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martedì, Luglio 1, 2025
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Trapani-Addestramento per otto nuovi soccorritori, esercitazione a Macari

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Esercitazione congiunta per otto neosoccorritori del C.N.S.A.S. – Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – Sicilia insieme all’82° Centro C.S.A.R. (Combat Search and Rescue) di Trapani. I nuovi operatori sono stati impegnati, in particolare, in un attività di recupero col verricello in zone impervie. Presso la base aerea di Trapani-Birgi, sede dell’82° Centro, dopo i briefing preparatori è stata effettuata l’uscita di volo con l’elicottero in dotazione. L’esercitazione si è svolta in zona Macari ed ha consentito l’addestramento del personale al recupero con il verricello sia singolarmente che in braga doppia, simulando di soccorrere e portare in salvo un ferito da zone praticamente inaccessibili grazie anche all’ausilio di una barella. Esercitazioni di questo tipo sono fondamentali per il 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, dei cui reparti fa parte l’82° Centro di Birgi, che si occupa senza soluzione di continuità, della ricerca e del soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, dei dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di persone in pericolo di vita e di traumatizzati gravi, operando in qualsiasi condizione meteorologica. L’utilizzo di procedure comuni assicura, infatti, la massima celerità in caso di impiego reale e permette di minimizzare i rischi operativi connessi agli interventi di soccorso, così come le operazioni congiunte hanno nel tempo ampiamente dimostrato. Più di 7settemila le persone in pericolo di vita salvate dagli equipaggi del 15° Stormo dalla sua costituzione ad oggi.

Alcamo-Donna morta per un mal di testa, l’Asp smentisce “caso malasanità”

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sdr

Nessuna paziente è “morta dopo 4 ore in ospedale ad Alcamo, nonostante il codice rosso”, in pronto soccorso. Lo precisa l’Azienda sanitaria provinciale di Trapani che replica ad un articolo realizzato dalla nostra testata Alpauno. Infatti, secondo il verbale ufficiale inserito nella cartella clinica e riportato dalla nota dell’azienda sanitaria, la paziente (una donna di 38 anni di Alcamo, ndr) si è recata al pronto soccorso dell’ospedale “San Vito e santo Spirito” alle 14,47 del 25 gennaio scorso, non lamentando nessun disturbo specifico, ma uno stato ansioso depressivo e posta in codice bianco. L’azienda sanitaria fa una ricostruzione di quanto accaduto: “Alle 15,25 viene effettuata dal medico di servizio una visita generale, i cui parametri vitali risultano nella norma, – si legge nella nota – e visto l’atteggiamento di rifiuto alla comunicazione viene richiesto un colloquio psichiatrico. Alle 16,28 la paziente riferisce di accusare cefalea, letargismo e confusione nel corso del colloquio psichiatrico e posta in codice giallo”. A questo punto, sempre secondo l’Asp, sarebbero stati eseguiti prelievo venoso, elettrocardiogramma e Tac encefalo, e già alle 17,54 le immagini vengono inviate, tramite teleconsulto, al reparto di Neurochirurgia dell’ospedale Villa Sofia di Palermo, che dà indicazione per il trasferimento alla neurorianimazione. L’Asp sostiene poi che alle 18,35 la paziente è stata trasferita, in ambulanza con rianimatore a bordo, per la Neurochirurgia di Villa Sofia dove nella nottata è stata operata. La 38enne però è morta l’indomani per complicanze postoperatorie. Il responsabile del pronto soccorso dell’ospedale, Gianfranco Masnata, sta valutando se adire le vie legali, per tutelare la professionalità sua e dei suoi colleghi. “Voglio esortare tutta la stampa – ha commentato il commissario straordinario dell’Asp Giovanni Bavetta – a dare un più attenta informazione in tema di salute, a tutela degli operatori sanitari, spesso professionisti di alto valore e di grande deduzione al lavoro, e nell’interesse dei stessi cittadini”. In merito bocche cucite dagli inquirenti che stanno indagando sul caso. Ancora la vicenda è in piena fase di ricostruzione ed in Procura il quadro non è proprio così nitido come invece lo rappresenta l’Asp di Trapani. Infatti sia sulle ore di attesa della donna in ospedale che sul codice che le era stato affidato ci sono dichiarazioni molto discordanti fra le circa 20 persone che sono direttamente coinvolte, tra parenti della vittima, personale medico e paramedico. Un quadro quindi ancora per nulla nitido su cui quasi certamente la Procura sarà chiamata a chiedere anche pareri di tecnici esterni. I parenti della donna hanno presentato denuncia alla polizia e la loro versione è molto discordante: i sintomi sarebbe stati accusati dalla 38enne molto prima, a detta loro, delle 16,28 come invece si attesta nel comunicato dell’Asp.

Alcamo-Consiglio comunale nomina revisori e componenti consulta giovanile

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Nuovo organo di revisione al Comune di Alcamo. Ieri sera il consiglio comunale ha proceduto alla ratifica della nomina della terna che è stata scelta tra una rosa di 62 ammessi attraverso un’estrazione a sorte effettuata durante la seduta. I primi tre estratti sono stati Pellegrino Quartararo, Calogero Sclafani e Salvatore Fodale. Ora sarà da vedere se accetteranno l’incarico: in caso di rinuncia si pescherà dai supplenti che sempre ieri sono stati estratti a sorte.

Il Collegio dei Revisori dei conti vigila sulla regolarità contabile e finanziaria della gestione, in particolare attesta la corrispondenza del rendiconto ai risultati di gestione e predispone la relazione di accompagnamento per la proposta di deliberazione consiliare sul conto consuntivo. Il presidente sarà scelto dalla terna sulla base di una scelta diretta dell’ufficio comunale di competenza che esaminerà il curriculum con il maggior bagaglio di esperienza.

La seduta di ieri è servita anche a gettare la base per la rinascita della consulta giovanile, organo che potrà avanzare proposte al Comune e affiancare in iniziative il municipio. Come espressione della maggioranza del Movimento 5 Stelle è stato nominato Francesco Viola, mentre l’opposizione ha indicato come suo componente Filippo Cracchiolo del Pd. Si rimette così in moto la consulta giovanile dopo essere  stata deliberata nelle settimane scorse la modifica del regolamento che disciplina il funzionamento dell’organo.

Tra le modifiche più importanti apportate anzitutto l’abbattimento del numero chiuso: le partecipazioni alla consulta sono illimitate per la fascia di giovani che vanno dai 14 ai 26 anni. Membri di diritto, oltre ai due consiglieri, l’assessore alle Politiche giovanili oltre che i rappresentanti di istituto delle scuole superiori.

Infine è stata deliberata favorevolmente la presa d’atto di quanto approvato dalla Regione per la variante urbanistica al Prg dopo la decadenza dei vincoli urbanistici preordinati all’esproprio su terreni urbani in prossimità di via Porta Palermo in contrada Campanelli di proprietà della ditta Comas srl.

Castellammare del Golfo-Caschi con i proventi delle multe, l’iniziativa della Polizia municipale

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Una lezione di civiltà ma anche di sicurezza. Arriva direttamente dal comando della Polizia municipale di Castellammare del Golfo che ha deciso, d’intesa con l’amministrazione, di utilizzare parte degli introiti delle multe che saranno elevate a chi non indossa il casco per acquistare il prezioso “copricapo” ai primi due che saranno beccati. L’iniziativa, chiaramente simbolica, è frutto della conclusione del progetto di educazione stradale nelle scuole castellammaresi: i soldi di alcune multe saranno “investiti” per acquistare un paio di caschi poi consegnanti, simbolicamente, ai primi due studenti che hanno infranto le regole stradali. Le lezioni di educazione stradale, che hanno lo scopo di  insegnare il rispetto delle regole e prevenire incidenti, hanno riguardato tutte le scuole cittadine, gli istituti Pascoli e Pitrè  e tutti gli indirizzi di studio presenti all’istituto superiore Piersanti Mattarella. “Con la polizia municipale abbiamo promosso gli incontri educativi nelle scuole tenuti dal neo comandante Castrense Ganci per la prevenzione legata alla conoscenza della sicurezza stradale – affermano il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore alla Polizia municipale Maurizio Paradiso -. L’educazione stradale previene comportamenti sbagliati come l’eccesso di velocità e il non rispetto delle regole: è educazione al vivere civile. Le lezioni, curate dal comandante dei caschi bianchi che ha esperienza e competenza in merito, sono state apprezzate dagli studenti poiché gli argomenti sono stati affrontati in maniera professionale ma anche amichevole così da informare i giovani, senza annoiarli, sui pericoli della guida dopo l’uso e l’abuso di alcool e droghe e il mancato uso del casco protettivo”. In buona sostanza queste lezioni non sono state solo mirate a parlare dei divieti, ragionamenti rigidi su cui spesso si possono avere effetti controproducenti specie tra i più giovani, ma sono state al contrario ampliate in modo da far capire che le regole stradali non si infrangono anche perché hanno conseguenze gravissime: “In questo il comandate Ganci ha svolto un ruolo egregio non limitandosi a fornire nozioni ma facendo capire il perché di certi comportamenti siano vietati – aggiungono Coppola e Paradiso – e i danni che producono, principalmente con gli incidenti, spesso gravissimi o mortali, a noi stessi e agli altri”. Le lezioni di educazione stradale sono state particolarmente apprezzate dalla dirigente dell’istituto superiore “Piersanti Mattarella”, Loana Giacalone, che ha ringraziato l’amministrazione comunale per l’iniziativa: “Il rapporto continuo con gli operatori del settore, ed in particolare con il comando dei vigili urbani del Comune, ha evidenziato la Giacalone – è fattore determinante per l’innesco di buone pratiche di corretta educazione stradale”.

Marsala-Clandestini di lusso, scoperta organizzazione in odor di terrorismo

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Non erano i soliti viaggi di clandestini: quello scoperto all’alba di oggi dalla guardia di finanza per arrivare nelle coste del trapanese era una traversata che si poteva considerare di lusso. Gli scafisti chiedevano dalle 2 alle 3 mila euro per ogni persona che saliva a bordo e che veniva trasportata dalla Tunisia all’isola lunga di Marsala. Le imbarcazioni erano si può dire di lusso: completavano il viaggio al massimo in 4 ore. Non solo clandestini: l’organizzazione scoperta trasportava anche enormi carichi di sigarette di contrabbando. I due scafisti venivano ricompensati per ciascun viaggio da 3 a 5 mila euro a fronte però di introiti medi per ogni traversata che si aggiravano sulle 40 mila euro. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo, con la collaborazione dei colleghi della compagnia della guardia di Finanza di Marsala, stanno eseguendo in tutta Italia, al termine di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, 15 provvedimenti di fermo di indiziato di delitto nei confronti di altrettanti soggetti di nazionalità tunisina ed italiana, appartenenti ad un’associazione per delinquere transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al contrabbando di tabacchi lavorati esteri. In corso di esecuzione anche il sequestro di 10 autovetture e di due imbarcazioni utilizzate dal sodalizio per i traffici illeciti. I fermi sono da inquadrarsi nell’operazione “Scorpion Fish” eseguita a partire dall’inizio di quest’anno e completata oggi. In prossimità delle spiagge e delle calette di approdo è stato fornito ai clandestini un vero e proprio servizio “shuttle” fino alle basi logistiche dell’organizzazione, dalle quali gli immigrati – una volta rifocillati e forniti di vestiario – hanno potuto liberamente raggiungere le destinazioni desiderate. L’organizzazione si è mostrata pronta a svolgere la propria illegale attività anche a favore di soggetti ricercati dalle autorità di polizia tunisine per la commissione di gravi reati o per avere possibili connessioni con formazioni di natura jihadista. Il sodalizio, infatti, aveva in programma di far approdare sulle coste trapanesi, tra gli altri, soggetti pericolosi in corso di individuazione, uno dei quali temeva, oltre che di essere arrestato dalla Polizia tunisina, anche di essere respinto dalle Autorità di Polizia italiane (una volta giunto nel nostro Paese) per “terrorismo”. Nel corso delle investigazioni è stato possibile ricostruire analiticamente l’organizzazione e l’esecuzione di 5 traversate. Sono stati inoltre documentati ulteriori “viaggi” programmati, ma non andati a buon fine per impedimenti derivanti da concomitanti e ordinarie attività di controllo del territorio e in mare da parte dei finanzieri, che se ultimati avrebbero portato nelle casse dell’associazione criminale oltre 100.000 euro di guadagni. Si ritiene che le sigarette, per lo più di marche estere, siano state smerciate nei mercati rionali trapanesi e palermitani, al prezzo di non più di 3 euro a pacchetto, con guadagni di oltre 17 mila euro ogni quintale contrabbandato.

C/mare del Golfo “Per le vie del borgo…”, gli studenti raccontano la città ai turisti

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“Per le vie del borgo… La scuola racconta la scuola, nella storia la chiesa Madre si racconta”: è il progetto Unesco patrocinato dal Comune di Castellammare del Golfo e curato dall’istituto autonomo comprensivo “G. Pitrè- A. Manzoni”.  Due giorni in cui gli studenti fanno da guida in italiano ma anche in inglese e francese, ai cittadini e turisti che vorranno approfondire la conoscenza della città. «Una importante iniziativa educativa perché è un momento di crescita per gli studenti dell’istituto comprensivo “Pitrè – Manzoni” che sono già consapevoli del patrimonio storico che ci appartiene e lo promuovono con gli stessi cittadini, turisti e quanti vorranno conoscere la nostra storia, cultura e dunque identità -affermano il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore alla Cultura Salvo Bologna-. Il progetto Unesco “Per le vie del borgo” conferma il valore della collaborazione tra Istituzioni». Un prezioso lavoro di ricerca e approfondimento storico, quello degli studenti, che prosegue, dunque, anche fuori dalle aule scolastiche. Con il supporto determinante, ovviamente, degli insegnanti e della dirigente scolastica Grazia Maria Sabella. Oggi pomeriggio, 6 giugno, alle ore 16,30, gli alunni della scuola media e delle classi quinte della primaria, aprono le porte del centro storico alla cittadinanza. Alle ore 19, nella piazza davanti il castello arabo normanno, la classe II A della scuola media si cimenta con una “Intervista immaginaria a Federico II” di A. Camilleri. Domani, mercoledì 7 giugno, nella chiesa Madre, alle ore 17,30, è prevista la conferenza “La chiesa Madre a 500 anni dalla sua fondazione”, a cura del professore Giuseppe Vito Internicola. Evento che sarà allietato dal coro della scuola media e dalle classi quinte della scuola primaria.

Marsala-WineupExpo 2017, tra gli eventi i Dire Straits Legacy in concerto

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Dai fenici ad oggi attraverso i Florio, un viaggio fra storia, vino, olio, cibo ed arte culinaria: Wineup è l’evento pensato per unire arte, archeologia, musica e cultura in un’esperienza a tutto tondo da offrire a turisti e visitatori e avrà Marsala dal 15 al 18 giugno, come location, città diventata un po’ il simbolo del vino siciliano nel mondo. Il concerto dei Dire Straits Legacy in programma venerdì 16 giugno nello stadio comunale è certamente il momento più atteso di tutta la manifestazione. Una data storica che riporterà la grande musica internazionale in città, laddove in passato sono state ospitate importanti star. Ad illustrare i dettagli del nuovo progetto musicale è stato lo stesso Phil Palmer, direttore artistico dei Dire Straits Legacy, giunto a Marsala, per la conferenza stampa, insieme agli agenti della We4show, e ai protagonisti ed organizzatori del Wineup. Ad accoglierli, in sala conferenze del Monumento ai Mille, sono stati il Sindaco Alberto Di Girolamo e gli assessori Passalacqua e Ruggieri. Dopo la Svizzera, la Francia e il Lussemburgo, i Dire Straits Legacy DSL torneranno ad esibirsi in Sicilia, dove sono stati in concerto ad Enna due anni fa, facendo registrare oltre ventimila presenze. Per il gruppo inglese sarà la seconda tappa italiana, dopo quella di Milano al Teatro degli Arcimboldi per Telethon. I Dire Straits Legacy è la band che vede riuniti gli ex componenti dei Dire Straits Legend – Alan Clark, Danny Cummings, Andy Hamilton e Phil Palmer – musicisti che hanno fatto parte della band negli anni Ottanta e Novanta quando il mondo li acclamava dovunque, insieme ad altri grandissimi musicisti: Andrew Tracey (batteria), Mickey Feat (bass), e gli italiani Primiano Di Biase (tastiere) e Marco Caviglia frontman, cantante e chitarrista (voce e chitarra). Ma sono tanti gli eventi che animeranno tutto il centro storico della città. Tra le iniziative previste due concorsi sul tema dell’agroalimentare: il 1° Grand Prix Enologico “Venere Callipigia” e la gara culinaria “Medusa”, che vedrà 12 ristoratori della provincia di Trapani proporre le pietanze tipiche e sfidarsi amichevolmente con sei portate che saranno degustate nella cornice delle cantine più suggestive di Marsala. Ci saranno anche un’esposizione fotografica di arte estemporanea e il raduno auto d’epoca “Race in Sicily”. Il format di questa prima edizione è stato concepito per mettere in relazione imprese, competenze e le varie forme di intrattenimento nell’ambito di un evento che coinvolga visitatori, operatori professionali e la migliore stampa italiana e non solo, del settore. L’obiettivo è quello di valorizzare, in Italia e all’estero, la cultura del vino e del buon cibo, in una vetrina ideale in cui Marsala diventerà la capitale del gusto.

Alcamo-Muore dopo 4 ore in ospedale nonostante il codice rosso: aperta indagine

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Aveva un’emorragia cerebrale in corso ma solo dopo all’incirca 4 ore è stata trasportata in un ospedale di Palermo. Troppo tardi e infatti nel tragitto è deceduta. La Procura di Trapani ha aperto un’indagine su un caso di presunta malasanità all’ospedale “San Vito e Santo Spirito” di Alcamo. Vittima una donna di 38 anni, alcamese, che pare abbia dovuto affrontare un vero e proprio calvario. La tragedia si è consumata il 25 gennaio scorso quando la donna per l’appunto muore in circostanze ancora del tutto da chiarire, e proprio per questo la Procura ha deciso di aprire un’inchiesta in merito. La 38enne si reca al nosocomio accusando un fortissimo mal di testa. I medici che inizialmente esaminano il caso si convincono che possa essere un problema psichiatrico e indirizzano la donna al reparto. Qui il medico di turno si rende subito conto, dopo avere fatto una visita approfondita, che la paziente non ha alcun problema di questo tipo: i suoi dolori alla testa in realtà sono fisici e non psicologici. Per questo la rispedisce indietro consigliando una tac. Da questo momento in poi il quadro di fa sempre più fosco. Alla donna viene fatta la Tac, le si riscontra la gravità della situazione evidenziando un’emorragia cerebrale ma inspiegabilmente rimane ferma al nosocomio per ben 4 ore. Forse un difetto di comunicazione o, peggio ancora una dimenticanza: fatto sta che la 38enne e i familiari attendono per tutto questo tempo sino a che il quadro clinico si aggrava. Finalmente, dopo 4 o 5 ore di permanenza al nosocomio alcamese, si decide il trasferimento ma quando oramai era troppo tardi. Durante il trasporto in ambulanza la donna muore. Che qualcosa non sia andato per il verso giusto lo intuiscono i familiari che presentano una denuncia al commissariato di polizia di Alcamo: vogliono capire cosa sia successo e di chi sono le presunte responsabilità per il tempo perso nel trasporto della donna in un ospedale più attrezzato a Palermo, dove sicuramente ci sono risorse e mezzi per potere intervenire. La Procura ha aperto un’indagine sul caso per cercare di ricostruire con esattezza la dinamica e, in caso di riscontri, individuare con esattezza chi tra il personale medico e paramedico avrebbe materialmente omesso di trasferire la paziente nonostante le fosse stato diagnosticato il “codice rosso”. Essendo l’indagine ancora in corso c’è il massimo riserbo sul caso in Procura: il capo d’accusa potrebbe essere quello di “colpa grave”.

Alcamo-Concorso pompieri, la carica dei Mille a Roma

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C’è un via vai di giovani soprattutto alcamesi in questi giorni negli aeroporti Falcone e Borsellino di Palermo e Vincenzo Florio di Marsala, E’ iniziato lo scorso 29 maggio e si concluderà il prossimo 12 giugno. Destinazione la sede della Fiera di Roma della via Portuense dove il dialetto prevalente è l’alcamese. Benvenuti nella capitale d’Italia dove è in corso di svolgimento la prova pre-selettiva del concorso pubblico per 250 posti nel corpo dei Vigili del fuoco. A Roma per il concorso una sorta di sbarco dei Mille alcamesi. Secondo stime sarebbero circa 800 e il rimanente dei Comuni vicini ad Alcamo. In questi giorni i concorrenti, aspiranti ad indossare la divisa dei pompieri, a Roma si cimentano nella risoluzione dei quiz a risposta multipla. Sette le materie. Più alto è il punteggio, massimo 40, più possibilità di superare la prima fase e accedere alle prove pratiche, che comportano lunghi allenamenti soprattutto in palestra. Ad Alcamo da oltre un anno e mezzo sarebbero tre i corsi, al costo medio di 100 euro al mese a concorrente. Dicono le statistiche che in rapporto al numero degli abitanti la città di Alcamo ha il più alto indice di vigili del fuoco in servizio in tantissime città d’Italia. Dicono le statistiche, ed è sotto gli occhi di tutti, che da diversi anni alle elezioni comunali di Alcamo tra i più votati sono i vigili del fuoco. Sui vigili del fuoco la filmografia è molto ampia. Se prendiamo ad esempio dagli anni ’50 in poi si inizia con “I pompieri di viggiu” “che quando passano i cuori infiammano”- recitava la canzone nel film di Mario Mattoli. Un lavoro difficile, dove in ogni intervento si può rischiare la vita e su tutti ricordiamo le centinaia di pompieri morti durante l’intervento alle Torri Gemelle. Ma tornando ai fatti di casa nostra, dopo questa breve premessa, nei primi anni ’50 e fino ad una trentina di anni fa entrare a far parte del glorioso corpo dei pompieri non era impresa difficile. Oggi la situazione è più complessa e sono migliaia i concorrenti per un posto sicuro al ministero dell’Interno. Ci sono concorrenti di una città quella di Alcamo, che per la loro preparazione, con i quiz o altro, quando si presentano a Roma al Palazzo dei concorsi fanno tremare tutti gli aspiranti pompieri provenienti dalle varie regioni d’Italia. Tantissimi genitori fanno sacrifici per affrontare le varie spese. Superati i quiz i concorrenti dovranno impegnarsi in durissime sedute in palestra con varie discipline sportive, nuoto incluso, per superare la prova pratica. Quindi le assunzioni secondo il numero dei posti messi a concorso, ma con possibilità di avere potere indossare la divisa con lo scorrimento successivo della graduatoria.

Castellammare del Golfo-Abbandono rifiuti, via i cassonetti e controlli con telecamere

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Via 67 cassonetti della spazzatura nelle zone più periferiche di Castellammare del Golfo. La decisione della giunta guidata dal sindaco Nicola Coppola che in questo modo vuole tentare di porre un freno al fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti. Problematiche che si sono riscontrate proprio nelle adiacenze di alcune postazioni di cassonetti dove qualcuno si è sentito evidentemente autorizzato a potere abbandonare di tutto: quindi non solo i rifiuti domestici, che è consentito riporre all’interno dei bidoni, ma anche rifiuti speciali e pericolosi. In particolare eternit, copertoni esausti, suppellettili e persino elettrodomestici. La giunta ha quindi stabilito di eliminare nello specifico 38 cassonetti collocati in prossimità della curva di contrada Castellaccio, altri 24  nelle vicinanze dell’oleificio Cracchiolo in contrada Costa Larga, altri 2 nella strada comunale di contrada Conza ed infine altri 3 in contrada Cala Bianca. Prossimamente l’amministrazione comunale si riserva di eventualmente distribuire altrove questi cassonetti: “E’ stata una necessità questa eliminazione – afferma il vicesindaco Salvo Bologna – perchè tali postazioni diventavano ricettacolo di qualsiasi tipo di rifiuto. Abbandoni incontrollati di rifiuti di ogni tipo hanno finito per creare delle vere e proprie bombe ecologiche in alcuni casi. In altri casi invece i cassonetti sono stati eliminati perchè insistevano in aree private”. Principalmente comunque i motivi di questa operazione sarebbero di natura igienico-sanitari e di pubblica incolumità. C’è da dire che a prescindere sarà rimessa mano nuovamente a questa disposizione dei cassonetti per via dell’imminente allargamento del servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta. Nel nuovo piano dei rifiuti, predisposto sempre dall’amministrazione comunale, che dovrà a breve andare in gara d’appalto è previsto l’allargamento del servizio in tutto il territorio, comprese quindi anche queste contrade. Nel contempo, però, l’unico argine al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti non può essere soltanto quello dell’eliminazione dei cassonetti o del potenziamento dei servizi. Di questo ne è consapevole l’assessore alla Polizia municipale Maurizio Paradiso: “Con i vigili urbani è stata organizzata una task force, che va avanti oramai da tempo, – precisa – con pattuglie munite di telecamere mobili. Numerose già le persone che sono state multate in questi primi 6 mesi di servizio. In questi giorni saranno notificate le prime multe e faremo quindi un primo bilancio dell’attività. Il nostro obiettivo – conclude l’assessore – è comunque quello di colpire soprattutto chi abbandono rifiuti pericolosi come l’eternit: nei loro confronti sarà tolleranza zero e ci saranno non solo salate multe ma anche denunce penali alla Procura”.

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