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martedì, Luglio 1, 2025
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Alcamo-Cerimonia al Comune, attestato di stima della città a Carlo Cataldo

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Una breve biografia illustrata dall’assessore Lorella Di Giovanni. Il saluto del sindaco Domenico Surdi per una cerimonia, promossa dal Comune di Alcamo, per consegnare una pergamena allo studioso e storico dal multiforme ingegno, professor  Carlo Cataldo, per i suoi 70 anni di ricerche culminate con oltre 70 pubblicazioni di successo tanto che tale insegnante di liceo, ha ricevuto attestati, premi e cittadinanze onorarie. La consegna di una pergamena da parte del Comune che rappresenta un attestato di stima, per come ha sottolineato lo stesso sindaco Domenico Surdi, dell’intera città di Alcamo nei confronti di un personaggio, che si è ritagliato ampi capitoli nella gloriosa storia di Alcamo. Sala consiliare affollata ieri pomeriggio in una sorta di quadro di famiglia allargata in un interno. Infatti per rendere omaggio a Carlo Cataldo e alla moglie Erina Baldassano, insostituibile collaboratrice del vulcanico marito, non c’erano soltanto i famigliari: fratello, cognata, nipoti di Carlo Cataldo ma anche tanti amici e alunni che hanno avuto la fortuna di avere come insegnanti Carlo ed Erina. C’è un  importante aspetto nelle opere di Carlo Cataldo. La certosina consultazione di atti e tanto altro. La puntuale verifica delle fonti in  modo da mettere poi in carta verità e fatti. Tramandare ai posteri quanto realmente accaduto senza fronzoli o frasi che mirano soltanto a catturare l’attenzione del lettore. Ricerca assoluta della verità e quanto ancora sta facendo dall’alto dei suoi 84 anni Carlo Cataldo in una monumentale opera sulla storia di Alcamo, corredata da tantissimi in editi. Ed è stato lo stesso professore ad anticipare la prossima pubblicazione nel corso del suo indirizzo di saluto alle autorità e ai presenti dove ha tracciato le tante fatiche vissute a partire da quando aveva 14 anni quando pubblicò un poemetto in occasione dei 400 anni della festa della Madonna. Poemetto che andò a ruba. Ben 70 anni di impegno culturale a servizio degli studenti e dell’intera comunità alcamese, celebrati durante la cerimonia di ieri sera. Un particolare ringraziamento ha voluto tributare alla sua insostituibile e prima fans, la moglie Erina Baldassano, autrice di una decina di pubblicazioni molto originali tra le quali la venuta ad Alcamo, prima ancora che sorgesse l’anno 1900, di un  gruppo di scienziati che partecipavano ad un  convegno a Palermo. Opere tutte originali quelli di Carlo Cataldo, persona umile ed intelligente, verso il quale va indirizzato un caloroso ringraziamento perché le sue opere ci fanno conoscere tanti aspetti della storia e non solo di Alcamo salvaguardando così tradizioni e memoria. Libri quelli di Carlo Cataldo della moglie Erina Baldassano, che dovrebbero trovare spazio nelle scuole affinché le giovani generazioni conoscano la propria città e poterla così apprezzare di più. Settanta anni di intenso impegno e nonostante il tempo trascorso rimane viva e attuale la storiografia, e quella che ancora verrà, di Carlo Cataldo.

Alcamo-Droga e fucile in casa: ai domiciliari un’anziana, dietro un’organizzazione?

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Droga e armi nascoste in un terreno vicino casa. A scoprirle la polizia del commissariato di Alcamo che ha arrestato una donna, Rosa Casto di 57 anni. Nella sua disponibilità, secondo quanto sostengono gli agenti, sono stati trovati un grande quantitativo di sostanza stupefacente, un fucile e diverse munizioni. Per la donna si sono aperte le porte del carcere: l’accusa nei suoi confronti è di detenzione illegale di arma alterata, ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. L’operazione del commissariato è scattata a seguito di una serie di riscontri investigativi che sono stati raccolti nel tempo dagli agenti che avevano messo gli occhi sull’anziana. Da qui il blitz nella sua abitazione: i poliziotti hanno fatto irruzione e dopo aver setacciato palmo a palmo la casa sono venuti fuori subito i riscontri. Nel terreno di pertinenza della casa sono stati trovati, ben occultata, qualcosa come 2 chili di marijuana. Ma le sorprese non sono finite qui: infatti è stato rinvenuto un fucile automatico a pompa a canne mozze e con il calcio modificato al fine di aumentarne la potenzialità offensiva, insieme con 24 cartucce calibro 12. Per la donna è scattato dunque l’arresto in flagranza di reato. I poliziotti sono convinti che comunque ci sia qualcun altro dietro la donna che possa gestire in qualche modo un ingente traffico di stupefacenti e di armi. Ecco perché il commissariato ha avviato degli ulteriori accertamenti anche per capire se l’arma si stata mai utilizzata e la sua provenienza. Sul fronte del contrasto allo spaccio di droga questa è l’ennesima operazione che viene messa a segno ad Alcamo negli ultimi mesi. Un’altra appena qualche giorno fa che ha portato all’arresto, con tanto dio inseguimento, di Michele Del Giudice, 27 anni, beccato mentre dal finestrino dell’automobile lanciava un pacco con mezzo chili di marijuana. Solo per citare le ultime operazioni più imponenti il commissariato ha smantellato nel marzo scorso un’organizzazione che operava a cavallo tra il comprensorio alcamese e quello partinicese: il bilancio parla di 10 chili di marijuana sequestrati, due arresti e altrettante denunce. Sempre nel marzo scorso è scattato un altro arresto con perquisizione domiciliare che ha portato al ritrovamento di 70 dosi di marijuana. Poi ancora la polizia appena qualche settimana fa ha arrestato un pregiudicato trovato con ben 130 dosi di droga in auto. Per non parlare poi dei 13 chili di droga che sono stati scovati nell’ambito dell’operazione antimafia “Freezer” scattata lo scorso febbraio. Importanti anche i riscontri avuti dai carabinieri: l’operazione più importante sicuramente quella che ha portato in carcere Francesco Domingo, alcamese di 33 anni, con un trascorso burrascoso e tanti anni di galera con la pesantissima accusa di omicidio e soppressione di cadavere: a lui i militari hanno trovato un chilo e 650 grammi di marijuana.

Alcamo-Morte Lorenz, per la mamma niente ergastolo: 24 anni di carcere

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Niente ergastolo ma Aminta Altamirano Guerrero viene riconosciuta colpevole della morte del figlioletto Lorenz Renda, trovato morto nel letto di casa ad Alcamo nel luglio del 2014. Ieri sera la Corte d’Assise di Trapani, presieduta da Angelo Pellino, ha ingflitto alla donna 24 anni di carcere. Ora resta da capire quali le attenuanti che sono state riconosciute dal momento che l’accusa aveva chiesto l’ergastolo. Il deposito delle motivazioni è atteso entro i prossimi 90 giorni. Nel contempo la Guerrero è stata anche condannata a risarcire il padre del bimbo, l’ex marito Enzo Renda, con 50 mila euro e con 20 mila euro a testa i nonni. Alla fine non ha retto la tesi della difesa, rappresentata dagli avvocati Baldassare Lauria e Caterina Gruppuso, i quali sostenevano che la morte del bimbo di 5 anni non sarebbe stata causata dalla madre. Aminta Guerrero non è mai uscita dal carcere, sin dal giorno del ritrovamento del corpo senza vita del figlioletto: sin da subito la polizia raccolse a suo dire schiaccianti contro la donna. Dentro l’appartamento in cui viveva con il bimbo fu ritrovato un flacone vuoto di un farmaco antidepressivo, utilizzato dalla madre, e un foglio con su scritto intenzioni suicide per sè e per il figlio. Secondo la ricostruzione degli inquirenti la Guerrero, depressa per la separazione dal marito e per le condizioni economiche di indigenza in cui viveva, aveva deciso di farla finita. Per questo fece ingoiare dosi massicce di farmaco al bimbo ma poi, sostiene nella sua ricostruzione la procura, forse la donna non ebbe il coraggio di uccidersi oppure andò qualcosa storto e rimase comunque viva. Poi fu la stessa donna, all’alba dell’indomani, a lanciare l’allarme per la morte dei figlio. La difesa invece ha sostenuto che il farmaco in realtà lo avrebbe ingerito autonomamente il bambino, in un attimo di distrazione della madre. Dall’esame autoptico sul corpo di Lorenz venne sancito che il bimbo morì a causa di una dose letale di questo farmaco antidepressivo. Le tracce del dna del bimbo sono state trovate, secondo quanto relazionato dai periti nominati dalla Corte, sul tappo e sulla boccetta contenete il farmaco e persino all’interno del collo del flacone. Gli inquirenti che hanno ricostruito la triste vicenda hanno invece sempre affermato che ci fossero incongruenze nel racconto della madre che durante l’interrogatorio sarebbe caduta più volte in contraddizione. Inoltre l’antidepressivo in questione era dotato di una chiusura di sicurezza che, a detta del commissariato di polizia di Alcamo, non poteva essere aperto da un bambino di appena 5 anni. L’imputata invece ha sostenuto anche nel corso del processo che il figlioletto avrebbe ingurgitato il farmaco in dose letale senza che se ne fosse accorta e quando all’indomani mattina era andata a chiamare il bimbo che ancora era a letto lo ha trovato senza vita.

Alcamo-Comune punta su co-marketing: data l’adesione per Birgi

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Il Comune di Alcamo continuerà a sostenere l’aeroporto di Trapani Birgi anche per il prossimo triennio. Lo ha confermato l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico Surdi che dunque farà parte del cosiddetto progetto di co-marketing avendo aderito alla manifestazione di interesse per il piano di finanziamento stabilito con un’apposita legge dalla Regione. L’obiettivo sarà quello di incrementare sul territorio della provincia trapanese le presenze turistiche e quindi Alcamo punta forte sulla possibilità che chi sbarcherà allo scalo trapanese possa essere alla fine attratto in città. Subito dopo il termine per l’adesione alla manifestazione d’interesse il municipio andrà a siglare lo schema di convenzione con l’Airgest, la società di gestione dell’aeroporto. “La futura convenzione – si legge in un comunicato del Comune alcamese – è una buona occasione per il nostro territorio per reperire fondi finalizzati allo sviluppo e all’incremento del turismo e delle presenze turistiche nell’ambito territoriale dell’aeroporto civile di Trapani Birgi”. La legge regionale approvata nel 2016 finanzia proprio interventi a sostegno delle attività di promozione del territorio svolte dai Comuni siciliani. Dunque Alcamo potrebbe rientrare in questi investimenti ma chiaramente l’erogazione dei finanziamenti regionali è subordinata alla sottoscrizione di questa convenzione con l’Airgest. Per il primo anno la Regione metterà a disposizione 4 milioni di euro, per il secondo 5 e per il terzo 5 e mezzo. Secondo i dati resi noti dall’ex Provincia e relativi al 2015 ad Alcamo c’è stata una crescita degli arrivi che sono passati da 12.330 del 2014 a 12.791 dell’anno successivo, con un incremento del 3,7%. Passo avanti pure nelle presenze turistiche, da 34.297 a 36.859 con un aumento del 7,5%. Ed infine è anche salita la permanenza media, da 2,78 giorni a 2,88 giorni (+0,10%). I numeri comunque restano ancora molti bassi rispetto alle potenzialità di Alcamo: una città che ha il mare ma anche molto da raccontare sul piano delle testimonianze storiche e architettoniche, e con un museo di arte contemporanea, un altro religioso e come se non bastasse i monumentali Collegio dei gesuiti, il Castello dei conti di Modica e il Castello di Calatubo, solo per citare i luoghi più importanti. Un ventaglio di opportunità vasto a fronte di un ritorno turistico minimo, con appena 12 mila turisti in un anno e nemmeno tre giorni di permanenza nelle strutture ricettive. Che l’accordo di co-marketing possa davvero portare moneta sonante e migliorare l’attrattività? Gli operatori turistici e del settore ricettivo incrociano le dita.

Elezioni Regionali, l’ex sindaco di Alcamo Giacomo Scala ufficializza la sua candidatura

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Escono allo scoperto le prime candidature per le elezioni regionali In Sicilia in programma il prossimo mese di novembre. Il più veloce l’ex sindaco di Alcamo Giacomo Scala, che ufficializzerà la sua candidatura nel corso di una manifestazione in programma venerdì prossimo, inizio ore 20, al Bar Nannini di Piazza Bagolino. All’incontro saranno presenti Totò Cardinale, presidente regionale di Sicilia Futura e l’onorevole Totò Cascio, presidente della Prima commissione all’Assemblea regionale. Per Giacomo Scala, undici anni sindaco di Alcamo, si tratta di una sfida importante, che è in grado di vincere. Allo stato attuale è segretario organizzativo regionale di Sicilia Futura, dimostrando grande capacità e impegno, come tanto per fare un esempio quando è stato presidente regionale dell’Anci e promosse decine di iniziative a favore degli enti locali. Sicilia Futura e Partito socialista hanno sottoscritto un’alleanza in tutta la Regione. In provincia di Trapani la sfida sarà a chi prende più voti tra Giacomo Scala e l’uscente Nino Oddo, che conquistò la maglia di deputato all’Ars, grazie al suo inserimento nel listino. Cinque i candidati per ogni lista: tre donne e due uomini o viceversa. In campo tutti gli uscenti tranne probabilmente Mimmo Fazio, che si è dimesso da deputato regionale, per le note vicende in cui è coinvolto nell’indagine Mare Monstrum. Baldo Gucciardi e Mimmo Turano si ricandideranno anche se il loro obiettivo principale rimane quello di andare ad occupare un posto nel parlamento italiano. Se ci fossero state le elezioni politiche regionali a settembre si sarebbero candidati. Lo faranno nel maggio del 2018.Scontata appare la ricandidatura degli uscenti Valentina Palmeri del Movimento 5 stelle, che ad Alcamo dovrebbe schierare due candidati. Si ricandideranno anche  Ruggirello, Tancredi, e Antonella Milazzo, quest’ultima una delle miracolate di Nino Papania che riuscì a farla inserire nel listino. La battaglia sarà più dura e la caccia all’ultimo voto molto serrata. Infatti saranno 70 e non più 90 i deputati che formeranno il parlamento siciliano. Intanto Giacomo Scala venerdì presenterà ufficialmente la sua candidatura per uno scranno all’Ars.

Castellammare del Golfo-Vittima di mafia dimenticata, domenica l’intitolazione della via

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A distanza di 26 anni Castellammare del Golfo ricorda un suo figlio vittima di mafia che la città ha dimenticato. Ed è lo stesso sindaco, Nicola Coppola, che ammette questa pecca della sua comunità e quasi implicitamente chiede scusa intitolandogli una strada. Domenica prossima, 18 giugno, nel giorno del 26° anniversario della sua uccisione, una via sarà intitolata a Gaspare Palmeri (nella foto). Una cerimonia sobria nel corso della quale l’amministrazione comunale scoprirà la targa con l’intestazione della via, l’oramai ex P/2, alla presenza dei familiari di Gaspare Palmeri. A ricordarlo il presidio “Piersanti Mattarella” di Libera Castellammare che presenzierà insieme quanto lo hanno conosciuto. Gaspare Palmeri fu ucciso nel 1991 ma solo nel 2003 è stato riconosciuto come vittima innocente di mafia. “Gaspare Palmeri è stato dimenticato per troppo tempo e mantenere la memoria di un concittadino vittima innocente di mafia dedicandogli una via della nostra città è un dovere nei confronti delle persone oneste – afferma il sindaco Nicolò Coppola -. L’anno scorso Libera Castellammare ha organizzato al cimitero comunale la commemorazione per i 25 anni dalla sua uccisione e quella è stata un’occasione per riflettere unendoci alla sofferenza della moglie e dei figli Filippo e Giovanni. Il nome di Gaspare Palmeri resterà adesso nella memoria di tutti i cittadini dopo tantissimi anni di ulteriore sofferenza per la famiglia poiché solamente molto tempo dopo la morte è stato accertato che Gaspare Palmeri era completamente estraneo all’ambiente mafioso e che si è trovato al momento sbagliato con persone che non conosceva neanche”. Secondo il primo cittadino questo tipo di iniziative sono utili con l’obiettivo di rinnovare l’impegno contro la criminalità. Il 18 giugno 1991 Gaspare Palmeri, castellammarese, tecnico della forestale, fu ucciso in un agguato e lasciò la moglie e due figli: rientrava da Ficuzza con altre 4 persone dopo aver assistito ad una partita di calcio. Lui ed altre due persone furono uccise a colpi di mitra da un commando mafioso guidato da Giovanni Brusca ed una quarta persona rimase gravemente ferita.

Alcamo-Amici della musica, lunedì concerto al Marconi

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Concerto del Sicily Ensamble lunedì prossimo alle 20.30 al centro congressi Marconi nell’ambito della stagione dell’Associazione amici della musica di Alcamo. Il concerto che avrebbe dovuto svolgersi venerdì prossimo è stato spostato a lunedì, primo giorno ufficiale dei festeggiamenti in onore di Maria Santissima dei Miracoli, patrona della città. Il Sicily Ensemble è formazione di recente costituzione ma già con esperienze concertistiche di tutto rilievo nel panorama concertistico italiano. I suoi componenti sono valenti ed affermati musicisti diplomati nei Conservatori di Musica della Sicilia: Cristian Cavaliere – percussioni, Luca Valenza – percussioni, Daniele Collura – fisarmonica, Alberto Fiorentino – contrabbasso, Giovanna Mirrione – pianoforte, Leonardo Amoroso – chitarra, Antonella Scalia – violino. Saranno eseguite  musiche i Piazzolla, Villa Labos, Woods e tanto altro. Il 19 giugno è caratterizzato  da un gran numero di eventi, c’è solo l’imbarazzo della scelta, grazie al programma del festino. Intanto l’Associazione amici della musica, presieduta da Francesco Bambina, è impegnata nel lavoro di programmazione del concorso internazionale per cantanti lirici, giunto alla 19edizione con adesioni già arrivate da varie parti del mondo. Molti concorrenti, passati dal palcoscenico del teatro Cielo, si sono poi affermati come cantanti lirici. E ciò dimostra la qualità del concorso alla cui presidenza negli anni si sono alternati personaggi famosi nel mondo per la lirica.

Alcamo-Comune cerca di racimolare altra acqua, al via lavori nelle sorgenti

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Al via i lavori per la manutenzione straordinaria delle sorgenti di Chiusa, Dammusi e Mirto  che approvvigionano la città di Alcamo. Da questa operazione il Comune spera di potere racimolare qualche litro di acqua in più rispetto agli attuali 25 litri di acqua al secondo , un vero record in negativo dal momento che generalmente a questa soglia così bassa si arrivava ogni anno a luglio inoltrato. Ad occuparsi dell’appalto, per un importo a base d’asta leggermente inferiore alle 50 mila euro, una ditta di Marsala che si è aggiudicata l’opera tra le 120 che si erano presentate. Gli interventi dureranno all’incirca 3 mesi e sostanzialmente saranno mirati a rimettere in sesto le basi logistiche delle tre sorgenti dove gli operai comunali effettuano le manovre per l’apertura e la chiusura dell’erogazione idrica. In primis sono previsti degli interventi negli impianti e manutenzione delle sorgenti, cosa che potrebbe far guadagnare qualche litro di acqua al secondo. Di sicuro non si potrà risolvere il problema della perenne emergenza idrica, con turni che da qualche settimana si sono allungati ad un’erogazione ogni 5 giorni, ma quantomeno si potrebbe lenire questa sofferenza seppur in minima parte. Nel frattempo si sta pensando a far provenire dalla sorgenti di Montescuro Ovest, gestita da Siciliacque, qualcosa come 60 litri al secondo contro i 52 attuali proprio per fronteggiare questo venir meno di acque dalle sorgenti comunali. Nell’appalto, finanziati lo scorso anno attraverso il piano triennale delle opere pubbliche, sono compresi i lavori di ripristino delle camere delle botti di riunione e manutenzioni alle sorgenti, alle tubazioni e ai canali e opere murarie di qualsiasi genere. Sono quindi compresi particolari interventi urgenti, conseguenti a rotture delle tubazioni costituenti le reti, atti ad eliminare situazioni di pericolo per la salvaguardia della pubblica incolumità, delle condizioni igienico-sanitarie ed ambientali, ed attuare il tempestivo ripristino dei servizi. In tale evenienza è richiesto il servizio di reperibilità per far fronte alle situazioni di emergenza di cui al punto precedente. Scendendo più nel particolare sono previsti la pulizia dell’area da vegetazione spontanea fuori controllo e che nel tempo ha sempre più riconquistato lo spazio destinato alle infrastrutture idrauliche e che crea gravi difficoltà alla loro gestione, la revisione ed efficientamento della recinzione esterna, la tinteggiatura delle ringhiere interne e dei cancelli di ingresso alle aree di rispetto della sorgente, il rifacimento dell’intonaco interno delle camere delle botti di riunione, la sostituzione degli infissi esterni dei bottini oltre che della porta di ingresso della sorgente Dammusi, la revisione della copertura con rifacimento della impermeabilizzazione e dell’isolamento termico, la sostituzione di tratti di tubazione e di organi di sezionamento ed infine la sistemazione delle vie di accesso alle sorgenti.

Castellammare del Golfo-Il Comune istituisce l’anagrafe canina: iscrizione alla polizia municipale

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Arriva a Castellammare del Golfo l’anagrafe canina. Per i possessori di un cane da oggi quindi la possibilità di microchippare il proprio fido appoggiandosi al Comune. Il servizio è stato infatti attivato al comando di Polizia municipale. Ogni martedì, dalle 10 alle 12, il veterinario dell’Asp applicherà il microchip che consente di identificare gli animali poi iscritti all’anagrafe. Tutti i proprietari di un cane sono tenuti ad iscriverli all’anagrafe regionale degli animali d’affezione, comunemente chiamata anagrafe canina, per l’identificazione del cane dopo l’applicazione del microchip così da arginarne l’abbandono e tutelare gli stessi animali. “Occorre convivere con gli animali in maniera rispettosa e corretta, nell’interesse loro e della popolazione – affermano il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore alla Polizia municipale Maurizio Paradiso -. La possibilità dell’applicazione del microchip e l’istituzione dell’anagrafe canina consente l’identificazione dei cani che vengono registrati e collegati ai padroni mediante il dispositivo. E’ una importate misura di controllo che ci permette di conoscere la popolazione canina locale così da cercare di prevenire gli abbandoni e porre fine alla piaga del randagismo, fenomeno che abbiamo cercato di arginare con la collaborazione delle associazioni e cooperative locali, in particolare dell’Unione delle Famiglie, formata da cittadini con disagio economico che ringraziamo per la preziosa attività”. Nonostante le misure attivate però a Castellammare il randagismo incide pesantemente e i recenti casi di avvelenamenti di randagi, causati da ignoti, hanno fatto riemergere con prepotenza il problema. Il servizio comunale sarà seguito dal medico Vincenzo Vilardi che quindi curerà la fasi sino all’iscrizione dell’animale domestico. La legge in materia prevede che i possessori di cani debbano munirli di microchip, pena una sanzione, così da essere identificabili in caso di cambio di proprietà, smarrimento o morte. In questo modo il cane viene registrato a carico di una persona o di un ente e questi ne diviene tutore responsabile a tutti gli effetti civili e penali. “Avendo adesso la possibilità di posizionare il microchip nei locali della polizia municipale e procedere all’iscrizione all’anagrafe canina, è molto semplice mettersi in regola. In caso di smarrimento – concludono Coppola e Paradiso- grazie all’anagrafe canina è possibile individuare il proprietario così da far risparmiare all’ente anche le spese per il mantenimento e la custodia dei cani smarriti o abbandonati”. I proprietari di cani devono inoltre comunicare all’ufficio lo smarrimento o sottrazione del cane, la morte, cessione del cane ad altro proprietario o eventuali cambi di residenza. In caso di ritrovamento di un cane deve essere segnalato immediatamente all’anagrafe canina.

Alcamo-Varato il programma della Festa della Madonna

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Il sipario, sui festeggiamenti in onore di Maria Santissima dei Miracoli patrona di Alcamo, si alzerà sabato prossimo 17 giugno con il pellegrinaggio alle ore 10 al santuario della Madonna dell’alto. Nel pomeriggio laboratorio per bambini, piazza Mercato in festa, e gli spettacoli in piazza Castello: L’amore vince l’odio e quello di danza. Poi tutti in piazza Ciullo per il concerto della famosa cantante Nada. Ricco il calendario degli eventi, promossi dal Comune, per il festino di Alcamo, che si concluderà  giorni 21 con la processione della statua della Vergine. Eventi religiosi, programmi culturali, ricreativi e sportivi e la novità del corteo per la rievocazione storica di Ferdinando Vega, il governatore di Alcamo, che fece costruire il santuario, caratterizzeranno il festino che nei giorni dal 19 al 21 giugno, si aprirà la mattina con il giro della banda musicale per le vie di Alcamo. Il castello dei conti di Modica ospiterà alcune mostre come quella su Ludovico Corrao e quello della Fidapa sul tema “Donne al Castello”. Da non perdere quella su Festa, cavalli e città, nell’androne del palazzo Pastore del corso VI Aprile dove saranno esposte foto, attrezzi finimenti, carri e carrozze, usi e costumi della città di Alcamo. Mostra organizzata dall’Associazione i cavalieri del Castello dei conti di Modica, che ha varato anche il corteo medievale con circa 200 figuranti con cavalieri, dame, falconieri, musici e carro trionfale per le vie della città con partenza alle 17,30 di lunedì 19 giugno da piazza Castello, mentre sabato alle 17.30 l’apertura dell’antico villaggio presso la fontana araba del quartiere di San Vituzzo. Laboratori per bambini, passeggiate culturali, opera dei pupi, proiezione di film,  e ancora torneo di biliardo e calcio a 5, Fiat 500 e auto storiche, street food, mentre giorno 19 dalle 19 presentazione del libro il Sogno Mediterraneo di Baldo Carollo, edito da Ernesto Di Lorenzo, a cura della Fidapa. Seguirà la proiezione del film: Il sogno di Ludovico Corrao di Anna Maria Gallone e Andrea Nicolosi. Corso VI Aprile, piazze Ciullo, Mercato, Castello e della Repubblica con le bancarelle i luoghi principali delle varie manifestazioni. Nel programma religioso figura la mostra sul tema: Migranti, la sfida dell’incontro, celebrazioni eucaristiche, la calata delle autorità al Santuario, il 20 giugno, la processione del 21 e la chiusura con i giochi d’artificio.

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