Alcamo, il padre gli nega i soldi e lui gli sfascia il negozio: ai domiciliari noto figlio di commerciante

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Ogni giorno bussava alla spalla del padre e chiedeva soldi. Piccole somme di denaro ma di continuo, anche due o tre volte al giorno. L’ultimo diniego però ha fatto esplodere la sua rabbia, forse perchè quei soldi, ma questo al momento è soltanto un sospetto, gli servivano per acquistare della droga. Con la pesantissima accusa di estorsione è stato arrestato Antonino Riccobono, 33 anni, figlio di un noto commerciante di abbigliamento della città.

Una famiglia da sempre schiva e lontana dai riflettori, dinastia di infaticabili lavoratori, che però adesso sta scontando un vero e proprio incubo. Il 33enne, infatti, ha mostrato sempre più spesso negli ultimi tempi segni di violenza e quanto accaduto due giorni fa è solo il culmine di un escalation di aggressività di cui la famiglia è da tempo vittima. Ha infatti danneggiato gran parte dell’attività commerciale di corso VI Aprile, sotto gli occhi attoniti di clienti e passanti che in quel momento si trovavano nei pressi dal momento che stiamo parlando di una delle zone più frequentate della città.

E’ accaduto in pieno giorno con il giovane accecato da una rabbia incontrollata. E’ stato il padre stesso che, impaurito e stanco di quel che era costretto ogni giorno a dover sopportare, ha lanciato l’allarme ai carabinieri. In pochi istanti i militari dell’Arma, guidati dal capitano Giulio Pisani, si sono recati sul posto e con i loro stessi occhi hanno potuto vedere la furia devastatrice di Antonino Riccobono. Secondo quanto raccontato dai familiari agli stessi carabinieri, il 33enne si sarebbe recato al negozio per chiedere ancora soldi al padre.

Questi però, ha deciso di ribellarsi e di dire “no”, probabilmente perchè anche lui insospettito dal fatto che le continue richieste di soldi potessero essere la conseguenza di acquisto di sostanze stupefacenti. Ma qui siamo comunque sul campo sempre delle ipotesi che dovranno essere eventualmente suffragate nelle prossime ore dagli inquirenti. Oltretutto qualche ora prima pare che già gli era stata concessa una piccola somma di denaro. Alla parola “no” Antonino Riccobono non ci ha visto più ed è andato in escandescenze.

Ha ribaltato i tavolini con piano in vetro che sono andati in frantumi e distrutto anche gli espositori all’interno della stessa attività commerciale. Non contento il giovane si è anche recato davanti al negozio e con un oggetto contundente ha tagliato le gomme dell’auto del padre che era posteggiata proprio nel marciapiede antistante il negozio. L’ennesimo gesto di rabbia e frustrazione che rende ancor più amaro il dramma familiare. Una volta sul posto i carabinieri, dopo aver raccolto la testimonianza del padre, hanno rintracciato e arrestato Antonino Riccobono. L’arresto è stato convalidato e allo stesso 33enne sono stati concessi i domiciliari.