati, in via De Amicis. Ed è lì che sono riusciti a bloccare giusto in tempo i due, già a bordo dell’auto, pronti a far perdere le loro tracce. Sono state le dichiarazioni della vittima, K.M., e della convivente di Aimen Loudhaief, C. C. una giovane italiana, con cui ha anche avuto un bambino tre anni fa, a chiarire i contorni della vicenda. Due ore da incubo quelle passate dal giovane: in quella casa è stato oggetto di tutta una serie di atroci sevizie; colpito rabbiosamente alla testa con una mazza in legno fino a perdere i sensi, dopo aver ripreso conoscenza, era stato picchiato con qualsiasi cosa: vasi in vetro, bastoni, pugni e calci su tutto il corpo; tentando di legarlo ad una sedia, gli aggressori gli hanno provocato un forte trauma cranico e la rottura di due dita di una mano. La ragazza, nel frattempo, a cui era stato tolto il cellulare, era stata rinchiusa nella camera dal letto. Anche lei, la mattina stessa, era stata vittima delle brutalità del compagno, Aimen Loudhaief: le diverse tumefazioni al volto e i due incisivi erano frutto della feroce reazione del convivente alla scoperta di alcuni messaggi sul cellulare che la giovane aveva scambiato col ragazzo aggredito. Ma pare che la violenza tra le mura domestiche fosse una vera e propria costante degli ultimi anni. A quel punto sono scattate le manette per entrambi i fratelli; pesantissime le accuse: tentato omicidio, sequestro di persona, lesioni personali, porto abusivo di arma, minacce aggravate, danneggiamento aggravato e maltrattamenti in famiglia nei confronti della convivente. I due sono poi stati tradotti presso il carcere S. Giuliano per essere interrogati dal G.I.P.

Alcamo, nasce il mobility manager scolastico

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Istituita la figura del “Mobility Manager Scolastico” che ciascun istituto di istruzione superiore, con sede ad Alcamo, ha individuato tra gli studenti iscritti all’A.S. 2013-14; per l’amministrazione comunale il coinvolgimento dei giovani e degli studenti nelle politiche di mobilità sostenibile e di miglioramento della qualità urbana è determinante e dunque, nell’ambito delle attività coordinate dall’Ufficio del Mobility Manager d’Area è stato istituito un “Tavolo Tecnico di coordinamento Scuola-Comune” sui temi della mobilità sostenibile. I lavori del Tavolo Tecnico serviranno per attivare un canale di comunicazione diretto tra la Scuola e gli Uffici tecnico/amministrativi del Comune volti alla programmazione condivisa di attività e iniziative di mobilità sostenibile.

Sono stati formalmente nominati dai rispettivi istituti scolastici:

–         Istituto Tecnico Statale “Girolamo Caruso”: Giuseppe Cataldo, Giorgio Catanzaro, Federico Ippolito, Mauro Regina, Antonino Ferrara, Giulio Renda;

–         Istituto Professionale  per l’Agricoltura e l’Ambiente “D.Dolci”: Roberto Campo, Ivan Stabile;

–         Istituto di istruzione Superiore G. Ferro: Davide Coraci, Giuseppe Ferrara, Paola De Luca, Dario Abitabile;

–         Liceo Statale “Vito fazio Allmayer”: Noemi Scibilia, Francesco Viola, Vito Bongiovanni.

Il sindaco, Sebastiano Bonventre, nell’augurare buon lavoro ai giovani nominati dalle Scuole dichiara: “Quest’ulteriore attività s’inserisce nell’insieme degli interventi che la mia Amministrazione sta portando avanti per ridurre il traffico veicolare e migliorare la qualità urbana della Città; ritengo rilevante il coinvolgimento dei giovani studenti affinché contribuiscano a far emergere e crescere una sensibilità sui temi della mobilità sostenibile nonché divenire promotori di comportamenti virtuosi”.

 

 

San Sebastiano al Collegio dei Gesuiti di Alcamo

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Cerimonia per San Sebastiano, patrono dei Vigili Urbani, come di consueto da qualche anno da quando è Sindaco Sebastiano Bonventre, con una messa al Collegio dei Gesuiti, la saletta dove si effetuano anche conferenze stampa e presentazioni culturali.

Alla presenza delle autorità militari, religiose, politiche e sociali, l’Arciprete di Alcamo, Monsignor Ludovico Puma, ha officiato la funzione con un intervento finale del Sindaco. Nella saletta è stata portata all’occorrenza anche la statua di San Sebastiano.

Il Vice Comandante dei Vigili di Alcamo, Giuseppe Fazio, comandante di fatto da anni del Corpo, ha delineato un profilo particolarmente mutato negli ultimi tempi con un controllo capillare, ha detto, di presenza sul territorio a cercare di contrastare e prevenire atti di vandalismo inuna socetà che muta. Sulla stessa onda Sebastiano Bonventre, il Sindaco, che ha ringraziato per l’impegno profuso tutti i Vigili di Alcamo.

Alcamo: sindaco-assessori, separati in casa

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ALCAMO – Al Comune di Alcamo sembra esserci nostalgia di un ritorno al passato. Con l’annunciato azzeramento della giunta guidata dal sindaco Sebastiano Bonventre è già partito il toto-assessori. In questi primi giorni di consultazione con tutte le forze politiche che compongono la coalizione stanno emergendo nomi di vecchi amministratori: si parla di un possibile ritorno nell’esecutivo di Giacomo Scala, ex sindaco e assessore, e di Pasquale Perricone, con un passato anche da lui da assessore e da presidente del consiglio comunale. Indiscrezioni che rimbalzano prepotentemente ma che al momento possono essere definite solo tali: anche perché l’apertura di questa crisi si annuncia abbastanza lunga. La cosa certa è che oramai i malumori che prima serpeggiavano solamente all’interno dell’attuale esecutivo sono diventati più che palesi. La rottura definitiva tra la maggior parte degli assessori attualmente in carica e il sindaco sarebbe stata la lettera di 8 giorni fa in cui si annunciava l’azzeramento della giunta e l’intenzione di volere rilanciare l’attività amministrativa puntando ad amministratori pronti a sacrificare il proprio stipendio, quindi che prendessero incarico a titolo gratuito. Non è andata giù quella missiva vista come una sorta di “denigrazione” del lavoro dell’attuale esecutivo, una sorta di bocciatura. Tanto che in un primo momento gli assessori avevano pensato alle dimissioni in blocco, rientrate poi dopo qualche ora ed un chiarimento che è servito però solo a rimandare il divorzio. Il primo cittadino ha voluto scrivere un nuovo comunicato nel tentativo di aggiustare il tiro, sostenendo di volere sgombrare il campo da possibili strumentalizzazioni. Bonventre ha puntualizzato di riporre la massima fiducia negli attuali assessori ma nel contempo si dice costretto a dovere ricostruire la forza di governo in previsione di una complessiva riorganizzazione dell’agenda politica. Quindi nuovi obiettivi e implementazione programmatica rispetto all’elezione del giugno del 2012. “L’azzeramento della giunta – precisa però il sindaco – non va inteso, né  può essere interpretato, come atto di sfiducia né collettiva né individuale nei confronti della attuale compagine di governo e dei suoi uomini e donne e delle loro intelligenze e capacità”. Ieri sera intanto si è tenuto un secondo vertice di maggioranza dove si è continuato a discutere anzitutto delle attività programmatiche. “Sono consapevole della gravità del momento e delle difficoltà che si dovranno affrontare nei prossimi mesi – ha rilanciato nel comunicato il primo cittadino – e, proprio per questo ed in quanto sindaco e primo destinatario di un mandato politico e popolare carico di oneri e responsabilità, intendo procedere avanti con assoluta determinazione nella certezza che tale consapevolezza e determinazione è e sarà pienamente condivisa e sostenuta, necessariamente dall’insieme delle realtà  politiche e  sociali che mi hanno affidato l’onere e l’onore di guidare la nostra comunità”. Una cosa è certa: i giochi politici sono apertissimi.

Alcamo: Monte Bonifato, parte la bonifica

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Partito il piano di messa in sicurezza di due tra le decine di sentieri di Monte Bonifato ad Alcamo. Da questa mattina una quindicina di volontari hanno avviato i lavori di abbattimento e rimozione degli alberi pericolanti, così come da accordo raggiunto tra le associazioni “Salviamo il monte Bonifato” e “Vivilbosco”, la Provincia regionale di Trapani in qualità di ente gestire della riserva e la Regione. Un accordo sancito attraverso una sorta di conferenza di servizio nel corso della quale è stata accettata la proposta dei volontari di tagliare gli alberi che risultano essere pericolanti in due sentieri

I sentieri sono chiusi oramai da una decina d’anni, da quando avvenne una disgrazia in cui rimase gravemente ferito un bambino che si trovava a transitare in queste zone. Con l’attività portata avanti ora di chiederà la riapertura di questi due sentieri in cui si è operato:

Le piogge di quest’ultimo decennio hanno infatti notevolmente indebolito la struttura degli arbusti e quindi esistono davvero molti pericoli. per i volontari che parteciperanno a questa campagna di bonifica ci sarà una piccola ricompensa, se così si può definire.

Quella organizzata oggi è la prima iniziativa del genere sul Monte Bonifato. Se dovesse svilupparsi positivamente, anche rispetto all’istanza che sarà presentata sulla riapertura dei due sentieri di oggi, questi appuntamenti saranno ripetuti nel tempo

C/mmare del Golfo, arrivano i chioschi

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CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Presto in paese arriveranno i chioschi per l’attività commerciale sul suolo pubblico. Il Comune ha messo in moto il meccanismo con i primi passaggi che porteranno alla regolamentazione della materia in modo da disciplinare la nasciate di questi punti vendita. La giunta guida dal sindaco Nicola Coppola ha approvato un regolamento per l’attivazione dei chioschi che dovrà passare successivamente al vaglio del consiglio comunale per il via libera definitivo. Si potranno gestire chioschi per produzione e vendita di prodotti artigianali e souvenir, generi alimentari, somministrazione di alimenti e bevande e produzione e vendita di piante e fiori. “Castellammare – scrive la giunta nel varare il regolamento – è un paese di grande afflusso turistico, per cui l’installazione di questi chioschi potrebbero rappresentare un veicolo importante per incidere sull’economia”. Il regolamento disciplina non solo la loro collocazione sul territorio ma anche le caratteristiche urbanistico-edilizie ed igienico-sanitarie delle strutture, dal momento che il Comune è sprovvisto sia nel piano regolatore che nel regolamento edilizio di apposite norme attuative in materia. Il regolamento conta in tutto 15 articoli. I chioschi potranno essere installati sia in aree pubbliche, con successive indicazioni che arriveranno dal Comune che predisporrà in merito degli appositi bandi, sia in aree private purchè non ricadenti in zone vincolate dal punto di vista paesaggistico. Potranno avere un’altezza massima di 2 metri e 70 centimetri e possono essere rivestite in carpenteria metallica o in legno. La loro collocazione dovrà essere distante almeno 5 metri dalle carreggiate stradali e 12 metri dalle intersezioni. Ad emanare la concessione per l’installazione dei chiosco sarà il settore Attività produttive attraverso lo sportello del Suap e comunque l’area disponibile non potrà essere superiore ai 30 metri quadrati, per un periodo di tempo al massimo di 5 anni e rinnovabile non più di due volte. Le autorizzazioni per la gestione di tali strutture potranno essere sia stagionale, quindi per un periodo di tempo limitato, che non. Ovviamente il titolare della concessione dovrà garantire la manutenzione e la pulizia dei luoghi e, in caso di rilascio stagionale, dovrà ripristinare lo stato dei luoghi e se non lo farà andrà incontro ad un procedimento penale per abusivismo edilizio. Se tutti questi adempimenti non saranno portati a termine il Comune potrà in qualsiasi momento ritirare la concessione e determinare quindi la chiusura dell’attività.

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