Alcamo-Vertice comitato ordine pubblico al Comune, focus su acqua e mafia

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L’emergenza idrica e i colpi di coda della mafia. Sono stati i due argomenti al centro della riunione del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza convocata ieri mattina e andata avanti per tre ore sino al primo pomeriggio nella sede centrale del palazzo di città. Seduti attorno ad un tavolo il prefetto Giuseppe Priolo, i vertici delle forze dell’ordine, il comando di Polizia municipale, il sindaco Domenico Surdi e alcuni esponenti dell’amministrazione comunale. Si tratta di una delle riunioni itineranti stabilite dal prefetto al suo insediamento che toccheranno tutti e 24 i Comuni della provincia. Alcamo rappresenta una delle tappe più delicate anche per le ultime dinamiche che si sono intrecciate sul territorio dove ci sono state ben due operazioni antimafia nell’ultimo mese e mezzo. La prima nel marzo del 2016 denominata “Cemento del Golfo”, nel successivo febbraio del 2017 invece c’è stata l’operazione “Freezer”. In quest’ultima sono finiti in carcere addirittura lo storico patriarca Ignazio Melodia conosciuto con il soprannome di “’u dutturi” e 5 suoi fedelissimi. Ad Alcamo venivano organizzati veri e propri summit di mafia dove si stabilivano strategie e soprattutto le estorsioni sul territorio. In “Cemento del golfo” a finire dietro le sbarre un altro boss storico, questa volta di Castellammare del Golfo, Mariano Saracino, che imponeva alle imprese edili di acquistare il calcestruzzo nell’azienda “amica” di Alcamo guidata da Vincenzo Artale. “E’ chiaro che ci siamo molto confrontati proprio sull’operazione ‘Freezer’ – afferma il sindaco di Alcamo Domenico Surdi – e sicuramente ne abbiamo discusso in termini proprio di garantire ognuno per i propri ruoli uno scambio costante di informazioni. Noi come amministrazione abbiamo dato massima collaborazione a mettere in essere tutte le iniziative per evitare infiltrazioni mafiose all’interno della pubblica amministrazione, elemento essenziale per indebolire strutturalmente Cosa nostra che ha dato ampia dimostrazione di essere ancora presente nel territorio”. Altro nodo che ha tenuto banco è stata l’emergenza idrica relazionata poi alla recente vicenda che ha visto coinvolti proprio funzionari e dirigenti del Comune, primo cittadino compreso, raggiunti da un avviso di garanzia riguardo alla famosa vicenda delle autorizzazioni all’utilizzo di pozzi privati che da indagini della guardia di finanza si presume ci fosse un sistema fraudolento ai danni del Comune e che uno degli autotrasportatori interessati fosse vicino ad un noto boss. Da quest’anno il Comune non ha rinnovato le concessioni e ha anche emanato un nuovo regolamento che impone un avviso pubblico per individuare eventuali pozzi privati: “Siamo sulla strada e ne sono convinto – precisa Surdi -. Il prefetto sotto questo aspetto è sempre stato a noi vicino per le scelte fatte, ma lo sapevamo ancora prima di questa riunione del comitato per l’ordine pubblico”.