Un albero di salice piangente piantato stamane in piazza Mercato di Alcamo dove alcuni anni fa, nonostante le battaglie degli ambientalisti, venne fatto morire un grande albero di jacaranda e il suo spazio successivamente venne occupato dai tavolini di un pub. Un albero in pratica sacrificato sulla brutta strada della movida selvaggia. Così come oggi tra l’indignazione silenziosa ma generale di tantissimi alcamesi si assiste impotenti alla collocazione di scatoloni in legno in piazza della Repubblica occupando anche spazi di strada pubblica dove transitavano le auto. Il salice piangente è un albero ornamentale che in Giappone viene considerato come un emblema di forza e saggezza. Gli ebrei credono che il salice piangente incarna le avversità della vita mentre in Cina è considerato fonte della bellezza femminile. Ma al di la del mito si spera che il salice piangente possa crescere rigoglioso e non dover correre il pericolo che, se accanto si apre un altro locale o pseudo tale, venga estirpato. Intanto prosegue la manutenzione del verde pubblico. Stamane operai in via Amendola. Un fatto di ordinaria amministrazione che fa qualsiasi Comune che funziona. Ma ad Alcamo le cose normali come riparare una buca o asfaltare una strada c’è chi dal Palazzo vuol farle interpretare agli alcamesi come eventi eccezionali, quando invece ribadiamo si tratta di ordinaria amministrazione, che non andrebbe nemmeno pubblicizzata.
Alcamo-L’opera dei pupi al castello dei conti di Modica
Ritorna il fascino dell’opera dei pupi per raccontare l’epopea dei paladini di Francia. Gli spettacoli ogni mercoledì dei mesi di luglio e agosto, a partire da domani ore 18, al castello dei conti di Modica. Agli spettacoli di Salvatore Oliveri, nipote del mitico Gaspare Canino, lo scorso anno si è registrato sempre il tutto esaurito. Molti gli alcamesi ma tantissimi i turisti anche con bambini al seguito per far conoscere questo spettacolo tradizionale, che nella nostra città si svolto per l’ultima volta tra gli anni cinquanta e sessanta, in un locale a pianterreno della via Manzoni. All’epopea dei paladini seguiva poi la farsa che scatenava l’ilarità del pubblico stretto in un locale piccolo e buio, dove si fumavano sigarette forti come Alfa o realizzate col trinciato e la pipa. Spesso il pubblico commentava le scene con battute ad alta voce che facevano arrabbiare don Gaspanu. L’artista, pipa in bocca, si sedeva spesso davanti la porta del locale di via Manzoni per riparare le marionette o realizzarne di nuove. Quasi tutte le marionetta di don Gaspanu vennero acquistate dal professor Pasqualino, noto medico palermitano e proprietario di una clinica e oggi si trovano in un museo. Salvatore Oliveri da diversi anni porta avanti questa impegnativa tradizione. Di recente è stato in tournée negli Stati Uniti e lo scorso 22 aprile in occasione della Fiera dell’artigianato Valtiberina per una settimana ha portato l’opera de pupi ad Anghiari, cittadina in provincia di Arezzo, famosa per la battaglia del 1480 tra i soldati del Papa e quelli degli Sforza e Visconti. Da domani dunque torna al Castello dei conti di Modica l’epopea ei pupi.
Alcamo-Comune, in vigore i nuovi orari estivi: abolito un rientro pomeridiano
Entra in vigore l’orario estivo per gli uffici comunali ad Alcamo. Il nuovo orario resterà in vigore sino al prossimo 15 settembre. Ci sarà un solo rientro pomeridiano, compresa l’apertura al pubblico, il lunedì dalle 15.30 alle 18.30, mentre viene abolita quella del mercoledì. Restano invariati gli altri giorni di apertura degli uffici, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14. I cimiteri sono aperti tutti i giorni, compresa la domenica, dalle 7.30 alle 13.30 e i pomeriggi del lunedì e mercoledì, esclusi i festivi infrasettimanali, dalle 15 alle 18.
Alcamo/Castellammare del Golfo-Potenziati controlli antidroga, città attrattiva per i pusher
Ulteriormente potenziati i controlli antidroga tra Alcamo e Castellammare del Golfo, specie nei luoghi della movida. I carabinieri della Compagnia di Alcamo, guidati da Giulio Pisani, hanno avviato attività a tappeto lungo questa fascia costiera in considerazione dell’arrivo dei turisti e dei villeggianti e del moltiplicarsi quindi delle situazioni di pericolo. Oltretutto le due cittadine marinare si sono confermate particolarmente attrattive per i pusher, sia piccoli che grandi, evidentemente anche in relazione all’elevata domanda che arriva dai territori. Nei controlli delle ultime ore non sono sfuggiti nemmeno i movimenti di piccole quantità di stupefacenti ai militari dell’Arma, a conferma del potenziamento dei servizi. Nella rete sono finiti un alcamese di 54 anni e un tunisino di 48. Entrambi sono stati segnalati alla prefettura per essere stati trovati in possesso di piccole quantità di droga. Il tunisino poi è stato anche denunciato all’autorità giudiziaria per aver fornito false generalità e per possesso ingiustificato di un coltello a serramanico. “I controlli dei carabinieri – evidenzia la Compagnia di Alcamo – proseguiranno e si intensificheranno per tutto il periodo estivo al fine di prevenire e reprimere i reati e per garantire un soggiorno sicuro e pacifico alle migliaia di turisti che in queste settimane stanno affollando le principali località balneari”. Non solo i carabinieri ma anche la polizia ha intensificato proprio su Alcamo i controlli con una particolare attenzione al contrasto allo spaccio di droga. Negli ultimi mesi numerose sono state le operazioni specie ad Alcamo: una appena qualche giorno fa che ha portato all’arresto, con tanto di inseguimento, di Michele Del Giudice, 27 anni, beccato mentre dal finestrino dell’automobile lanciava un pacco con mezzo chili di marijuana. Solo per citare le ultime operazioni più imponenti il commissariato ha smantellato nel marzo scorso un’organizzazione che operava a cavallo tra il comprensorio alcamese e quello partinicese: il bilancio parla di 10 chili di marijuana sequestrati, due arresti e altrettante denunce. Sempre nel marzo scorso è scattato un altro arresto con perquisizione domiciliare che ha portato al ritrovamento di 70 dosi di marijuana. Poi ancora la polizia appena qualche settimana fa ha arrestato un pregiudicato trovato con ben 130 dosi di droga in auto. Per non parlare poi dei 13 chili di droga che sono stati scovati nell’ambito dell’operazione antimafia “Freezer” scattata lo scorso febbraio. Importanti anche i riscontri avuti dai carabinieri: l’operazione più importante sicuramente quella che ha portato in carcere Francesco Domingo, alcamese di 33 anni, con un trascorso burrascoso e tanti anni di galera con la pesantissima accusa di omicidio e soppressione di cadavere: a lui i militari hanno trovato un chilo e 650 grammi di marijuana.
Alcamo marina, un grande albergo al posto della Petrolgas
Un albergo a quattro stelle con 50 camere con 130 posti letto. Un impegno da parte di privati per una spesa che varia da quattro a cinque milioni di euro. Parei delle somme con fondi europei e parte con fondi privati. Il nuovo albergo sorgerà ad Alcamo Marina su un’area di 9 mila metri quadrati dove fino a poco tempo fa ha operato la Petrolgas. L’iniziativa è del gruppo di imprenditori che gestisce l’Hotel “La battigia” di Alcamo Marina, che per dare inizio ai lavori attendono il disbrigo delle ultime formalità poiché il progetto è stato presentato al Comune di Alcamo. Imprenditori coraggiosi che rischiano in proprio e che vanno appoggiati da tutte le istituzioni. Il nuovo albergo contribuirà ad incrementare il turismo ad Alcamo Marina, dove molti affittano abitazioni, per brevissimi periodi, tramite internet. Il gruppo che realizzerà la nuova struttura ricettiva da anni gestisce con professionalità l’Hotel “La battigia” che dispone di 23 camere e 60 posti letto. E’ molto ambito dai turisti poiché sono praticamente a mare. L’incremento turistico negli ultimi anni è dovuto anche alla Ryainaier, compagnia aerea, che fa scalo all’aeroporto di Birgi. La realizzazione del nuovo albergo, dove sorgeva la Petrolgas, consentirà la creazione di almeno 50 posti di lavoro. Sarebbe più che mai opportuno procedere all’abbattimento di tanti ecomostri come per esempio l’ex Sicilmarmi di contrada Magazzinazzi. Alcuni anni fa per due domeniche consecutive apparve una comunicazione di mezza pagina sul quotidiano “La Repubblica” per informare sugli interventi all’ex Sicilmarmi. Interessato il gruppo Hilton che gestisce nel mondo alberghi di lusso. Poi la vicenda passò nel dimenticatoio. Ora un fatto positivo: ovvero la realizzazione del nuovo albergo dove sorgeva la Petrolgas che consentirà anche di bonificare un’area di quasi un ettaro oggi in abbandono. L’albergo sarà dotato di tutti i confort anche con un comodo accesso al mare a piedi per gli ospiti. E che Alcamo Marina sia oggi un posto ambito da dotare di nuovi posti letto lo dimostrano i tanti matrimoni programmati sulla spiaggia, gestita dall’Hotel “La battigia” dove oggi pronunceranno i fatidico sì una donna di origini iraniane e un operaio di origini napoletane, che lavorano entrambi in Germania.
Castellammare del Golfo-Incendio Monte Inici, 200 ettari in fumo: relazione al prefetto
Una dettagliata relazione al prefetto Giuseppe Priolo sull’incendio devastante che solo all’alba di oggi, dopo quasi 24 ore, è stato definitivamente spento sulla montagna di Inici. A scriverla di suo pugno personalmente il sindaco di Castellammare del Golfo, Nicola Coppola. Nero su bianco non solo i fatti accaduti ma anche delle ben precise accuse rivolte alla Regione, rea di avere colpe per non aver saputo mettere in campo un sistema di prevenzione. Una polemica che si consuma mentre la protezione civile fa la conta dei danni: ad andare in fumo qualcosa come ben 200 ettari, come conferma il primo cittadino che ha coordinato le operazioni in quanto responsabile di protezione civile ed a stretto contatto con le forze dell’ordine. Dalle prime risultanze delle indagini di polizia giudiziaria non ci sarebbero dubbi: “Questa è stata la mano di uno o più piromani – sostiene il sindaco – e ciò è ben visibile dal momento che è evidente il punto preciso da cui sono partite le fiamme, a 200 metri di distanza dalla cappella votiva della Madonna di Fatima. Forse un piano ben studiato perchè soffiava il vento di tramontana ieri mattina intorno alle 10,30, quando sono state segnalate le prime fiamme”. Mentre ci si lecca ancora le ferite, con gli ultimi focolai spenti alle 5 del mattino da vigili del fuoco e forestale che hanno completato le bonifiche, continuano invece ancora a divampare le polemiche. La forestale di stanza a Castellammare ancora nei luoghi sensibili non ha completato il lavoro di realizzazione dei viali parafuoco. Questo per il semplice motivo che la Regione è partita con enorme ritardo nell’immissione in servizio del personale forestale precario che di conseguenza non ha potuto completare queste operazioni di prevenzione. E su questo e altro si basa la relazione del primo cittadino inviata in prefettura: “Il lavoro dei forestali è partito solo da poco tempo – denuncia Coppola -, non ci sono gli automezzi, non esiste una benchè minima attività di prevenzione. La Regione deve assumersi le sue responsabilità per non avere fatto partire la macchina organizzativa a febbraio o al massimo marzo. Personalmente sono andato nei luoghi percorsi dall’incendio e l’erba era alta dai 2 ai 3 metri. Era assolutamente prevedibile, ed al tempo stesso evitabile, ciò che è accaduto con il devastante incendio di ieri”. Per spegnere il rogo sono stati inviati a Castellammare del Golfo ben tre canadair oltre a tutte le forze da terra possibili e immaginabili. Si ipotizza che gli autori di questo raid doloso abbiano studiato tutto nei particolari: “Il punto da cui è partito – evidenzia il sindaco nella relazione al prefetto – fa capire che alla base vi era un piano ben preciso, calcolando anche il vento di tramontana e le difficoltà operative per intervenire dal momento che l’incendio ha preso corpo da una gola irraggiungibile da terra”.
Alcamo-Rischio trasferimento istituto “Allmayer”, domani primo vertice
Domani un primo vertice ad Alcamo con il Comune che si schiera a sostegno dell’istituto superiore “Vito Fazio Allmayer” e che si dice pronto a tutto per evitare il suo trasferimento nella vicina Calatafimi. “Vaglieremo qualsiasi soluzione fattibile – afferma l’assessore ai Servizi scolastici, Lorella Di Giovanni – per poter garantire la permanenza dell’istituto nella nostra città”. Per dire “no” al trasferimento si è costituito ad Alcamo un comitato spontaneo. L’immediata iniziativa messa in campo è quella di esternare a ex Provincia, governo nazionale, Regione e prefettura di Trapani il proprio dissenso a questa soluzione. Basterà inviare una mail con un testo già precompilato che sta girando via web in queste ore per esporre la proprie ragioni che poi sono quelle che uniscono il comitato spontaneo. Il trasferimento è frutto della crisi dell’ex Provincia, che oramai da anni commissariata e in via di liquidazione non ottiene più i necessari trasferimenti persino per i servizi essenziali in alcuni casi. Motivo per cui, proprio in quest’ottica, si vuole dismettere la locazione dell’immobile di viale Europa ad Alcamo, dove si trova l’Allmayer, per trasferire la scuola in locali di proprietà della Provincia a Calatafimi in contrada Sasi. La notizia è stata ufficializzata venerdì scorso con una lettera con cui per l’appunto i vertici dell’ex Provincia preannunciano l’intendimento di spostare nel territorio calatafimese l’istituto che oggi conta ben 900 iscritti nei vari indirizzi, di cui 700 allocati proprio in viale Europa, e che è cresciuto esponenzialmente in questi anni. “Ho già convocato un collegio dei docenti e un consiglio di istituto – afferma il dirigente scolastico Vito Emilio Piccichè – per rendere tutti partecipi di questa assurdità”. Nel testo da firmare del comitato spontaneo a sostegno dell’istituto superiore alcamese il senso dell’iniziativa è racchiuso in questo passaggio: “Chi sopporterebbe i costi del trasporto degli alunni che sarebbero pari a circa 315 mila euro annui, – si legge – molto di più del costo dell’attuale affitto: la Provincia di Trapani, il Comune di Alcamo o le famiglie?”. In realtà il problema dei locali da tempo si pone per l’Allmayer per via della sua esponenziale crescita di iscritti. Tanto che la dirigenza scolastica aveva chiesto al Comune la possibilità di poter dare un locale in comodato d’uso dove poter ospitare 5 classi, appello che però è rimasto tale sino ad oggi. “Un immobile per l’istituto? Non è una cosa di immediata fattibilità – replica l’assessore Di Giovanni – ma anche su questo ci confronteremo con la scuola con cui siamo assolutamente solidali. faremo tutto ciò che è necessario ed è nei nostri poteri affinchè la città non perda questa risorsa e insieme proverremo a trovare delle soluzioni adeguate e stiamo vagliando ogni possibile soluzione come amministrazione”. “si deve respingere con fermezza questa improponibile scelta ed essere fronteggiata con ogni mezzo e in tutte le sedi – sostiene il movimento Abc – in quanto comporterebbe un danno non indifferente alla nostra comunità, oltre che una pesante e non accettabile violazione del diritto allo studio dei nostri ragazzi. Sono stati proprio i nostri consiglieri, un anno fa, a segnalare al sindaco Surdi le problematiche inerenti la mancanza di locali dell’Allmayer non ricevendo alcuna risposta o riscontro. Accogliamo certamente con favore che il sindaco, anche se intempestivamente, voglia attivarsi”.
Alcamo marina-Festa alla “Battigia” per il matrimonio sulla spiaggia
Hanno coronato il loro sogno d’amore davanti al mare dove hanno pronunciato il fatidico sì. Il luogo è di grande fascino e bellezza perché tenuto molto bene e curato ogni mattina dal personale dell’Hotel “La battigia” di Alcamo Marina, dove sabato pomeriggio si sono sposati una donna di origini iraniane e uno di origini napoletane. Entrambi lavorano in Germania nel settore dell’informatica. Una pedana con tanti fiori un altare per la coppia. Il rito civile è stato officiato dall’assessore Fabio Butera che per l’occasione ha sfoggiato un buon inglese. Poi il rito ortodosso e quindi applausi e brindisi. Una delegazione di amministratori e consiglieri comunali ha portato il saluto di benvenuto della città di Alcamo agli sposi e agli oltre sessanta invitati. Un menù tutto a base di pesce del nostro mare e la festa è durata per tutta la notte. “Questa è la dimostrazione – dice Giuseppe Tagliavia, titolare della “Battigia” di come si fa turismo senza investimenti pubblici, ma puntando sul privato con un importante ritorno economico, di immagine e di promozione turistica del nostro territorio. Per esperienza diciamo che molti di questi invitati al matrimonio sicuramente torneranno ad Alcamo Marina per le vacanze”. I novelli sposi hanno scoperto “La battigia” e il nostro mare navigando su internet. Intanto il prossimo 15 luglio una coppia di spagnoli si sposerà sulla spiaggia antistante l’albergo “La battigia”. Al seguito avranno un centinaio di invitati. Una bella storia e un percorso avviato per venire ad apprezzare le nostre località ricche di un mare azzurro e di tanti beni archeologici. E che questo tipo di storie incuriosisce i nostri telespettatori e coloro i quali si collegano col nostro giornale on line alpauno.com è dimostrato dai riscontri. Quasi 10 mila le visualizzazioni sul nostro giornale on line per la coppia iraniana-napoletana più i vari facebook e youtube. Notizia questa data in anteprima assoluta da alpauno. Oltre 23 mila visualizzazioni, più le migliaia di visite sui siti giornalisti di alpauno hanno fatto diventare virale la notizia delle nozze di Sarà Renda e Riccardo Sardonè in programma ad Alcamo il prossimo 21 luglio. Anche questa un’anteprima assoluta della nostra redazione dove si lavora per le notizie e non per pubblicare comunicati stampa, spesso inutili, con dichiarazioni politiche, che pochi attenzionano. Ma tirano le belle storie e le notizie fuori dai comunicati stampa. E sulle notizie e quindi sulla qualità dell’informazione puntiamo noi di Alpauno.
Notte Bianca e parcheggio sotterraneo chiuso in anticipo. L’assessore Butera minaccia provvedimenti disciplinari
Successo per la “Notte Bianca” ma soprattutto per la “Sagra della Pasta” organizzata, sabato scorso, dall’associazione “Terra degli Elimi” con il patrocinio del comune di Alcamo. Fra le tante cose positive, purtroppo, si è registrato un clamoroso e pesante disservizio: il parcheggio interrato di piazza Bagolino è stato chiuso con due ore di anticipo rispetto all’orario previsto. Molte autovetture sono rimaste intrappolate all’interno e tanta gente è rimasta a piedi.
I cancelli del parcheggio sono stati chiusi un quarto d’ora dopo la mezzanotte quando invece, secondo le disposizioni dell’amministrazione Surdi, si sarebbero dovuti chiudere alle 2. Gente inviperita che doveva anche andare fuori sede e anche una madre disperata che doveva raggiungere rapidamente la figlia piccola. L’inghippo ha avuto poi un grande risalto sui social con tantissimi post pesanti e ironici.
Sull’episodio, certamente dannoso per l’immagine dell’amministrazione comunale, è intervenuto l’assessore alla viabilità Fabio Butera che ha confermato come il parcheggio abbia effettivamente chiuso i cancelli con circa due ore di anticipo su quanto disposto. Per questo l’assessore Butera ha avviato un’istruttoria interna per stabilire i motivi dell’accaduto e individuare i dipendenti responsabili del disservizio. pronti provvedimenti disciplinari per chi ha causato lo spiacevole episodio.
Alcamo-Lavori alla sorgente di Cannizzaro, firmato il contratto al Comune
E’ stato firmato stamattina al palazzo di città del Comune Alcamo, il contratto con la ditta D.L.M. Costruzioni s.r.l. per i lavori di “Efficientamento Energetico ed Idraulico del sistema idrico “Cannizzaro”. “I lavori per un importo di un 1,4 milioni di euro – afferma l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto Russo -partiranno a breve e la direzione dei lavori è affidata alla Rtp Steci Progea. I tempi previsti per l’esecuzione dei lavori sono tali per cui è presumibile che, entro la fine dell’anno, l’acqua delle sorgenti Cannizzaro raggiungerà il nostro serbatoio comunale, incrementando di 25 litri al secondo l’attuale dotazione idrica della Città”.