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venerdì, Luglio 4, 2025
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Alcamo-In vendita tutto il complesso della Cantina Saraceno

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Un altro pezzo di storia della città di Alcamo pare che stia per essere cancellato. Parliamo della cantina Saraceno della via Madonna del Riposo, che fin dalla sua fondazione, anno 1963, ha vissuto varie vicissitudini e il grande immobile ha da tempo le porte sbarrate. La cantina Saraceno è stata messa in vendita e chi vorrà acquistare immobile e aree di pertinenza, che sorgono  su una superfice di quasi 20 mila metri quadrati potrà farlo presentando le offerte non appena in tribunale si sbloccherà l’asta pubblica. Un perito del tribunale di Trapani ha valutato l’intero blocco in un milione e mezzo di euro. Il consiglio di amministrazione ha presentato opposizione al concordato chiedendo la somma di tre milioni di euro per la vendita. La cantina Saraceno rappresenta ad Alcamo una pagina importante della storia delle cooperative che negli anni sessanta sono sorte in tutta la Sicilia. Nel nostro  territorio continuano ad operare la Fiumefreddo, San Francesco di Paola e Sant’Antonio. Mentre da diversi anni ha chiuso i battenti la Paladino, che fu coinvolta in un’inchiesta giudiziaria, conclusasi con la condanna degli ultimi amministratori, che potettero usufruire della prescrizione dei reati. Negli anni sessanta e per un lungo periodo la Saraceno, per numero di soci 900 e per ammasso era una delle prime in Sicilia. Grazie al boom venne successivamente allargata dal 1970 al 1999 per fare posto a nuovi silos e apparecchiature. Tentò anche ma con scarso successo la via dell’imbottigliamento. Una luna teoria di camion e trattori, durante la vendemmia,  che raggiungeva il dosso del viale Europa. Una lunga teoria di camion e trattori dalla via monsignor Tommaso Papa. Un lunghissimo serpentone in attesa di scaricare le uve dimostrano quanto fosse ambito essere soci della Saraceno. Poi iniziò il lento ma inesorabile declino nonostante gli sforzi dei vari consigli di amministrazione di rilanciare la saraceno. E qui emergono anche le responsabilità della Regione, e non solo per la Saraceno. La Regione che somministrava, alimentando così le clientele,  ottime  anticipazioni di soldi e quindi molti consigli si cullavano sugli allori e non cercavano mercati per far crescere gli incassi. Per fare un esempio: la Paladino era appoggiata dall’onorevole Salvatore Grillo.  La Fiumefreddo da Cicco Canino e la San Francesco di Paola da Enzo Culicchia. Ovvero dorotei, Nuove forze e morotei. Quasi tutto il vino della Saraceno veniva acquistato dai commercianti marsalesi. Buna parte del vino veniva venduto nel nord Italia per aumentare la gradazione agli asfittici vinelli del nord, che non potevano godere dei raggi del sole della Sicilia. Per la Saraceno ora è arrivata la vendita all’asta. Ma che fine farà questo immobile e aree circostanti? Le aree potrebbe fare gola al qualche imprenditore per realizzare appartamenti. Ma se prima non arriva l’acquirente il destino della Saraceno resta in alto mare. Un fatto è certo con la chiusura della cantina Saraceno si chiude un altro capitolo della storia della vitivinicoltura alcamese.

Alcamo-La giunta torna al completo, Vittorio Ferro nominato assessore

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Il sindaco di Alcamo Domenico Surdi ha completato la sua giunta dopo le dimissioni qualche giorno fa di Nadia Saverino. Come ampiamente trapelato nei giorni scorsi a prendere il posto della Saverino è Vittorio Ferro, 36 anni, consigliere comunale in carica, presidente della III commissione consiliare e oltretutto il più votato alle scorse amministrative del giugno 2016. Questa mattina Ferro ha giurato nella stanza del sindaco e contestualmente ha avuto anche assegnate le deleghe: a lui vanno Pianificazione Urbanistica, che era in mano al collega Fabio Butera, Sviluppo Economico, che eredita da Roberto Scurto, Servizi Manutentivi e Cimiteri che passano di mano da Roberto Russo. In più ha avuto anche lo Sport, unica delega che ha invece ereditato dalla dimissionaria Saverino. Il sindaco ha quindi proceduto ad una rimodulazione complessiva delle deleghe. Roberto Scurto mantiene la vicesindacatura e le deleghe a Programmazione economico-finanziaria, Bilancio e finanze, Patrimonio, Rapporti con gli organismi gestionali e le partecipate, e gli vengono aggiunte Servizi demografici e Politiche giovanili, queste ultime due ereditate dalla dimissionaria. A Fabio Butera vengono confermate Organizzazione e risorse umane, Sicurezza urbana e mobilità, Polizia municipale e Protezione civile; Roberto Russo mantiene Ambiente, Servizio idrico integrato, Servizi a rete, Politiche energetiche e Lavori pubblici; infine all’oramai unico volto rosa della formazione assessoriale, Lorella Di Giovanni, vengono confermate Programmazione fondi europei, Turismo e sviluppo rurale, Cultura, Arte e spettacolo, Servizi scolastici e Verde pubblico. “L’ingresso in giunta di Vittorio Ferro – afferma il sindaco Domenico Surdi – assicura un maggior raccordo dell’esecutivo con il massimo consesso civico, vorrei poter poi fare un ringraziamento per il lavoro svolto va a Nadia Saverino”. “Sono felice di questa nomina – aggiunge il neoassessore Ferro – e ringrazio tutto il gruppo consiliare sia di maggioranza che di minoranza che, in questi mesi, ha apprezzato il mio lavoro come Presidente della III Commissione Consiliare e ha speso parole positive nei miei confronti. Ringrazio il Movimento 5 Stelle e il Sindaco che mi danno la possibilità di vivere questa esperienza e, infine tutte le persone che mi sostengono, soprattutto la mia famiglia che da sempre mi segue nelle mie avventure”. Il presidente del consiglio Baldo Mancuso si unisce agli auguri al neoassessore Ferro.

Alcamo-Giovane si toglie la vita in via Giordano: non trovava lavoro

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Dramma ad Alcamo ieri pomeriggio dove a causa della mancanza di lavoro si è tolto la vita un giovane di 32 anni. E’ stato trovato impiccato nella sua abitazione di via Giordano. Ad intervenire i carabinieri che non hanno avuto dubbi nella ricostruzione della vicenda e ad archiviarla come un caso di suicidio. Secondo  gli inquirenti il 32enne pare fosse tormentato dal fatto di non riuscire a trovare un’occupazione. Ad avere complicato la sua situazione sul piano psicologico, a quanto pare, la recente rottura con la fidanzata.

Alcamo-Acqua, perché non si chiede l’intervento del prefetto?

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Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ha deciso di chiedere al prefetto la requisizione dei pozzi privati per avere  più disponibilità di acqua per la distribuzione ai palermitani. Lo stesso Leoluca Orlando , quale presidente dell’Anci, chiederà alla Regione e allo Stato, la proclamazione dello stato di calamità poiché tanti Comuni sono a secco a causa della gravissima e perdurante siccità. Ad Alcamo alla grande sete da decenni ci si è fatta quasi l’abitudine e tra i cittadini lo stato d’animo è quello della rabbia repressa che ha il sapore della rassegnazione. Ora perché anche al Comune di Alcamo non si studia il modo di potere utilizzare  pozzi privati in modo da alleggerire il continuo prelievo al Bottino di acqua pagata a Siciliacque 0.69 centesimi a metro cubo più Iva. Ci si rende conto che trovare soluzioni è spesso difficile, ma è chiaro che i tentativi vanno fatti per cercare di ridurre i turni di erogazione. Stamane un alcamese, uno dei tanti, ha telefonato al Comune per sapere quando nella sua zona arriverà l’acqua. Una voce gentile ha risposto all’assetato alcamese di chiedere o all’ingegnere Anna Parrino o all’assessore Roberto Russo. Continuano dunque i disagi e il via vai continuo di autobotti e privati al Bottino, ovvero la metafora della città assetata. Così sono centinaia gli alcamesi che cercano di recuperare il prezioso liquido dai rubinetti del Bottino e manifestano il loro disappunto e amarezza.  Chiariamo una cosa. Nella redazione di alpa uno si raccontano i fatti.  Attenzione qui non si organizzano complotti contro chicchessia. Non si mettono in atto congiure contro il Palazzo  Si danno notizie. Se poi queste sono gradite o sgradite al potere la cosa non ci tocca più di tanto.  E la notizia di questo periodo è la difficoltà degli alcamesi per rifornirsi di acqua. E se è possibile perché non fare venire autobotti private che operano nei Comuni vicini?  Sabato pomeriggio in piazza Ciullo, il sindaco  Domenico Surdi affronterà questo spinoso problema. Mentre continua il silenzio dei partiti di opposizione così come dei sindacati e altro.

Alcamo marina, via gli scarrabili per far spazio alle aree a parcheggio

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Da domani non sarà più possibile utilizzare ad Alcamo marina gli scarrabili per depositare rifiuti ingombranti e sfalci di potatura. Lo ha deciso il Comune per liberare degli spazi riservati ai parcheggi e che gli scarrabili sino ad oggi hanno occupato. Sfalci e rifiuti ingombranti potranno essere conferiti nel centro comunale raccolta rifiuti di contrada Monaco, ogni mattina, dal lunedì al sabato fino alle 12.30 ed il giovedì pomeriggio, dalle 14.30 alle 18.30. Il servizio ad Alcamo Marina sarà ripreso non appena sarà individuata un’area idonea utilizzabile lungo la strada principale.

M5S: pronte le liste per il rinnovo dell’ARS. Altra chance per Palmeri e Trancredi

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Il clik day ha completato il primo passo del Movimento 5 Stelle verso le elezioni regionali in programma domenica 5 novembre. Il leader Beppe Grillo ha già divulgato i 62 nomi che concorreranno per i 70 posti dell’Assemblea Regionale Siciliana. In provincia di Trapani non è venuta fuori alcuna novità per quanto riguarda Alcamo, una delle roccaforti dei grillini in Sicilia. Sembrava che dalle “regionarie” potesse venire fuori una contrapposizione fra le due anime del movimento alcamese. Niente di tutto ciò. L’unica alcamese che correrà per Sala d’Ercole sarà l’uscente Valentina Palmeri.

L’eurodeputato Ignazio Corrao, invece, ha probabilmente puntato sul palermitano dove è riuscito a far candidare uno dei suoi assistenti, Luigi Sunseri. Tornando nel trapanese, invece, la lista dei cinque stelle vedrà in lizza anche l’altro uscente, il mazarese Sergio Tancredi. Poi marsalese Stefano Rallo, libero professionista, la ventisettenne ericina Flavia Fodale e Giovanni Inglese, funzionario dell’agenzia delle entrate, già candidato sindaco di Partanna, per i grillini, alle elezioni del 2013.  E’ invece rimasto fuori, un po’ a sorpresa, Maurizio Oddo, candidato sindaco alle recenti elezioni amministrative di Erice.

In totale erano quasi 700 i candidati alle primarie on line, le cosiddette “regionarie” del M5S per la definizione delle liste nei collegi che eleggeranno la nuova ARS. L’avvicinamento alle elezioni del 5 novembre prossimo avrà comunque un’altra importante tappa per il movimento di Beppe Grillo. Sabato 8 e domenica 9, infatti, altro step del voto on line per indicare il candidato alla presidenza della Regione. Scontata appare la nomination di Giancarlo Cancelleri. Il risultato sarà comunicato, domenica sera al Castello a Mare di Palermo, nel corso di una convention cui prenderanno parte lo stesso Grillo, Davide Casaleggio e Luigi Di Maio.

Alcamo-Minorenne incubo degli anziani ad Alcamo, i carabinieri lo arrestano

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Si appostava nei vicoli e negli angoli più interni del centro storico in attesa della “preda”. Le sue vittime preferite erano gli anziani: e quando ne individuava una non esitava un solo attimo ad entrare in azione, aiutato anche dalla sua agilità. Da qualche tempo era diventato un vero incubo per i vecchietti che abitavano nel cuore del centro storico, specie nelle stradine dove a stento c’è lo spazio per poter transitare una sola auto. I carabinieri della locale stazione, guidati dal Luogotenente Salvatore Lo Faro, hanno messo fine a questa angoscia e paura tra gli anziani. Hanno scoperto l’autore di questi raid criminale: è un alcamese di appena 16 anni, spalleggiato da un complice di 15 anni anche lui alcamese che però è stato solo denunciato, arrestato dopo un’articolata indagine fatta di ricostruzioni minuziose da parte degli inquirenti che sono riusciti a ricostruire il quadro probatorio. Inizialmente il 16enne è stato denunciato ma a seguito di una serie di riscontri è stato raggiunto all’alba di oggi da un provvedimento dell’autorità giudiziaria minorile che ha disposto la custodia cautelare e il ricovero in una comunità. Al minorenne sarebbero stati addebitati almeno tre scippi ad altrettanti anziani. L’ultimo, agli inizi dello scorso mese di giugno, gli è stato fatale. In questo caso ha avvicinato la sua vittima sorprendendolo alle spalle e strappandogli dalle mani la borsa con violenza, al punto che l’anziano è caduto rovinosamente a terra riportando anche lesioni. I carabinieri hanno subito avviato le indagini e hanno incastrato il ragazzino grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nelle attività commerciali della zona in cui è avvenuto lo scippo. In particolare il 16enne viene riconosciuto poche ore dopo lo scippo mentre si aggirava tra i vicoli del centro storico con lo stesso identico vestito utilizzato durante il suo raid criminale. Il minorenne, una volta scoperto, ha deciso di collaborare con i militari dell’Arma indicando anche il luogo in cui aveva gettato il portafogli scippato all’anziano poco prima. Le indagini sono andate ancora avanti e i carabinieri hanno ricostruito almeno altri due scippi a donne anziane fatte dallo stesso 16enne alcamese. Da qui la decisione dell’autorità giudiziaria di inasprire la misura cautelare nei confronti del ragazzo.

Alcamo-Il liceo “Allmayer” resta in viale Europa….almeno per ora, ma l’ex Provincia non chiarisce

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Il liceo “Allmayer” di Alcamo resta nella sua sede di viale Europa, almeno per il momento. Per tutto il prossimo anno scolastico 2017-2018. Questa la decisione presa dall’attuale commissario dell’ex Provincia regionale di Trapani, Raimondo Cerami, che ha assicurato che resta congelata la dismissione del plesso che ospita 700 studenti e che, nelle mire del funzionario, sarebbe dovuta essere stata trasferita già a settembre prossimo in locali di proprietà del Libero Consorzio in contrada Sasi a Catalafimi per abbattere i costi dell’affitto dell’immobile.

In realtà è arrivato un comunicato dell’ex Provincia che non chiarisce molto: si conferma l’intenzione di dismettere i locali e non si dà alcuna tempistica. Per cui le rassicurazioni della permanenza per tutto il prossimo anno restano solo verbali e nulla di più. Al contrario nella nota il commissario Cerami conferma le difficoltà economiche a far fronte al pagamento del canone annuo della locazione dell’immobile di viale Europa pari a 206 mila euro e poi sembra scaricare ogni responsabilità al Comune: “E’ stata ufficializzata la propria decisione (cioè della dimissione dei locali di viale Europa, ndr) in tempo congruo – si legge – per venire incontro agli interessi della collettività alcamese e non si esclude la possibilità di recepire eventuali proposte migliorative che tengano però conto delle irreversibili necessità di azzeramento dei fitti passivi”.

Per il momento comunque ha sortito i suoi effetti l’ondata di proteste avanzata da corpo docente, studenti, famiglie e politica. Decine e decine le mail che sono state inviate all’ex Provincia da parte del comitato cittadino sorto per il mantenimento ad Alcamo del liceo “Allmayer”.

Le intenzioni del commissario erano state ufficializzate venerdì scorso con una lettera con cui per l’appunto si preannunciava l’intendimento di spostare nel territorio calatafimese l’istituto che oggi conta ben 900 iscritti nei vari indirizzi, di cui 700 allocati proprio in viale Europa, e che è cresciuto esponenzialmente in questi anni.

Da qui è sorto il comitato cittadino che ha fatto presente i tanti disagi a cui sarebbero andati incontro la stragrande maggioranza degli iscritti alcamesi ma anche i pendolari delle zone limitrofe. In realtà il problema dei locali da tempo si pone per l’Allmayer per via della sua esponenziale crescita di iscritti. Tanto che la dirigenza scolastica aveva chiesto al Comune la possibilità di poter dare un locale in comodato d’uso dove poter ospitare 5 classi, appello che però è rimasto tale sino ad oggi.

Il governo cittadino ha accolto anzitutto con favore lo scampato pericolo ma in realtà il problema è solo rinviato proprio perchè l’ex Provincia ha confermato l’intenzione di trasferire la scuola in altro immobile per abbattere il costo dell’affitto.  Il sindaco Domenico Surdi ha puntato il dito contro la politica degli ultimi 40 anni: “E’ stata poco lungimirante – ha detto a chiare lettere – e si è arrivati a questo punto a causa di una mala politica che non ha pensato a creare le condizioni per una situazione logistica sicura che superasse l’attuale logica poco conveniente della locazione”. Parole che non potevano scatenare la reazione seppur pacata.

Alcamo-Dramma dell’acqua e c’era una volta il bidon day

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Per gli alcamesi  sono veri e propri bollettini di guerra. Per il Comune comunicati stampa diramati anche tramite social, che tantissime persone, soprattutto anziane non vedono e quindi spesso debbono chiedere ai vicini di casa per cercare di azzeccare quello che è diventato un terno al lotto. Ovvero scoprire, vestendo i panni di 007, quando e per quante ore scorrerà l’acqua dai rubinetti delle abitazioni alcamesi. Estate 2017: alle temperature altissime corrisponde la scarsità di acqua, legata anche al calo delle sorgenti per la perdurante siccità. Turni lunghi per come è spesso accaduto negli ultimi tre quarti di secolo. La chiusura dei pozzi privati, la cui acqua veniva utilizzata per usi non potabili, ha aggravato la situazione. Che la gestione dei pozzi andasse regolamentata è giusto. Ma con l’attuale situazione perché non promuovere una conferenza di servizi in prefettura per vedere di potere requisire tale acqua, che il Comune si può fare pagare in rapporto alla capienza delle autobotti ? Tutti i tentativi per alleviare i disagi agli alcamesi andrebbero fatti. Intanto le lamentele aumentano. Spesso i vigili urbani sono chiamati al Bottino per regolamentare i prelievi. Al Comune vengono presentate una media di cento istanze al giorno per acquistare l’acqua dal bottino. Migliaia di metri cubi che vengono meno alla normale erogazione nelle abitazioni. Gli alcamesi subiscono e patiscono ma un tempo si registravano mobilitazioni. Come accadde domenica  12 maggio 2013 quando ad Alcamo arrivò il bidon-day. A lanciare l’ appello alla mobilitazione per il perdurare dell’emergenza idrica furono i cinque stelle. Il Movimento 5 Stelle per domenica 12 maggio 2013 invitò gli alcamesi a scendere in piazza. “Siamo nel 2013 – tuonarono testualmente i grillini – e ancora la cittadinanza alcamese deve subire la costante umiliazione di non poter comprendere quali siano le dinamiche che non permettono al cittadino di avere acqua corrente e potabile ogni giorno. Cercheremo di scoprirlo insieme e serve tutto l’aiuto da parte di tutti”.  E anche oggi quelle dinamiche restano tali perché  si continua a raccontare  le stesse cronache senza alcun complottismo. Infatti partiti, movimenti, organizzazioni di categoria, associazioni dei consumatori stanno in silenzio.  Così da anni raccontiamo fatti oggettivi, che anche oggi,  sotto gli occhi di tutti. Intanto finalmente sono stati consegnati i lavori per riutilizzare l’acqua di Cannizzaro.

Alcamo-Automobilismo, revival per ricordare la gara sul Monte Bonifato

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Il revival è dedicato sia alle auto storiche che ai moderni bolidi. Per domenica prossima, infatti, il club auto e moto d’epoca “Francesco Sartarelli” di Trapani ha organizzato una passeggiata-cronoscalata tra i tornanti del Monte Bonifato la cui ultima edizione si svolse il 24 giugno del 1984. Il club “Sartarelli” ha programmato tutto per come avveniva un tempo ma chiaramente con significative variazioni. Verifiche sportive domenica alle 8 in piazza Bagolino con partenza della prima vettura alle 10. Alle 10,30 partenza con sfilata per via Monte Bonifato e alle 13,30 premiazione presso il ristorante la Funtanazza, per come accadeva la domenica sera dopo la gara e le eventuali verifiche ai motori, dopo ricorsi degli sconfitti. Le verifiche  effettuate nell’auto officina del meccanico Renzo Di Cristina, che continua ad essere, nei giorni scorsi ha festeggiato 81 anni, punto di riferimento per i proprietari di auto antiche. La prima edizione della cronoscalata al Monte Bonifato si svolse il sei ottobre del 1963. Primo assoluto il bagherese Nino Todaro su Maserati. Tredici i piloti che hanno iscritto il loro nome sull’ albo d’oro. Da Ignazio Capuano a Clemente Ravetto. Da Caterpillar ad Alfio Gambero. Da Ferdinando Latteri a Pam. Da Enrico Grimaldi che vinse tre edizioni, a Luigi Moreschi, Giampaolo Ceraolo e Benny Rosolia. La cronoscalata al Monte Bonifato con le sue prime edizioni interpretava ancora un automobilismo romantico. Ovvero quando la maggior parte delle auto si preparavano nelle autofficine come quella di Renzo Di Cristina, Andrea Messana e fratelli Cassarà. Poi c’erano le vetture che venivano da fuori Alcamo spesso “preparate” da famosi meccanici italiani come Facetti o Belotti. Tra i piloti più famosi dell’Abarth alla Monte Bonifato Peppe Virgilio e Totò Calascibetta.  I migliori piloti alcamesi di quell’epoca sono stati soprattutto Nino Catalano, che ha partecipato a molte gare in tutta Italia. Salvatore Pirello che con la sua Alfa Gt dove arrivava faceva quasi sempre il primo di classe. Un capitolo a parte merita Salvatore Spinelli che ancora oggi con la sua Alfa Romeno Gta colleziona primi posti ed è uno dei piloti di punta della scuderia del Portello. Ha vinto diversi campionati italiani e partecipato all’estero a gare di durata. E la storia di Salvatore Spinelli continua anche oggi. Possiede diverse Alfa Romeo, modelli antichi e di grande fascino, che potrebbero figurare in un museo. Diversi primi posti e buoni piazzamenti ottennero Giuseppe Grimaudo, il barbiere volante, e l’ex assessore del Psi,  Vincenzo Lombardo. “Il rombo dei motori disturba gli uccelli”, annullata la Monte Bonifato”.Così titolammo sul Giornale di Sicilia nel 1985. Infatti la sezione della Lipu di Alcamo presentò un esposto al prefetto, che annullò la gara. E gli uccellini che vivono sui monti di centinaia posti dove si svolgono cronoscalate hanno forse un’altra indole? Fatto sta che la gara, magistralmente diretta, per tantissimi anni,  dall’avvocato Rino Soresi, venne soppressa e poi ripresa a singhiozzo. Trasformata in slalom: poche edizioni fino a scomparire per le proteste degli abitanti sul Monte Bonifato. Un peccato anche per il ritorno economico della città di Alcamo. Anche quest’anno è saltata la gara di slalom in programma ad Alcamo lo scorso 25 giugno sulla strada della stazione vecchia. Sulla cronoscalata al Monte Bonifato ha dedicato un libro Gaetano Liotta. Alcamo vanta forti tradizioni e passione per l’automobilismo i cui alfieri oggi, sono tra gli altri, a parte l’immortale Salvatore Spinelli,  Nino Blunda, Gaspare Rizzo, Ignazio Amato, Mario De Simone, e nel campo dei rally Francesco Ospedale e Amato. Tra i più forti piloti di rally e non solo in Sicilia, l’alcamese  Pier Lugi Trupiano, costretto a lasciare il volante per un incidente in moto.

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