Partinico: refezione scolastica, si riparte

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Riattivate le mense nelle scuole materna comunali a tempo prolungato. E’ stata completata la procedura dal Comune per l’assegnazione dell’appalto dopo una sequela di problemi tecnici ed economici che hanno impedito materialmente l’avvio del servizio. Polemico il consigliere comunale Gianfranco Lo Iacono: “La mensa riparte a circa quattro mesi dall’apertura dell’anno scolastico ed a quattro mesi dalla fine. C’è poco da commentare”. Infatti quest’anno non era ancora partita la refezione scolastica nonostante fosse stato dato avvio al tempo prolungato. In questo lasso di tempo le famiglie si sono dovute arrangiare dando ai propri figli di mangiare panini imbottiti. Non sono mancate le polemiche da parte di consiglieri comunali e soprattutto dei genitori dei piccoli. Tutto si è sbloccato soltanto durante le festività natalizie quando la giunta guidata dal sindaco Salvo Lo Biundo ha approvato una delibera nella quale si è determinato di riassegnare l’appalto alla ditta che già lo scorso anno se lo era aggiudicato, l’associazione temporanea d’impresa costituita dalla Siciliana ristorazione srl di Partinico e la Nuova Cucina siciliana di Piana degli Albanesi. In sostanza l’amministrazione, per accorciare i tempi di riattivazione del servizio, ha deciso di assegnare l’appalto in “ripetizione”, cioè con l’affidamento diretto alla ditta che lo aveva gestito precedentemente secondo quanto prescrivono le normative vigenti in materia alle stesse condizioni economiche dello scorso anno. In tutto 355 mila euro a copertura di questa ultima parte dell’anno scolastico e anche del prossimo. “La mancata attivazione delle procedure di evidenza pubblica – scrive nella delibera la giunta – nei tempi utili e necessari per assicurare il regolare servizio di refezione scolastica non è dipesa dalla volontà dell’ente, bensì dai tempi di approvazione del bilancio di previsione e del piano esecutivo di gestione”. La manovra finanziaria è stata approvata infatti negli ultimi giorni dello scorso mese di dicembre. Sino ad oggi i bambini si sono visti costretti ad arrangiarsi mangiando a pranzo panini imbottiti o altri pasti portati a casa. Tutto è stato stoppato per ragioni di tipo tecnico ed economico: la mancanza del bilancio di previsione del 2013 ha portato a non potere stanziare le somme necessarie per garantire già da settembre la prosecuzione del servizio. Situazione che ha fatto inviperire decine di genitori di cui si è fatto portavoce il consigliere comunale Gianfranco Lo Iacono, nella doppia veste istituzionale e di papà. Già l’assessore alla Pubblica istruzione, Vincenza Briganò, aveva fatto intendere che si sarebbe proceduto alla prosecuzione del servizio non appena il bilancio fosse stato votato: sistema che garantisce un risparmio economico e la velocizzazione dei tempi per l’ente, evitando quindi spese e iter burocratici lunghi attraverso la pubblicazione della gara d’appalto.