Castellammare del Golfo-Vittima di mafia dimenticata, domenica l’intitolazione della via

0
569

A distanza di 26 anni Castellammare del Golfo ricorda un suo figlio vittima di mafia che la città ha dimenticato. Ed è lo stesso sindaco, Nicola Coppola, che ammette questa pecca della sua comunità e quasi implicitamente chiede scusa intitolandogli una strada. Domenica prossima, 18 giugno, nel giorno del 26° anniversario della sua uccisione, una via sarà intitolata a Gaspare Palmeri (nella foto). Una cerimonia sobria nel corso della quale l’amministrazione comunale scoprirà la targa con l’intestazione della via, l’oramai ex P/2, alla presenza dei familiari di Gaspare Palmeri. A ricordarlo il presidio “Piersanti Mattarella” di Libera Castellammare che presenzierà insieme quanto lo hanno conosciuto. Gaspare Palmeri fu ucciso nel 1991 ma solo nel 2003 è stato riconosciuto come vittima innocente di mafia. “Gaspare Palmeri è stato dimenticato per troppo tempo e mantenere la memoria di un concittadino vittima innocente di mafia dedicandogli una via della nostra città è un dovere nei confronti delle persone oneste – afferma il sindaco Nicolò Coppola -. L’anno scorso Libera Castellammare ha organizzato al cimitero comunale la commemorazione per i 25 anni dalla sua uccisione e quella è stata un’occasione per riflettere unendoci alla sofferenza della moglie e dei figli Filippo e Giovanni. Il nome di Gaspare Palmeri resterà adesso nella memoria di tutti i cittadini dopo tantissimi anni di ulteriore sofferenza per la famiglia poiché solamente molto tempo dopo la morte è stato accertato che Gaspare Palmeri era completamente estraneo all’ambiente mafioso e che si è trovato al momento sbagliato con persone che non conosceva neanche”. Secondo il primo cittadino questo tipo di iniziative sono utili con l’obiettivo di rinnovare l’impegno contro la criminalità. Il 18 giugno 1991 Gaspare Palmeri, castellammarese, tecnico della forestale, fu ucciso in un agguato e lasciò la moglie e due figli: rientrava da Ficuzza con altre 4 persone dopo aver assistito ad una partita di calcio. Lui ed altre due persone furono uccise a colpi di mitra da un commando mafioso guidato da Giovanni Brusca ed una quarta persona rimase gravemente ferita.