Castellammare del Golfo-L’Ipab colleziona commissari: la Regione ne nomina un altro

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Nuovo commissario straordinario nominato per l’Ipab “Regina Elena” di Castellammare del Golfo. La Regione ha dato l’incarico a Leonardo Militello, funzionario direttivo del Dipartimento della famiglia e delle politiche sociali. Raccoglie il testimone di tanti altri predecessori sempre nominati dalla Regione, l’ultimo dei quali Vincenzo Reitano, prima ancora incarico che era toccato a Francesca De Luca e Duilio Messana.

Una lunga lista che però non è servita per riuscire a far venire fuori questa struttura dalle sue sabbie mobili, con le lavoratrici che da decine e decine di mesi non prendono lo stipendio e l’istituto che oramai è in profonda crisi con pesantissime perdite ogni anno. La nomina è a tempo: tre mesi, anche perchè si è in attesa della sentenza del Tar che dovrà pronunciarsi sul ricorso presentato dal Comune castellammarese che si è opposto al decreto emanato dal presidente della Regione di estinzione dell’Ipab con conseguente trasferimento di immobili e personale sul groppone del municipio.

Lo scorso 5 giugno si è tenuta l’udienza di merito conclusiva e il deposito della sentenza è atteso da un giorno all’altro. Lo scorso anno il Tar accolse intanto la sospensiva che sino ad oggi ha congelato ogni provvedimento derivante dal decreto emanato per l’appunto dal governatore siciliano in cui si dichiarao l’estinzione dell’istituto devolvendo il patrimonio al Comune di Castellammare che però di contro si deve farsi carico “di ogni rapporto attivo e passivo”, assorbendo quindi anche il personale dipendente facendone salvi i diritti acquisiti in rapporto al maturato economico.

In buona sostanza se il Tar dovesse ritenere valido questo provvedimento per l’ente locale sarebbero dolori, dovendosi far carico di costi esorbitanti per pagare il personale, debiti compresi, con il rischio di un dissesto economico del municipio. Dunque Militello potrebbe davvero essere una comparsa nella lunga storia e tradizione dell’Ipab castellammarese anche perchè se il Tar dovesse dare man forte alla Regione allora si chiuderebbe tutto all’istante e a quel punto i guai sarebbero tutti per il Comune.

La sentenza del Tar servirà soprattutto a stabilire chi dovrà farsi carico di questi debiti e quale sarà il futuro di questi lavoratori che ad oggi sono formalmente disoccupati, intrappolati nel limbo della lentezza della giustizia. Si parla di un debito di cui farsi carico pari a 2 milioni di euro.