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lunedì, Maggio 19, 2025
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Alcamo: isole ecologiche, presto il recupero

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Presto torneranno in funzione le isole ecologiche installate in tutto il territorio alcamese. Il che vorrà dire che potranno essere attivati quei processi virtuosi che erano stati stabiliti a suo tempo per favorire il conferimento dei cittadini e l’abbattimento della tassa sui rifiuti. Il Comune in questi giorni ha provveduto ad affidare la gara d’appalto: ad aggiudicarsela la Urbania srl di Palermo, tra l’altro unica offerta ricevuta dal Comune, che ha presentato un impercettibile ribasso dello 0,15 per cento. Tanto è bastato però per accaparrarsi il bando: alla ditta palermitana ora il compito di effettuare il servizio di ripristino, messa in funzione e manutenzione di tutte le isole ecologiche. Considerando i necessari tempi tecnici per l’aggiudicazione definitiva della gara, si presume che subito dopo l’estate i lavori potrebbero anche partire. Si dovrebbe così superare un problema che in città si trascina oramai da quasi due anni e mezzo: da tanto tempo infatti queste isole ecologiche non funzionano. Guasti che l’Ato Trapani 1 non è riuscito mai a superare ed i motivi sono rimasti abbastanza sconosciuti. Per questa situazione si è addirittura innescato un vero e proprio contenzioso tra il Comune e l’Ato perché, a detta dell’ente municipale, sarebbe toccato alla società d’ambito riparare il guasto. Questione che è culminata addirittura con una denuncia per danno erariale alla Corte dei Conti dell’Ato Trapani 1: secondo una stima fatta allora il danno al software che aveva bloccato il meccanismo di funzionamento delle isole ecologiche ammontava a circa 100 mila euro. Con la riattivazione di questi siti si dovrebbe anche rimettere in funzione la tessera magnetica che era stata ideata nel 2010 dal Comune e che prevedeva il conferimento dei rifiuti con relativo sgravio in base alla quantità depositata. In pratica più si depositava nelle isole ecologiche e meno il cittadino pagava in bolletta. Per un anno il sistema funzionò ma alla fine il Comune fece marcia indietro e non garantì più alcuno sgravio ma solo dei piccoli premi. Onestamente una magra consolazione per chi invece sperava invece di vedere diminuita la già salatissima imposta, che oltretutto all’epoca subì impennate importanti che arrivarono anche all’80 per cento. L’attuale sindaco Sebastiano Bonventre aveva già annunciato la riattivazione di queste isole e di altri sistemi virtuosi con l’intenzione di abbassare i costi del servizio e del conferimento. Le 10 isole ecologiche installate ad Alcamo non sono costate mica una bazzecola all’allora governo regionale di Raffaele Lombardo: ben 1,2 milioni di euro. L’obiettivo era quello di dotare la città di strutture all’avanguardia che potessero sostituire i maleodoranti cassonetti. Questi ultimi effettivamente non ci sono più ma dei primi si sono perse le tracce.

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Trapani, UIL: “Disoccupazione giovanile raddoppiata in 6 anni”

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È passato dal 27 al 53,6 per cento: il tasso di disoccupazione giovanile tra i 15 e i 24 anni in provincia di Trapani è raddoppiato, dal 2008 al 2013. Secondo i dati Istat elaborati nel rapporto “No Pil? No Job” del Servizio Politiche territoriali e del Lavoro della Uil, la situazione occupazionale per i giovani trapanesi non è affatto rosea. E guardando alla fascia di età fino ai 29 anni la situazione purtroppo non migliora, anzi , il tasso è più che raddoppiato: se nel 2008 i disoccupati erano il 21,8 per cento, nel 2013 sono il 47,5 per cento, con una variazione di 25,7 punti percentuali. “Questi dati – afferma il segretario generale Uil Trapani Eugenio Tumbarello – ci mostrano come il disagio occupazionale giovanile incida per larga parte all’interno del disagio occupazionale complessivo. Nel 2013 i ragazzi tra i 15 e i 24 anni che nel nostro territorio hanno avuto un’occupazione sono appena il 13 per cento, contro il 18,30 per cento del 2008. I giovani, dunque, rappresentano una categoria piuttosto vulnerabile del mercato del lavoro e la crisi non ha fatto che accrescere notevolmente la loro già difficile situazione occupazionale. Questi numeri, – aggiunge Tumbarello -per quanto allarmanti, non devono tuttavia essere alibi per arrendersi a una situazione di fatto grave. E’ dovere di ognuno di noi, in base alle proprie possibilità e alle proprie competenze, fare qualcosa per aiutare i giovani di questo territorio”.
“La Uil di Trapani, in tal senso – dichiara il sindacalista – ha già dato vita in passato a delle iniziative, e oggi prosegue con altre proposte e nuovi progetti. In un contesto così difficile Tumbarello ritiene che sia indispensabile sfruttare gli incentivi all’occupazione giovanile che provengono da Europa, Stato Italiano e Regione Siciliana. Proprio in questi giorni – ricorda – è partito, seppur con qualche difficoltà tecnica, il Piano Giovani Sicilia. Questa organizzazione sindacale – conclude Tumbarello – ha scelto di prenderne parte facendo informazione tramite un “numero amico” di consulenza, una newsletter e una pagina web dedicate (http://www.uiltrapani.it/per-i-giovani) e accreditandosi quale ente ospitante”.

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Favignana, piede tranciato da un’elica: interviene l’idroambulanza

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Importante intervento di salvataggio in mare per l’idroambulanza “Santa Lucia”, a Favignana, in seguito alla chiamata della Capitaneria di Porto di Trapani al PTE dell’isola, per segnalare la richiesta di aiuto di una persona che aveva riportato ferite da elica e si trovava nei pressi dell’isolotto del Preveto. Il soccorso è stato effettuato in tempi record: grazie all’operatore della Capitaneria, che ha dapprima parlato con il medico di turno, il dottor Michele Gabriele, è stata velocemente individuata la località esatta dell’emergenza. La chiamata è arrivata alle 14.30 e alle 14.35 gli operatori dell’idroambulanza avevano già mollato gli ormeggi dal porto in direzione Preveto mentre il medico contattava telefonicamente l’imbarcazione per informarsi sull’effettiva gravità dell’infortunio. Alle 14.45 è stato raggiunto il luogo dell’incidente, dove è stato trasferito a bordo l’infortunato dopo il primo intervento del dottore Gabriele e dell’infermiere Giuseppe Raia. Immediata la decisione di trasferire l’uomo ferito all’ospedale di Marsala, con relativo coinvolgimento della Capitaneria di Porto di Trapani e della Sala operativa 118. Il medico a bordo, durante la navigazione, vista la gravità dell’infortunio, aveva nel frattempo avvertito il pronto soccorso dell’ospedale Paolo Borsellino per allertare la sala operatoria, e all’arrivo a Marsala ad attendere sia il personale dell’idroambulanza che infortunato, e fornire loro l’assistenza necessaria, era presente il personale di Circomare Marsala con l’ambulanza. Dopo lo sbarco dell’infortunato – che secondo il referto medico risultava con “il piede tranciato da elica di motore con vasta ferita lacero contusa alla caviglia sinistra con lesione del tendine di Achille, dei muscoli e dei vasi sanguigni” – è stato effettuato il rientro in porto a Favignana. Dal 6 giugno scorso, data di attivazione dell’idroambulanza “Santa Lucia”, ad oggi, sono stati effettuati ben 25 interventi e trasferimenti. Rappresenta un esempio dei migliori mezzi del genere esistenti in Europa per il salvataggio e il trasporto degli ammalati e degli infermi in mare. Consente un trasporto velocissimo tra le Egadi e la terraferma, per le emergenze “primarie” e per le necessità secondarie. E’ un gommone cabinato dotato di barelle e attrezzature mediche per ogni necessità, per adulti e bambini, lungo più di 11 metri, motorizzato e raggiunge velocità di oltre 50 nodi. Il mezzo, donato al Comune di Favignana dalla stilista Miuccia Prada, imprenditrice, nipote del fondatore della nota casa di moda, è gestito dall’Asp di Trapani diretta da Fabrizio De Nicola.

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Erice: Parmitano conclude i “Dialoghi di Pace”, domani l’Air Show

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Il conflitto è istinto, la pace è scelta. L’evoluzione dell’uomo, come dall’animale a essere cosciente, dal pensiero diffuso al pensiero cosciente, ci porterà in futuro ad essere un nuovo tipo di uomo, più evoluto e questo uomo farà la scelta di vivere in pace, abbandonando, invece, l’istinto di separazione. Quando saremo in grado di compiere questo passo evolutivo, saremo in grado di vivere in pace». Così l’astronauta catanese Luca Parmitano è arrivato ad Erice stamattina per concludere i “Dialoghi di pace”, una delle tappe di “Fly for peace”, la tre giorni che si concluderà domani a Trapani con l’Air Show e le Frecce Tricolore. Parmitano è arrivato direttamente da Houston al Centro “Ettore Majorana” di Erice, accompagnato dalla moglie, presenti in sala anche i genitori venuti apposta da Catania. Per quaranta minuti Parmitano ha appassionato la platea con le immagini scattate dallo spazio e con le sue parole.
Domani alle ore 10,55 inizierà la diretta su Raiuno della santa messa che sarà celebrata in piazza Vittorio Emanuele a Trapani. A presiederla il Vescovo di Trapani monsignor Pietro Maria Fragnelli, concelebra il Vescovo di Mazara del Vallo monsignor Domenico Mogavero. Prima della santa messa verrà letto il messaggio scritto da Papa Francesco per “Fly for peace”.
E dalle 15,35 sul lungomare Dante Alighieri il via all’Air Show. Dapprima ci sarà il sorvolo degli aerei dell’Aeroclub di Palermo, a seguire volerà l’NH 500MD della Guardia di Finanza, 2 EFA del 37° Stormo di Trapani. Sullo specchio di mare davanti il lungomare si terrà il passaggio tra l’elicottero HH3F (che verrà dismesso) e il nuovo A139. Poi a seguire i passaggi degli aerei KC767, Atlantic Sorvoli, B737 della Ryanair, della pattuglia civile Breitling, Wefly (con equipaggi diversamente abili) ed ancora degli aerei: AMX, Tornado, C27J, Efa e, a conclusione, delle Frecce Tricolore.
Mentre stasera, alle 21,30 in piazza Vittorio Emanuele, lo spettacolo “Tutti insieme per la pace”, con: fra Antonio Tofanelli (presidente “Fly for peace”), Vito Damiano (sindaco di Trapani), monsignor Pietro Maria Fragnelli (Vescovo di Trapani); esibizione de “Le farfalle azzurre”; la giornalista Carmen Lasorella intervista Benjamin Rutland, Al Ajrami, Luca Parmitano, Roberto Vittori; intermezzo musicale con Rosalia Misseri; collegamento in diretta con la centrale Nasa; presentazione dell’Air Show, con Carmen Lasorella, la pattuglia “Wefly”, Samantha Cristoforetti, Jan Slanghen, il generale Pasquale Preziosa, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare; spettacolo musicale “Dissonanze in accordo”, con “Le Rondine”.

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Alcamo: morte bimbo, gip conferma carcere per l’indagata

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Ha retto l’impianto accusatorio della Procura di Trapani: Aminta Altamirano Guerrero, 33 anni, resta in carcere con l’accusa di avere ucciso il figlio, nella sua abitazione nel centro storico di Alcamo, facendogli ingerire un potente farmaco da lei stessa utilizzato per curare la depressione. Il giudice per le indagini preliminari, Lucia Fontana, ha ritenuto fondate le prove raccolte dagli agenti del commissariato di polizia di Alcamo, in collaborazione con la scientifica. Resta quindi fortemente indiziata la donna di origini messicane dell’uccisione del figlioletto, trovato morto nella prima mattinata di lunedì scorso nel suo lettino. Secondo gli inquirenti, le cui prove hanno convinto anche il gip, il bambino non ha potuto ingerire autonomamente quel farmaco come invece raccontato dall’indagata. Le due prove principali restano il fatto che il flacone che avrebbe ucciso il piccolo è stato trovato nella pattumiera perfettamente chiuso e per gli investigatori non è possibile che un bimbo di appena 5 anni sia stato in grado di aprirlo aggirando anche la chiusura di sicurezza; e poi c’è anche la lettera rinvenuta, scritta dalla stessa Altamirano Guerrero, in cui si preannuncia il suo suicidio e quello del bimbo. Per il gip è ipotizzabile che l’indagata abbia costretto il figlioletto ad ingerire il farmaco e poi non sia stata in grado di completare il progetto suicida. Presa evidentemente dal rimorso ha lanciato l’allarme ma quando oramai non c’era più nulla da fare e il figlio era già morto. La trentatreenne invece ha continuato ad asserire sia agli agenti di polizia che al gip di essere innocente e che il figlio autonomamente avrebbe ingerito il farmaco in dose massicce e letali in un suo attimo di distrazione. Per il difensore della donna, l’avvocato Fabio Bognanni, le condizioni di Aminta Altamirano Guerrero “sono assolutamente incompatibili con il regime carcerario”. Secondo quanto fa sapere il suo legale l’indagata è fortemente provata. Il gip ha stabilito che la donna deve restare in carcere ed in isolamento sotto strettissima sorveglianza. Le sue intenzioni suicide non fanno stare per nulla tranquilli gli inquirenti, convinti che potrebbe anche tentare il gesto estremo. La scarcerazione è stata negata anche perché secondo il Gip esisterebbero fondate possibilità che la donna possa fuggire per tornare nel suo paese d’origine in Sudamerica, come confermato da diversi testimoni che conoscevano la giovane mamma. Gli inquirenti hanno continuato a raccogliere moltissime testimonianze e nessuno ha asserito che si sarebbe potuto verificare un simile epilogo. Persino l’arciprete della città ha raccolto informazioni sulla donna da parte di suoi parrocchiani che assistevano la giovane mamma attraverso la San Vincenzo. Il profilo che viene fuori è quello di una mamma affettuosa e premurosa seppur afflitta da tanti problemi economici

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Calcio: Alcamo, spiragli per l’iscrizione

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Meno quattro giorni alla scadenza per le iscrizioni al campionato di calcio di Eccellenza e per l’Alcamo si aprono importanti spiragli. Ieri al Comune si è tenuto un incontro tra i rappresentanti della giunta guidata dal sindaco Sebastiano Bonventre e la cordata di imprenditori che dallo scorso anno guida la società, vale a dire Milotta e Marchese. C’è la disponibilità economica da parte del Comune per stanziare la somma necessaria per l’iscrizione, 10 mila euro, ma il problema è di natura tecnica: “Questi soldi sono appostati nel capitolo dei contributi ordinari – afferma l’assessore allo Sport Stefano Papa – che vengono stanziati a dicembre. C’è da capire quale può essere eventualmente l’iter per prelevarli”. I tempi però sono oramai strettissimi: già questa mattina l’assessore Papa era al lavoro tra gli uffici allo Spor e la Ragioneria proprio per cercare di superare l’empasse. Lo stesso amministratore non si sbilancia sull’effettiva possibilità di riuscire a bypassare l’ostacolo: “Da parte dell’amministrazione – ha precisato – c’è tutta l’intenzione di aiutare l’Alcamo calcio per arrivare all’iscrizione. Altro in questo momento non sono in grado di anticipare”. A parte l’iscrizione manca comunque anche la prospettiva: se anche fosse superato lo scoglio del pagamento della quota dovuta alla Figc rimarrebbe comunque l’incognita legata ad allestire una squadra quantomeno competitiva. Secondo quanto riporta l’agenzia Sicilpress alcuni protagonisti della passata stagione hanno già abbandonato la squadra, tra questi Cardinale,  Orlando, Licata, Russello e Conticelli. Altri sono in attesa, invece, di sapere quale sarà il futuro della società. Entro i prossimi giorni se ne saprà di più, si saprà se Milotta e Marchese proseguiranno o lasceranno. Pare che comunque molto dipenda anche dalla disponibilità economica del Comune. considerata l’attuale situazione ancora di progetto tecnico neanche a parlarne. Non si sa neanche se alla fine il tecnico che lo scorso anno portò la squadra a sfiorare la clamorosa promozione in serie D, Riccardo Chico, rimarrà. Anche lui, al di là dell’iscrizione, vuole comunque delle garanzie tecniche che in questo momento non può avere. Resta quindi tutto congelato. Nella mente dei tifosi alcamesi c’è però quanto sdi straordinario fatto lo scorso anno dalla squadra e dalla società che, con gli stessi identici problemi, di oggi, è riuscita ad iscrivere la squadra in extremis e per lunghi tratti ha anche dominato la stagione. All’ultima giornata non è riuscita nell’impresa di battere la prima in classifica, sbagliando anche un calcio di rigore. Poi alla lotteria dei play-off è svanito tutto. Per davvero però i bianconeri sono riusciti a far sognare: nonostante la squadra sia stata allestita in quattro e quattr’otto Chico è stato in grado di amalgamare per bene gli elementi a disposizione riuscendo a fare di necessità virtù. Chissà che non sia di buon auspicio anche per la prossima stagione.

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Balestrate: porto, petizione a quota mille firme

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BALESTRATE. E’ salito a quota mille il numero di firme che sono state raccolte in paese per chiedere alla Regione di aprire il porto, sino ad oggi inutilizzato nonostante i circa 30 milioni spesi negli anni e un bando per la gestione dell’area assegnato nel 2009 alla società Marina di Balestrate srl e a cui non è mai stato dato seguito. “Continueremo la sottoscrizione della petizione in questo fine settimana – afferma il presidente del consiglio Gino D’Anna – con banchetti in piazza Rettore Evola. Già le tantissime firme raccolta sino ad oggi testimoniano che il paese vuole che l’area portuale apra ai turisti e diventi volano di sviluppo per il territorio”. Intanto il consiglio comunale si è riunito mercoledì sera ed ha approvato un documento nel quale si chiede alla Regione che, nel caso voglia procedere all’annullamento del bando di gara, affidi la titolarità dell’area portuale al Comune in modo da snellire le procedure per affidare la gestione della struttura in tempi velocissimi. Sotto questo aspetto il civico consesso è stato chiaro: “Attendiamo una convocazione da parte della Regione entro lunedì prossimo – sottolinea D’Anna – e se questo non avverrà ci sarà una decisa mobilitazione con clamorose forme di protesta che saranno concordate”. Nel contempo ieri il rappresentante di Marina di Balestrate, Gianni Moscherini, si è recato all’assessorato regionale Territorio e Ambiente, dove è bloccata la pratica per l’assegnazione della gestione del porto, ma non ha avuto risposte confortanti: “L’atteggiamento della Regione è inverosimile – sostiene – perché continua a perdere tempo. Ci troviamo di fronte ad un vero e proprio muro di gomma nonostante tutto l’iter sia stato portato a termine regolarmente. L’ultima richiesta di parere all’Avvocatura dello Stato è assurda perché si fa riferimento ad una struttura che non ha competenze specifiche in materia. Se continua così saremo costretto a chiedere un risarcimento danni per svariati milioni di euro”. Al momento tutto è congelato a causa di un ricorso presentato da alcuni soci di minoranza della stessa Marina di Balestrate contro l’assegnazione della gestione, in conflitto con chi detiene il pacchetto di maggioranza. Questi ultimi, oltretutto, hanno posto in vendita le loro quote bloccando praticamente l’iter di firma della convenzione. Incombe, come se non bastasse, la scure anche dell’Unione Europea che ha già fatto sapere che entro il 31 dicembre di quest’anno la Regione è chiamata a relazionare sull’utilizzo dei 30 milioni di euro concessi per la realizzazione del porto. Se la struttura dovesse restare chiusa Palazzo d’Orleans dovrebbe restituire la somma. Nel frattempo in paese sale la tensione: è di appena qualche giorno fa il tentativo di un commerciante di darsi fuoco perché sommerso dai debiti avendo investito tutto su un negozio di vendita di prodotti nautici nell’ottica dell’apertura del porto.

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Alcamo: costi politica, a giugno meno gettoni

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Calano i costi della politica alcamese: almeno a giugno è stato così. Il problema è capire se diventerà una costante o meno. Nel mese appena trascorso i consiglieri comunali hanno intascato “appena”, si fa per dire, 322 gettoni di presenza per un totale corrisposto dal bilancio del Comune di circa 16 mila euro. Si tratta praticamente di un minimo storico, in quanto quest’anno soltanto a gennaio, con le vacanze natalizie di mezzo però, si era arrivati a una cifra così bassa, e addirittura nel 2013 mai. Un vero piccolo “record”, nel suo piccolo, per il civico consesso alcamese. I cittadini auspicano che questo sia l’inizio di un viatico anche se in pochi ci credono che sarà data continuità a questa cura dimagrante. Intanto c’è da godersi questo momento che ha visto soltanto 5 consiglieri comunali arrivare al massimo delle indennità possibili da incassare, essendo stato introdotto un tetto degli emolumenti da una recente legge regionale: a racimolare tra le 16 e le 17 presenze tra consigli comunali e commissioni soltanto Ignazio Caldarella, Francesco Dara, Francesco Ferrarella, Antonio Nicolosi e Mauro Ruisi. A chiudere, come sempre, questa graduatoria di gettoni incassati è Rosario Dario Pirrone che addirittura non ha racimolato alcuna presenza dietro gli scranni. La media dei costi dell’organo consiliare ad Alcamo ha sempre oscillato attorno ai 20 mila euro mensili: quest’anno, ad eccezione come detto di gennaio, si è andati dai 19 mila euro di febbraio ai 22 mila di marzo, passando per i 21 mila di maggio ed i 20 mila esatti di aprile. I gettoni erogati hanno oscillato tra le 321 e le 370 unità. A risaltare il fatto ch sono stati ben 7 i consiglieri che non hanno raggiunto la doppia cifra in termini di presenze, cioè vale a dire che non hanno raggiunto nemmeno i 10 gettoni incassati: a parte il già citato Pirrone figurano Gaspare Coppola, Sebastiano Dara, Vito Lombardo, Stefano Milito classe 1959, Gaetano Intravaia e Francesco Rimi. Un dato anomalo anche questo: mai, o quasi, un numero così alto di consiglieri ad Alcamo non aveva raggiunto un cifra minima di gettoni di presenza. Che davvero si stia cominciando a parlare di spending review anche per la politica alcamese? Difficile a dirlo in questo momento, si dovranno verificare i numeri nei mesi a venire e soprattutto dopo i mesi estivi di luglio e agosto. La sensazione che si è avuta è che comunque ci sia stato un numero inferiore soprattutto di convocazioni di commissioni consiliari, su cui spesso in molti si sono lamentati per la loro effettiva efficacia e per i risicatissimi ordini del giorno: molto spesso, per non dire sempre, questi organismi vengono convocati per analizzare un solo punto all’ordine del giorno. Forse un po’ troppo poco, specie per alcuni argomenti.

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Marsala: ruba oggetti da casa dei genitori

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I Carabinieri della Stazione di Marsala, diretti dal Lgt. Andrea D’Incerto, hanno tratto in arresto in flagranza per il reato di rapina impropria NIZZA Vincenzo, 24enne marsalese pregiudicato, con alle spalle precedenti specifici per reati contro il patrimonio.

L’arresto scatta da una telefonata fatta dalla madre del malvivente la quale, al rientro a casa insieme al marito ha notato il proprio figlio che, dopo essersi introdotto da una finestra all’interno dell’appartamento, stava portando via diversi oggetti dall’abitazione, cosa che aveva tra l’altro già fatto in passato: lo scorso anno, infatti, gli stessi genitori lo avevano denunciato per maltrattamenti in famiglia.

I Carabinieri di Marsala, una volta ricostruita la dinamica del fatto, ed avendo una chiara indicazione dell’autore del reato hanno subito rintracciato in un bar vicino l’abitazione dei genitori.

Arrestato per rapina impropria si trova ora ai domiciliari.

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Partanna: allevatore di conigli rinviato a giudizio

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Il Procuratore della Repubblica di Marsala, Dott. A. Di Pisa, concluse le indagini preliminari, ha emesso un ” decreto di citazione diretta a giudizio ” nei confronti di un allevatore di conigli che svolgeva la sua attività di vendita all’interno della fiera del bestiame di Partanna, a Trapani.  

Le indagini sono partite a seguito di una denuncia di Enrico Rizzi, Capo della Segreteria Nazionale del Partito Animalista Europeo, che l’ 11 novembre 2012 riuscì a documentare diversi maltrattamenti perpetrati agli animali.  

L’uomo è accusato di maltrattamento di animali perché ” in occasione della fiera del bestiame tenuta a Partanna, prelevava da una gabbia dei conigli tenendoli a testa in giù ed infilandoli in dei sacchi aventi spazio insufficiente rispetto al numero di esemplari che poteva contenere, così sottoponendo gli stessi a situazioni e sevizie insopportabili ” – è quanto si legge nell’accusa formulata dalla Procura di Marsala.

 L’inizio del processo è previsto il prossimo 24 novembre 2014

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