Balestrate: Comune, codice etico per i dipendenti

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Niente regali di valore, niente fughe di notizie e niente conflitti di interesse. Da oggi dipendenti e contrattisti del Comune dovranno sottostare non solo a regole etiche astratte ma a un vero e proprio regolamento interno. Entra in vigore infatti il “codice di comportamento” del Comune, approvato dalla giunta guidata dal sindaco Totò Milazzo, dove in particolare risalta l’articolo 4 che contempla i “regali e compensi”. Il regolamento impone che un lavoratore dell’ente municipale “non accetta, per sé o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia”. In ogni caso, indipendentemente dalla circostanza che il fatto costituisca reato, il dipendente non chiede, per sé o per altri, regali o altre utilità, neanche di modico valore a titolo di corrispettivo per compiere o per aver compiuto un atto del proprio ufficio. Secondo quanto specificato dal regolamento per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelle di valore non superiore, in via orientativa, a 50 euro. Ad essere introdotti anche tutta una serie di imposizioni sul piano anche del contrasto ai conflitti di interesse. In particolare nel testo si vieta espressamente al dipendente di accettare incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all’ufficio di appartenenza. Altro capitolo è quello riguardante invece alle corrette prassi d’ufficio.  Il dipendente è infatti chiamato a esercitare i propri compiti “orientando l’azione amministrativa alla massima economicità, efficienza ed efficacia”. In pratica viene imposto che il lavoratore, ai fini dello svolgimento delle attività amministrative, “deve seguire una logica di contenimento dei costi, che non pregiudichi la qualità dei risultati”. Un regolamento, questo, che fa seguito al varo del piano Anticorruzione sempre da parte del Comune che prevede misure rigide di contrasto ad infiltrazioni della criminalità nei settori più a rischio della macchina burocratica, come i Lavori pubblici e la Polizia municipale. Inoltre, sempre in questo filone, si inserisce la recente delibera nella quale sempre la giunta guidata dal sindaco Totò Milazzo ha deciso che si costituirà parte civile in tutti i processi per mafia e che più in generale danneggiano la pubblica amministrazione: “Questa amministrazione – si legge nel testo – vuole promuovere iniziative di contrasto ai fenomeni di corruzione e di criminalità”. Nello specifico il Comune si costituirà in tutti quei procedimenti penali per reati di criminalità organizzata di stampo mafioso, di usura, di estorsione, di corruzione e per tutti i reati contro la pubblica amministrazione. E’ stata la responsabile per la prevenzione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica amministrazione dell’ente, il segretario generale Valia Maria Barbarotto, ad avere dato l’input all’amministrazione.