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domenica, Giugno 8, 2025
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Alcamo-Business centro migranti e bancarotta, Fratello e c. scarcerati dal tribunale del Riesame

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Il tribunale dei Riesame ha annullato l’ordinanza del Gip con la quale erano state confermate le misure cautelari per Norino Fratello, 54 anni, Gaetano Calvaruso, commerciante di 60 anni, e Davide Amodeo, imprenditore di 29 anni, tutti alcamesi considerati i vertici dell’operazione “Brother” che ha permesso di mettere in luce un presunto business dei centri migranti e la bancarotta fraudolenta pilotata per il fallimento di un centro sportivo in contrada Sasi ad Alcamo. Tutti e tre quindi sono stati scarcerati. “Abbiamo presentato ricorso – afferma Lillo Fiorello, avvocato di Fratello – perchè a nostro parere non sussistono gravi indizi in capo al nostro assistito e ciò lo abbiamo dimostrato, secondo la nostra prospettiva, sul piano tecnico”. Le motivazioni dell’annullamento verranno depositate entro i prossimi 45 giorni. Fratello, Amodeo e Calvaruso avevano risposto alle domande del Gip Emanuele Cersosimo durante l’interrogatorio di garanzia ed avevano respinto ogni accusa formulata nei loro confronti (a vario titolo intestazione fittizia di beni e bancarotta fraudolenta). Fratello non solo ha negato di essere il dominus di alcunchè, ma ha anche fatto delle dichiarazioni spontanee che sono al vaglio degli inquirenti per riscontrarne la veridicità. Calvaruso e Amodeo allo stesso modo sostengono di non essersi intestati nulla fittiziamente e di non aver quindi coperto Fratello nei suoi presunti loschi affari. Due i filoni d’indagine che sono confluiti in questa operazione e che vede come unico denominatore Fratello, ex deputato regionale e già condannato in via definitiva nel 2006 per associazione mafiosa. Uno riguardava per l’appunto il business dei migranti la cui indagine è partita nel 2014 quando venne arrestato l’ex direttore della Caritas don Sergio Librizzi per i reati di violenza sessuale aggravata e concussione, per avere approfittato della propria qualifica di membro della commissione territoriale per la protezione internazionale, al fine di ottenere dai richiedenti asilo, minacciando  di negare loro il permesso di soggiorno in Italia, prestazioni sessuali contro la loro volontà. Ad essere raccolte delle intercettazioni tra lo stesso Fratello e Librizzi. Nello sviluppo dell’inchiesta è emerso come Fratello gestisse direttamente, quale vero e proprio dominus, numerose cooperative sorte per prestare assistenza agli immigrati, intestate però a “prestanome” di sua fiducia, con il chiaro intento di occultare la sua reale presenza per eludere il fisco. Così furono intestate fittiziamente quote e cariche sociali con enormi guadagni. L’altro filone invece ha riguardato  il famoso centro sportivo “Moving” realizzato con cospicui fondi pubblici e poi fallito. Calvaruso risultava amministratore unico della Welness sport center che gestiva il centro sportivo appena nato, mentre Amodeo figurava come amministratore unico della società Sport-E srls. La Procura, a seguito della certosina indagine dei carabinieri, avrebbe accertato che la Welness sport sarebbe stata dichiarata fallita nel 2015 con una forte esposizione debitoria e avrebbe documentato l’alienazione di beni e servizi alla Sport-E. Dietro però ad entrambe le società, affermano gli inquirenti, ci sarebbe stato il vero proprietario, vale a dire Norino Fratello, che in questo modo avrebbe fatto i passaggi dei beni a sè stesso per “eludere la normativa fallimentare”.

Castellammare del Golfo, dopo 7 anni torna la rievocazione del miracolo della Madonna

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Dopo sette anni di assenza ritorna la rievocazione storica “Nostra principalissima Patrona”, spettacolare evento alla cala marina di Castellammare del Golfo trasformata in uno splendido teatro naturale con luci, colori, visioni, effetti pirotecnici che coinvolgono terra e mare culminando con l’apparizione dell’immagine della Madonna del Soccorso.

“Nonostante l’insediamento recentissimo ci siamo impegnati perché nel tricentenario dalla fondazione della città venisse riproposta la rievocazione dell’intervento prodigioso di Maria Santissima del soccorso in favore della nostra Castellammare – afferma con soddisfazione il sindaco Nicola Rizzo -. Una manifestazione che nasce dalla grande fede di Castellammare per la sua patrona, un evento religioso ma anche culturale di grande intensità che ha spinto questa amministrazione, appena insediatasi, a riproporla nella data del 13 settembre per un motivo logistico, legato ai tempi di lavoro che non possono lasciare spazio all’improvvisazione. Le prove dell’edizione 2018 sono già iniziate e gli incontri sono aperti a chiunque voglia partecipare. Siamo certi che anche in questa edizione i cittadini dimostreranno la loro devozione a Maria Santissima del Soccorso, con presenza, partecipazione e collaborazione”.

L’ultima edizione della rappresentazione “Nostra Principalissima Patrona”, rievocazione dell’intervento prodigioso di Maria Santissima del Soccorso in favore di Castellammare avvenuto il 13 luglio 1718, risale al 2011 con l’ottava edizione. Da allora la manifestazione, che ha sempre riscosso grande apprezzamento e fatto registrare migliaia di presenze (circa 60 mila nel 2011) non è stata più riproposta.

L’evento è realizzato da circa 800 volontari, figuranti dell’associazione “Nostra principalissima Patrona”, che comprende la comunità ecclesiale castellammarese  (parrocchie, movimenti, gruppi e associazioni) in collaborazione con i pescatori e con il patrocinio del Comune di Castellammare del Golfo, con l’impeccabile regia di Baldo Sabella, voce recitante dell’evento.

“Abbiamo pensato -spiega Don Fabiano Castiglione, arciprete della chiesa Madre- di chiudere la lunga estate ‘mariana’ con questo grandioso evento che rappresenta il culmine della devozione del popolo castellammarese alla sua patrona. Abbiamo valutato il percorso spirituale Mariano che a Castellammare si vive ogni anno dall’1 al 21 agosto, con la festa patronale, il 29 agosto con la festa di Maria Santissima di Custonaci a Fraginesi e, dal 30 agosto all’8 settembre, con la festa di Maria Santissima delle scale. La data di questa edizione è stata concordata dal gruppo di lavoro che si occupa da sempre dell’evento in accordo con l’amministrazione comunale. Non è stato possibile realizzarla il 13 luglio, come per le ultime due edizioni perché non si poteva disporre della cifra in bilancio che è stato approvato soltanto alla fine di maggio, dunque non c’erano più i tempi per approntare, in pochissimi  giorni, un evento di tale portata”.

Alcamo Abusivismo edilizio e ingiunzioni, ricorsi a raffica

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E’ una corsa contro il tempo per la presentazione dei ricorsi al giudice civile del Tribunale di Trapani da parte di una settantina di proprietari di case abusive, ai quali il Comune di Alcamo ha notificato l’ingiunzione per il pagamento dell’occupazione “sine titulo” dell’immobile. Le somme richieste dal Comune in qualche caso superano di poco i 60 mila euro, variano a seconda del valore e dell’ampiezza dell’abitazione per la quale, pur potendolo fare   non hanno presentato istanza per mettersi in regola o perché in quale momento non avevano la disponibilità economica o per distrazione legata alla mancanza di informazione. Numerosi studi di avvocati sono particolarmente affollati in questi giorni per predisporre i ricorsi e poi iscrivere a ruolo la causa, che avrà inizio non appena il giudice fisserà la data dell’udienza. E le prime spese per le iscrizioni a ruolo variano dai 100 ai 600 euro a seconda dell’ampiezza dell’immobile. Il ricorso e l’avvio di una causa civile da molto respiro agli abusivi poiché in Italia un processo civile può durare anche oltre 20 anni. Nelle  notifiche il Comune di Alcamo scrive che le somme debbono essere versate entro 30 giorni dalla notifica dell’ingiunzione fiscale “con l’avvertimento che l’ingiunto entro il predetto termine può proporre opposizione davanti all’autorità giudiziaria e nel caso ciò non avvenisse l’ingiunzione rappresenta titolo esecutivo e precetto. Il Comune quindi procederà all’esecuzione forzata e all’adozione di misure cautelari quali il fermo amministrativo dei beni mobili registrati. L’ipoteca sugli immobili di loro proprietà, il pignoramento di crediti e cose. Come i conti correnti bancari, stipendi e fitti. Il pagamento può essere effettuato mediante versamento sul conto corrente intestato al Comune di Alcamo e con bonifico bancario sulla Tesoreria comunale”. Gli interessati possono richiedere chiarimenti ai dirigenti comunali  Sebastiano Luppino o a Venerando Russo. Ma i ricorsi sono destinati a far rinviare a tempo indeterminato il pagamento delle somme, che dovrebbero scucire gli abusivi. Il Comune difende la fondatezza del suo operato, mentre gli avvocati Alessandro Finazzo e Saro Lauria, nel cui studio della via Rossotti è stato formato il comitato degli abusivi “Articolo 25”, sostengono che il “Comune non può emettere ingiunzioni fiscali ed è errato il calcolo del quantum debbono versare tali abusivi, che sono disponibili a pagare somme eque”. “Invito le persone a presentare subito opposizione – ribatte l’ex consigliere comunale Ignazio Caldarella – promotore del Comitato “Articolo 25” degli abusivi assieme a Giuseppe Orlando, presidente della Confartigianato di Alcamo. Una vicenda molto complessa e delicata dove continua a brillare per assenza l’opposizione, sempre che ad Alcamo esista, in consiglio comunale. Presentare un’interrogazione all’amministrazione comunale non significa attaccare sindaco e giunta, ma solo una possibilità in più per approfondire il problema e quindi fare maggiore chiarezza. Sparpagliati e solo in sporadiche occasioni i consiglieri comunali che ad Alcamo farebbero parte dell’ ipotetica opposizione si sono impegnati su argomenti che riguardano la città. Consiglieri comunali dell’opposizione ad Alcamo? Praticamente distratti o assenti.

Alcamo Concorso lirico, preselezioni in 9 stati del mondo

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Le preselezioni sono in corso in nove Stati del mondo. Germania, Giappone, Argentina, Canada, Russia, Cina, Cile, Tailandia e per l’Italia a Prato. In Germania si sono concluse da pochi giorni e la scelta è caduta su tre giovani cantanti lirici di origine della Corea del Sud. Macchina organizzativa in moto per la 21esima edizione del Concorso internazionale per cantanti lirici “Città di Alcamo” che si svolgerà dal 4 al 7 ottobre prossimi. L’importante manifestazione è organizzata dall’Associazione amici della musica di Alcamo, presieduta da Francesco Bambina e composta da uno staff di persone, molto esperte, tra le quali Angela Di Gregorio alle prese in questi giorni con i contatti per conoscere i nomi dei preselezionati. Una giuria di prim’ordine esaminerà i cantanti lirici nel corso delle quattro giornate. La giuria è presieduta dal famoso tenore italiano Giuseppe Filianoti, che vive negli Usa. Dal soprano Lella Cuberly del Texas e da Alessandro Di Gloria del teatro Massimo di Palermo, con il quale l’Associazione ha stipulato un accordo per far partecipare ad un’opera lirica un cantante che esce dal concorso. Assieme al concorso si celebra anche il Premio internazionale per la cultura “Vissi d’arte” Città di Alcamo che per il 2018 saranno consegnati a don Guillermo Basanes, argentino, consigliere generale per i padri salesiani nel mondo  e all’arcivescovo Santo Marcianò dal 2013, ordinario militare, che corrisponde al grado di generale di Corpo d’armata. L’edizione  2017 è stata vinta dal baritono russo Marat Mukhametzianov con menzioni e premi speciali per la soprano palermitana Giulia Mazzola. Lo scorso anno i cantanti provenienti da varie parti del mondo, sono stati 95.

Alcamo e Castellammare, relazione allarmante della Dia: “Continui incendi intimidatori”

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Ad Alcamo e Castellammare del Golfo si continua ad usare l’intimidazione con il fuoco. Nella provincia di Trapani il ricorso a questo tipo di incursioni criminali resta ancora fortemente radicato nella mentalità delle consorterie mafiose. Lo sostiene il ministro dell’Interno nella relazione appena presentata al Parlamento sull’attività svolta e i risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia nel secondo semestre del 2017. “Nel periodo osservato – si legge – gli atti d’incendio più significativi hanno avuto ad oggetto i territori di Alcamo, di Campobello di Mazara, di Castellammare del Golfo e di Trapani”. Secondo gli uomini della Dia l’incendio continua ad essere la tipologia di “reato spia” di natura più grave: “Tali raid – continua ancora la relazione – sono spesso associabili alla fase punitiva delle vittime che non hanno immediatamente soddisfatto le richieste estorsive, in un primo tempo spesso precedute da atti meno traumatici o simbolici come, a titolo di esempio, il taglio degli pneumatici, di ulivi o alberi da frutto e l’apposizione di colla nelle serrature di esercizi commerciali”. Nel secondo semestre dello scorso anno tantissimi incendi si sono consumati ad Alcamo soprattutto, in danno si incensurati o pregiudicati, liberi professionisti, semplici cittadini lontani da ogni qualsivoglia sospetto ma anche imprenditori. Un incendio su tutti, su cui si sono incentrati solo dei sospetti di possibile dolo, è quello che avvenne il 31 luglio scorso ai danni della piattaforma di rifiuti differenziati gestito da Vincenzo D’Angelo in contrada Virgini. Nella maggior parte dei casi gli autori sono rimasti nascosti nell’ombra, considerate anche le difficoltà logistiche ed investigative in casi come questi, ma ci sono stati anche diversi altri casi risolti dalle forze dell’ordine che però hanno sempre portato a piste lontane dagli ambienti mafiosi o della criminalità in genere. In base sempre a quest’ultima relazione resta tale e quale l’assetto di Cosa nostra per il mandamento di Alcamo che abbraccia, oltre ad Alcamo stessa, anche le famiglie di Castellammare del Golfo e Calatafimi. In buona sostanza proprio questo mandamento è quello tra i più attivi dopo ovviamente Castelvetrano guidato dall’eterno latitante Matteo Messina Denaro. Nel primo semestre proprio il mandamento alcamese veniva definito uno dei più attivi anche grazie alla ricostruzione fatta attraverso l’ultima operazione antimafia portata avanti proprio dalla Dia di Trapani e dalla polizia nell’ambito dell’operazione “Freezer” scattata nel febbraio del 2017: “Testimonia – si legge nella relazione – la pervicace azione criminale dell’organizzazione nella provincia, in questo caso nel mandamento di Alcamo”. A finire in carcere all’epoca persone tra cui il capo della famiglia mafiosa di Alcamo, Ignazio Melodia da tutti conosciuto con il nomignolo di “u dutturi”, che ha svelato tra l’altro, una serie di estorsioni a carico di imprenditori locali, nonché il tentativo di infiltrazione di cosa nostra nel libero svolgimento delle elezioni amministrative in città dello scorso giugno 2016. Non a caso la Dia, nei primi sei mesi dello scorso anno, parlava di Alcamo come una delle aree più pericolose sul piano criminale attraverso la realizzazione di vere e proprie intimidazioni che si nascondevano dietro questi raid incendiari il più delle volte utilizzati come avvertimenti per piegare l’operatore economico al volere di Cosa nostra. In questo modo si spargeva violenza e soprattutto paura in modo da assoggettare al proprio volere il tessuto economico locale, o per le meno quello che maggiormente conta sul piano del fatturato.

Castellammare del Golfo, Tonnara Scopello: dal week-end si riapre al pubblico con i ticket

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Dal prossimo fine settimana riapre al pubblico la Tonnara di Scopello. Si è concluso il tribolato e complesso iter per l’affidamento del bando della gestione dell’area, quindi del complesso museale,e distribuzione ticket. Il tribunale civile di Trapani ha assegnato il compito alla società de “I tonnaroti di Scopello srl”. E’ stato  firmato il contratto e può quindi aprirsi la stagione estiva dopo un tribolato periodo che era culminato lo scorso anno con beni mobili e immobili della Tonnara di Scopello posti sotto sequestro e affidati ad un custode giudiziario.

Scopo della nuova società sarà il miglioramento e la valorizzazione del bene, creando un vero percorso  museale  della Tonnara, ancora oggi una delle poche che risultano  perfettamente conservate. Il tribunale civile di Trapani aveva emesso una sentenza riguardo al contenzioso sorto tra gli stessi proprietari della Tonnara e per questo aveva deciso di avocare ad una professionista esterna tutte le attività interne alla stesso bene culturale.

Resta sostanzialmente tutto come negli anni scorsi: sarà previsto il pagamento di un  ticket, con base 4 euro a cui si potranno aggiungere 2,50 euro per aver accesso al sito monumentale: “Cosa che – dicono i proprietari della Tonnara – è stata apprezzata da molti perché ha permesso il mantenimento del bene”, al contrario di quanto invece sempre sostenuto da ambientalisti e associazioni che rivendicano la libertà di accesso al mare. Questione quest’ultima divenuta motivo di lunghissima lotta anche con il Comune che sembrava essersi risolta con una sorta di intesa tra le parti che prevedesse una serie di agevolazioni e attività a favore del territorio in cambio di una cessazione del contenzioso giudiziario.

Contenzioso che, c’è da dire, al Tar ha dato ragione ai proprietari del bene. Nella sentenza il tribunale amministrativo ha in sostanza sostenuto che la Tonnara è una proprietà privata e che quindi non esistono particelle catastali del demanio dello Stato, dunque la cosiddetta area pubblica. Con questo ricorso l’allora amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Coppola avrebbe voluto creare un accesso pubblico alla Tonnara, seppur regolamentato con un numero massimo di utenti per la salvaguardia della zona vincolata dalla Sovrintendenza, come disposto in un’apposita ordinanza da parte degli uffici comunali su input del primo cittadino.

Un accordo tra Comune e Tonnara che però non si è mai concretizzato e per questo oggi è pendente un ulteriore ricorso al Cga. A questo braccio di ferro se n’è aggiunto uno tutto interno poi ai proprietari della stessa Tonnara con una spaccatura che è divenuta insanabile. La maggioranza di essi lo scorso anno avevano presentato un esposto contestando che loro non avevano mai autorizzato le due società che operavano all’interno della Tonnara stessa ad effettuare alcun servizio.

Invece queste due società hanno continuato a svolgere i servizi storici, come le locazioni per matrimoni ed altri eventi, e anche la vendita di biglietti per l’ingresso almeno sino a che non ha messo un punto il tribunale con il sequestro dei beni. Il custode nominato dal tribunale stesso è stato chiamato a gestire i beni mobili e immobili ed anche i relativi servizi.

Castellammare del Golfo-Sclerosi multipla, mostra per raccontare con volti e storie la solidarietà

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Trentadue foto per raccontare la storia dell’associazione sclerosi multipla “Sacro Cuore”, fondata ad Alcamo quattro anni fa e che si occupa “senza scopi di lucro” di assistere una quarantina di ammalati. Una serie di pannelli che raccontano delle tante attività svolte dall’associazione, presieduta da Luca Scalisi. La mostra sarà inaugurata alle ore 19 di lunedì prossimo nel Salone del Comune di Castellammare e si potrà visitare sino al 25 luglio. Ad inaugurarla saranno i sindaci di Castellammare, Nicola Rizzo e di Alcamo, Domenico Surdi. La sclerosi multipla è purtroppo una malattia contro la quale fino ad oggi la scienza è impotente. In Italia è stata definita un’emergenza sociale. Di questa patologia esistono   118 mila casi in Italia, con un incremento di quasi 3 mila e 400 casi all’anno. A Castellammare saranno esposte le artistiche di Fulvio Eterno. Le stesse esposte nella sede di piazza IV Novembre durante la Festa della Madonna. I volti e le storie di coloro i quali soffrono di questa malattia neurologica, ma anche di chi volontariamente da il suo contributo nel trasporto, nella consulenza medica, attività ricreativa e culturale, supporto psicologico, nel ritiro e consegna dei farmaci. Ad inaugurare la mostra lo scorso  18 giugno è stato  il sindaco di Castellammare, Nicola Rizzo, assieme all’assessore Enza Ligotti alla loro prima uscita ufficiale. Luca Scalisi, presidente dell’Associazione, ha consegnato il gagliardetto al primo cittadino castellammarese, mentre a benedire la mostra è stato fra Tonino Bono. Ora la stessa iniziativa si ripete a Castellammare con i volti, le storie, attività della Sacro Cuore finalizzate non solo a rendere meno pesante questa patologia ma anche per non far sentire soli questi ammalati.

“Chiunque può fare parte dell’Associazione – dice il presidente Luca Scalisi- in maniera spontanea e gratuita”. Di recente, durante la visita pastorale, parole di encomio sono state rivolte all’Associazione dal vescovo della Diocesi di Trapani, Pietro Maria Fragnelli.

Calcio giovanile-L’Adelkam Alcamo entra a far parte della Milan Academy

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I massimi responsabili della Milan Academy saranno presenti ad Alcamo per sancire ufficialmente l’accordo con la Scuola calcio Adelkam che diventa Centro tecnico min Sicilia per i rossoneri. La cerimonia è stata fissata per le ore 18 del prossimo 25 luglio nella sala conferenze del Collegio dei gesuiti. Da Milano arriveranno Elisabet Spina, responsabile tecnico della Milan Academy e Antonio Corbellini, tecnico della stessa accademia. Presenti i vertici dell’Adelkam ed a fare gli onori di casa sarà Gaetano Lo Monaco, direttore generale della Scuola calcio, che opera da oltre trent’anni svolgendo non solo lezioni di calcio ma anche lavorando nella direzione di far crescere i giovani con sani principi. Il saluto agli illustri ospiti da parte del sindaco Domenico Surdi e dell’assessore allo Sport, Vito Lombardo.  Sarà presente Bruno Lombardo, presidente provinciale della Figc.“La Milan Academy è il centro di innovazione e sviluppo dell’AC Milan – è scritto nel sito della società rossonera-  formata da professionisti dello sport: uno staff di docenti, laureati in Scienze Motorie, psico-pedagogisti e insegnanti di calcio che opera, con conoscenza e competenza, secondo principi e procedimenti finalizzati a promuovere la Cultura dello Sport attraverso l’insegnamento del calcio”. L’Accademia nelle sue attività coinvolge diverse istituzioni educative (Università, Scuole, Enti e Fondazioni) con l’obiettivo di “Imparare Ragionando. La formazione dei tecnici, dei dirigenti e delle famiglie rappresenta il punto di forza della Milan Academy e del progetto Scuola Calcio Milan ed dà l’opportunità di conoscere, approfondire e fare proprio il Metodo Integrato proposto da AC Milan”. Un importante riconoscimento per l’Adelkam Alcamo che ha intavolato una serie di rapporti nati durante tornei dove sempre il premio di miglior giocatore è stato conferito a Gabriele Alesi, corteggiato da società prestigiose come Juventus, Inter, Atalanta, Roma etc. Per Gabriele Alesi, lo scorso inverno è venuto ad Alcamo anche un osservatore del Manchester United. La scelta è caduta sul Milan ed il ragazzo è stato felice perché è un tifoso dei rossoneri. Gabriele Alesi dal prossimo 4 agosto andrà in ritiro col Milan con la squadra Under 15.. Oltre 250 ragazzi tesserati con l’Adelkam con i quali lavorano dieci tecnici.

Alcamo- Una due giorni dedicata alle Armonie di Bacco

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Attorno e all’interno del  castello dei conti di Modica di Alcamo una due giorni per un viaggio attraverso il gusto che prende il nome di Armonie di Bacco, il Dio del vino. Vino del quale non bisogna assolutamente abusare, ma bere con moderazione. Si inizia domani alle 18 con Master class: un viaggio tra le colline del territorio alcamese. Si tratta di una degustazione guidata all’interno del collegio dei gesuiti. Dalle 19 alle 21 passeggiata sui merli del castello, mentre alle 20,30 degustazione all’insegna del vino e del cibo del territorio. Spettacolo con artisti di strada con Agata Leale con le sue bolle itineranti e con Mario Barnaba e Jonathan Marquis con il loro spettacolo di giocolieri. Prevista anche la mostra del pittore Peppe Catozzo, mostra scultorea di Federico Bontempo e mostra delle ceramiche di Ficodindia. Il catarratto  dei vignaioli alle 18 di sabato. La passeggiata sui merli, alle 20 opera di pupi alle 20,30 degustazione di vini. Sei degustazioni  al costo di dieci euro. Musica dal vivo con la jazz band Black five. L’evento promosso dall’associazione Modi fa parte del programma Alcamo d’estate 2018, organizzato dal Comune. E sabato, nell’ambito dello stesso programma, l’associazione “Salviamo il castello di Calatubo”, in collaborazione col Comune di Alcamo organizza una visita guidata al castello di Calatubo alla scoperta di leggende, misteri, storie di fantasmi etc. Il raduno sabato prossimo alle 17,30 presso il Caffè Nannini di Piazza Bagolino. La manifestazione si ripeterà il 26 agosto. Fine settimana ricco di eventi perché sabato pomeriggio e nella giornata di domenica nei viali di piazza della Repubblica si svolgerà il Gran prix dedicato ai go kart.

Alcamo, Comune incapace di riscuotere 20 milioni tra tasse e multe: consiglio adotta misure correttive

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Venti milioni di euro tra tasse, contenziosi e multe che il Comune continua a non incassare. In questa crisi di liquidità, dopo la bacchettata della Corte dei conti al Rendiconto del 2015, il consiglio comunale prova a correre ai ripari e ieri sera ha approvato le misure correttive. Tra le misure più importanti adottate figura: rispetto dei termini di pagamento ai creditori, l’Avvocatura chiamata ad aggiornare costantemente il registro del contenzioso per contrastare i debiti fuori bilancio, monitoraggio delle linee guida per la manutenzione delle sedi stradali il cui dissesto è la prima causa di debiti fuori bilancio per il municipio, l’utilizzo dell’ingiunzione fiscale per gli evasori più incalliti, ed ancora aggiornamento annuale dell’iter all’incaricato per la riscossione del tributo e riscossione del canone idrico nella misura di almeno il 70 per cento nell’anno in corso e non in quello seguente. “Sicuramente in questo modo si può garantire la sostenibilità economica e finanziaria – ha evidenziato la consigliera del Movimento 5 Stelle Annalisa Ferrara – e prevenire situazioni di spese non programmate. Queste misure consentono di non sottoporre a rischi finanziari l’ente e di porre rimedio a scelte politiche che nel passato non sono state attuate e a cui dobbiamo fare fronte ancora oggi”. Le misure adottate prendono spunto dall’ultima relazione della Corte dei conti che nell’analisi del rendiconto del 2015 ha bacchettato a tutto spiano il Comune. Non solo sul fronte dei tributi non riscossi, si parla addirittura solo per fare un esempio di 13 milioni di euro di Tari non incassata negli anni passati, ma anche delle sanzioni per violazioni del codice della strada. La Corte ha imposto al municipio che dovrà effettuare le necessarie attività di repressione dell’evasione e della morosità utilizzando tutti gli strumenti previsti dall’ordinamento anche mediante il rafforzamento amministrativo ed informatico del settore finanziario ormai nevralgico per la tenuta dei conti. I magistrati contabili hanno esternato poi dei seri dubbi sull’efficacia e correttezza del riaccertamento dei residui attivi del 2015 da parte della Ragioneria. Dall’opposizione sono arrivate dure critiche agli uffici e al governo cittadino, accusati di aver lasciato tutte le misure correttive solo sulla carta sino ad oggi. “E’ una vergogna – ha attaccato Rita Norfo dell’Udc -, l’amministrazione pentastellata sta portando avanti le misure correttive solo sulla carta. Però dico che oltre alla teoria c’è pure la pratica”. Le misure correttive sono frutto di un’elaborazione del segretario generale del Comune Vito Bonanno che tra le iniziative più energiche ha previsto l’emanazione di ordinanze di ingiunzione per gli evasori che devono corrispondere al Comune somme superiori a 4 mila euro. “La vera sfida – ha sottolineato Bonanno – è quella di capire che azioni mettere in campo. I 20 milioni di residui attivi stanno ancora là, tanto che la Corte espone dei dubbi sulla veridicità degli stessi posto che a distanza di due anni dal riaccertamento straordinario sono ancora presenti”.

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