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Alcamo, verso il bilancio partecipato

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Verrà presentato nel corso di una conferenza stampa indetta per martedì 6 agosto, alle ore 11.00 , presso l’Aula Consiliare del Palazzo di Città di Alcamo, il progetto “Alcamo Partecipa” “verso il bilancio partecipato anno 2013 costruiamo una città in comune” .

Alla conferenza saranno presenti: il sindaco,Sebastiano Bonventre, l’assessore all’Economia, Gianluca Abbinanti, il dirigente del settore Ragioneria, Sebastiano Luppino.

L’assessore Abbinanti dichiara “con l’iniziativa del Bilancio Partecipato intendiamo permettere alle associazioni e ai cittadini di prendere parte alla preparazione del Bilancio attraverso la formulazione di proposte sui vari temi illustrati all’interno del questionario che sarà on line sul sito www.comune.alcamo.tp.it.

“L’obiettivo – continua Abbinanti – è quello di rendere il bilancio uno strumento vivo di partecipazione alla vita amministrativa della Città”.

Il Primo Cittadino sottolinea: “Con quest’iniziativa che definisce un percorso di bilancio partecipato e partecipativo del Bilancio di Previsione 2013/2015, intendiamo interpretare ed intercettare le esigenze del territorio affinché il Comune, in quanto Ente Locale, sia sempre più sensibile alle necessità della Città.

L’iniziativa prevede, inoltre un’assemblea cittadina da tenersi, il 27 agosto alle ore 18.00, presso il Centro Congressi Marconi, dove saranno raccolte tutte le proposte pervenute all’Amministrazione.

 

 

 

Invalidità civile, bloccate le commissioni

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“Bisogna sbloccare subito le procedure di assegnazione dell’invalidità civile”. È la Cisl a lanciare l’allarme al termine di un incontro che si è svolto fra i sindacati e l’Inps di Trapani.

Il Segretario Fnp Cisl Palermo Trapani, Mimmo Di Matteo sottolinea che, sono “oltre 7 mila le istanze giacenti a causa della mancanza delle commissioni pertinenti all’Asp di Trapani”. Al commissario straordinario dell’Azienda Provinciale Sanitaria Fabrizio De Nicola, Di Matteo dichiara di aver chiesto risposte, e di aver ricevuto in cambio solo silenzio.

A pagare, alla fine, così, sarebbero sempre i cittadini che subiscono, oltre al danno, la beffa di non vedere riconosciuti i benefici legati all’invalidità, come l’esenzione del ticket.

“L’Inps ha proposto di sostituirsi all’Azienda sanitaria con proprie strutture e propri medici per accelerare l’iter – riferisce ancora il sindacalista – siamo d’accordo che a pagare le lentezze dell’amministrazione sanitaria non possono essere i cittadini che già affrontano un disagio come l’invalidità.

Fra le domande in attesa infatti ci sono anche quelle dei malati oncologici, che devono subito ottenere il riconoscimento dell’invalidità per poter sostenere le spese sanitarie necessarie per le cure”.

“All’incontro– continua Di Matteo – erano invitati i dirigenti dell’Asp che non si sono presentati, noi abbiamo sollecitato più volte la nomina dei presidenti di commissioni per consentire lo svolgimento del loro lavoro, ma non abbiamo mai ricevuto risposte. Si faccia presto”: questa in ultimo, la richiesta della CISL.

 

Soppressi 16 treni Alcamo-Palermo

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Ancora tagli sulla tratta ferroviaria Trapani-Palermo. Sono stati infatti soppressi 16 treni in servizio tra Alcamo e il capoluogo siciliano, disagio che si aggiunge all’interruzione della tratta Alcamo-Trapani (via Milo), che perdura ormai da mesi.

 

A denunciarlo è il sindacato della Fit Cisl, tramite il segretario Giovanni Montana che commenta: “Da mesi va avanti il servizio sostitutivo via pullman sulla tratta chiusa a causa di frane . Siamo stupiti che dopo tanto tempo nessun intervento è stato messo in campo per riaprire la Alcamo-Trapani che di fatto collega Trapani a Palermo e questo nonostante le nostre tante denunce. Risulta inaccettabile che così di fatto sia stato al momento reso inutilizzabile un collegamento ferroviario fra due capoluoghi di provincia. Non vorremmo che questo sia il preludio alla volontà di chiusura della tratta”.

 

Domenico Perrone Segretario regionale Fit Cisl Ferrovie conclude: “Chiediamo ancora una volta che il Presidente della Regione Crocetta intervenga sollecitando le Fs a ripristinare il diritto alla mobilità degli utenti della zona e dei siciliani in generale con un reale potenziamento dei servizio in tutta l’Isola e la riapertura della tratta Alcamo-Trapani”.

 

Alcamo: fuoco ad un chiosco di fiori

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ALCAMO – Fuoco in un chiosco per la vendita di fiori in via Spirito Santo ad Alcamo. Intorno alla mezzanotte si sono sprigionate le fiamme che hanno avvolto nel giro di pochi minuti la struttura prefabbricata totalmente realizzata in legno. La alte lingue di fuoco hanno quasi totalmente annerito la pareti esterne e distrutto l’attrezzatura all’interno e i fiori che vi erano depositati. L’allarme è scattato intorno alla mezzanotte: ad intervenire i vigili del fuoco del locale distaccamento che hanno spento le fiamme dopo circa due ore. Il rogo si è alimentato a causa della presenza di legno e di materiale molto infiammabile. La tempestività dei soccorsi ha permesso di evitare che le fiamme potessero totalmente distruggere il chiosco: le pareti esterne infatti sono rimaste intatte, seppur annerite, e dunque la struttura è stata dichiara agibile. Il proprietario questa mattina ha iniziato i lavori di sistemazione e pulitura. Ad indagare sul caso il commissariato di pubblica sicurezza di Alcamo che sta al momento cercando anzitutto di capire la cause dell’incendio. Secondo il referto dei vigili del fuoco non è stato possibile risalire alle cause. Sul posto infatti non è stato trovato alcun elemento che possa ricondurre all’esatta origine del rogo. Le fiamme hanno avuto un effetto devastante all’interno tanto che è andato distrutto tutto. Impossibile quindi capire se il rogo possa essere stato causato magari da un corto circuito dell’impianto elettrico esistente. Le violente fiamme hanno anche eventualmente distrutto ogni traccia di un possibile raid di origine dolosa. In giornata il commissariato di polizia ascolterà il titolare del chiosco, un uomo di 45 anni. Gli investigatori non tralasciano alcuna ipotesi anche se la pista maggiormente battuta sembra essere quella del dolo. Si sta scavando nella vita privata e lavorativa del titolare dell’attività commerciale, uno storico chiosco che da tantissimi anni opera nella via Spirito Santo. Si ipotizza che alla base del possibile raid doloso ci possa essere stati screzi interni alla famiglia, ma non si esclude nemmeno possibili contrasti sorti nell’ambito dell’attività lavorativa, magari per ragioni di concorrenza. Al momento resta invece più distante l’ipotesi della possibile mano della criminalità organizzata considerata la tipologia di attività commerciale i cui proventi possono essere considerati molto limitati. Gli agenti di pubblica sicurezza hanno aperto un fascicolo d’indagine anche per appurare eventuali conoscenze e parentele del titolare dell’esercizio commerciale.

Alcamo: Bottino, stop all’erogazione idrica

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Da domani, 1 agosto, stop all’erogazione idrica dalle fontane pubbliche del Bottino di Alcamo. Lo rende noto l’ufficio Tecnico Comunale: “L’interruzione del servizio – si legge in una nota del Comune – è dovuta ad alcuni lavori di riparazione che devono essere fatti sulla condotta idrica di adduzione esterna di contrada Dammusi”. Lo stop è a tempo indeterminato.

Alcamo: in consiglio la maggioranza “abdica”

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Il sindaco di Alcamo Sebastiano Bonventre pronto a lasciare in qualsiasi momento. Lo ha ribadito ieri sera nel corso di un consiglio comunale in cui ha dovuto subire gli strali non solo delle forze d’opposizione ma soprattutto del suo fuoco amico, o per meglio dire ex, dal momento che diversi consiglieri comunali si sono ufficialmente dichiarati fuori dalla maggioranza. Lo hanno fratto i due omonimi Stefano Milito, del ’59 e del ’62, che si sono detti “imbarazzati” per quella che definiscono “virata politica” del primo cittadino, in riferimento all’ultimo rimpasto di giunta in cui sarebbero stati nominati tre nuovi assessori di riferimento dell’Udc e del Pdl. Sulla stessa lunghezza d’onda il movimento Patto per Alcamo.

Nel contempo il consigliere Francesco Dara, che recentemente si è detto a sostegno dell’amministrazione, si è dimesso da capogruppo dell’Udc. Il sindaco ha richiamato tutte le forze politiche ad un senso di responsabilità. Nel corso del suo intervento in consiglio il primo cittadino ha parlato di clima di tensione inaccettabile che ha colpito non solo lui personalmente ma anche la sua famiglia. Proprio per questo motivo Bonventre si è detto disponibile a continuare a lavorare per il territorio a patto però che gli accesi scontri rientrino nell’alveo della corretta dialettica politica.

Il presidente del consiglio, Giuseppe Scibilia, si è detto pronto a seguire fedelmente le orme del sindaco: quindi pronto alle dimissioni nel caso in cui prosegua questo acceso clima di scontri e tensioni al palazzo di città. Inevitabile che il dibattito cadesse poi sulle recenti indagini che hanno investito l’entourage politico che ha sostenuto il sindaco e che lo ha portato ad essere eletto nel maggio del 2012 con appena 39 voti di scarto sul suo avversario, Niclo Solina del movimento Abc. Dalle indagini è emerso che l’ex senatore del Pd Nino Papania avrebbe portato avanti una sorta di compravendita di voti: nelle ultime 24 ore sarebbe anche venuto fuori che alcuni consiglieri comunali sarebbero indagati. Proprio Abc ha chiarito che non si vuole alimentare alcun clima di tensione né tantomeno le loro prese di posizioni sono contro la persona del sindaco.

Nel merito politico Bonventre ha relazionato al consiglio tutti gli obiettivi raggiunti in questo anno di amministrazione, rispedendo al mittente le critiche mosse nei suoi confronti di immobilismo:

C/mmare del Golfo: costituito Osservatorio per la legalità

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Nasce un Osservatorio sulla legalità in seno al comune di Castellammare del Golfo. L’iniziativa, messa in campo dall’amministrazione comunale, non è sorta casualmente: il neosindaco Nicola coppola e la sua giunta hanno messo a punto questa iniziativa nel tentativo soprattutto di blindare l’ente da possibili infiltrazioni della criminalità organizzata. Un pericolo che il governo cittadino sente forte soprattutto perché a strettissimo giro di posta gli uffici saranno chiamati a gestire un’enorme mole di finanziamenti pubblici che fanno gola alla mafia.

Essenzialmente l’Osservatorio fungerà da sorta di collante tra l’associazionismo antimafia e l’ente pubblico che si rapporterà con le forze dell’ordine, nell’ottica di una collaborazione che possa far monitorare l’attività amministrativa con immediatezza. A fare parte dell’Osservatorio il sindaco, un assessore, il presidente del consiglio e un esponente delle forze d’opposizione. La lotta alla criminalità parte anche dalla necessità di sconfiggere anche la burocrazia.

A presiedere l’iniziativa il presidente della commissione antimafia all’Ars, Nello Musumeci, che ha confermato come a Castellammare del Golfo ci sia un rischio concreto delle infiltrazioni della mafia

Paceco, cittadinanza onoraria a ex prefetto Sodano

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L’Amministrazione comunale di Paceco, su proposta del sindaco Biagio Martorana, ha deliberato il conferimento della cittadinanza onoraria all’ex prefetto di Trapani, Fulvio Sodano, “per essersi distinto quale servitore dello Stato, opponendosi ad ogni forma di degenerazione ed inquinamento criminale mafioso”.

Il comune di Paceco segue così l’esempio di Marsala, Favignana e Valderice, mentre ancora nulla di fatto a Trapani, nonostante la forte richiesta da parte dei cittadini e le polemiche che ne sono seguite per gli asseriti problemi burocratici addotti dall’amministrazione Damiano.

L’operato ed i meriti di Fulvio Sodano sono ricordati in una relazione del primo cittadino di Paceco, allegata alla delibera, in cui si legge: “Il Dr. Fulvio Sodano ha ricoperto il ruolo di prefetto della provincia di Trapani dal dicembre 2000 fino al luglio 2003, da subito divenendo punto di riferimento per amministrazioni ed amministratori pubblici, per i tanti cittadini onesti, per l’indubbia cultura istituzionale dimostrata. Continua è stata l’azione del prefetto Sodano a difesa dei più deboli; lo ricordiamo intervenire più volte a proposito delle disfunzioni negli approvvigionamenti idrici, nelle azioni per il mantenimento dei livelli occupazionali; sua fu l’iniziativa d rilanciare la celebrazione della festa della Repubblica, proprio avvertendo lo scollamento che c’era tra i cittadini e le istituzioni repubblicane”.

“L’azione condotta dal prefetto Sodano per la salvaguardia della Calcestruzzi Ericina, azienda confiscata ai mafiosi e che i mafiosi volevano per questo far chiudere, – ricorda il sindaco di Paceco – è un momento certamente importante, fondamentale per la riaffermazione dello Stato nel territorio. I mafiosi e non solo, giunsero persino ad intimidirlo direttamente nel suo ufficio, ma lui non indietreggiò di un solo passo. Non trovò grande collaborazione nella voglia di riscatto dell’economia imprenditoriale locale, come probabilmente sfuggì al ruolo di vigilanza e protagonismo della politica, ma non tutta, quella difficile stagione per la riaffermazione della legalità in questa provincia. Andò avanti ma la politica di governo lo ripagò con un trasferimento annunciato nello spazio di un pomeriggio, nonostante avesse chiesto, e per delicate ragioni di salute, di rimanere a Trapani.

Le operazioni di polizia degli ultimi anni e fino ai giorni nostri, – si legge ancora nella relazione – cominciano a far conoscere pagine di verità riconsegnandoci la figura di un prefetto che ha ostacolato ed impedito un progetto mafioso ed imprenditoriale che, se condotto, sarebbe stato devastante non solo per Trapani ma per tutto il nostro Paese”.“Oggi, seppur in ritardo con i tempi della storia recente, credo sia venuto il tempo che i Comuni mostrino ufficialmente gratitudine, vicinanza ed affetto. Il prefetto Sodano – conclude il sindaco di Paceco – è estremo esempio di una cultura politica, istituzionale che deve essere quanto mai riscoperta, valorizzata e non abbandonata, in primo luogo dallo Stato che ha fedelmente servito”. La proposta di riconoscimento vuole però significare anche vicinanza umana all’uomo ed autentica dimostrazione di affetto ai suoi familiari, nonché ulteriore simbolico segnale di incoraggiamento e testimonianza di sostegno agli operatori dello Stato fortemente impegnati ed in prima linea in questa nostra particolare provincia”.

Il conferimento della cittadinanza onoraria sarà formalizzato nel corso di una cerimonia (non ancora programmata), con la consegna di un attestato ufficiale a Fulvio Sodano, che con questo ulteriore riconoscimento, si riconferma “prefetto del popolo”, soprannome che si era guadagnato peril suo modo di lavorare e di impegnarsi nello svolgimento delle sue mansioni.

 

Legambiente: “La torre di Guidaloca a rischio”

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Ecco l’appello lanciato dal direttore regionale di Legambiente Sicilia per salvare la Torre che sovrasta la Baia di Guidaloca:

 

 

Gentili bagnanti,

in questi giorni caldi d’estate affollerete sicuramente le bellissime spiagge e calette del mare di Scopello, tutto il tratto di costa fino allo Zingaro.

In particolare, soprattutto le famiglie con bambini, vi fermerete nell’ampia spiaggia di Guidaloca, per godervi le fresche e limpide acque della baia.

Vi chiedo di perdere solo pochi minuti del vostro tempo e, magari mentre siete in acqua o sotto l’ombrellone, di alzare lo sguardo verso la torre che domina l’insenatura.

E’ la Torre di Guidaloca, costruita alla fine del XVI secolo come elemento di fortificazione di questo tratto di costa; ha una caratteristica e rara base circolare, con una merlatura nella parte alta, forse realizzata durante la seconda guerra mondiale quando ha avuto un uso militare. E’ sicuramente il simbolo non solo di questa bella spiaggia, ma dell’intera splendida zona di Scopello.

Ebbene, forse, sarà l’ultima volta che la vediate così!

La Torre versa in condizioni strutturali critiche, non ha alcuna manutenzione da tempo e sta cominciando a perdere i primi pezzi. Si rischia di vedere cancellata una delle testimonianze più significative e particolari di tutto il paesaggio costiero trapanese e siciliano.

La Torre è di proprietà privata, ma i proprietari evidentemente se ne disinteressano e non ne hanno molta cura.

Speriamo che le Autorità competenti, a partire dalla Soprintendenza ai Beni culturali di Trapani, intervengano per obbligare i detentori del bene, che è un bene di tutti, a fare qualcosa di concreto e serio per la sua conservazione.

Nel frattempo, apprezzatene il valore e l’importanza, ammiratene la bellezza, anche perché conoscere il nostro patrimonio culturale è il primo buon viatico per tutelarlo e con questo semplice gesto ci aiuterete un po’ a salvarla.

Buon bagno e buona estate”.

 

Partinico: commissioni consiliari, salta tutto

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Oltre quattro ore tra dibattiti e votazioni per comporre le tre commissioni consiliari, poi però la maggioranza a sostegno del sindaco Salvo Lo Biundo si “accorge” che “non è rispettato il principio della proporzionalità” e fa saltare tutto. Viene così clamorosamente bocciata la delibera di costituzione degli organismi di supporto al lavoro del civico consesso, il cui via libera dovrebbe essere praticamente una formalità. Colpo di scena ieri in consiglio: alla sua seconda uscita in questa nuova legislatura l’assise non è stata in grado di arrivare a comporre le commissioni, scatenando l’ira dell’opposizione che strategicamente era addirittura riuscita a fare il colpaccio: in III commissione infatti aveva piazzato una schiacciante maggioranza di suoi consiglieri, ben 7 contro i 4 della coalizione avversaria, mentre nelle prime due erano finita sotto per 8 a 3 e 7 a 4. “Si è consumato – afferma il consigliere comunale di minoranza, Gianluca Ricupati – il primo gravissimo atto vergognoso del consiglio comunale: è stata infatti annullata la votazione delle commissioni perché la maggioranza ha sbagliato i conti. Quattro ore di tempo e tanti soldi buttati al vento”. Sia in I che in II commissione la maggioranza ha fatto man bassa ma per effetto delle limitazioni imposte sull’impossibilità di piazzare in tutti gli organismi gli stessi consiglieri, all’atto della votazione della III commissione si è consumato un finale inaspettato: l’opposizione è riuscita a conquistare 7 seggi. Al momento della ratifica però della composizione degli organismi i 18 consiglieri a sostegno del primo cittadino hanno fatto dietrofront non approvando la delibera. “Ad inizio dei lavori – sostiene il consigliere di opposizione Mauro Lo Baido – avevamo chiesto proprio noi di rispettare un principio di proporzionalità tra maggioranza e opposizione nella composizione delle commissioni, un appello che è stato ignorato. Quando in III commissione è stata la minoranza ad essersi aggiudicata il maggior numero di componenti sono saltate le regole democratiche”. Da qui la decisione dell’opposizione di abbandonare l’aula: “Veniva meno – replica l’esponente di maggioranza Giuseppe Barbici – quanto dettato dal regolamento del consiglio comunale che imponeva il principio della proporzionalità. Se avessimo votato la delibera le commissioni sarebbero state a rischio scioglimento. Forse non abbiamo posto attenzione a ciò che dettava il regolamento ma una volta fatte le dovute verifiche si è deciso di non approvare la delibera”.

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