Alcamo-Salvare il Castello di Calatubo: si può donare il 5×1000

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Anche quest’anno gli alcamesi potranno contribuire con un piccolo gesto a salvare il Castello di Calatubo. Il Comune ha infatti appena confermato l’autorizzazione all’utilizzo del 5×1000 per destinarlo all’antico maniero che giorno dopo giorno rischia di sbriciolarsi. Dunque tutti gli introiti che saranno incassati da questa donazione, che è obbligatoria da parte dei contribuenti all’atto di presentare la dichiarazione dei redditi, saranno destinati a questo splendido Castello che grazie ai volontari dell’omonima associazione si sta provando a restaurare pezzo dopo pezzo, o quantomeno a mantenere ciò che è rimasto sino ad oggi in piedi. “Il fine ultimo – afferma il presidente dell’associazione ‘Salviamo il Castello di Calatubo’, Stefano Catalano – è quello di contribuire alla tutela del nostro patrimonio storico-ambientale. A tal fine, si sensibilizzano i Caf, i consulenti, i commercialisti che operano nel territorio della città affinché svolgano un’adeguata azione di informazione al riguardo”. Basterà semplicemente inserire il codice fiscale del Comune alcamese che è 80002630814 per destinare il proprio 5×1000. L’anno precedente l’introito è stato di circa 5 mila euro. Alcamo ha bisogno di questi fondi per far rinascere un Castello di straordinaria bellezza che però oggi è ridotto ad un rudere a causa dell’abbandono, del degrado e dell’incuria del tempo. Il bene, la cui esistenza è datata attorno all’anno mille, è stato una fortezza militare e successivamente masseria e infine un ovile. L’azione distruttiva degli animali, il terremoto del 1968 e l’assenza d’interventi condusse al crollo dei solai e infine delle murature. Recentemente sempre i volontari dell’associazione si sono sbracciati per garantire l’accessibilità al sito che era ostruita dalla fitta vegetazione che aveva invaso anche i sentieri ipoteticamente pedonali. In questi ultimi mesi è avvenuto il cedimento delle colonne dei magazzini dove un tempo si produceva il rinomato vino reale, pluripremiato in tutta Europa. Ora c’è la fondata possibilità che possa venir giù da un momento all’altro la torretta settecentesca. Ci sono evidenti segni di collassamento della struttura. Ma sono altre le aree a rischio: ad esempio la cupola che si trova nella parte araba del Castello, e poi “Il mastio” (incorporato nel palazzo fortificato). Quest’ultima parte è la più pericolante: mancano alcune pietre alla base e tra l’altro questa struttura ha già subito diversi crolli dal momento che un tempo era alta 15 metri. Tutte parti di un sito di straordinaria bellezza che davvero presto potrebbe diventare poco più che un rudere. In modo informale il Comune di Alcamo ha espresso l’intenzione di installare dei puntuali nelle aree più a rischio del Castello di Calatubo ma chiaramente sarebbe solo un intervento tampone. Servono dei veri e propri lavori di consolidamento per evitare che questo sito storico-culturale possa sgretolarsi e con esso secoli di storia. C’è anche il “Piano nobile” che rischia: il corridoio antistante le cucine è evidentemente curvato, ha profonde crepe anche la cosiddetta area del “salone delle feste”. Così come il sottoscala e l’accesso al passaggio segreto che in tutta evidenza necessita di un puntellamento. Senza dimenticare gli evidenti segni di rischio cedimento nell’arco di accesso al palazzo fortificato antistante il mastio.