Il Comune di Alcamo corre ancora una volta ai ripari per salvare le palme della città, un patrimonio seriamente messo a repentaglio negli ultimi anni dal terribile punteruolo rosso. L’ente ritiene ancora una volta necessario intervenire con urgenza sul verde pubblico mediante il trattamento chimico delle piante ed il taglio di trenta palme della specie Phoenix Canariensis che insistono sul territorio alcamese. È stato pubblicato ieri l’avviso del IV Settore Servizi Tecnici e Manutentivi, avente ad oggetto il sorteggio pubblico per la individuazione delle ditte da invitare alla procedura negoziata per l’affidamento del servizio. Si tratta di un importo complessivo trentamila euro oltre IVA per il trattamento delle piante con prodotti fitosanitari e del taglio alla base di altre trenta, per le quali, evidentemente, non c’è più niente da fare. Come comunicato dagli uffici preposti dell’assessorato regionale all’Agricoltura, l’interno dei fusti delle specie Phoenix Canariensis, col tempo, tende a svuotarsi e da qui discenderebbe il serio pericolo di crollo del tronco rimasto dopo la potatura della chioma. Già a novembre il pericolo di crollo di altre palme aveva indotto il Settore Servizi tecnici ad indire per le vie brevi una gara d’appalto invitando direttamente le ditte interessate, accorciando così i tempi di espletamento. Nell’arco di pochissimi giorni l’appalto fu così affidato alla ditta “La Giummara” per un importo di poco inferiore a settemila euro. In Sicilia si contano circa diecimila esemplari morti ed Alcamo è tra le città dell’isola più colpite dal punteruolo rosso anche per via dell’imponente patrimonio che poteva vantare: dei 370 esemplari presenti in città molti sono stati colpiti e dal 2010 il Comune si è interessato alla loro cura. Ora un nuovo importante intervento: lunedì 20 gennaio alle ore 10:00, si procederà in seduta pubblica, presso il settore Servizi Tecnici e Manutentivi di via sen. F.sco Parrino n. 51, al sorteggio di cinque ditte tra quelle iscritte nell’elenco di operatori economici del Comune in possesso dei requisiti necessari ad assumere i lavori, da invitare alla procedura negoziata per l’appalto del servizio.
Vola dal viadotto, muore una ragazza di 30 anni sull’A29
Tragica fine per una ragazza, una giovane architetta, Paloma Damiano, che questa mattina percorrendo l’A29, Palermo Trapani Mazara del Vallo, in prossimità del viadotto di Segesta è uscita fuori strada per cause ancora tutte da accertare e dopo il volo con la propria auto nel vuoto, una Ford Fiesta, è morta.
La ragazza, classe 1984, è di Trapani. Sul posto i Vigili del fuoco del distaccamento di Trapani, la Polizia Stradale, il 118 e adesso si dovranno accertare le cause dell’incidente e della morte. Potrebbe essere stato qualsiasi cosa a provocare l’uscita fuori strada e la morte dopo il volo dal viadotto e gli inquirenti con gli esperti e i tecnici faranno in modo di far luce sulla morte e l’incidente.
Alcamo, vertice maggioranza su crisi politica
Sì alla sospensione delle indennità di sindaco e assessori ma soprattutto si dovrà dare vita ad un vero e proprio “Pacchetto anticrisi”. Ad Alcamo così si è determinata la maggioranza a sostegno del sindaco Sebastiano Bonventre a conclusione del primo vertice convocato a seguito dell’apertura ufficiale della crisi da parte del primo cittadino con una lettera in cui annuncia l’azzeramento della giunta. Decisione che ha creato dissapori e malumori anche tra gli assessori attualmente in carica, soprattutto per ciò che riguarda l’annuncio dell’azzeramento degli stipendi. Ad essere emersa comunque una netta spaccatura tra le forze politiche e i consiglieri comunali che li rappresentano: “Il cartello delle forze politiche di maggioranza – ha sottolineato il segretario cittadino del Pd, Peppe Canzoneri – ha mostrato unità d’intenti, non c’è alcuna frizione e lo posso assicurare”. Non si è parlato di nomi ma ci sarebbe assoluta sintonia nella decisione di azzerare l’esecutivo che sostiene il sindaco: “Nulla da dire sugli attuali assessori – precisa il leader dei Democratici – ma appare abbastanza chiaro che necessita un rilancio e un rafforzamento dell’attività politico-amministrativa nella logica della riduzione dei costi dell’azienda Comune, della riduzione delle tasse per i cittadini e del miglioramento dei servizi alla collettività con l’impegno anche alla massima trasparenza”. Sul taglio delle indennità di sindaco e assessori il vertice di maggioranza sembra essere orientato positivamente: “Ci sarà una sospensione di queste indennità – precisa Canzoneri -, anche se sarà da stabilire per quanto tempo. Credo sia una scelta oculata in un momento di grave crisi finanziaria”. Soldi che potrebbero essere reinvestiti per dare vita ad un vero e proprio “Pacchetto anticrisi”. Sulle misure da intraprendere le forze politiche stileranno delle priorità con l’obiettivo di puntare ad ammortizzare, per le famiglie con redditi bassi, tributi e altri costi a loro carico sul piano dell’imposizione fiscale. Situazione questa che comunque dovrà essere studiata a fondo per capire meglio anche le risorse in bilancio e le possibili manovre a disposizione dell’amministrazione comunale. Non si è assolutamente entrato nel merito, invece, dei nomi dei possibili futuri assessori, né tantomeno si è messo in discussione l’attuale assetto politico-amministrativo. Motivo per cui la nascita della nuova giunta non avverrà certamente dall’oggi al domani. Si è invece entrato nel merito del giudizio politico di questo primo anno e mezzo di giunta Bonventre: “Il giudizio complessivo è positivo – aggiunge il segretario del Pd – anche se ci sono delle criticità da dovere affrontare. Alcun cose sono state fatte, altre no, ma spesso ciò è dipeso non tanto dalla volontà politica quanto da situazioni contingenti e organizzativa del Comune”. Intanto trapelano alcune indiscrezioni sulla futura giunta. A quanto pare Area Democratica chiede la riconferma dell’attuale assessore Gino Paglino, così come si vorrebbe riconfermare anche Ferdinando Trapani. Tutti gli altri assessori invece sono destinati ad uscire fuori di scena. Le forze politiche hanno deciso di rivedersi per il prossimo venerdì.
Su facebook si inneggia a Messina Denaro
I membri sono poco meno di una settantina. Ma fra questi ci sono liberi professionisti, impiegati, semplici cittadini e perfino studenti. C’è di tutto nel gruppo fondato su facebook dall’eloquente nome “Io voto Matteo Messina Denaro”. Tutti osannano pubblicamente il superboss latitante di Castelvetrano. C’è chi scrive: ”Scelta estrema, ma condivisibile, visto il risultato ottenuto da tutti questi buffoni”, con riferimento ai politici attuali. C’è chi scrive: “Sicuramente ci sarà rispetto”. Secondo quanto si dice in giro a Castelvetrano, le recenti vicende legale alla gruppo 6 Gdo, la grossa catena dei supermercati “Despar”, sotto amministrazione giudiziaria dal 2007, che vede a rischio licenziamento parecchi dipendenti, ha fatto aumentare la sfiducia da parte della gente, che trova nello Stato incapacità di mantenere i livelli occupazionali. Per non parlare dei profili, oltre dieci, con scritto: “Lavoro presso Cosa Nostra o la Bella Vita” e link dove si legge: “Meglio una vita da carcerato che da pentito”. O, ancora: “Perdonare è bello, ma vendicarsi è divino”. Sulla vicenda è intervenuta Sonia Alfano, eurodeputato presidente della Commissione Antimafia europea: “Meglio vivere da persone libere – sostiene – che essere prigionieri della mafia e dei suoi miraggi. Cosa nostra e i suoi pseudo-eroi sono una prigione che impediscono ai giovani di costruirsi un futuro. Bisogna evitare di cadere anche nelle trappole di chi, in modo fintamente ironico o goliardico, inneggia a Matteo Messina Denaro o ad altri capimafia. Ormai è chiaro a tutti che in Sicilia – l’europarlamentare – come in Europa, si può vivere una vita liberi dalla mafia. Il mio ruolo è anche quello di stimolare le istituzioni dello Stato italiano a gestire in modo economicamente produttivo i beni confiscati ai boss”. Il dirigente scolastico, Francesco Fiordaliso, conosciuto da tutti come il preside “Antimafia”, settimanalmente organizza convegni di alto spessore culturale, come presentazione libri o quant’altro possa inculcare ai suoi studenti la parola ‘Legalità’: “Se da una parte un’imprenditrice coraggiosa dice no al pizzo e quattro miei studenti denunciano il tentativo di rapinare un bancomat – ha dichiarato Fiordaliso – dall’altra assistiamo al proliferare di siti che, apertis verbis, inneggiano a Matteo Messina Denaro, considerato, come Giuliano, vittima del sistema, se non un vero e proprio perseguitato, un uomo d’onore con gli attributi che dà lavoro alla sua gente abbandonata dallo Stato. Tutte le persone per bene, anche quelle a lui legate da vincoli di sangue, devono prendere in modo chiaro e inequivocabile le distanze da lui, altrimenti vanno considerate suoi complici”. “Bisogna colpire – ha detto il senatore Giuseppe Lumia – Matteo Messina Denaro e i suoi fiancheggiatori, verificando il livello di collusioni di questo vergognoso consenso. Nessuno giochi con il fuoco, la mafia è un male e con il male non si scherza”. Anche il Sindaco di Castelvetrano, Felice Errante, venuto a conoscenza di questo gruppo su facebook ha detto la sua. Mi stupisce apprendere che nella mia città – ha detto il primo cittadino – o nel circondario ci possano essere persone, anche poche, che aderiscano a tale gruppo, che inneggia ad un criminale”
Partinico: refezione scolastica, si riparte
Riattivate le mense nelle scuole materna comunali a tempo prolungato. E’ stata completata la procedura dal Comune per l’assegnazione dell’appalto dopo una sequela di problemi tecnici ed economici che hanno impedito materialmente l’avvio del servizio. Polemico il consigliere comunale Gianfranco Lo Iacono: “La mensa riparte a circa quattro mesi dall’apertura dell’anno scolastico ed a quattro mesi dalla fine. C’è poco da commentare”. Infatti quest’anno non era ancora partita la refezione scolastica nonostante fosse stato dato avvio al tempo prolungato. In questo lasso di tempo le famiglie si sono dovute arrangiare dando ai propri figli di mangiare panini imbottiti. Non sono mancate le polemiche da parte di consiglieri comunali e soprattutto dei genitori dei piccoli. Tutto si è sbloccato soltanto durante le festività natalizie quando la giunta guidata dal sindaco Salvo Lo Biundo ha approvato una delibera nella quale si è determinato di riassegnare l’appalto alla ditta che già lo scorso anno se lo era aggiudicato, l’associazione temporanea d’impresa costituita dalla Siciliana ristorazione srl di Partinico e la Nuova Cucina siciliana di Piana degli Albanesi. In sostanza l’amministrazione, per accorciare i tempi di riattivazione del servizio, ha deciso di assegnare l’appalto in “ripetizione”, cioè con l’affidamento diretto alla ditta che lo aveva gestito precedentemente secondo quanto prescrivono le normative vigenti in materia alle stesse condizioni economiche dello scorso anno. In tutto 355 mila euro a copertura di questa ultima parte dell’anno scolastico e anche del prossimo. “La mancata attivazione delle procedure di evidenza pubblica – scrive nella delibera la giunta – nei tempi utili e necessari per assicurare il regolare servizio di refezione scolastica non è dipesa dalla volontà dell’ente, bensì dai tempi di approvazione del bilancio di previsione e del piano esecutivo di gestione”. La manovra finanziaria è stata approvata infatti negli ultimi giorni dello scorso mese di dicembre. Sino ad oggi i bambini si sono visti costretti ad arrangiarsi mangiando a pranzo panini imbottiti o altri pasti portati a casa. Tutto è stato stoppato per ragioni di tipo tecnico ed economico: la mancanza del bilancio di previsione del 2013 ha portato a non potere stanziare le somme necessarie per garantire già da settembre la prosecuzione del servizio. Situazione che ha fatto inviperire decine di genitori di cui si è fatto portavoce il consigliere comunale Gianfranco Lo Iacono, nella doppia veste istituzionale e di papà. Già l’assessore alla Pubblica istruzione, Vincenza Briganò, aveva fatto intendere che si sarebbe proceduto alla prosecuzione del servizio non appena il bilancio fosse stato votato: sistema che garantisce un risparmio economico e la velocizzazione dei tempi per l’ente, evitando quindi spese e iter burocratici lunghi attraverso la pubblicazione della gara d’appalto.
Alcamo, sportello universitario: nuovi orari
Stabilito il nuovo orario di apertura al pubblico della segreteria universitaria remota di Alcamo:
lunedì ore 9,00 – 13,00 ore 16,00 – 18,00
mercoledì ore 9,00 – 13,00 ore 16,00 – 18,00
giovedì ore 9,00 – 13,00
venerdì ore 9,00 – 13,00
La segreteria resterà chiusa al pubblico il martedì.
Ars, bufera giudiziaria. 97 avvisi di garanzia a deputati e collaboratori
Si farebbe prima a dire quanti e chi sono quelli che non sono indagati. L’inchiesta della Guardia di Finanza coordinata dal Procuratore Aggiunto Leonardo Agueci
e i sostituti Maurizio Agnello, Luca Battinieri e Sergio Demnontis iniziata nel 2012 ha portato a 84 avvisi di garanzia per parlamentari dell’Ars e 14 tra dipendenti e consulenti dei gruppi dell’Ars. Un vero terremoto giudiziario e l’approvazione della finanziaria di stanotte passa in pratica in secondo piano.
Gli indagati, a vario titolo e per diverse situazioni, secondo la Procura, si facevano rimborsare di tutto, dai fumetti Diabolik ai pranzi e cene nei ristoranti,
consumazioni ai bar e caffetterie vari ma anche acquisti come quello di un iPad, pasta fresca, abbigliamento, articoli da profumeria, ottica, lavanderia e anche addiruttura la revisione di un motociclo personale.
Per tutti a vario titolo l’accusa è di peculato. La Guardia di Finanza ha visionato migliaia di fogli di documentazione in merito alle spese dei gruppi della scorsa legislatura e di quella ancora precedente accertando che i fondi assegnati per spese di segreteria sarebbero stati impiegati per spese personali.
Tra gli indagati Davide Faraone, responsabile del Welfare della segreteria nazionale del PD, l’ex presidente Francesco Cascio e l’ex Presidente Raffaele Lombardo ma tra gli altri ci sono anche Gaspare Vitrano, Antonello Cracolici, Giuseppe Lupo, Cateno De Luca, Nino Dina, Giovanni Ardizzone. Molti hanno detto che chiariranno davanti ai giudici, che hanno fiducia nella magistratura.
Ben 52,9 milioni il budget gestito dai gruppi parlamentari nella scorsa legislatura finito sotto le indagini della Procura di Palermo. Tra gli indagati quelli in provincia di Trapani sono l’ex sindaco di Alcamo Massimo Ferrara, Bernardo Mattarella, Paolo Ruggirello, Giulia Adamo, Livio Marrocco, Baldo Gucciardi, Camillo Oddo, Toni Scilla.
Alcamo: amianto, nuovo giro di vite
Nuovo giro di vite del Comune di Alcamo contro le discariche abusive pericolose. Dopo una prima task force dello scorso ottobre, ora si riparte con altre bonifiche che riguarderanno in particolare le periferie. Il Settore Ambiente ha provveduto ad assegnare alla ditta balistreri di Carini l’appalto per il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti in amianto o contenenti amianto abbandonati all’interno del territorio comunale. Preleverà e smaltirà il materiale pericoloso a un euro e 30 centesimi al chilo, per effetto del ribasso del 47 per cento proposto a base d’asta. Alla fine dello scorso anno furono stanziati altri 40 mila euro complessivi per la bonifica delle prime discariche. Somme extra-budget rispetto al capitolo inerente la raccolta rifiuti, per bonificare proprio le discariche abusive. Se non tutte almeno alcune tra quelle più pericolose. Prioritariamente si è intervenuto nella discarica segnalata in via Giovanni Verga, in prossimità dell’accesso alla palestra comunale, dove sono stati abbandonati pericolosissimi recipienti in eternit. Con la somma a disposizione si sono poi andati a bonificare altri siti sensibili. Tra le situazioni più pericolose segnalate dal Comune in questi giorni c’è la via Pietro Lombardo, dove sono stati abbandonati non solo rifiuti pericolosi ma anche ingombranti, come materassi, scaldabagni ed altro ancora. La presa di posizione del Comune scaturisce a seguito delle diverse segnalazioni relative all’abbandono di rifiuti contenenti amianto sul territorio comunale: “L’abbandono di questi rifiuti – sostiene il funzionario delegato del Settore Ambiente, Elena Ciacio – desta non poche preoccupazioni nella cittadinanza, perché in alcuni casi si tratta di rifiuti vicini a scuole, uffici o abitazioni”. Secondo il Settore è opportuno intervenire tempestivamente per la rimozione dell’eternit e di tutti gli altri rifiuti della stessa tipologia abbandonati sul territorio comunale. Interventi del genere sono stati gestiti nel recente passato tramite l’Ato Trapani “Terra dei Fenici” spa in liquidazione come servizio aggiuntivo a quelli base offerti dal soggetto gestore della raccolta dei rifiuti. Il Comune ha preferito agire in autonomia per accelerare i tempi di intervento: “E’ opportuno, per ragioni di celerità, – sottolinea la Ciacio – l’urgenza di intervenire, agire in autonomia affidando direttamente il servizio a ditta abilitata, in attesa che si concluda il passaggio di competenze sopra delineato”. Le polveri contenenti fibre d’amianto, respirate, possono causare gravi patologie, l’asbestosi per importanti esposizioni, tumori della pleura e il carcinoma polmonare. Una fibra di amianto è mille e 300 volte più sottile di un capello umano. Non esiste una soglia di rischio al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell’aria non sia pericolosa: un’esposizione prolungata nel tempo o ad elevate quantità aumenta esponenzialmente le probabilità di contrarle.
C/mmare del Golfo: Tarsu, slitta tutto al 28 febbraio
Pagamento della tassa sui rifiuti rinviato a fine febbraio. A Castellammare del Golfo la giunta guidata dal sindaco Nicola Coppola ha deciso di postergare il termine per l’esattezza al 28 febbraio. Tutto riportato in una delibera appena approvata dall’esecutivo che in questo modo ha voluto dare risposte ad una comunità che ha esternato difficoltà di non poco conto per pagare un’imposta che ha subito notevoli rincari anche in questo paese, nonostante alla fine la decisione è stata quella di rimanere in regime di Tarsu. “Il termine di pagamento della Tarsu slitta al 28 febbraio senza nessun tipo aggravio e interesse di mora” precisa la delibera di giunta. Iniziativa che vuole andare incontro alle tante difficoltà economiche delle famiglie.
I cittadini dovranno corrispondere una cifra niente male al Comune per coprire i costi di questa tassa sui rifiuti: ben 3,7 milioni di euro, quando invece il servizio costava appena 1,7 milioni nel 2004 ed era in mano all’ente locale. Si pagano quindi anche le storture di un sistema che si è ingrossato a dismisura e che si è rivelato in tutta la Sicilia un fallimento, quello degli Ato, società in fase oramai di liquidazione. Alla fine i rincari a Castellammare sono stati anche abbastanza contenuti. Infatti nel novembre scorso proprio l’amministrazione comunale, a sorpresa, decise di ritirare la proposta di approvazione del regolamento Tares. Un vero e proprio “colpo di scena” quello del sindaco Coppola, che è arrivato dopo una precedente lunga discussione in consiglio comunale e la presa di posizione di associazioni di commercianti. La maggioranza consiliare a sostegno del primo cittadino, infatti, sembrava orientata ad approvare il nuovo regolamento Tares mentre dall’opposizione chiedevano il mantenimento del regime assimilabile alla Tarsu. In questo modo si sono potuti evitare gli ulteriori aggravi previsti attraverso la Tares, primo fra tutti la copertura sulle spalle dei cittadini del 100 per cento dell’imposta. In particolare il Partito democratico si era espresso in maniera forte a favore della Tares mentre Confcommercio, Acal-Confesercenti e Cna avevano sostenuto le enormi difficoltà che avrebbero dovuto sopportare le categoria commerciale e produttive in caso di entrata in vigore della nuova imposta.
Balestrate: Comune, codice etico per i dipendenti
Niente regali di valore, niente fughe di notizie e niente conflitti di interesse. Da oggi dipendenti e contrattisti del Comune dovranno sottostare non solo a regole etiche astratte ma a un vero e proprio regolamento interno. Entra in vigore infatti il “codice di comportamento” del Comune, approvato dalla giunta guidata dal sindaco Totò Milazzo, dove in particolare risalta l’articolo 4 che contempla i “regali e compensi”. Il regolamento impone che un lavoratore dell’ente municipale “non accetta, per sé o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia”. In ogni caso, indipendentemente dalla circostanza che il fatto costituisca reato, il dipendente non chiede, per sé o per altri, regali o altre utilità, neanche di modico valore a titolo di corrispettivo per compiere o per aver compiuto un atto del proprio ufficio. Secondo quanto specificato dal regolamento per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelle di valore non superiore, in via orientativa, a 50 euro. Ad essere introdotti anche tutta una serie di imposizioni sul piano anche del contrasto ai conflitti di interesse. In particolare nel testo si vieta espressamente al dipendente di accettare incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all’ufficio di appartenenza. Altro capitolo è quello riguardante invece alle corrette prassi d’ufficio. Il dipendente è infatti chiamato a esercitare i propri compiti “orientando l’azione amministrativa alla massima economicità, efficienza ed efficacia”. In pratica viene imposto che il lavoratore, ai fini dello svolgimento delle attività amministrative, “deve seguire una logica di contenimento dei costi, che non pregiudichi la qualità dei risultati”. Un regolamento, questo, che fa seguito al varo del piano Anticorruzione sempre da parte del Comune che prevede misure rigide di contrasto ad infiltrazioni della criminalità nei settori più a rischio della macchina burocratica, come i Lavori pubblici e la Polizia municipale. Inoltre, sempre in questo filone, si inserisce la recente delibera nella quale sempre la giunta guidata dal sindaco Totò Milazzo ha deciso che si costituirà parte civile in tutti i processi per mafia e che più in generale danneggiano la pubblica amministrazione: “Questa amministrazione – si legge nel testo – vuole promuovere iniziative di contrasto ai fenomeni di corruzione e di criminalità”. Nello specifico il Comune si costituirà in tutti quei procedimenti penali per reati di criminalità organizzata di stampo mafioso, di usura, di estorsione, di corruzione e per tutti i reati contro la pubblica amministrazione. E’ stata la responsabile per la prevenzione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica amministrazione dell’ente, il segretario generale Valia Maria Barbarotto, ad avere dato l’input all’amministrazione.