Fazio Allmayer: tutti assieme “contro” il Libero Consorzio. Inoltre l’affitto del “linguistico” è rinnovato fino al 2023

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Dirigente, docenti, consiglio d’istituto, sindacalisti, RSU, amministratori comunali tutti assieme, compatti, per sollevare gli scudi contro l’incomprensibile decisione del Libero Consorzio di Trapani di dismettere i locali di viale Europa e di trasferire, forzosamente, 700 studenti e decine di insegnanti al “Mattarella” di contrada Sasi, a Calatafimi.

I vari organismi del liceo “Vito Fazio Allmayer” hanno stilato documenti di lotta che preannunciano la volontà di rivolgersi alle istituzioni, ad ogni livello, per fare valere quella che appare una sacrosanta causa. Un comitato spontaneo di genitori ha inviato una nota al prefetto e a tutti gli organi di stampa mentre il comune di Alcamo intende dichiararsi parte lesa e adire, perché, anche le vie legali.

Alla riunione di ieri sera, presieduta dal dirigente Vito Emilio Picciché. hanno preso parte, oltre a tutte le componenti del consiglio d’istituto, anche le rappresentanze RSU, il segretario comunale della CGIL – Scuola, Ignazio Messana, e tre rappresentanti dell’amministrazione comunale pentastellata: gli assessori Di Giovanni e Scurto (quest’ultimo anche vice-sindaco) nonché il vice-presidente del consiglio Mancuso.

La decisione del Libero Consorzio di chiudere la sede in cui si trovano le aule della sezione “linguistico” e di quella “scienze umane” diventa ancor meno comprensibile se si pensa che il contratto di locazione, che si rinnova tacitamente ogni sei anni, è stato rinnovato da pochi mesi e sarà valido fino a gennaio del 2023. In pratica l’ente intermedio rischia di dover pagare il canone alla famiglia Corso, proprietaria dell’immobile, nonostante i 700 alunni siano stati trasferiti.

Altro ostacolo insormontabile sarebbe il reperimento di almeno 14 pullman che, ogni mattina, dovrebbero fare la spola fra Alcamo e Calatafimi. Il tutto con enormi sacrifici per centinaia di famiglie e con un vertiginoso lievitare dei costi. Nessuno, però, intende accettare la volontà del Libero Consorzio e, in attesa che si pronuncino prefettura e ministero, il fronte di lotta appare assolutamente compatto.