La Commissione tributaria provinciale di Trapani (presidente Signorello, relatore Sammartano) ha decretato l’annullamento di una cartella esattoriale di rilevante importo (18 mila euro) con la quale il Comune di Alcamo richiedeva ad una ditta commerciale alcamese, per la vendita di auto, il pagamento della Tarsu, non solo su un modesto locale di trenta metri quadrati adibito ad ufficio, ma anche su una superficie di oltre tremila metri quadrati utilizzati dalla società per l’esposizione al pubblico delle auto in vendita. La contestazione della società per la vendita di auto usate, difesa dal commercialista alcamese Castrenze Arduino, riteneva non dovuta la tassa applicata per l’area scoperta adibita ad esposizione delle vetture ed ha impugnato la cartella basando la propria difesa su tre principi fondamentali. I giudici trapanesi hanno constatato la fondatezza delle argomentazioni della società ricorrente, ritenendo, nel contempo, del tutto infondata la difesa del Comune. In particolare, la Commissione ha ritenuto fondato il ricorso proposto al giudice tributario, piuttosto che al giudice amministrativo, per ciò che riguarda la illegittimità del ruolo generale. Ritiene infatti la commissione tributaria che tale possibilità è consentita al cittadino dalle norme che regolano il processo tributario con l’unica evidente limitazione che, mentre la sentenza del giudice amministrativo ha validità per l’intera collettività, la decisione del giudice tributario produce i suoi effetti solo nei confronti di chi ha proposto il ricorso. Sul punto, inoltre, i giudici trapanesi hanno ritenuto non esaustiva la giustificazione del Comune laddove asseriva che era stata operata una decurtazione al costo del servizio destinato a coprire il costo per i locali in cui viene svolta attività istituzionale, in quanto l’onere per il Comune va al di la dei semplici locali di attività istituzionale. Altro principio ribadito in sentenza riguarda la constatazione che, di fatto, l’area in contestazione, così come descritta non poteva ritenersi produttrice di rifiuti e, quindi, rientra nelle disposizioni di non tassazione prevista dalla legge. Il rivenditore di auto usate invece dei 18 mila euro richiesti dovrà pagarne 200. La cartella della Tarsu si riferisce al 2014.
Castellammare del Golfo-Attivato al Comune il Sue, il “gemello” del Suap
Attivato il Sue, lo sportello unico per l’edilizia, che dal primo luglio permette di avviare pratiche edilizie tramite i modelli unici Regionali scaricabili dal sito internet del Comune o disponibili all’ufficio Urbanistica. Una sorta di gemello del Suap, sportello unico per le attività produttive, che semplifica adesso i rapporti fra il cittadino e l’amministrazione e gli altri enti che devono esprimersi. «Lo sportello unico per l’edilizia consente di semplificare le procedure -spiegano il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore all’Urbanistica Lorena Di Gregorio (nella foto) – è già attivo e ne siamo soddisfatti anche perché siamo tra i primi in provincia. E’ un altro obiettivo raggiunto da questa amministrazione comunale, già inserito nel programma di mandato. Si tratta di una vera opportunità perché, come già avviene con il Suap, velocizza l’iter procedurale: l’ufficio provvede a recepire tutti i pareri e le autorizzazioni tramite conferenza di servizi così da avere più velocità con il rilascio delle pratiche e un servizio più efficiente per i privati, i tecnici e le imprese. Abbiamo fatto un lungo lavoro in questi mesi con il responsabile dell’ufficio Urbanistica, il geometra Luigi Messina -spiegano ancora il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore all’Urbanistica Lorena Di Gregorio-e adesso tutti i moduli sono disponibili ed utilizzabili. I modelli sono obbligatori dal primo luglio. Al momento abbiamo avviato lo sportello con un front office all’ufficio Urbanistica dove si possono rivolgere gli utenti. Snellire procedure ed accorciare i tempi di risposta per le istanze di cittadini e tecnici riteniamo possa essere anche un importante mezzo per agevolare gli investimenti edilizi. A breve inoltre contiamo di avviare le procedure anche online». Il cittadino interessato alla richiesta di un nuovo intervento edilizio tramite il suo tecnico, compilerà uno dei moduli che il Comune si è attrezzato a predisporre: la Dia, cioè la denuncia di inizio attività, la Scia, segnalazione certificata di inizio attività, il permesso di costruire, collaudo, agibilità, Cila, cioè il certificato inizio lavori asseverato, oltre a tutti i moduli reperibili all’ufficio Urbanistica e sul sito internet del Comune.
Alcamo-Raccolta rifiuti in tilt nelle periferie, carenza di mezzi e personale
In tilt il servizio di raccolta dei rifiuti ad Alcamo. Decine le segnalazioni che arrivano specie dalle zone più periferiche. Nelle ultime 48 ore si sono registrati problemi nella via Jenner, ma anche nelle contrade Molinello, Gammara, Bosco d’Alcamo e Vitusi, ed in diverse altre zone della città dove non sarebbero stati raccolti i sacchetti per garantire il regolare svolgimento della differenziata porta a porta. A questo si aggiunge anche il problema che da giorni è praticamente un terno al lotto parlare con un operatore dell’Energetikambiente, la società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti ad Alcamo. Si rimane in attesa per decine di interminabili minuti, nessun operatore è mai disponibile per poter ricevere le necessarie segnalazioni. I problemi effettivamente ci sono, eccome. Nei giorni scorsi si sono registrati per l’Energetikambiente delle disfunzioni legate al numero esiguo di mezzi e personale per far fronte al servizio che ad Alcamo si è notevolmente ampliato, come ogni estate, dovendo servire non solo il centro abitato ma anche le aree più periferiche e la vastissima Alcamo marina dove dallo scorso 22 giugno è aumentato l’afflusso di villeggianti in maniera esponenziale. In pratica si deve coprire un territorio molto vasto, compreso il raggio di circa 10 chilometri tra il centro abitato e per l’appunto la zona costiera. Sul fronte della carenza di mezzi la società che gestisce il servizio già da un paio di giorni sta rattoppando le falle utilizzando il parco auto di Trapani. da questa mattina invece, per far fronte invece alla carenza di personale, sono stati immessi in servizio gli extracomunitari del centro Sprar di Alcamo i quali affiancheranno gli operai nella raccolta dei rifiuti e nello spazzamento. “E’ una probabile fase di assestamento – conferma l’assessore all’Ambiente del Comune, Roberto Russo – dovuta ad una riorganizzazione del servizio ed alla partenza a regime del servizio di porta a porta proprio ad Alcamo marina. Qualche piccolo problema lo si può riscontrare in questo senso ma tutto dovrebbe rientrare al più presto nella norma. Comunque non ci sono stati grossi problemi complessivamente”. Ma non ci sono solo i problemi dell’Energetikambiente ma anche quelli collegati alle cattive abitudini delle persone: spesso si registrano comportamenti poco civili di chi non rispetta gli orari per l’esposizione dei rifiuti fuori dalle proprie abitazioni o la corretta separazione della spazzatura per permettere la raccolta differenziata. “Sotto questo aspetto da oggi potenzieremo ancor di più i controlli da parte della polizia municipale – tuona Russo – per stangare chi non rispetta l’ambiente e rischia di destabilizzare un servizio che sta sempre più crescendo”.
Alcamo marina: appalto deserto, slitta il servizio bagnini
Il Comune aveva invitato sedici associazioni, Ma nessuna si è presentata ieri con proprie offerte per lo svolgimento della gara d’appalto per il servizio dei bagnini lungo la spiaggia di Alcamo Marina. Per l’importante servizio, che nel recente passato ha consentito di salvare decine di persone sul punto di annegare, è prevista una spesa di 55 mila euro. Ma tutto è destinato a slittare a data da destinarsi nonostante la stagione balneare sia entrata nel vivo e già sulla spiaggia dorata di Alcamo Marina si registrano migliaia di bagnanti. Cifra ritenuta insufficiente e punti di vista differenti tra Associazioni e Comune su come organizzare tutto il servizio che prevede l’installazione anche della postazioni. Postazioni che secondo la legge debbono rispettare precise distanze poiché in caso di ispezione l’Associazione, che svolge il servizio, incorrerebbe in sanzioni. Il Comune ha previsto sei postazioni nelle zone di Magazzinazzi, Petrolgas, Cannolicchio, Battigia, Catena, Canalotto, Direzione Casa Anas, Aleccia oltre ad una passerella da posizionare rispettivamente al Canalotto per permettere l’ingresso dei disabili. Passerella invocata anche dall’Associazione sclerosi multipla di Alcamo che si sono appellati al sindaco chiedendogli di facilitare il loro ingresso al mare. Secondo le normative in vigore almeno due bagnini, muniti di apposito brevetto, ogni 150 metri lineari di costa, per un periodo non inferiore ai 60 giorni. Negli anni passati grazie ai componenti della Società servizi di salvamento, sezione di Alcamo e Castellammare, sono state salvate numerose persone che si sono trovate in difficoltà. Quello dei bagnini è un servizio importante soprattutto nelle nostre zone dove il mare è aperto e ci sono tante correnti. Intanto la Società di salvamento di Alcamo, che ha esperienza e professionalità, ha aperto domenica scorsa due postazioni di bagnini sulle spiagge di Balestrate e da domenica prossima ne aprirà altre due che opereranno tutti i giorni con due turni di otto bagnini. Il servizio bagnini ad Alcamo Maina spesso, anche negli anni passati, è iniziato a stagione balneare inoltrata nonostante i proclami degli amministratori comunali tanto che viene alla mente un aforisma di Karl Max: “la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni”. Ovvero la realtà che si trova poi di fronte un amministratore è un grande percorso ad ostacoli che va affrontato con grande umiltà e spirito di collaborazione.
Alcamo-Lascia a sorpresa l’assessore Saverino, lettera di “commiato”
Lascia a sorpresa dopo un anno la carica di assessore al Comune di Alcamo Nadia Saverino (nella foto). In una lettera che questa mattina l’oramai ex amministratore ha depositato insieme alle dimissioni non si fanno cenno alle motivazioni ma si parla di scelta concordata con il sindaco Domenico Surdi. Nulla era trapelato nei giorni passati su questo addio, ecco perché la scelta appare come un fulmine a ciel sereno. La Saverino praticamente è stata in carica sin dall’insediamento della giunta di marca Movimento 5 Stelle nel giugno del 2016. A distanza dunque di appena un anno arrivano queste dimissioni che imporranno al primo cittadino per la prima volta di mettere mano alla squadra amministrativa. “Ho affrontato quest’anno con passione e dedizione, – esordisce nella missiva l’assessore dimissionario – svolgendo l’incarico che mi è stato affidato, dedicandovi la totalità del mio tempo, sottraendolo ai miei doveri familiari e professionali. Per quanto riguarda, in particolare, la delega ai Servizi Sociali sono convinta che è stata fatta una buona programmazione che permetterà, in questo momento di passaggio, di poter comunque portare avanti ciò che è stato progettato e programmato”. La Saverino specifica che la sua decisione non è assolutamente frutto di qualche frattura politica all’interno del governo cittadino o del Movimento 5 Stelle: “Ritengo conclusa la mia esperienza di portavoce – infatti evidenzia – ma non quella di cittadino attivo all’interno del territorio, continuando ad appoggiare il progetto e a condividere gli obiettivi che, nonostante le tante difficoltà, quest’amministrazione continuerà a portare avanti”. Sempre nella lettera di commiato l’oramai ex assessore ringrazia gli uffici per la collaborazione e il suo entourage del movimento per la fiducia che gli è stata data, e non nasconde le difficoltà incontrate in questo primo anno di governo pentastellato ad Alcamo: “Alcuni si sono dimostrati più pronti a comprendere lo spirito di cambiamento culturale di cui è portatrice questa amministrazione – scrive – altri, invece, si sono dimostrati più restii. Ma sono fiduciosa che, con il tempo, tutti, e con ciò intendo anche la cittadinanza, possano con coraggio e fiducia intraprendere un nuovo percorso di vera e profonda rivoluzione culturale che porti Alcamo ad intraprendere un reale cambiamento”.
Alcamo-Giallo sul regolamento autobotti risolto: testo in vigore
Nessun giallo attorno al regolamento di approvvigionamento idrico tramite autobotti ad Alcamo. Il testo è già in vigore, come già era stato ufficializzato dal Comune. Esattamente è dal 20 giugno che sono entrate in vigore le nuove regole che hanno apportato molte novità, quella principale è l’abbattimento dei costi per ogni metro cubo di acqua di un terzo rispetto al vecchio regolamento del 2009. A far sporgere il dubbio una “ripubblicazione” all’albo pretorio del Comune del testo in cui veniva riportata come data di entrata in vigore il prossimo 11 luglio. In realtà, però, già all’interno del testo del regolamento era evidenziato che il 20 giugno è la sua entrata in vigore. A fugare ogni dubbio l’intervento del presidente del consiglio, Baldo Mancuso: “Il regolamento comunale per la fornitura sostitutiva di acqua a mezzo autobotte e autocisterna, come previsto dall’ art 15 comma 1, – puntualizza – è diventato esecutivo a far data dal 20 giugno”. L’articolo a cui fa riferimento Mancuso disciplina poi che il regolamento entra in vigore il giorno stesso in cui acquista efficacia la deliberazione del consiglio comunale, e nel caso specifico è stato per l’appunto l’indomani dell’approvazione in assise. Dunque è già in vigore la nuova tariffa che passa da un euro e 10 centesimi al metro cubo, vale a dire la tariffa massima contemplata nel vecchio regolamento, a 35 centesimi. In zone non servite da rete fognaria e idrica il costo sarà, comprensivo di iva, di 39 centesimi; sale invece a 85 centesimi per chi è servito da rete idrica e pagherà quindi anche i costi di fognatura e depurazione. Sarà attivato però un registro in cui il Comune segnerà l’approvvigionamento nel corso dell’anno da parte dell’utente e se supererà i 150 metri cubi allora scatterebbe la tariffa di eccedenza, quella per l’appunto ad 1,10 euro. Seconda modifica riguarda la tariffe di trasporto: in applicazione di quanto sancito dall’Antitrust non può essere imposta una tariffa dal Comune per effetto della libera concorrenza, ma è stato introdotto l’obbligo agli autobottisti di pubblicare la propria tariffa sul sito del Comune. Queste tariffe di trasporto saranno inserite mano a mano che gli autobottisti faranno istanza per trasportare l’acqua dal “Bottino” comunale da dove si effettuano i rifornimenti. Il regolamento comprende poi anche l’agevolazione del pagamento con bonifico bancario, per accelerare i tempi e rendere la vita più facile all’utente. Si potrà pagare attraverso Pos direttamente all’ufficio Tecnico comunale in via Senatore Parrino, oppure con bonifico bancario sul conto corrente della Tesoreria del Comune o con versamento sul conto corrente intestato sempre al Servizio Tesoreria. Con la ricevuta è consentito il pagamento della fornitura da parte dell’autotrasportatore per conto dell’utente.
Castellammare del Golfo-Docente da record, inanella la quinta laurea
Il castellammarese Vincenzo Bussa, apprezzato docente, scrittore e pedagogista, ha conseguito la quinta laurea. Quarantuno anni, Bussa dopo il Baccellerato in Sacra Teologia, la laurea in Teologia Pastorale, la laurea in Filosofia e la laurea in Scienze Pedagogiche, ha conseguito, brillantemente anche questa volta, con 110 su 110 e la lode, la laurea in Scienze della Formazione Primaria discutendo una tesi sperimentale in “Il disordine esecutivo in matematica. Un’esperienza didattica inclusiva alla SP e alla SdI”. Vincenzo Bussa è anche cavaliere del Sacro militare ordine costantiniano di San Giorgio.
Calcio, Alba Alcamo: pace fatta tra il sindaco e dirigenti bianconeri
L’impegno a sistemare il manto erboso dello stadio Lelio Catella. Interventi di manutenzione e sistemazione degli spogliatoi e dei gabinetti chiusi da tempo allo scopo di rendere l’impianto polisportivo più efficace e funzionale. L’impegno è stato assunto dal sindaco di Alcamo Domenico Surdi durante l’incontro di ieri pomeriggio al Comune con i dirigenti dell’Alba Alcamo, che da tempo chiedono certezze allo scopo di potere programmare il prossimo campionato d’Eccellenza, salvo altre novità, con propositi ambiziosi in linea col glorioso passato del calcio in città. E le novità potrebbero essere rappresentate dalla probabile domanda alla Lega di potere partecipare al campionato di serie D anche se l’accoglimento della richiesta appare difficile. I dirigenti dell’Alba Alcamo sono comunque intenzionati a tentare. Alla riunione, presieduta dal sindaco Domenico Surdi hanno presenziato l’assessore Nadia Saverino e il consigliere Giovanna Melodia. Per l’Alba Alcamo il presidente Baldo Marchese e il dirigente Giuseppe Milotta. Gli impegni assunti ieri pomeriggio dovrebbero diradare le nubi del malcontento che serpeggiavano nell’Alba Alcamo per i ritardi da parte del Comune delle richieste della dirigenza bianconera. Intanto la società bianconera ha raggiunto l’accordo con Giuseppe Guida, classe 1974, che dovrebbe prendere il posto in panchina di Riccardo Chico. Giuseppe Guida ha allenato lo scorso anno il Città di Caccamo, che milita nel girone B della Promozione. Già è stato allenatore del Castelbuono e giocatore dell’Aspra e dell’Altofonte. Due anni fa ha vinto l’Oscar degli allenatori, cerimonia svoltasi a Torretta, per i successi conseguiti come tecnico di giocatori nati nel 2.000. “Uno dei motivi che ci hanno indotto a puntare su Giuseppe Guida – dice il presidente Baldo Marchese – è la sua grande esperienza nei settori giovanili”. Ma tutto potrebbe cambiare qualora l’Alba Alcamo fosse inserita nella serie D. Tra gli obiettivi della società anche quelli di varare iniziative allo scopo di riportare tanti tifosi sui gradini del Catella. Intanto la società nella prossima riunione formulerà la lista dei partenti e di coloro i quali vorrà portare in bianconero.
Alcamo-Piccolo teatro, spettacoli a Valderice e Castellammare del Golfo
La qualità degli spettacoli. La bravura, acquisita dopo tanti anni di recite, da parte degli attori del Piccolo teatro di Alcamo è conosciuta anche oltre i confini della Sicilia, tanto che non mancano le richieste. E il Piccolo teatro è stato invitato alle manifestazioni estive di Valderice e il prossimo 21 luglio porteranno in scena la commedia brillante di Nato Stabile “Lu cori nun ‘nvecchia”, già proposta al pubblico alcamese il 18 e 19 febbraio scorsi. La commedia affronta il tema delle terza età, ma è il valore della famiglia nel suo complesso a venire esaltato. E martedì 8 agosto all’Arena delle Rose di Castellammare, la cooperativa Piccolo teatro rappresenterà la commedia musicale di Tiny Cucchiara “Pipino il Breve”, scritta nel 1978 da Tony Cucchiara. Già gli attori del Piccolo hanno iniziato le prove per questa impegnativa performance che vede sul palcoscenico una cinquantina di persone per la divertente e appassionata storia ambientata nel Medioevo La coreografie sono di Giusy Vesco, direzione musicale di Carlo Vaiasuso e regia di Nato Stabile. La commedia narra le vicende amorose di personaggi storici come Pipino il Breve e Berta d’Ungheria, dalla cui relazione nascerà Carlo Magno. Pipino il Breve ha aperto nel dicembre 2016 la 34esima rassegna della prosa e dello spettacolo che riscosse grande successo. Intanto Franco Regina, direttore artistico e regista, e già al lavoro per programmare la prossima stagione contattando diverse compagnie ed ha già predisposto e pubblicato il bando per la nona rassegna del teatro amatoriale “Città di Alcamo”, che dovrebbe iniziare a novembre.
Alcamo-Abusivismo edilizio, il Comune presenta il conto
La vicenda affonda le sue radici nel tempo. Parliamo dell’abusivismo edilizio che dagli anni settanta in poi ha stravolto l’intero territorio di Alcamo, località di villeggiatura comprese che probabilmente hanno subito i maggiori stravolgimenti, in barba alle più elementari regole del buon senso e della salvaguardia del territorio. Ma la legge se pur lentamente ora inizia a presentare il conto, sotto forma di richiesta di pagamenti. E ad Alcamo sono già una ventina le lettere inviate dal Comune di Alcamo ad altrettante persone proprietarie di immobili mai sanati, per mancanza di istanze oppure perché realizzate su aree vincolate e quindi non possono mettersi in regola. Con le lettere si chiede il pagamento dell’indennità per abusiva occupazione dell’immobile, già acquisito dal Comune con somme che vanno dai 15 ai 30 mila euro. Sembra che in questa situazione si trovino tanti abusivi alcamesi. Le lettere con richiesta di pagamento sono state notificate a proprietari che abitano le case da almeno cinque anni e inoltre non avrebbero mai pagato tasse comunali. Dovrebbe scattare anche la fase del recupero dell’evasione delle tasse. Se i proprietari hanno i requisiti di legge, presentando istanza al Comune e dimostrando che si tratta della prima abitazione, potranno continuare ad usufruirne pagando a vita un canone di locazione, stabilito secondo i parametri dell’Agenzia delle entrate. L’immobile non potrà mai essere venduto a terzi e deceduto il proprietario la casa le non potrà passare agli eredi. La legge prevede anche la requisizione da parte del Comune per potere utilizzare l’immobile per fini sociali, per uffici o altro. Dal 1985 sino all’ultima sanatoria edilizia ad Alcamo sono state presentate quasi 12 mila domande, molte delle quali riguardano piccoli abusi. I sindaci si sono trovati e si trovano tra l’incudine e il martello. Ovvero dalle reazioni degli abusivi o dai provvedimenti dei giudici se non fanno rispettare la legge. Negli anni diverse sono state le sollecitazioni da parte della Regione, per esempio l’ultimatum dell’aprile del 2013 al Comune di Alcamo con minaccia di invio di un commissario per le demolizioni, mentre altre pressioni arrivavano dalla Procura di Trapani. Tale sollecitazione riguardava la demolizione di una sessantina di immobili abusivi, sparsi su tutto il territorio, sulle quali si svolsero ampi dibattiti in consiglio comunale e dopo uno studio della Terza commissione consiliare sarebbe emerso che solo una villa di Alcamo Marina, su queste sessanta casa, non si poteva salvare. Evidentemente la legge la pensa diversamente. La vicenda rimane delicata e complessa. Per i circa sessanta immobili acquisiti dal Comune viene chiesto il pagamento dell’indennità per l’abusiva occupazione e a seguire anche tutte le tasse comunali mai pagate. Gli avvocati di questi alcamesi, accusati di abusivismo edilizio sotto la scure delle demolizioni , sostengono che eventualmente dovranno pagare solo a partire dagli ultimi cinque anni poiché per i precedenti anni è scattata la prescrizione. E a tal proposito hanno presentato una memoria difensiva al Comune. Vicenda dunque esplosiva anche perché pare che nell’ultimo ventennio, nonostante acquisizioni, nessun abusivo sarebbe stato mai invitato a pagare, tanto che a questo punto potrebbero scattare anche accertamenti della Corte dei conti.