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martedì, Maggio 6, 2025
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Castellammare del Golfo-Corte dei conti, irregolarità gestionali dal Comune

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Il consiglio comunale non ha fatto nemmeno in tempo ad approvare le correzioni del rendiconto del 2014 che adesso spuntano nuove irregolarità nella gestione dei conti del Comune di Castellammare del Golfo. A rilevarli la Corte dei conti che ha diffidato il municipio ad apporre nuove misure correttive. Non sono baste le deduzioni fatte in audizione davanti ai magistrati contabili da parte degli uffici comunali: le criticità restano tutte. A cominciare dal controllo di regolarità amministrativa con ben 123 contestazioni avanzate di cui solo 5 risultano essere state sanate. In questo caso dal Comune la giustificazione è stata quella che ci sarebbe stato un problema di trasmissione di dati e che le irregolarità non sanate sarebbero state solo 5. A detta della Corte dei conti mancherebbero controlli sulle società partecipate e sulla qualità dei servizi e in questo caso l’amministrazione nelle sue controdeduzioni ha sostenuto che il problema sarebbe stato legato al ritardo dell’approvazione del bilancio. Sarebbero in pericolo anche i conti del municipio dal momento che i magistrati contabili hanno rilevato anche il mancato controllo degli equilibri finanziari, cosa questa smentita dall’ente che ha garantito il costante controllo da parte del responsabile del Settore dei servizi finanziari e la riduzione del disavanzo del riaccertamento straordinario dei residui, vale a dire crediti e debiti in capo al Comune. Sotto questo aspetto però la corte avrebbe rilevato “una certa attenzione alla salvaguardia degli equilibri” dopo la memoria difensiva del municipio anche se sottolinea come criticità i ritardi dell’approvazione del bilancio. Ecco perchè gli stessi magistrati contabili sottolineano che c’è l’esigenza della tempestiva adozione del bilancio. Nota molto dolente riguarda invece le società partecipate su cui, secondo la Corte dei conti, non ci sarebbe stato alcun controllo. Sotto questo aspetto il Comune replica che sono state già avanzate degli appositi accorgimenti: “Sono stati previsti gli uffici di unità operativa Aro rifiuti e idrico con l’obiettivo di controllare questi servizi esternalizzati – si legge sempre nella memoria -. Si è inoltre disposta la dismissione della partecipazione da tre società”. “Pur avendo costituito questi uffici – rilancia la Corte dei conti – comunque non è stato dimostrato che ci sarebbero stati opportuni controlli nel 2015”. Impietoso infine il giudizio definitivo che ha spinto i magistrati contabili a chiedere all’amministrazione e al consiglio comunale di apporre le dovute correzioni: “I rilievi critici – si legge nella relazione dei magistrati contabili – impongono misure correttive riservandosi di segnalare tutto alla Procura della Corte dei conti”.

 

Alcamo-“San Vito e Santo Spirito”: rete ospedaliera, ecco cosa succederà

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Un incontro con medici ieri pomeriggio al centro congressi Marconi  durante il quale i vari  relatori hanno parlato alle persone presenti dell’importanza della prevenzione e quindi di un corretto stile di vita  per cercare di non incappare in malattie. L’incontro è stato promosso dalla Simg, il cui responsabile provinciale di questo sindacato ovvero Società italiana di medicina generale, è il medico alcamese Vito Milazzo. Una riunione molto partecipata dove è stato presente Baldo Gucciardi, assessore regionale alla Salute, impegnato nel varo della nuova rete ospedaliera siciliana che ormai sta per tagliare il traguardo. Un traguardo che passa anche dalle  oltre 5 mila assunzioni per ricoprire i tantissimi vuoti nelle piante organiche, forse anche  uno dei motivi delle lunghe attese, per una visita in ospedale. Durante la riunione si è parlato anche dell’ospedale San Vito e Santo Spirito.  Ma vediamo cosa cambierebbe con la riforma. Intanto quello di Alcamo prende la qualifica di ospedale di base, con quattro strutture complesse: medicina, chirurgia generale, pronto soccorso e la novità dell’istituzione dell’ortopedia con dieci posti letto e quindi con una equipe diretta da un primario.  Il reparto di ortopedia venne aperto nel 2000 dopo una raccolta di firme .circa 20 mila per la sua istituzione. Promotrice fu la Fials. Poi la chiusura per motivi politici nonostante  l’ortopedia alcamese, diretta da Ettore Signorello portasse nelle casse dell’Asp oltre un milione di euro l’anno.  Appena la  riforma sanitaria  sarà operativa in Sicilia  si riaprirà l’ortopedia ad Alcamo. La cardiologia diventerà unità operativa semplice a caratteristiche dipartimentali e i posti letto dovrebbero passare da sei ad otto.  Continueranno a funzionare ka psichiatria il laboratorio di analisi, la radiologia e l’anestesia e rianimazione. Verranno tagliati sei posti letto al reparto di medicina che andranno alla lungodegenza.  Ad Alcamo, tra la quasi totale indifferenza dell’’opinione pubblica, sono stati tagliati diversi reparti.   E’ facile accusare le classi politiche precedenti, che hanno convocato consigli comunali straordinari e allargati alle categorie produttive e ai sindaci dei comuni vicini. Pochissime persone partecipavano alle riunioni e quando non c’è la mobilitazione generale, come avvenne per esempio nei Nebrodi per la ventilata chiusura dei punti nascita,  diventa demagogico sentire nei comizi affermazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque con la riforma almeno all’ospedale di Alcamo si salva l’esistente, si aggiungerà l’ortopedia ed è destinato a rimanere un sogno avere  un nuovo nosocomio.

Alcamo-Non bastano le scuse del capogruppo del M5S, ancora polemiche (SERVIZIO)

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Parola di Abc, del consigliere comunale di Alcamo Caterina Camarda che bolla così l’atteggiamento del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale, accusato di predicare bene e razzolare male. Continuano gli strascichi polemici dopo il consiglio comunale dello scorso 27 marzo nel corso del quale le parole del capogruppo dei grillini Laura Barone hanno lasciato il segno.

Neanche le scuse formulate attraverso facebook dalla stessa Barone sono servite a placare la rabbia delle forze di opposizione che non hanno ancora metabolizzato quella frase in cui la stessa capogruppo, rivolgendosi ai banchi della minoranza, ha testualmente detto: “Potremmo evitare di darvi la parola”. Il gruppo consiliare Abc va giù duro con una video-intervista pubblicata dalla Camarda e chiede al Movimento 5 Stelle di prendere posizione.

Nel post su facebook la capogruppo, pur non pronunciando mai la parola “scusa”, ha comunque voluto fare chiarezza giustificando le sue parole fuori luogo come frutto della stanchezza: “Questo mi ha fatto esprimere in modo poco felice” ha evidenziato la Barone.

Nello stesso post la rappresentante dei pentastellati in consiglio ha poi precisato che tutte le forze politiche hanno il diritto di esprimersi: “Non nascondo un grosso rammarico per quanto è accaduto – aggiunge – e per il messaggio infelice che ne è scaturito, non fa parte della mia indole negare il diritto di parola ad alcuno, men che meno in un’ assemblea pubblica tanto importante”.

Abc comunque non fa riferimento soltanto all’ultima seduta di consiglio ma il suo giudizio nella video-intervista fa riferimento all’intera prima parte di questa legislatura. Dito puntato contro l’intera maggioranza accusata di fare sghignazzi e risolini durante gli interventi dei consiglieri di opposizione.

Nel calderone delle polemiche finisce anche il presidente del consiglio comunale, Baldo Mancuso, espressione sempre della maggioranza del Movimento 5 Stelle, accusato da Abc di non avere garantito il suo ruolo super partes. Sulla stessa lunghezza d’onda in queste ore anche il deputato regionale Mimmo Turano che addirittura parla di “mancanza di equilibrio” e “doppiezza politica e morale inaccettabile”.

Mancuso, contattato telefonicamente, liquida la questione sostenendo di non avere nulla da replicare in quanto non aveva neanche visto la video-intervista dai toni molti critici di Abc. La consigliera Camarda rifila un’ultima stoccata accusando i pentastellati di arroccarsi sulle loro posizioni senza garantire dialogo e apertura.

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C/vetrano 634 false assunzioni, domiciliari e sequestro di beni per 2 imprenditori

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Avrebbero simulato, nell’arco di parecchi anni, attraverso diverse società e ditte individuali, di fatto a loro riconducibili, l’instaurazione di ben 634 falsi rapporti lavorativi con successivi licenziamenti, tutto con il preciso scopo di far percepire l’indennità di disoccupazione ai fittizi lavoratori, ottenendo come contropartita una percentuale sulle somme erogate dall’Inps. È quello che è emerso dalle indagini di polizia giudiziaria portate avanti dalle Fiamme Gialle e dai Carabinieri, sotto il costante coordinamento della Procura di Marsala, inizialmente sviluppate autonomamente e con il supporto del personale di vigilanza dell’Inps di Trapani, successivamente confluite in un unico procedimento penale. La Guardia di Finanza di Castelvetrano, insieme al Nucleo Carabinieri (NIL) dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Trapani, ha eseguito così un’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari e del sequestro preventivo per equivalente nei confronti di due imprenditori edili castelvetranesi, L.G. di 49 anni e M.I.P. di 56 anni, per i reati di truffa aggravata ai danni dell’ente previdenziale. Per i finti dipendenti è scattata, invece, la denuncia per concorso in truffa aggravata. Complessivamente, secondo la Guardia di Finanza,  le somme percepite in modo fraudolento ammonterebbero a 1.706.523 euro. Gli inquirenti hanno svelato il raggiro messo in piedi dai due imprenditori colpiti dalle misure cautelari avvalendosi di intercettazioni telefoniche, appostamenti, pedinamenti, sopralluoghi e incroci di risultanze di varie banche dati. È stata accertata la totale assenza di versamenti dei contributi ai fini previdenziali nelle casse dell’Inps e l’inesistenza di comunicazioni di inizio cantieri all’Inail. E ancora: le imprese sotto accusa per le assunzioni fittizie, oltre ad aver omesso di presentare le dichiarazioni dei redditi e a non aver rilasciato alcuna certificazione relativa ai falsi lavoratori dipendenti, molti dei quali di sesso femminile, sarebbero risultate del tutto prive di attrezzature o altri mezzi idonei all’esercizio di attività imprenditoriali.

Pallacanestro/Serie D-Domani Adrano-Alcamo, gara 2 finale play off

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Sarà allestito persino un maxischermo ad Adrano domani per la partita contro l’Alcamo, gara 2 della finale play-off che potrebbe decretare già domani il salto di categoria oppure allungare la sfida con un’altra tappa. La richiesta della società adranita è stata accolta favorevolmente dall’amministrazione comunale che finanzierà l’allestimento del grande monitor nell’area mercatale della villa comunale, in prossimità del palatenda che alle ore 18 vedrà scendere in campo le due squadre. Nessuno vuole mancare all’appuntamento di domani e per questo, durante gli allenamenti, tutti hanno dato il massimo. Anche gli infortunati dell’Alcamo hanno fatto di tutto per rientrare in squadra in occasione di “finale 2”. Coach Ferrara si visto quasi costretto a rinviare la scelta dei 12 convocati, dopo che l’infermeria si è completamente svuotata. Recuperati, quindi, anche l’esperto play Marco Russo Tiesi e il giovane Christian Agrusa; disponibili pure Ferrara e Ventimiglia. “È chiaro che tutti vogliono esserci per quella che si preannuncia un’emozionante battaglia. Le mie scelte saranno lucide – ha detto Ferrara – ma anche sofferte. Il grande obiettivo è dietro l’angolo e nessuno vuole tirarsi indietro oppure abbassare la guardia dopo il 98 – 55 dell’andata. Alla tensostruttura di Adrano sarà un’altra musica e tutto, probabilmente, si deciderà negli ultimi minuti”. Il basket maschile alcamese ha un solo precedente in quel di Adrano e risale al girone H della serie C nazionale, stagione 2009/2010. Alle falde dell’Etna fu l’allora Virtus Alcamo a centrare il successo per 101 – 87 ottenendo così la salvezza a scapito degli adraniti. Ma in una gara come quella di domani, in cui si gioca il tutto per tutto, le statistiche e i pronostici lasciano il tempo che trovano. Intanto, all’insegna della sportività, previste diverse iniziative collaterali da entrambe le formazioni: il primo cittadino di Adrano, prima del match, ha organizzato per i sostenitori della Lipari Consulting, una visita guidata gratuita del castello, del museo e del teatro. Gli alcamesi, dal canto loro, porteranno in omaggio agli avversari -cestisti, allenatori e dirigenti – il tipico vino di queste terre: il bianco Alcamo Doc, offerto da una nota azienda vitivinicola.

Castellammare del Golfo-Tassa rifiuti, risparmi e riduzioni massicce per le utenze non domestiche

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Diminuzione della tassa sui rifiuti e agevolazioni per chi costruisce la prima casa nel centro storico e in periferia. Il consiglio comunale di Castellammare del Golfo rimodula le tariffe legate alla Tari e agli oneri di urbanizzazione con importanti novità, in chiave positiva, per i cittadini, commercianti e imprenditori. per quanto concerne la Tari è stato calato il risparmio da ben 700 mila euro previsto in un anno con il nuovo appalto affidato all’Agesp. In questo modo è stato possibile applicare delle leggere diminuzioni alle utenze domestiche, con una media del -5 per cento, e invece molto rimarcate per commercianti, imprenditori e attività ristorative in genere. Per loro è stato applicato un ribasso che oscilla, a seconda della categoria, dal 40 al 60 per cento. “Queste utenze – affermano il sindaco Nicola Coppola e l’assessore al Bilancio, Giuseppe Fausto – erano state notevolmente penalizzate dall’aumento delle tassazione del 2016. Adesso abbiamo potuto riportare i costi alle tariffe del 2015. Il costo della tassa è stato spalmato in maniera più equilibrata possibile. Ed il consiglio comunale intero ha approvato”. altro passaggio importante la rivisitazione delle tariffe inerenti gli oneri di urbanizzazione e i costi di costruzione. Significative agevolazioni, pari circa al 25 per cento, per chi, nel centro storico, migliora l’efficienza energetica degli edifici, compresa tra la classe B e la classe A4. Riduzioni anche per quelle iniziative che prevedono, all’esterno del centro storico, il cambio di destinazione d’uso per la realizzazione di attività commerciali, consistenti nella determinazione della superficie di calcolo: adesso il 60 per cento delle superfici accessorie mentre prima era calcolato il 100 per cento. Nel centro storico per legge la riduzione è del 50 per cento. Infine, per le nuove costruzioni che rispondo ai requisiti della prima casa, se l’edifico è appartenente alla classe energetica compresa tra la classe B e la classe A4, è concesso un abbattimento del contributo sul costo di costruzione e degli oneri di urbanizzazione, se dovuti, nella misura del 40 per cento. Il civico consesso ha in oltre approvato all’unanimità anche il regolamento Cosap, il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, in sostituzione della vecchia imposta della Tosap. Una necessità rimettere mano a questo regolamento che era fermo addirittura dal 1994. E’ stato stabilito che le tariffe da applicare saranno tre differenziando gli oneri dell’affissione in base alle zone della città: si pagherà di più nel centro storico, una tariffa intermedia nel centro urbano e in periferia la tariffa più bassa. Da registrare anche la surroga del consigliere Maurizio Paradiso, che si è dimesso nei giorni scorsi rimanendo quindi soltanto assessore, sostituito dalla prima dei non eletti nella sua lista, Marilena Barbara, già assessore in questa legislatura con il sindaco Coppola.

Alcamo-Voto di scambio, niente associazione a delinquere per ex consigliere

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L’ex consigliere comunale di Alcamo Antonio Nicolosi e l’alcamese Giuseppe Milana sono stati definitivamente assolti dall’accusa di “associazione a delinquere” nell’ambito del processo al voto di scambio alle elezioni amministrative del 2012 ad Alcamo. La Cassazione, che si è pronunciata a seguito del ricorso presentato dal pm Franco Belvisi della Procura di Trapani dal momento che già in primo grado i due erano stati assolti da questa accusa, ha emesso sentenza sostenendo il “non luogo a procedere”. Entro 90 giorni poi saranno depositate le motivazioni. Per Nicolosi e Milana, difesi dall’avvocato Vito Di Graziano, è stato necessario il ricorso per Cassazione dal momento che sono gli unici imputati in questo troncone del processo che non hanno fatto ricorso al rito abbreviato. Allo stesso modo il pm Belvisi ha anche presentato ricorso, però in appello, per gli altri 5 imputati che sempre in primo grado erano stati assolti da questa accusa di associazione a delinquere. Ma questa volta dovrà pronunciarsi l’appello, all’udienza già fissata per il prossimo settembre, in quanto si tratta di imputati che hanno invece richiesto il rito abbreviato, usufruendo quinto dello sconto di pena di un terzo. Per tutti e 7 comunque proseguirà il processo per il reato di voto scambio, accusa questa per la quale in primo grado i 5 che hanno richiesto il rito abbreviato sono stati tutti condannati: l’ex senatore Nino Papania e il suo braccio destro Massimiliano Ciccia hanno avuto inflitti 8 mesi, mentre Giuseppe Bambina, Giuseppe Galbo e Filippo Renda hanno avuto tra i 4 e gli 8 mesi; Nicolosi e Milana, non avendo richiesto il rito abbreviato, attendono ancora la sentenza di primo grado dopo il rinvio a giudizio. La Procura avrebbe appurato un sistema politico, posto in essere dall’entourage a sostegno del sindaco Sebastiano Bonventre, che aveva lo scopo di portare voti allo stesso ex primo cittadino che si è dimesso dalla carica nel giugno del 2015, per la sua elezione che avvenne con appena 39 voti di scarto rispetto al suo antagonista, il candidato di Abc Niclo Solina. I 7 protagonisti della vicenda giudiziaria, secondo la ricostruzione dei fatti, avrebbero posto in essere un sistema tale “al fine di ottenere a vantaggio del candidato sindaco Bonventre e delle 5 liste allo stesso collegate il voto elettorale, promettendo persino alimenti destinati agli indigenti attraverso il banco delle opere di carità”.

Castellammare del Golfo-Da domani riparte la Ztl: telecamere pronte a stangare i trasgressori

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Ritorna la zona a traffico limitato a Castellammare del Golfo e con essa la terribile tagliola delle multe con le telecamere. Da domani, sabato 1 aprile, entra in vigore alla cala marina. Nei primi due mesi, quindi ad aprile e maggio, saranno attive le limitazioni al traffico delle auto ma solo negli ultimi giorni della settimana, cioè dal venerdì alla domenica, con orario serale-notturno dalle 20 alle 2.

Contestualmente saranno attivate le telecamere per il controllo dell’accesso e chi violerà il divieto sarà inesorabilmente multato dopo essere stato ripreso dagli spietati occhi elettronici. Da giugno a settembre, invece, la zona a traffico limitato sarà attiva ogni sera. Dal mese di ottobre riprenderà ad essere in vigore il venerdì, sabato e domenica, come in questi mesi di aprile e maggio.

Da giugno sarà attiva la ztl anche in un tratto di via Quintino Sella e di via Marconi (zona nord). Anche nel borgo di Scopello, sempre da domani, sarà attiva la zona a traffico limitato; qui, inoltre, è confermato il divieto di sosta in tutto il baglio Isonzo. La ztl, attiva tutto il giorno, riguarda via Marco Polo, S. Michele, Natale di Roma, Diaz e Piazza Cetaria nei giorni di venerdì, sabato e domenica nei mesi di aprile e maggio.

La zona a traffico limitato, sempre nel borgo di Scopello, è attiva tutto il giorno dall’1 giugno al 31 ottobre. Nelle zone a traffico limitato l’amministrazione ha previsto l’ingresso solo per i mezzi di soccorso, i veicoli per il trasporto di persone disabili e per la raccolta di rifiuti solidi urbani, taxi, pullman turistici e auto elettriche.

I titolari di contrassegno invalidi hanno l’obbligo di comunicare alla polizia municipale, entro 48 ore dall’ingresso nella ztl, i dati relativi alla targa dell’autovettura e il numero di contrassegno.

“Già in questi mesi primaverili la zona della cala marina è molto frequentata così come il baglio di Scopello.Zone di pregio che dobbiamo tutelare dal transito indiscriminato di veicoli – affermano il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore alla Polizia municipale Maurizio Paradiso -. Per questo motivo è necessario attivare già da adesso la ztl nei giorni di venerdì, sabato e domenica, per la tranquillità dei tanti che la affollano garantendo la sicurezza della circolazione e l’ordine pubblico. Inoltre le ztl hanno una ricaduta positiva sull’ambiente e sul flusso di visitatori, come abbiamo già verificato in più circostanze e manifestazioni. Tendiamo ad ampliare le ztl soprattutto nel periodo estivo, quando occorre di più e saranno servite con i bus navetta”.

Trapani-De Nicola lascia la direzione dell’Asp, rassegnate le dimissioni

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Il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani Fabrizio De Nicola ha rassegnato ieri le proprie dimissioni, a far data dal 10 aprile 2017, con una nota inviata al presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e all’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi. De Nicola aveva assunto l’incarico l’1 luglio 2014. Nel febbraio scorso è stato nominato commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico di Palermo, a partire dall’1 marzo scorso, «nelle more del provvedimento di nomina del nuovo Direttore generale». «Pur consapevole – scrive De Nicola – del gravoso impegno che tale duplice funzione avrebbe comportato, ho accettato senza riserve l’ulteriore incarico, senza alcun compenso». Un incarico che si prospettava come temporaneo perché legato alla definizione delle procedure, già avviate e in corso d’opera, di nomina del nuovo Direttore generale del Policlinico. Tuttavia, con l’entrata in vigore della L.R. 1 marzo 2017 n. 4, è mutato il contesto normativo e, con esso, la durata temporale dell’incarico adesso si prospetta molto più ampia del previsto. «Queste nuove circostanze – afferma il direttore – mi hanno indotto a dover compiere una riflessione non certamente legata alla mera assunzione di responsabilità della conduzione delle due aziende, quanto piuttosto all’ipotesi di non poter assicurare nel lungo termine la medesima assiduità, presenza e tempestività d’azione che hanno sempre contraddistinto il mio impegno manageriale, il mio agire, la mia personalità». «Il nuovo sfidante incarico di Commissario straordinario dell’Azienda Policlinico di Palermo, con il quale in questi giorni ho avuto modo di misurarmi- prosegue -, richiede dedizione ed energie esclusive che mal si conciliano con l’assunzione di ulteriori e continuativi impegni gestionali. Tali riflessioni e motivazioni – prosegue De Nicola – mi portano ad assumere questa decisione ponderata e sofferta, dettata dal senso di responsabilità dell’agire a garanzia del primario interesse del servizio pubblico, dei cittadini e delle istituzioni».

De Nicola, nel rassegnare le sue dimissioni ha voluto fare anche un veloce bilancio della sua gestione: «Sono stati anni, compresi quelli della mia gestione commissariale – ha spiegato – iniziati nel 2009, nel corso dei quali sono state potenziate le attività di prevenzione della salute e dell’assistenza territoriale, in linea con gli indirizzi della l.r. n.5/2009, implementate le cure riabilitative, tra le quali la nascita dell’Hospice e del centro neurolesi a Salemi, rinnovato il parco tecnologico e acquisito strumenti ad alta tecnologia, la PET a Trapani ne è l’ultimo esempio, utilizzato integralmente i fondi comunitari del PO-FESR. E qui come dimenticare il tormentato ma entusiasmante iter per la realizzazione del nuovo ospedale a Mazara del Vallo, con il vecchio che mi sono ritrovato chiuso da un giorno all’altro. E’ stata definita l’assegnazione dei fondi ex art.20, con i quali si sono già avviate le procedure per la realizzazione della nuova palazzina dell’ospedale Sant’Antonio Abate, che permetterà anche di avere due radioterapie in questo territorio, solo un sogno di mezza estate quando mi sono insediato. Azioni sempre da me svolte nel rigoroso rispetto delle norme di legge e degli obblighi propri dell’amministratore della cosa pubblica, che hanno consentito di raggiungere elevati standard di organizzazione e di funzionamento delle strutture sanitarie di questa provincia.

E la nuova rete dell’emergenza-urgenza, che porta a compimento una battaglia di anni per evitare la prospettata chiusura di interi reparti e anche degli ospedali di Salemi e di Pantelleria. Invece la provincia di Trapani non solo non ha visto chiudere nulla, ma ha incrementato i posti letto e ha visto promosso anche l’ospedale di Marsala tra i Dea di primo livello, e per questo non posso che ringraziare l’assessore Baldo Gucciardi.

Insieme al pieno conseguimento degli obiettivi periodicamente assegnati dall’assessorato della Salute, sono stati questi i principali indirizzi che hanno contraddistinto la mia direzione aziendale. Ritengo allora – ha concluso De Nicola – di restituire alla collettività e a colui che sarà chiamato a raccogliere il testimone, un’offerta sanitaria più completa in questo territorio, tecnologicamente avanzata e in grado di poter potenzialmente sviluppare ancora sostanziali e decisivi passi in avanti».

Pallamano/A2-Domenica la sfida della Th Alcamo contro la capolista Ragusa

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Nuova durissima sfida per la Th Alcamo, domenica, alle ore 18.00, contro Ragusa, attuale capolista del campionato. La giovane formazione alcamese è alla ricerca di una vittoria interna: l’ultima risale alla seconda giornata di campionato. Cinque le sconfitte in casa per la squadra di Benedetto Randes: il Palaverga è diventato terra di conquista per le formazioni ospiti in questa stagione indecifrabile. Nell’ultimo incontro in terra iblea ha avuto la meglio la formazione di casa, ma c’è da dire che la Th Alcamo priva di Fagone e Scirè sfiorò il colpaccio dopo essere stata in vantaggio per tre quarti di partita. Per l’incontro di domenica recuperato Vincenzo Randes, rientrato in sede dopo una vacanza studio: le sorti del match contro il Mascalucia hanno parecchio risentito dell’assenza dell’azzurrino, mentre non è ancora nelle migliori condizioni Vincenzo Giorlando. Ragusa, intanto, che ha vinto ai rigori con il Cus Palermo, potrebbe dover rigiocare la partita dopo che la formazione palermitana ha presentato ricorso per un presunto errore tecnico nei tiri dai sette metri. I ragusani possono contare su alcuni giocatori che stanno facendo la differenza in campionato come il portiere argentino Anzaldo, il terzino D’Alberti, l’ala sinistra Raniolo e il centrale Girasa. Il match si prospetta interessante con la Th Alcamo chiamata a dare il meglio contro la capolista, la migliore difesa del campionato, ma che, pur essendo in testa alla classifica, ha già perso due partite e pareggiato in due occasioni. Arbitri del match la coppia Cannata-Reale.

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