Si è spento a Castellammare del Golfo, dove è sempre vissuto, Francesco Leone, 89 anni, preside in pensione, noto letterato e autore di apprezzati versi, già presidente del Cenacolo di poesia siciliana dell’associazione culturale Triquetra di Castellammare. Nel porgere le condoglianze alla moglie, ai due figli, ed all’intera famiglia, il sindaco Nicolò Coppola afferma: «Una grave perdita per la città, perché viene meno un pezzo di storia castellammarese. Un letterato che ha promosso attività e incontri culturali con grande attenzione alle scuole dove ha insegnato ed è stato preside per anni. E’ stato promotore di importanti concorsi di poesia siciliana, vincitore di numerosissimi premi anche nazionali di poesia con apprezzati versi pubblicati in vari testi. Perfino di recente, nel periodo pasquale, per il secondo anno, dal suo testo in siciliano “Ecce homo” è stata liberamente tratta la “Via Crucis”, sacra rappresentazione con quadri viventi. A nome mio personale dell’amministrazione comunale e della città di Castellammare, porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia per la grave perdita che è di tutta la nostra comunità».
Castellammare del Golfo-L’Ipab colleziona commissari: la Regione ne nomina un altro
Nuovo commissario straordinario nominato per l’Ipab “Regina Elena” di Castellammare del Golfo. La Regione ha dato l’incarico a Leonardo Militello, funzionario direttivo del Dipartimento della famiglia e delle politiche sociali. Raccoglie il testimone di tanti altri predecessori sempre nominati dalla Regione, l’ultimo dei quali Vincenzo Reitano, prima ancora incarico che era toccato a Francesca De Luca e Duilio Messana.
Una lunga lista che però non è servita per riuscire a far venire fuori questa struttura dalle sue sabbie mobili, con le lavoratrici che da decine e decine di mesi non prendono lo stipendio e l’istituto che oramai è in profonda crisi con pesantissime perdite ogni anno. La nomina è a tempo: tre mesi, anche perchè si è in attesa della sentenza del Tar che dovrà pronunciarsi sul ricorso presentato dal Comune castellammarese che si è opposto al decreto emanato dal presidente della Regione di estinzione dell’Ipab con conseguente trasferimento di immobili e personale sul groppone del municipio.
Lo scorso 5 giugno si è tenuta l’udienza di merito conclusiva e il deposito della sentenza è atteso da un giorno all’altro. Lo scorso anno il Tar accolse intanto la sospensiva che sino ad oggi ha congelato ogni provvedimento derivante dal decreto emanato per l’appunto dal governatore siciliano in cui si dichiarao l’estinzione dell’istituto devolvendo il patrimonio al Comune di Castellammare che però di contro si deve farsi carico “di ogni rapporto attivo e passivo”, assorbendo quindi anche il personale dipendente facendone salvi i diritti acquisiti in rapporto al maturato economico.
In buona sostanza se il Tar dovesse ritenere valido questo provvedimento per l’ente locale sarebbero dolori, dovendosi far carico di costi esorbitanti per pagare il personale, debiti compresi, con il rischio di un dissesto economico del municipio. Dunque Militello potrebbe davvero essere una comparsa nella lunga storia e tradizione dell’Ipab castellammarese anche perchè se il Tar dovesse dare man forte alla Regione allora si chiuderebbe tutto all’istante e a quel punto i guai sarebbero tutti per il Comune.
La sentenza del Tar servirà soprattutto a stabilire chi dovrà farsi carico di questi debiti e quale sarà il futuro di questi lavoratori che ad oggi sono formalmente disoccupati, intrappolati nel limbo della lentezza della giustizia. Si parla di un debito di cui farsi carico pari a 2 milioni di euro.
Alcamo-Chiesa Madre, matrimonio vip: si sposa l’étoile Sara Renda
Saluterà gli alcamesi vestita di bianco sia all’entrata che all’uscita dalla chiesa Madre per mostrare il suo radioso volto di donna felice, che ha appena coronato il suo sogno d’amore. Il matrimonio è di quelli che porterà ad Alcamo televisioni di varie nazioni, giornalisti che si occupano su riviste specializzate e non di eventi che attirano la curiosità di tantissime persone, che apprezzano le storie d’amore con la conclusione dei fiori d’arancio di personaggi famosi. La sposa è l’alcamese doc, Sara Renda, ballerina italiana internazionale che esattamente da due anni è stata nominata étoile dell’Opéra National di Bordeaux. Una tra le più giovani nella storia del ballo a ricoprire tale importantissimo ruolo. Quello di prima ballerina. Sara Renda. artista di fama internazionale è un vero orgoglio non solo per Alcamo, che le ha dato i natali, ma per tutta l’Italia. Lo sposo è Riccardo Sardonè, attore, regista e scrittore, molto noto sia al pubblico televisivo dove è stato protagonista di diverse fiction, sia a quello cinematografico. Tanti gli invitati. Molta la gente famosa per il giro di frequentazioni artistiche e culturali di Sara e Riccardo, insieme da sei anni dopo essersi conosciuti a Roma durante una cena tra amici. La lista degli invitati non alcamesi è conservata gelosamente. Ma qualche nome filtra. Ci dovrebbe essere Roul Bova, se gli impegni glielo consentiranno. Sicura la presenza dei famosi ballerini Roman Mikaev, Alvaro Rodrigues Pereria e Natalia Butragueno, figlia del forte attaccante Emilio che giocò nel Real Madrid dal 1984 al 1995. Testimoni di Sara Renda saranno Marco Pierin, già étoile alla Scala di Milano che dal palcoscenico è passato all’insegnamento e Patrizia Campassi, famosissima ballerina, che ha calcato tutti i maggiori teatri del mondo. Ha assicurato la sua presenza al matrimonio l’americano Garrison Rochelle, professore di ballo che ha partecipato sin dalla prima puntata al programma “Amici” di Maria De Filippi. Si vivono momenti di grande attesa ad Alcamo nella famiglia Renda-Riparia per un evento che avrà anche riflessi positivi per la promozione della città di Alcamo. Ma soprattutto c’è l’emozione e la commozione di papà e mamma per i sacrifici fatti per Sara poiché erano sicuri che avrebbe sfondato. Per il rinfresco, dopo la cerimonia nella chiesa Madre, gli invitati si sposteranno presso il Casale Aranci di Calatafimi Segesta con un menù di prodotti ispirati alla sicilianità. Gli invitati arriveranno ad Alcamo soprattutto dall’Italia, Francia e Belgio. Sara Renda arriverà ad Alcamo una settimana prima del 21 luglio, giorno fissato per il matrimonio, essendo impegnata in questo periodo a Bordeaux nell’opera “Romeo e Giulietta”.
Alcamo-Individuato il comandante di polizia municipale: sarà l’attuale vice
Sarà Giuseppe Fazio il nuovo comandante della polizia municipale ad Alcamo. Attualmente vicecomandante, Fazio ha superato la prova di valutazione indetta dal Comune per andare a ricoprire l’incarico di dirigente per la guida della Direzione 7 che, dopo la recente riorganizzazione della macchina burocratica da parte dell’amministrazione comunale, è stata denominata “Controllo e sicurezza del territorio”. Fazio, 53 anni compiuti da qualche giorno, trova così il completamento di un percorso che lo ha visto nell’ultimo ventennio di fatto comandare il corpo di Polizia municipale anche se alla fine è stato sempre un responsabile e mai un dirigente, motivo per cui il suo ruolo è stato quello formalmente di vicecomandante. Concretamente però ha svolto le funzioni da vero e proprio comandante essendo stato in maniera anche abbastanza anomala sempre scoperto questo ruolo all’interno della pianta organica del Comune. Fazio ha superato la concorrenza di un altro candidato a ricoprire questo ruolo, il funzionario Fabio Randazzo, responsabile del Servizio Entrate tributarie del Comune. A conclusione del colloquio l’attuale vicecomandante dei caschi bianchi è risultato con il miglior punteggio: 116 punti contro i 104 di Randazzo. La differenza l’hanno fatta principalmente le esperienze lavorative con Fazio che ovviamente ha potuto godere di un maggior punteggio, così come nella prova orale avendo conquistato 26 punti contro 21. Randazzo invece è partito avvantaggiato nelle qualifiche professionali che gli hanno consentito di avere qualche punto in più che però alla fine non è bastato per avere la meglio. Per ragioni tecnico-burocratiche Fazio sarà formalmente nominato dirigente con ogni probabilità fa due o tre mesi, vale a dire solo quando sarà approvato il Rendiconto 2016 dall’amministrazione comunale. Laureato in Scienza politiche, Fazio ha dalla sua una lunga esperienza nel corpo che di fatto ha guidato da dirigente ma non essendo riconosciuto come tale, quindi senza le gratificazioni economiche che spettano ad un alto burocrate. In Buona sostanza in questo ventennio ha svolto un ruolo di responsabilità ma senza la collegata retribuzione economica. Al suo insediamento nel giugno del 2016 l’attuale amministrazione del Movimento 5 Stelle ha sin da subito voluto rimettere a posto alcuni tasselli mancati ella macchina burocratica ed uno di questi era proprio l’assenza di un comandante di polizia municipale. Al momento questo ruolo ad interim è ricoperto dal dirigente Sebastiano Luppino. A breve avverrà anche la nomina del dirigente dell’Urbanistica, anch’esso attraverso concorso pubblico, figura che manca da tempo e che per breve tempo era stata ricoperta da un dirigente esterno.
Alcamo Marina, dossier e foto di Fare Ambiente inviato al sindaco
Una relazione accompagnata da numerose foto. La relazione è stata protocollata al Comune ed è diretta al sindaco di Alcamo da parte della locale sezione di FareAmbiente, presieduta da Anna Lisa Guggino. Il dossier nasce dopo il sopralluogo fatto dal direttivo del laboratorio di Alcamo relativamente alla situazione della spiaggia di Alcamo Marina. L’attento sopralluogo è stato fatto nella mattinata di sabato 24 giugno nel tratto di spiaggia che parte dalla “zona Aleccia” fino alla contrada “Magazzinazzi”.“Nella “zona Aleccia” scrive FareAmbiente – il tratto di spiaggia sul quale si trova l’ultimo bosco sopravvissuto si trova gravemente danneggiato e in molti tratti distrutto”. Superato l’Hotel “La Battigia”, procedendo in direzione ovest, si è osservato come in prossimità delle case sono stati effettuati dei movimenti di terra con mezzi meccanici, con i quali è stato modificato l’assetto delle dune ed è stata successivamente bruciata la vegetazione”. “Lungo il tratto di costa – scrive ancora Fare Ambiente- ricompreso tra l’Hotel “La Battigia” e il parcheggio di contrada “Magazzinazzi” parecchie aree antistanti alle case denominate “sotto linea” vengono utilizzate impropriamente come parcheggi auto o aree di deposito di piccole imbarcazioni con il conseguente danno alla vegetazione dunale”. Infine è stato “osservato che la pulizia della spiaggia è piuttosto sommaria. ad eccezione dell’area antistante il piazzale Battigia che risulta perfettamente pulita”. Conclude la lettera di Anna Lisa Guggino rivolta al sindaco: “Certi di un sollecito intervento dell’amministrazione, restiamo in fiduciosa attesa di vedere il nostro splendido litorale ottenere le attenzioni ed il rispetto che si merita”.
Calcio-Eccellenza: Alba Alcamo, vertice per la programmazione
Una riunione dell’intero staff dell’Alba Alcamo per definire ruoli in vista del prossimo campionato d’Eccellenza dove saranno impegnati i bianconeri, essendo sfumate, ma si trattava più di discussioni che altro, le possibilità di essere ripescati in serie D. La riunione dovrebbe essere convocata al più presto dal presidente Baldo Marchese perché da oggi al 17 luglio la società ha la possibilità o meno di procedere agli svincoli di giocatori. Ma quale sarà l’Alba Alcamo per il prossimo campionato? Ancora tutto è in alto mare ma occorre iniziare a stringere i tempi se c’è la volontà di perseguire obiettivi ambiziosi. Presto dovrebbe essere presentato il nuovo allenatore. Si tratta di Giuseppe Guida, che lo scorso anno ha allenato una squadra di Promozione e che firmerà il contratto per sedere sulla gloriosa panchina bianconera. “Giuseppe Guida è stato ingaggiato – dice il presidente Baldo Marchese – anche per la sua competenza nel lavorare coi giovani”. E a proposito di giovani l’Alcamo è obbligata dai regolamenti federali a predisporre una squadra juniores. Ciò non vieta di partecipare anche a campionati come quelli dei Giovanissimi e degli Allievi. Intanto lunedì prossimo, il Comune sta agendo con tempestività dopo l’incontro che Marchese e Milotta hanno avuto col sindaco Domenico Surdi, poiché lunedì prossima una ditta specializzata eseguirà un sopralluogo per verificare le condizioni del manto erboso. La manutenzione di un manto erboso ha alti costi di gestione e necessita di alta specializzazione. Gli stadi in manto erboso vanno utilizzati solo per le partite ufficiali, altrimenti si tratta di soldi spesi a vuoto. L’Alba Alcamo si allena spesso al Sant’Ippolito ma a causa delle ridotte dimensioni dello stadio non può studiare efficacemente gli schemi di gioco. Intanto si attende la programmazione della società bianconera e anche i lavori di manutenzione degli spogliatoi e gabinetti dello stadio Catella, questi ultimi da altre un anno in stato di abbandono. Per quanto riguarda l’organico, composto la scorsa stagione da 23 giocatori, ancora tutto in alto mare per arrivi e partenze.
Alcamo-Vertice comitato ordine pubblico al Comune, focus su acqua e mafia
L’emergenza idrica e i colpi di coda della mafia. Sono stati i due argomenti al centro della riunione del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza convocata ieri mattina e andata avanti per tre ore sino al primo pomeriggio nella sede centrale del palazzo di città. Seduti attorno ad un tavolo il prefetto Giuseppe Priolo, i vertici delle forze dell’ordine, il comando di Polizia municipale, il sindaco Domenico Surdi e alcuni esponenti dell’amministrazione comunale. Si tratta di una delle riunioni itineranti stabilite dal prefetto al suo insediamento che toccheranno tutti e 24 i Comuni della provincia. Alcamo rappresenta una delle tappe più delicate anche per le ultime dinamiche che si sono intrecciate sul territorio dove ci sono state ben due operazioni antimafia nell’ultimo mese e mezzo. La prima nel marzo del 2016 denominata “Cemento del Golfo”, nel successivo febbraio del 2017 invece c’è stata l’operazione “Freezer”. In quest’ultima sono finiti in carcere addirittura lo storico patriarca Ignazio Melodia conosciuto con il soprannome di “’u dutturi” e 5 suoi fedelissimi. Ad Alcamo venivano organizzati veri e propri summit di mafia dove si stabilivano strategie e soprattutto le estorsioni sul territorio. In “Cemento del golfo” a finire dietro le sbarre un altro boss storico, questa volta di Castellammare del Golfo, Mariano Saracino, che imponeva alle imprese edili di acquistare il calcestruzzo nell’azienda “amica” di Alcamo guidata da Vincenzo Artale. “E’ chiaro che ci siamo molto confrontati proprio sull’operazione ‘Freezer’ – afferma il sindaco di Alcamo Domenico Surdi – e sicuramente ne abbiamo discusso in termini proprio di garantire ognuno per i propri ruoli uno scambio costante di informazioni. Noi come amministrazione abbiamo dato massima collaborazione a mettere in essere tutte le iniziative per evitare infiltrazioni mafiose all’interno della pubblica amministrazione, elemento essenziale per indebolire strutturalmente Cosa nostra che ha dato ampia dimostrazione di essere ancora presente nel territorio”. Altro nodo che ha tenuto banco è stata l’emergenza idrica relazionata poi alla recente vicenda che ha visto coinvolti proprio funzionari e dirigenti del Comune, primo cittadino compreso, raggiunti da un avviso di garanzia riguardo alla famosa vicenda delle autorizzazioni all’utilizzo di pozzi privati che da indagini della guardia di finanza si presume ci fosse un sistema fraudolento ai danni del Comune e che uno degli autotrasportatori interessati fosse vicino ad un noto boss. Da quest’anno il Comune non ha rinnovato le concessioni e ha anche emanato un nuovo regolamento che impone un avviso pubblico per individuare eventuali pozzi privati: “Siamo sulla strada e ne sono convinto – precisa Surdi -. Il prefetto sotto questo aspetto è sempre stato a noi vicino per le scelte fatte, ma lo sapevamo ancora prima di questa riunione del comitato per l’ordine pubblico”.
Alcamo-Ferro nuovo assessore, lo conferma il sindaco: “Ha dato disponibilità”
Sarà Vittorio Ferro (nella foto) il nuovo assessore al Comune di Alcamo. Prenderà il posto di Nadia Saverino che ieri ha rimesso il mandato accompagnato da una lettera . Lo ha sostanzialmente ufficializzato questa mattina il sindaco Domenico Surdi anche se ancora non è stato messo tutto nero su bianco: probabilmente lunedì avverrà la cerimonia ufficiale nella stanza del primo cittadino con tanto di giuramento. Ferro, 36 anni appena compiuti, attualmente consigliere comunale in carica del Movimento 5 Stelle, presidente della III commissione consiliare che tratta di Lavori pubblici, Urbanistica e Pianificazione del territorio, è stato il più votato alle scorse amministrative del 2016 con ben 1.146 voti conquistati. E’ laureato in Pianificazione Territoriale Urbanista e Ambientale alla facoltà di Architettura di Palermo ed è stato componente della Commissione Edilizia del Comune di Alcamo dal luglio 2007 all’aprile del 2011 in rappresentanza della categoria professionale dei geometri. Ad ufficializzare il suo imminente ingresso è stato lo stesso primo cittadino nella sua pagina ufficiale di facebook: “Ho già acquisito la disponibilità di Vittorio Ferro, – si legge -attuale presidente della terza commissione, a dare una mano alla giunta e ad assumere alcune deleghe”. Scontato che a lui toccherà sicuramente quella all’Urbanistica, una vera patata bollente considerando le tantissime emergenze che da anni sta scontando Alcamo. C’è ancora da risolvere il nodo attorno alle concessioni edilizie bloccate alla Pedemontana, a quelle altrettanto ingessate relative al Piano paesaggistico della Regione, senza dimenticare che ancora il Comune è senza un dirigente titolare di Settore, essendoci ad interim il segretario generale Vito Bonanno, e questo chiaramente è un ostacolo che rallenta ogni iter relativo al già farraginoso apparato. Poi c’è ancora in ballo la revisione del piano regolatore generale il cui completamento del percorso è ancora distante. Lo stesso sindaco ha anche confermato, come anticipato nella sua lettera di dimissioni dalla Saverino, che ci sarà una rivisitazione complessiva delle deleghe: “Nei prossimi giorni – evidenzia – procederemo ad una redistribuzione complessiva delle deleghe anche alla luce dell’esperienza ad oggi maturata e sempre nell’esclusiva ottica di dare il meglio per la nostra città”. Infine il sindaco spende anche due parole per l’assessore dimissionaria: “Ringrazio Nadia Saverino per il lavoro fatto in questo primo anno di mandato – si legge -. Un lavoro prezioso per la città, portato avanti con umiltà ed estrema professionalità e dedizione”.
Alcamo marina, stranieri scoprono la nostra spiaggia per sposarsi
Lui è di origine napoletana. Lei di origini iraniane. Entrambi vivono in Germania e hanno deciso di coronare il loro sogno d’amore con un matrimonio che sarà celebrato domani sabato a partire dalle 17,45 davanti ad un altare realizzato su una pedana quasi accarezzata dalle onde del mare davanti all’Hotel la “Battigia” di Alcamo Marina. Prima la celebrazione coll rito civile, a seguire quello religioso di rito ortodosso. I due giovani hanno scoperto per caso Alcamo Marina, navigando sul sito internet dell’Hotel “La Battigia”. Se ne sono subito innamorati e hanno deciso di venire ad Alcamo Marina per coronare il loro sogno d’amore. La celebrazione di questo matrimonio rappresenta anche un momento di promozione turistica del territorio perché al seguito dei novelli sposi ci saranno sessanta persone, che potranno conoscere e quindi tanta possibilità di tornarci la bellezza delle acque del mare del Golfo di Castellammare, ricco di tanti beni architettonici e archeologici. Ma quello di domani pomeriggio sulla spiaggia dell’Hotel “La Battigia” non sarà un fatto episodico. Infatti sono in programma da agosto altri otto matrimoni con coppie provenienti dalla Spagna, Francia e Svizzera. E che questo tipo di eventi sia molto importante per far conoscere le bellezze delle nostre zoni, lo dimostra anche il matrimonio celebrato sabato scorso nella chiesa di San Paolo tra una giovane alcamese, con laurea in restauro di antichi paramenti sacri, e un giovane cantante svedese, famoso nella sua nazione. Ad Alcamo per questo matrimonio sono arrivati ben 150 svedesi, che si sono sistemati in alberghi e ville di Alcamo Marina e Castellammare. Mentre i giovani sposi sono ripartiti ieri mattina per la Svezia, ancora numerosi svedesi si trovano ad Alcamo Marina prolungando la presenza trasformatasi in vacanza perché ammaliati dal sole, mare, tramonti e di tutto quel ben di Dio che madre natura ha riservato per questa parte della Sicilia occidentale. In molti hanno deciso che ritorneranno per le vacanze. E ora anche matrimoni civili di stranieri sul litorale come quello in programma domani pomeriggio sabato sulla spiaggia gestita dall’Hotel “La Battigia” che si trova davanti all’omonimo albergo, e che ha organizzato l’evento nei minimi dettagli con buffet di prodotti e specialità esclusivamente siciliane.
Alcamo-Emergenza idrica, la grande sete e i costi per comprare acqua
E anche dopo sei giorni di attesa oggi i rubinetti sono rimasti a secco nelle zone in cui doveva arrivare il prezioso liquido. Ovvero zona di piazza della Repubblica, via Fusinato etc. Rabbia. Proteste. Indignazione. Delusione per un servizio essenziale andato in tilt e che sembra aggravarsi ogni giorno di più. Molti diranno che anche in passato i turni di attesa erano molto lunghi. Ma non si verificavano tali odierni gravissimi disagi grazie all’uso dei pozzi privati. E che la materia dei pozzi andasse regolata è evidente. Ma oggi in piena emergenza forse il Comune potrebbe chiedere al prefetto una conferenza di servizi per studiare il modo di requisire i pozzi per prelevare l’acqua a pagamento per usi non potabili per come avveniva da oltre un decennio. In questo modo ci sarebbero meno disagi anche per le consegne rapide. Si preleverebbe meno acqua al Bottino che andrebbe nella rete idrica interna. E meno versamenti del Comune per acquistare l’acqua da Siciliacque. Questo tipo di suggerimento non deve essere interpretato come effetto di congiure e complotti verso il Comune perché ciò sarebbe un segno di debolezza. Un modo per rifiutare la realtà quando questa risulta spiacevole. Intanto la media delle richieste presentate all’Ufficio servizi tecnici, la sede è presso l’ex carcere di Alcamo, è di circa 100 domande al giorno. Le richieste riguardano l’acquisto di acqua, a mezzo autobotti private, che viene prelevata al Bottino. Presentata l’istanza al Comune e fatto il relativo pagamento l’acqua, tramite autobotti, arriverà per essere versata nelle cisterne delle abitazioni, entro 48 ore. Le cento istanze presentate mediamente ogni giorno rappresentano la metafora di una città assetata. Poche le proteste. Acqua. Acqua. Acqua. Bisogna risalire al 1929 quando dai rubinetti pubblici iniziò a scorrere l’acqua delle sorgenti sui monti di San Giuseppe Jato le cui condutture vennero realizzate, nel tempo del fascismo, grazie al quello che è passato alla storia come il prefetto di ferro: ovvero Cesare Mori che col suo intervento fece ritirare i mafiosi. Poi sotto la sindacatura di Vito Filippi la scelta, rivelatasi felice di gestire in proprio il servizio acquedotto perché con l’Eas sappiamo come è andata a finire in tanti comuni. Poi dopo anni grazie all’ex sindaco Giuseppe Sucameli la captazione delle sorgenti di Cannizzaro, oggi ferme da quasi tre anni. Captazione dalle sorgenti e quindi dell’acqua di Cannizzaro sulla spinta dell’ex consigliere comunale Ignazio Caldarella che occupò nel 1986 ininterrottamente la sala consiliare per 89 giorni. Seguì alcuni anno dopo il rifacimento della rete idrica interna, grazie ai finanziamenti ricevuti per interessamento dell’ex ministro Enza Bono Parrino. Tentativo purtroppo andato a vuoto quello dell’uso dell’acqua di contrada Finocchio. Trenta litri al secondo, ma oltre un anno di analisi hanno confermato che non può essere assolutamente usata perché contiene tanto ferro da potere realizzare chilometri di linea ferrata. E in tempi recentissimi la chiusura dei pozzi privati e il regolamento per acquistare l’acqua direttamente dal Comune. Acqua che nella maggior parte dei casi arriva dalle sorgenti di Montescuro. A Siciliacque il Comune di Alcamo versa 0,69 centesimi più Iva a metro cubo. A fine agosto si saranno prosciugati ben 800 mila euro di fondi comunali e quindi dei cittadini alcamesi. Per arrivare a dicembre occorrerebbero altri 500 mila euro da trovare probabilmente con gli assestamenti di bilancio. Una storia infinita quella dell’acqua ad Alcamo, con sorgenti oggi al minimo a causa della siccità, e con la soluzione del problema che sembra ancora lontanissima. E i disagi sono destinati a continuare, sopportati dal cattolicissimo popolo alcamese con cristiana rassegnazione. Restano parole al vento i proclami durante le campagne elettorali per le comunali.