Castellammare del Golfo-Incendio devastante ad Inici, allarme alluvioni come nel 1974

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“Urgentissimi e non procrastinabili interventi sul canalone di gronda e sulla montagna finalizzati alla tutela del centro abitato”.  Il sindaco Nicolò Coppola chiede interventi urgenti per mantenere in sicurezza Castellammare del Golfo dopo l’incendio che domenica ha bruciato monte Inici proprio in una zona dove 43 anni fa un’alluvione causò morte e devastazione. “Un risanamento della zona con interventi urgenti finalizzati a tenere in sicurezza la città ricordando che nel luglio 1974 la zona fu devastata da analogo incendio e nel mese di ottobre una alluvione causò morte e danni all’abitato con l’acqua che proveniva da quelle zone e, non trovando più ostacoli, provocò un gravissime conseguenze – ha scritto il sindaco Nicolò Coppola alla prefettura, protezione civile, genio civile, assessorato regionale al Territorio e ai vigili del fuoco -. Ho modo di dare atto a tutte le forze intervenute che hanno fatto quello che potevano, ma ho il dovere di manifestare la preoccupazione per le conseguenze che questa devastazione può avere, restando disponibile, assieme ai miei tecnici, alla individuazione di soluzioni possibili”. Il primo cittadino fa suonare il campanello d’allarme alluvione che può rappresentare una delle pericolose conseguenze dell’incendio di domenica domato con l’intervento di tre canadair e che ha bruciato circa 200 ettari  di terreno, la maggior parte coperto da bosco: secolari alberi come lecci, frassini e querce. “Trattandosi di aree sopra l’abitato di Petrazzi desta particolare preoccupazione la caduta massi – evidenzia Coppola -. La mia sensazione netta è stata che, pur trattandosi di un’area impervia, per quelle zone e per le altre, il tardivo intervento di pulitura dei viali parafuoco rende difficile le operazioni di spegnimento, mentre è da segnalare la mancanza di mezzi: il mio Comune, nonostante le richieste da tempo effettuate, non ha in dotazione neanche una autobotte e per questo occorre affidarsi a qualche autobotte privata. Ritengo che la situazione sia analoga per il corpo Forestale che dispone soprattutto di personale e non di automezzi che, pur essendoci, non sono efficienti per motivi diversi”. In sintesi secondo il sindaco si deve cominciare a lavorare in sintonia con tutte le autorità competenti per preparare un risanamento della zona con interventi urgenti. Coppola ha chiesto anche che venga messo in sicurezza il territorio già devastato dagli incendi perché non debba ripetersi la tragedia di quarant’anni fa quando l’alluvione nel quartiere “Petrazzi” causò due morti a causa della valanga di fango che si riversò nel quartiere. Anche allora il gravissimo fatto si verificò per i continui incendi che avevano spogliato monte Inici. “Auspico che gli enti ai quali chiedo con forza di guardare con attenzione a tale rischiosissima situazione – conclude il sindaco – provvedano con urgenza a mettere in sicurezza la nostra comunità”.