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lunedì, Giugno 9, 2025
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Fuori pericolo il bimbo aggredito da due alani. Lunga la guarigione

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Il bambino è fuori pericolo ma lo stesso piccolo di appena 8 anni, i suoi familiari e la famiglia che lo ospitava sono ancora sotto un forte stato di schock. F.G., aggredito da due alani mentre giocava a casa di un amichetto, in contrada Sasi, in piena zona artigianale, ha il copro martoriato dai morsi dei grandi cani e dai susseguenti oltre 200 punti di sutura. Poi anche un paio di muscoli lacerati e una clavicola rotta. Anche Alcamo è rimasta colpita da questo episodio di cronaca e sui social si è scatenato il dibattito fra coloro che sono contro o a favore della detenzione di grossi cani con la discesa in campo anche degli animalisti. Il bambino, figlio di un noto imprenditore del settore abbigliamento per uomo e accessori, aveva per fortuna effettuato la vaccinazione antitetanica. Anche i due alani avevano rispettato tutto il percorso delle vaccinazioni. Nonostante questo, come previsto dalle leggi, dovranno essere sottoposti, per dieci giorni, all’osservazione da parte dell’ufficio veterinario dell’ASP. Intanto la piccola vittima si trova ricoverata all’ospedale dei bambini di Palermo dove è stata sottoposta a un corposa terapia antibiotica per scongiurare possibili infezioni. Poi seguiranno, a breve, alcuni interventi di chirurgia plastica per eliminare, quanto più possibile, i segni dei profondi morsi e soprattutto per ricostruire le fibre lacerate dei muscoli. I familiari di F.G. e quelli dell’amichetto coetaneo si tengono costantemente in contatto e, allo stato attuale, stanno collaborando su tutti i fronti. I due alani, invece continuano a passeggiare nel giardino dell’abitazione di contrada Sasi. Una razza di cani che non rientra fra quelle ritenute pericolose. Gli alani, infatti, seppur di enormi dimensioni non esternano solitamente esagerata aggressività come invece fanno i molossoidi. Non si riesce quindi a capire cosa sia scattato quindi nella mente dei due cani nel momento di abbattere la recinzione e scagliarsi sulla piccola vittima. Secondo alcune ipotesi tutto potrebbe essere scaturito da un istinto di protezione verso il proprietario che non era assolutamente in pericolo ma che stava soltanto divertendosi con l’amichetto, poi aggredito.

Alcamo. Si presenta “Mare nero” Il dramma dei migranti in un libro di Viviano

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“Mare nero” è il titolo del libro di Francesco Viviano, un inviato di Repubblica sul fronte dei migranti, che sarà presentato sabato prossimo alle 18 presso il centro congressi Marconi di Alcamo. Editore del libro è il farmacista-giornalista Ernesto Di Lorenzo. Interverranno i giornalisti Davide Camarrone e Giancarlo Mirone, letture di Pietro Artale con un intermezzo musicale con la giovane e brava Lucia Cassarrà. Nel libro vengono speranze e drammi di queste sfortunate persone che pur di sfuggire ad un drammatico destino nei loro paesi affrontano viaggi dove   spesso trovano la morte o per mano di spietati e criminali aguzzini, trafficanti di essere umani, oppure vengono travolte dalle onde per come è accaduto nelle ultime ore. Il libro dunque assume una grande attualità alla luce dell’insediamento al ministero dell’Interno del leghista Matteo Salvini. L’editore Ernesto Di Lorenzo ha già dato alle stampe dodici titoli di libri, che hanno riscosso successo. Di recente ha partecipato alla 31esima edizione del salone internazionale del libro, tenutasi a Torino. Interesse di pubblico e critica ha trovato a Torino “Mare Nero”, la cui prefasione è del giornalista Fabrizio Gatti. Francesco Viviano, palermitano,  da oltre 20 anni si occupa delle grandi emergenze umanitarie dei migranti nel Mediterraneo e di eclatanti fatti di cronaca. E’ stato inviato di guerra in Iraq e Afghanistan, vincitore di diversi premi. Molti alcamesi lo ricordano anche per la presentazione ad Alcamo della sua autobiografia raccontata nel libro “Io, killer mancato”. “Mare Nero” sarà presentato sabato prossimo ad Alcamo.

Alcamo, Lombardo nuovo assessore: guiderà Servizi sociali e Sport

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E’ Vito Lombardo (nella foto), già consigliere comunale dal 2012, con trascorsi nella sinistra, il nuovo assessore ad Alcamo della giunta del Movimento 5 Stelle guidata dal sindaco Domenico Surdi. L’annuncio è stato dato dallo stesso primo cittadino che quindi torna nel plenum della sua squadra assessoriale a pochi giorni dalle dimissioni di Roberto Russo. Lombardo, 46 anni, laureato in Scienze politiche, con esperienze da consulente del lavoro, capo azienda agricola, e persino nel campo giornalistico, è stato anche segretario della sezione “Pio La Torre-Alcamo Centro” dei Democratici di Sinistra. Venne eletto nel 2012 consigliere comunale nel movimento civico Abc da dove si dimise nel gennaio del 2016, a pochi mesi dalle nuove elezioni, perchè già in avanzata fase di avvicinamento con il Movimento 5 Stelle. Con i pentastellati si è riproposto in lista nel giugno del 2016 ed è stato rieletto esponente dell’assise con ben 604 preferenze. Oggi ricopre anche il ruolo di presidente della II commissione consiliare che ha competenze in Bilancio, Programmazione, Finanze, Patrimonio e Contenzioso, Affari Legali, Organismi Partecipati e Programmazione Comunitaria. La nomina ufficiale avverrà in settimana con un contestuale rimescolamento delle deleghe, anche questo preannunciato da Surdi. Appare molto probabile che Servizi a rete e Lavori pubblici, deleghe pesanti lasciate in eredità da Russo, possano andare a Vittorio Ferro; a cascata si rimoduleranno i vari compiti a tutti gli assessori della giunta. Secondo le indiscrezioni che trapelano da “radio municipio” pare che Lombardo avrà assegnate, tra le altre, le deleghe ai Servizi sociali e allo Sport. “A Roberto Russo – commenta il sindaco – va tutto il mio ringraziamento per il lavoro svolto in questi primi due anni di mandato. La professionalità, l’educazione, la passione che ha mostrato ogni giorno sono stati per me un grande sostegno. Sono sicuro rimarrà un punto di riferimento in questo progetto di miglioramento della città”. Sulla stessa lunghezza d’onda il neoassessore Lombardo che anzitutto ringrazia il dimissionario per il lavoro svolto e poi spiega i motivi della sua investitura: “Il sindaco, Domenico Surdi, – evidenzia – ha chiesto la mia disponibilità ed io con senso di responsabilità verso i miei concittadini ho accettato. Darò il massimo, con la consapevolezza di mettermi al servizio di tutta la nostra comunità affinchè Alcamo diventi un paese in cui i nostri figli e nipoti possano scegliere di poter rimanere”. Lombardo è stato di recente “investito” dal caso della richiesta di restituzione dell’indennità che, a detta della dirigente dell’Avvocatura Giovanna Mistretta, sarebbe stata erroneamente liquidata nel 2014. Si tratta della liquidazione delle somme di parte delle indennità per sindaci, consiglieri e assessori che a cavallo tra il 2012 e il 2013 non ebbero trattenuto il 30 per cento per lo sforamento del Patto di stabilità. Lombardo sicuramente non sarà tra coloro che presenteranno ricorso anche perchè decadrebbe automaticamente in  quanto incompatibile con la carica che ricopre secondo quanto dispone la norma in materia.

Alcamo, il padre gli nega i soldi e lui gli sfascia il negozio: ai domiciliari noto figlio di commerciante

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Ogni giorno bussava alla spalla del padre e chiedeva soldi. Piccole somme di denaro ma di continuo, anche due o tre volte al giorno. L’ultimo diniego però ha fatto esplodere la sua rabbia, forse perchè quei soldi, ma questo al momento è soltanto un sospetto, gli servivano per acquistare della droga. Con la pesantissima accusa di estorsione è stato arrestato Antonino Riccobono, 33 anni, figlio di un noto commerciante di abbigliamento della città.

Una famiglia da sempre schiva e lontana dai riflettori, dinastia di infaticabili lavoratori, che però adesso sta scontando un vero e proprio incubo. Il 33enne, infatti, ha mostrato sempre più spesso negli ultimi tempi segni di violenza e quanto accaduto due giorni fa è solo il culmine di un escalation di aggressività di cui la famiglia è da tempo vittima. Ha infatti danneggiato gran parte dell’attività commerciale di corso VI Aprile, sotto gli occhi attoniti di clienti e passanti che in quel momento si trovavano nei pressi dal momento che stiamo parlando di una delle zone più frequentate della città.

E’ accaduto in pieno giorno con il giovane accecato da una rabbia incontrollata. E’ stato il padre stesso che, impaurito e stanco di quel che era costretto ogni giorno a dover sopportare, ha lanciato l’allarme ai carabinieri. In pochi istanti i militari dell’Arma, guidati dal capitano Giulio Pisani, si sono recati sul posto e con i loro stessi occhi hanno potuto vedere la furia devastatrice di Antonino Riccobono. Secondo quanto raccontato dai familiari agli stessi carabinieri, il 33enne si sarebbe recato al negozio per chiedere ancora soldi al padre.

Questi però, ha deciso di ribellarsi e di dire “no”, probabilmente perchè anche lui insospettito dal fatto che le continue richieste di soldi potessero essere la conseguenza di acquisto di sostanze stupefacenti. Ma qui siamo comunque sul campo sempre delle ipotesi che dovranno essere eventualmente suffragate nelle prossime ore dagli inquirenti. Oltretutto qualche ora prima pare che già gli era stata concessa una piccola somma di denaro. Alla parola “no” Antonino Riccobono non ci ha visto più ed è andato in escandescenze.

Ha ribaltato i tavolini con piano in vetro che sono andati in frantumi e distrutto anche gli espositori all’interno della stessa attività commerciale. Non contento il giovane si è anche recato davanti al negozio e con un oggetto contundente ha tagliato le gomme dell’auto del padre che era posteggiata proprio nel marciapiede antistante il negozio. L’ennesimo gesto di rabbia e frustrazione che rende ancor più amaro il dramma familiare. Una volta sul posto i carabinieri, dopo aver raccolto la testimonianza del padre, hanno rintracciato e arrestato Antonino Riccobono. L’arresto è stato convalidato e allo stesso 33enne sono stati concessi i domiciliari.

Alcamo, si dimette assessore Russo: sostituto già pronto, rimescolamento deleghe in vista

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L’erede del dimissionario assessore Roberto Russo (nella foto) è già pronto. Nome al momento top secret, non trapela nulla dagli ambienti del Movimento 5 Stelle. Ma ciò che è certo è che l’avvicendamento in giunta porterà anche ad un rimescolamento delle deleghe e questo lo conferma il sindaco Domenico Surdi. “In questo fine settimana chiudiamo il cerchio sulla nomina e poi contestualmente alla nomina ci sarà una revisione delle deleghe” evidenzia. Dopo poco più di due anni lascia il timone Russo. 54 anni tra qualche giorno, ha dato l’addio alla giunta del Movimento 5 Stelle lasciando deleghe pesantissime, a testimonianza del suo ruolo chiave in questo progetto politico-amministrativo. A lui sono stati affidati Ambiente, Servizio idrico integrato, Servizi a rete, Politiche energetiche e Lavori pubblici. I motivi delle dimissioni, protocollate ieri pomeriggio, sono quelle di inderogabili impegni nella vita professionale divenuti inconciliabili con la pesante attività amministrativa. Ingegnere con un importante portafoglio di clienti storici, progettista di numerose commesse pubbliche e non solo, Russo conferma l’inconciliabilità ma è lui stesso che alla fine ammette che c’è anche dell’altro: “Per il 90 per cento hanno influito motivi di carattere lavorativo”. Per il restante 10 per cento ci sarebbero anche motivi legati agli ostacoli che ha trovato nello svolgimento della sua attività assessoriale. Si ventila del rapporto da sempre tesissimo con la dirigente della Direzione IV Anna Parrino che si occupa proprio di Servizi tecnici e Lavori pubblici in genere. Lui però smentisce, anche se non del tutto: “Nessun problema personale – sostiene -, certamente ci si scontra ogni giorno con una situazione della macchina burocratica che a mio parere vede Alcamo come caso limite. I rapporti sono stati difficili ma non per motivi personali ma perché il tipo di mansione di questi dipendenti ha importanti responsabilità. Gli uffici non sono stati tempestivi nel recepire le nuove norme che regolano la materia dei lavori pubblici, oggi la macchina burocratica ha problemi di invecchiamento eccessivo che non permette al personale, per ragioni di conoscenza e culturali, di stare al passo con le tecnologie”. Insomma, ad essersi scontrata una mentalità 2.0 come quella di Russo, che da libero professionista al fianco delle imprese ha visioni della burocrazia tutt’altro che elefantiaca, con quella a velocità ridotta degli enti locali in genere. E vivere da dentro i problemi di una macchina che va al passo di lumaca non è stato facile. Russo lascia con molti obiettivi che sono oramai dietro l’angolo: il nuovo piano rifiuti appena approvato dal consiglio, si va verso la conclusione dei lavori per la riattivazione delle sorgenti di Cannizzaro ed è imminente l’apertura del rifugio sanitario con annessa sala operatoria. “Molto invece c’è da fare ancora nel campo del risparmio energetico, delle manutenzioni degli edifici comunali tra cui le scuole – ammette lo stesso assessore dimissionario -. Sono state date le indicazioni necessarie agli uffici per la partecipazione ai prossimi bandi regionali di finanziamento”.

Alcamo Marina. Nuovo capitolo della frana sulla Collina del disonore

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n un primo momento la richiesta di incontro era stata accolta dal Comune. Ma un paio di giorni fa è arrivata una nuova comunicazione con la quale il Comune informava che l’incontro era stato rinviato a data da destinarsi per approfondimenti. L’approfondimento riguarda una vicenda che risale al febbraio del 2009 e che dopo oltre nove anni dovrebbe essere stata sviscerata in tutti i particolari. Infatti sono stati celebrati processi in sede penale e civile. Sono state presentate montagne di relazioni ma la situazione sembra ad un punto morto. Quindi i proprietari, rimasti in tre dei villini, costruiti con tanto di concessione edilizia a valle della zona dove si verificò una grande frana, anche per la prossima estate vedranno il mare col binocolo, cioè da Alcamo. Eppure la relazione di una trentina di pagine, con allegate riprese satellitari, è stata presentata un paio di mesi fa al Comune di Alcamo, sostiene che non ci sono pericoli. La relazione è stata predisposta dall’ingegnere Ignazio Ferrarella e presentata dall’avvocato Maurizio Lo Presti, che assiste gli ultimi tre proprietari che da nove anni, e non per colpa loro, hanno avuto dichiarati inagibili i villini. Addirittura ci sarebbe anche chi paga regolarmente la tassa sulla raccolta dei rifiuti pur non usufruendo dell’immobile da nove anni. Già vari immobili hanno usufruito, nel tempo, della revoca dell’ordinanza e i proprietari hanno potuto riaprire le loro case per trascorrere la villeggiatura, che come da tradizione, per la maggior parte degli alcamesi, inizia il 22 giugno per concludersi il dieci settembre. Nella relazione viene sottolineata “la mancanza di cura nella regolazione del flusso delle acque di superficie, di opere di contenimento, interventi di sicurezza che hanno provocato altri smottamenti. Nella relazione presentata i al Comune viene chiesta la revoca delle ordinanze di inagibilità “perché non c’ è più alcun pericolo – dice l’avvocato Maurizio Lo Presti- e pertanto i proprietari e famigliari possono riutilizzarle per godere in pieno titolo dei loro immobili”. Si allungano i tempi per la revoca delle ordinanze di inagibilità e già l’avvocato Lo Presti sta tornando alla carica per far si che i proprietari possano tornare a godere dei loro immobili. Intano continua il dibattito per avviare i lavori di consolidamento sulla Collina del disonore, che fotografa la precarietà di una località balneare martoriata da migliaia di colate di cemento abusivo.

Orestiadi di Gibellina. Il Festival nel ricordo del terremoto nel Belice

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Nel ricordo del terremoto del Belice di 50 anni fa. Questo il filo conduttore di una delle manifestazioni più importanti che si svolgono in provincia di Trapani. Parliamo delle Orestiadi di Gibellina in programma dal sette luglio all’undici agosto. Quet’anno si celebra la 37esima edizione di un evento creato da un personaggio eccezionale quale è stato Ludovico Corrao, per tanti anni sindaco di Gibellina. Tre eventi prodotti in esclusiva per il Festival, tre prime nazionali, un laboratorio di teatro sensoriale, un premio teatrale e due produzioni rivolte a giovani artisti under 35, un weekend dedicato al decennio 68/78, e ancora incontri, letture, performance. La 37esima edizione del Festival delle Orestiadi di Gibellina (7 luglio – 11 agosto), con la direzione artistica di Alfio Scuderi, sarà un’edizione speciale, segnata dal ricordo del terremoto del 1968, testimoniato da artisti tra i quali Alessandro Haber, Stefano Accorsi, Marco Baliani, Silvia Ajelli, Emilio Isgrò, Francesca Benedetti, Paolo Briguglia, Filippo Luna, Vincenzo Pirrotta, Claudio Gioè e Leo Gullotta. Attraverso la memoria, la narrazione e la storia, gli artisti guideranno idealmente nel ricordo del cinquantesimo anniversario del terribile sisma che distrusse la città di Gibellina analizzando anche il travaglio politico e sociale di quello stesso anno, un vero e proprio terremoto culturale. Sarà quindi un’edizione emotiva volta a rafforzare l’identità delle Orestiadi attraverso l’unicità dei suoi progetti, confermando Gibellina come uno dei poli principali dell’arte contemporanea in Sicilia. Orestiadi 2018 ovvero un mese all’insegna della cultura contemporanea, della narrazione, del teatro che si snoda attraverso quattro temi: #ClassicoContemporaneo, #QuarantaCinquanta, #CittaLaboratorio, #PoeticamenteSicilia”.

Alcamo. Fedeli mobilitati per la Solennità del Sacro Cuore di Gesù

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Si concluderà venerdì otto giugno con la processione della statua del Sacro Cuore di Gesù, a partire dalle ore 19, la solennità in corso di svolgimento nell’omonima chiesa del viale Europa di Alcamo. Questo l’itinerario della processione dell’otto giugno: Viale Europa, vie Croce, Virgilio, Nenni, Narici, viale Europa. Vie Santissimo Salvatore, Montalto, Milicia, Cossentino, Madonna del Riposo, Moro. Viale Europa, vie Leone XIII, Cleopatra, Santissimo Salvatore, Pitagora, Montesanto, Galati, Vittorio Veneto, viale Europa con arrivo alla chiesa del Sacro Cuore di Gesù. Intanto proseguono i riti religiosi e il programma ricreativo. Giornate comunitarie sino a martedì 22 maggio. Iniziata la novena il 30 maggio. E dallo scorso 30 maggio al 2 giugno e dal 4 all’otto giugno recita delle lodi e celebrazioni eucaristiche e tra le iniziative ieri il rito dell’affidamento al Cuore di Gesù dei bambini battezzati quest’anno. Il sette giugno la cerimonia eucaristica sarà presieduta, ore 20, dal vescovo Pietro Maria Fragnelli, mentre giorno otto a partire dalle ore 19 si svolgerà la processione con la sacra statua del Cuore di Gesù. Nel programma ricreativo il torneo di calcetto conclusosi martedì. Successo del mini festival clown e per il concerto della corale Francesca Adragna. Questa sera animazione musicale popolare alle 21,30 in via Guttuso. Domani “Bicicliamo” nona passeggiata in bici per tutti e Luna park 2 con dolci, giochi e sketch in parrocchia. Il 4 e 5 giugno nel salone parrocchiale la commedia “Accadde tutto in canonica” e il sei giugno alle 21 serata di karaoke sempre nel salone parrocchiale. L’otto giugno la processione.

Alcamo. Festa della Madonna. Corteo storico, predisposto il programma

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Fatto il programma di quelli che saranno tra gli eventi di primissimo piano durante i festeggiamenti in onore di Maria Santissima dei Miracoli, Patrona di Alcamo in programma dal 19 al 21 giugno prossimi. Parliamo degli eventi messi a punto dall’Associazione dei cavalieri dei conti di Modica, presieduta da Vincenzo La Colla che ha lavorato a stretto contatto con l’assessore Lorella Di Giovanni, che cura tutte le manifestazioni di un programma, molto variegato ma che punta soprattutto alla salvaguardia di antiche tradizioni da far conoscere oggi soprattutto ai giovani. Un corteo in costumi medievali composto da cento persone. Trenta cavalieri in groppa a trenta splendidi cavalli andalusi e frisoni. Giorno 19 giugno si terrà la mostra del carretto siciliano nell’atrio del Collegio dei gesuiti, con tanti oggetti che fanno parte della cultura e della civiltà contadina, che lo scorso anno ha avuto oltre 20 mila visitatori. Giorno 17 giugno il piazzale che si trova accanto al quartiere di San Vituzzo, primo insediamento urbano della città di Alcamo, ospiterà dalle ore 17 il mercato medievale animato da tante persone in costumi d’epoca. Ma l’evento clou è il corteo storico fissato per il 20 giugno con partenza dal castello dei conti di Modica, dopo la conclusione della cerimonia della “calata” delle autorità al santuario che assistono alla messa celebrata dal vescovo. Il via del corteo che attraverserà le principali strade cittadine, dalle 21 per una notte all’insegna della riscoperta delle tradizioni. Il Comune si avvarrà della disponibilità e professionalità di tante associazioni alcamesi. Rappresentazioni teatrali, street food, riti religiosi, proiezioni di film, balletti, raduno di Fiat 500, tornei sportivi e tanto altro dovrebbero caratterizzare il festino, che ricordiamo è principalmente religioso. Concerti, passeggiate e visite al mercatino in piazza della Repubblica dove vengono collocati stand con prodotti che ormai si trovano tutto l’anno nelle varie feste paesane. Tre-quattro i commercianti locali che partecipano a tale mercato che dura tre giorni. In piazza della Repubblica sono in corso lavori anche all’interno della villa e il Comune deve fare la massima attenzione perché viali e aiuole si trasformano, ogni anno durante il festino, in veri e propri bivacchi. I viali all’interno della villa in parcheggi per furgoni dove anche si cucina all’aperto. Sarebbe un vero peccato che tale polmone verde subisse danni ancora prima della sua inaugurazione. Perché non provare a spostare tale mercato in piazza Bagolino, dove il traffico scorre agevolmente nella corsia lato ovest con possibilità di lasciare le auto nel parcheggio sotterraneo, mentre in piazza della Repubblica si crea il caos per il traffico anche per gli autobus?

Alcamo-Salvare il Castello di Calatubo: si può donare il 5×1000

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Anche quest’anno gli alcamesi potranno contribuire con un piccolo gesto a salvare il Castello di Calatubo. Il Comune ha infatti appena confermato l’autorizzazione all’utilizzo del 5×1000 per destinarlo all’antico maniero che giorno dopo giorno rischia di sbriciolarsi. Dunque tutti gli introiti che saranno incassati da questa donazione, che è obbligatoria da parte dei contribuenti all’atto di presentare la dichiarazione dei redditi, saranno destinati a questo splendido Castello che grazie ai volontari dell’omonima associazione si sta provando a restaurare pezzo dopo pezzo, o quantomeno a mantenere ciò che è rimasto sino ad oggi in piedi. “Il fine ultimo – afferma il presidente dell’associazione ‘Salviamo il Castello di Calatubo’, Stefano Catalano – è quello di contribuire alla tutela del nostro patrimonio storico-ambientale. A tal fine, si sensibilizzano i Caf, i consulenti, i commercialisti che operano nel territorio della città affinché svolgano un’adeguata azione di informazione al riguardo”. Basterà semplicemente inserire il codice fiscale del Comune alcamese che è 80002630814 per destinare il proprio 5×1000. L’anno precedente l’introito è stato di circa 5 mila euro. Alcamo ha bisogno di questi fondi per far rinascere un Castello di straordinaria bellezza che però oggi è ridotto ad un rudere a causa dell’abbandono, del degrado e dell’incuria del tempo. Il bene, la cui esistenza è datata attorno all’anno mille, è stato una fortezza militare e successivamente masseria e infine un ovile. L’azione distruttiva degli animali, il terremoto del 1968 e l’assenza d’interventi condusse al crollo dei solai e infine delle murature. Recentemente sempre i volontari dell’associazione si sono sbracciati per garantire l’accessibilità al sito che era ostruita dalla fitta vegetazione che aveva invaso anche i sentieri ipoteticamente pedonali. In questi ultimi mesi è avvenuto il cedimento delle colonne dei magazzini dove un tempo si produceva il rinomato vino reale, pluripremiato in tutta Europa. Ora c’è la fondata possibilità che possa venir giù da un momento all’altro la torretta settecentesca. Ci sono evidenti segni di collassamento della struttura. Ma sono altre le aree a rischio: ad esempio la cupola che si trova nella parte araba del Castello, e poi “Il mastio” (incorporato nel palazzo fortificato). Quest’ultima parte è la più pericolante: mancano alcune pietre alla base e tra l’altro questa struttura ha già subito diversi crolli dal momento che un tempo era alta 15 metri. Tutte parti di un sito di straordinaria bellezza che davvero presto potrebbe diventare poco più che un rudere. In modo informale il Comune di Alcamo ha espresso l’intenzione di installare dei puntuali nelle aree più a rischio del Castello di Calatubo ma chiaramente sarebbe solo un intervento tampone. Servono dei veri e propri lavori di consolidamento per evitare che questo sito storico-culturale possa sgretolarsi e con esso secoli di storia. C’è anche il “Piano nobile” che rischia: il corridoio antistante le cucine è evidentemente curvato, ha profonde crepe anche la cosiddetta area del “salone delle feste”. Così come il sottoscala e l’accesso al passaggio segreto che in tutta evidenza necessita di un puntellamento. Senza dimenticare gli evidenti segni di rischio cedimento nell’arco di accesso al palazzo fortificato antistante il mastio.

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