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mercoledì, Maggio 7, 2025
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Linea Trapani-Palermo: quale futuro?

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Ha annunciato la presentazione di una interrogazione al Governo la senatrice Pamela Orrù, intervenendo in Senato sul problema della linea ferroviaria Trapani-Palermo, via Milo. Il tratto che collega Trapani ad Alcamo, in seguito ad un cedimento strutturale, è chiuso dallo scorso 25 febbraio.

“Da febbraio ad oggi – ha ricordato la parlamentare trapanese – la tratta non è mai stata riaperta e RFI, che gestisce per conto di Ferrovie dello Stato s.p.a. l’intera rete ferroviaria italiana, ha deciso di sospendere definitivamente la tratta a partire dal prossimo 11 agosto. La linea ferroviaria in questione – ha evidenziato Pamela Orrù – è strategica per la provincia di Trapani, in quanto la allaccia all’aeroporto di Birgi e, soprattutto, mette in collegamento i due aeroporti della Sicilia Occidentale. È una via cruciale per lo sviluppo del territorio che necessita di potenziamento, non di interruzioni e dismissioni e che, però, – poiché i problemi della linea sono di tipo strutturale – sembra essere stata dimenticata dal Programma Infrastrutture Strategiche emanato dal Ministero dei Trasporti nell’aprile scorso”.

La senatrice Orrù ha quindi evidenziato che finora il percorso è stato assicurato da “un servizio sostitutivo effettuato in pullman ma anche questo sembrerebbe a rischio. Forse rimarrà attivo per un periodo. In pratica, da metà agosto, si potrà andare a Trapani, da Palermo, con il treno, solo dalla via Castelvetrano impiegandoci cinque ore”. Un’infinità, considerando che sono poco meno di cento i chilometri che dividono la stazione di Trapani da quella di Palermo.

La Orrù ha quindi sollecitato l’intervento del Governo per assicurare il ripristino della tratta, annunciando la presentazione di una interrogazione “per conoscere gli effettivi orientamenti sulla tratta in questione”.

Alcamo: fiamme in un garage, paura

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Paura ieri sera ad Alcamo Marina, nella zona Canalotto. Un incendio violento è esploso all’interno di un garage al piano terra di una palazzina a due piani. Le fiamme sono state sprigionate da un’auto a causa del malfunzionamento dell’impianto elettrico del mezzo. Un’enorme fiammata ha avvolto in pochissimi minuti il magazzino. A lanciare l’allarme, intorno alle 22 di ieri, gli stessi residenti della palazzina al centralino dei vigili del fuoco del locale distaccamento. I pompieri hanno lavorato per più di un’ora per riuscire a spegnere il rogo, evitando anche che il fuoco potesse raggiungere il serbatoio del mezzo facendolo quindi esplodere. Fortunatamente non si è registrato alcun danno alle persone: gravi invece le ripercussioni sulla struttura dal cui solario si sono staccati calcinacci e calcestruzzo a causa del forte calore. Il locale è stato quindi interdetto dagli stessi pompieri e definito non abitabile.

 

Alcamo: multe a raffica, tanti non pagano

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ALCAMO – Alcamesi non solo indisciplinati, ma anche cattivi pagatori. Lo rileva il comando della polizia municipale che ha potuto constatare come tantissimi cittadini nell’ultimo anno non hanno pagato le sanzioni al codice della strada che gli sono state comminate. E sono davvero una valanga: ben 2 mila e 665 coloro i quali hanno fatto trascorrere il termine massimo per potere pagare il verbale, cioè vale a dire i 60 giorni. L’ammanco nelle casse del Comune è davvero considerevole: si parla di un importo di 332 mila euro, somma che farebbe respirare senza dubbio le finanze di qualsiasi ente locale. Per chi non ha pagato però i tempi si fanno duri: già il Comune ha inviato tutta la documentazione ad Equitalia, la società di riscossione, che sta quindi procedendo alla notifica di tutti i verbali rimasti lettera morta. In tal senso gli uffici comunali hanno già emanato una determina per fare la prenotazione di impegno di spesa per corrispondere alla società l’aggio dovuto, il 4,35 per cento oltre l’Iva. In pratica con questa procedura l’ente dovrà pagare all’incirca 17 mila euro per procedere alla rimozione forzata delle somme dei contravventori, ma ne dovrebbe recuperare oltre 300 mila. I verbali di contestazione per violazione al codice della strada più ricorrenti ad Alcamo sono in particolar modo il posteggio in zone vietate. Ci sono poi altri verbali elevati per mancato utilizzo del casco ai centauri, mancato utilizzo delle cinture agli automobilisti e poi violazioni relative al mancato rispetto della segnaletica e mancato pagamento delle coperture assicurative dei propri veicoli. Insomma, ad Alcamo chi circola in strada non si fa sicuramente mancare nulla. In tale contesto, proprio per il numero elevato di contravvenzioni, il Comune ha pensato ad agevolare chi viene beccato: la multa si può infatti pagare non solo alla posta tramite bollettino ma anche direttamente all’ Ufficio Cassa Verbali del Corpo di Polizia Municipale di Alcamo solo tramite Bancomat. Il pagamento, come già detto, deve essere effettuato entro 60 giorni dalla data di notificazione o contestazione. Trascorso tale termine l’importo dovuto raddoppierà rispetto alla somma contestata inizialmente.  Oltretutto si può anche pagare sempre al Comune la multa lasciata sul parabrezza che costituisce un preavviso bonario e può essere corrisposto entro 5 giorni, prima dell’inizio della procedura di notificazione che comporta un aggravio di spese.

Balestrate: decoro urbano, pugno duro del Comune

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Doppio turno di raccolta dei rifiuti a Balestrate. L’accordo è stato stretto tra il Comune e l’Ato Palermo 1, l’ente che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, con l’obiettivo di migliorare e implementare la raccolta nell’ottica di garantire un più efficiente decoro urbano. Infatti la raccolta porta a porta che è stata organizzata sino ad oggi non ha soddisfatto l’amministrazione comunale. Alla base di tutto però ci sono due motivi: uno è legato alla carenza del servizio svolto dall’Ato, che in passato più volte a causa di problemi finanziari ha dovuto sospendere la raccolta; un altro è invece da imputare al mancato rispetto dell’ordinanza per il conferimento all’esterno delle abitazioni dei rifiuti da parte dei cittadini. E’ proprio a loro che il sindaco Totò Milazzo si rivolge, richiamandoli al senso civico.

Da qualche giorno i doppi turni di raccolta sono partiti in via sperimentale. Nelle periferie il porta a porta e lo svuotamento dei cassonetti avviene dalle 5 alle 13 all’incirca, nel centro urbano invece dalle 11 e sino alle 17, con esposizione del sacchetto consentita solo tra le 10 e le 12. Questo fine settimana servirà al sindaco per mettere a punto definitivamente gli orari di raccolta. Da questo punto di vista però il primo cittadino è intenzionato ad andare avanti anche sul piano della repressione. Infatti sta anche facendo predisporre un’ordinanza che prevede sanzioni da 50 a 500 euro per chi lascia il sacchetto fuori dalla propria abitazioni al di fuori degli orari consentiti e per il volantinaggio selvaggio, oppure ancora per occupazione abusiva di suolo pubblico. Il pugno duro è stato intrapreso per effetto proprio delle continue violazioni

Alcamo, gli appuntamenti estivi

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Nonostante sia stato deliberato dalla giunta comunale solo un programma di massima di “Alcamo estate 2013”, sono già tanti gli eventi fissati per i prossimi giorni.

Torna il “Cinema sotto le stelle”, con una serie di film per grandi e piccini, sul grande schermo collocato all’interno del Collegio dei Gesuiti in piazza ciullo da lunedì 29 luglio a mercoledì 7 agosto.

Un rassegna cinematografica che prevede l’abbinamento della visione di un film con le eccellenze locali è, invece la proposta di Cinema & Vino: i prossimi appuntamenti il 2 agosto presso la Cantina Marchesi de Gregorio e il venerdì successivo, 9 agosto, presso il Baglio Florio di Alcamo.

E anche Alcart si appresta all’edizione 2013, dal 22 al 25 agosto, con diversi appuntamenti in programma.

Sono già iniziati l’8 luglio – e proseguiranno fino al 25 agosto – i laboratori artistici, che spaziano dal teatro alla musica, pittura, cucina, scrittura e giornalismo presso il Parco Sub-Urbano e la Villa di Piazza Bagolino.

Famiglia del Sud, Matrimia,Eska Viva,Baciamolemani,Orange Garden, Jumpin Up daranno vita a spettacoli musicali dal 22 al 25 agosto presso il parco suburbano, a partire dalle 22:00.

Nelle stesse giornate, alle 18:00, diversi “incontri con l’autore”, presso la Villa di Piazza Bagolino: “Le rughe sulla frontiera – Lampedusa Restiamo Umani!”, con Gianpiero Caldarella, “Metti un celiaco a cena” e “ChiaraCucina”, due libri sull’alimentazione “alternativa”, di Stefania Oliveri e Chiara Chiaramonte, “Siciliani si diventa” di Umberto di Maggio, “Il rito del te” di Marilena Monti

E non mancheranno seminari e workshop. Ogni sera, sempre dal 22 al 25 agosto, alle 19:00. Questi i temi: “Sviluppo sostenibile e city green”; “Liberi di Informare”; “Sicilianità”;Donne e società, a cura del Centro Antiviolenza di Alcamo

E poi il programma permanente con la mostra: “Le rughe sulla frontiera dal 22 al 25 agosto, presso villa piazza bagolino, la mostra “Matita Allegra” con l’installazione di 40 vignette satiriche a cura di Gianni Allegra, vignettista di Repubblica Palermo; una mostra fotografica di artisti alcamesi, una mostra pittorica e stand di varie associazioni in Piazza Bagolino; installazioni artistiche dislocate tra il Parco Suburbano e Piazza Bagolino. Ovviamente tutto ciò in attesa di conoscere il programma ufficiale, che probabilmente verrà pubblicato a giorni.

Tutto ciò, ovviamente, in attesa di conoscere il programma ufficiale, che probabilmente verrà pubblicato a giorni.

Alcamo: Pd, Cusumano non si dimette

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“Le dimissioni non sono neanche in discussione”: il segretario del Pd di Alcamo, Vincenzo Cusumano, glissa così le polemiche relative al documento emanato ieri dal gruppo consiliare dei democratici, dal presidente del consiglio Giuseppe Scibilia e dall’assessore Gianluca Abbinanti che, in aperto dissenso proprio con la guida locale del partito, hanno chiesto le dimissioni di Cusumano stesso. “Mi sembra una richiesta pretestuosa – replica Cusumano – dal momento che rappresento sempre le posizioni pluralistiche di tutta la base e considerando che a settembre è programmato il congresso cittadino nel corso del quale sarà indicato il nuovo segretario”. La bomba oramai sembra essere scoppiata all’interno del Partito Democratico alcamese: quelle che prima potevano essere definite posizioni diverse che rientrano nell’alveo della normale dialettica oggi invece appaiono decisamente delle vere e proprie contrapposizioni. Non può certamente essere definita altrimenti il botta e risposta tra il segretario e la rappresenta istituzionale del partito, con il primo a criticare il sindaco per la sua indecisione che lo avrebbe portato ad essere in balìa del dirigente del Comune, ed i secondi invece a smentirlo garantendo appoggio al sindaco e facendo intendere che il loro segretario avrebbe delle ambizioni personali in queste sue esternazioni. Oggi Cusumano rilancia: “Non è in discussione che il Pd continua ad appoggiare il sindaco Sebastiano Bonventre nella sua azione di governo”, precisa. Il leader alcamese dei Democratici conferma anche che il Pd vuole essere semplicemente da stimolo al primo cittadino sul piano politico: “Chiediamo un incontro – aggiunge – proprio al sindaco per chiedergli di ritornare a seguire il percorso politico originario che lo ha portato all’elezione a  primo cittadino un anno fa”. Chiaro il riferimento all’ultimo rimpasto di giunta in cui sono stati nominati assessori riconducibili alle posizioni di Pdl e Udc. Passaggio questo che ha ulteriormente inasprito le contrapposizioni interne al Pd in quanto una parte della base non si sente rappresentata in giunta Abbinanti

Nella foto Vincenzo Cusumano

San Vito ancora senza rendiconto 2012

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L’amministrazione comunale di San Vito Lo Capo non ha ancora proceduto all’approvazione del conto consuntivo 2012. Una grave inadempienza secondo il gruppo consiliare Insieme per San Vito – composto dai consiglieri Giusi Parrinello, Letizia Poma, Christina Fragapane, Marianna Barretta e Giuseppe Catanese – che ha presentato un’interrogazione al sindaco e al presidente del consiglio comunale per avere chiarimenti sulla vicenda richiedendo una risposta scritta al prossimo consiglio comunale. Lo stesso documento è stato trasmesso anche all’Assessorato Regionale alle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica e, per conoscenza, alla Corte dei Conti.

Il Testo Unico degli Enti Locali (articolo 227, comma 2) fissa al 30 aprile dell’anno successivo il termine entro cui gli Enti devono approvare il rendiconto della gestione finanziaria relativo all’anno precedente.

Termine prorogato di 20 giorni tramite una circolare assessoriale (la n. 8 del 30 aprile 2013) chediffida gli enti locali ad adempiere alla norma di legge entro e non oltre la proroga concessa.

L’amministrazione Rizzo, dunque, avrebbe dovuto dare il via libera allo strumento finanziario entro il mese di maggio, prima delle elezioni amministrative

“Ma cosìnon è stato – sottolinea il gruppo consiliare – anche dopo il risultato elettorale che ha riconfermato alla guida del Comune lo stesso sindaco!”

E nessuna  proposta di deliberazione, corredata da tutti gli allegati e i pareri previsti per legge, è stata fino ad ora presentata in consiglio comunale, nè tantomeno messa a disposizione, come prevede la normativa, dei Consiglieri Comunali del Gruppo di Opposizione.

“Il Comune di San Vito Lo Capo – evidenzia il gruppo consiliare – dunque risulta inadempiente rispetto alla legge”.

“Il conto consuntivo è uno strumento importantissimo per il proseguo dell’attività amministrativa – dichiarano i consiglieri di Insieme per San Vito- in cui vengono rappresentati i risultati finanziari della gestione dell’anno precedente e descritti i fatti finanziariamente rilevanti. Evidenzia le condizioni di liquidità e solvibilità dell’Ente e i risultati conseguiti”. “Un provvedimento estremo – ricordano i consiglieri – potrebbe essere la nomina di un commissario ad acta inviato dalla Regione. Il rischio concreto è che la mancata approvazione del conto consuntivo blocchi la conseguenziale approvazione del bilancio di previsione (scadenza 30 giugno come previsto dalla circolare regionale n.2 del 21 gennaio 2013) e quindi l’attività programmatica dell’amministrazione”.

Alcamo: Sp 47, tra pochi giorni l’inizio dei lavori

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Il Comune di Alcamo diventa direttamente stazione appaltante per consentire l’avvio dei lavori sulla strada provinciale 47, l’arteria fondamentale specie nel periodo estivo che collega il centro urbano alcamese con Alcamo marina e Castellammare del Golfo. Questa la soluzione che è stata trovata per superare l’empasse del blocco dei lavori per il rifacimento di un tratto della strada. La giunta guidata dal sindaco Sebastiano Bonventre ha approvato questa mattina una delibera in cui, per l’appunto, il Comune assorbe le competenze diventando stazione appaltante. La procedura che sarà adotttta sarà quella della somma urgenza: in pratica il Comune di Alcamo indirà tra oggi e domani una gara d’appalto attraverso una procedura negoziale dove si invitano le ditte. In questo modo si accorciano i tempi per la pubblicazione, che di norma sono 30. La gara sarà aggiudicata al ribasso e dopo soli 7 giorni dalla pubblicazione si apriranno le buste. La perizia dei lavori sarà fatta quindi direttamente dai tecnici degli uffici del Comune. Una soluzione necessaria secondo il sindaco Sebastiano Bonventre.

Intanto da ieri campeggia in alcune zone di Alcamo un enorme manifesto di protesta nei confronti della Provincia, titolare della strada che a causa dell’assenza di fondi non ha potuto liquidare le somme spettanti alla ditta che stava svolgendo i lavori la quale a sua volta ha deciso quindi di sospendere tutto. A realizzare il manifesto i residenti dell’area attorno alla strada provinciale 47 che esprimono le loro proteste nei confronti dell’ex presidente della Provincia Mimmo Turano: “Niente soldi per pagare e finire i lavori – campeggia a caratteri cubitali – Presidente Turano dov’è finito il tesoretto della Provincia?”. Una frase cha fa riferimento alle affermazioni che fece lo stesso Turano, oggi deputato alla Regione, quando era Presidente di Palazzo d’Alì il quale sostenne di avere trovato un mucchio di soldi mai spesi nelle casse dell’ente. Al momento la strada continua ad essere chiusa dopo che è saltato l’accordo che era stato raggiunto il Comune di Alcamo e la Provincia. In sostanza l’amministrazione alcamese avrebbe anticipato 50 mila euro per sostenere in buona parte i costi di completamento dei lavori dell’arteria, rimasta incompiuta dopo la chiusura anticipata del cantiere da parte della ditta perché la Provincia si è ritrovata improvvisamente senza liquidità e con il rischio di sforare il Patto di stabilità. Sembrava essere stata trovata l’intesa, con tanto di delibera della giunta alcamese, salvo poi essere state addebitate dalla stessa Provincia oneri ancora superiori al Comune rispetto ai 50 mila euro pattuiti inizialmente.

 

Partinico: incendi sfiorano Enel e villette

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Hanno rischiato di essere avvolte dalle fiamme abitazioni e persino la centrale dell’Enel. Tanta paura ieri a Partinico dove il caldo torrido, e la probabile mano dei piromani, ha fatto alzare la tensione. Decine e decine le telefonate al centralino dei vigili del fuoco e al quello della protezione civile per chiedere soccorso: molti hanno rischiato di vedere la propria abitazione andare in fumo. Fortunatamente alla fine il bilancio è stato di nessun ferito e pochi danni. Merito dei volontari della Protezione civile dell’Organizzazione europea dei vigili del fuoco e dei pompieri che hanno evitato davvero che la giornata caldissima di ieri potesse trasformarsi in tragedia. Due in particolare gli incendi più pericolosi: il primo ha riguardato la centrale dell’Enel, nei pressi di viale Regione. Un rogo, alimentato dalla presenza di sterpaglia, si è praticamente spinto sino a due passi dalla struttura gestita dal più grande operatore elettrico d’Italia. Sul posto i volontari della Protezione civile di Partinico e San Cipirello accorsi dopo le numerose chiamate effettuate al proprio numero verde. Inizialmente il rogo è stato tamponato ma poi si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco (ad intervenire quelli di Alcamo perché il distaccamento di Partinico era impegnato altrove) perché le alte lingue di fuoco si sono espanse pericolosamente al punto da mettere realmente in pericolo la centrale. Eventuali danni alla struttura avrebbero compromesso l’erogazione dell’energia elettrica all’intera città e nel comprensorio. La sinergia tra le tre squadre anticendio ha permesso in extremis di evitare che il fuoco potesse intaccare la centrale. Un secondo grave incendio ha riguardato invece la contrada Sant’Anna, nei pressi della strada statale 113 che collega Partinico ad Alcamo. Qui ad andare a fuoco sterpaglia e bosco che ha finito per arrivare sino alle soglie di un vasto nucleo abitato di villette. Anche qui la protezione civile e i vigili del fuoco hanno lavorato incessantemente per evitare che le fiamme arrivassero a danneggiare le abitazioni. Un lavoro durato diverse ore che ha permesso di contenere i danni: in pratica alla fine il rogo è arrivato soltanto ad investire un magazzino di una villetta disabitata, mentre per il resto l’incendio è stato contenuto. E’ stato anche evitato che le case fossero evacuate. La giornata difficile sul fronte degli incendi è proseguita con latri roghi che hanno interessato le contrade Timpanella, Margi (vicino la stazione di servizio del Montreal) e Mirto. Quest’ultima in pochi giorni è stata percossa per la seconda volta dal fuoco.

Alcamo: Chiesa San Francesco, tutto immutato

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Il consigliere comunale Ignazio Caldarella torna sulla questione delle incerte condizioni del Monastero delle Benedettine e la Chiesa San Francesco di Paola di Alcamo, beni architettonici di indiscusso valore.

La chiesa in particolare, progettata dall’architetto Giovan Biagio D’amico, custodisce al suo interno opere di straordinario importanza – del Serpotta, di Pietro Novelli, di Andrea Carrera – ma purtroppo i turisti si ritrovano oggi a fotografare i calcinacci e la rete di protezione e non già l’opera d’arte, un evidente danno all’immagine della città.

Il consigliere Caldarella, in una lettera inviata al prefetto di trapani, al sindaco e al presidente del consiglio comunale, fa presente che nonostante l’intervento del prefetto presso la Soprintendenza di Trapani, e la richiesta da parte del ministero dell’Interno, datata 20 dicembre 2011, alla stessa soprintendenza per la redazione di una perizia per l’esecuzione delle opere strettamente necessarie per la messa in sicurezza dell’edificio, “non si è pervenuti a nessun risultato”, senza contare, che “le condizioni dell’edificio potrebbero peggiorare e i crolli interessare anche la via Comm. Navarra, arteria più importante rispetto alla via G. Caruso, attualmente chiusa al traffico veicolare”.

“In due anni – sottolinea Caldarella – non si è neanche provveduto a rimuovere gli intonaci caduti, che creano disagi ai cittadini della zona per la creazione delle polveri sottili, dannose alla salute. A questo punto – prosegue il consigliere – mi chiedo se i crolli verificatisi siano veramente pericolosi per l’incolumità pubblica oppure se si tratta i semplici distacchi per cui basterebbe un intervento di rimozione dei calcinacci presenti in strada e un semplice ripristino degli intonaci della chiesa.

Caldarella conclude il documento con l’invito, diretto al prefetto, ad effettuare un sopralluogo per verificare di persona lo stato delle cose e per trovare una rapida ed indifferibile soluzione al problema segnalato, nella speranza – aggiunge sarcasticamente – che ciò non richieda altri due anni”.

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