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sabato, Giugno 7, 2025
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Castellammare del Golfo, Pd azzerato: dimissioni di massa, polemiche con i vertici

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Deflagra il Partito Democratico a Castellammare del Golfo. Questa mattina il suo segretario, Francesco Gianquinto, e tutti i componenti dell’esecutivo si sono dimessi dall’incarico. Accade a distanza di pochi giorni dall’esito delle elezioni amministrative che hanno visto vincere Nicola Rizzo, mentre la segreteria cittadina del Pd è uscita sconfitta dopo avere sostenuto la ricandidatura dell’uscente Nicola Coppola. Le voci di una profonda crisi interna ai Democratici sono state confermate ufficialmente dallo stesso segretario nel comunicato con cui contestualmente presenta le dimissioni dalla carica. Gianquinto rivela di essersi trovato contro gli stati maggiori del partito: “Con profonda amarezza – sostiene il segretario cittadino dimissionario – abbiamo anche preso atto della scelta effettuata dal Pd a livello regionale e provinciale che ha deciso di non sostenere questo Circolo in campagna elettorale. Anzi, in maniera incredibile ed irrispettosa della volontà degli iscritti al circolo locale, ha espressamente dichiarato di appoggiare il candidato Rizzo”. Sempre secondo la ricostruzione di Gianquinto, il circolo quasi all’unanimità avrebbe deciso di sostenere il primo cittadino uscente, anche perchè per tutti e 5 anni sono stati organici al governo cittadino avendo avuto in giunta l’assessore e vicesindaco Salvo Bologna: “Nonostante la decisione assunta dall’assemblea del Pd – aggiunge ancora l’oramai ex segretario – alcuni membri in maniera poco elegante e irrispettosa della democrazia interna hanno deciso di fuoriuscire dal partito, e alcuni addirittura candidati al consiglio comunale con altre compagini concorrenti della lista Coppola”. Quasi inevitabile la decisione dei vertici del Pd castellammarese che parlano di percorso avviato nel 2013 e concluso considerato l’epilogo: “E’ doveroso pertanto presentare in modo irrevocabile le nostre dimissioni dalle cariche ricoperte a livello locale, – scrive Gianquinto –  rimettendo il mandato dell’intera segreteria locale ai segretari provinciale e regionale, nonché al deputato regionale Baldo Gucciardi, i quali tutti sicuramente saranno in grado, come hanno già ampiamente dimostrato di saper fare, di prendere le decisioni per il bene del Partito Democratico senza ascoltare la base, rimanendo assenti dalle vicende castellammaresi e presentandosi solo al fine di raccogliere consensi, esautorando la dirigenza locale”.

 

Alcamo-Pulizia spiagge, solita solfa: Comune senza operai, soldi ai privati

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Il Comune chiama i privati per avviare la raccolta differenziata e farsi supportare nella pulizia delle spiagge di Alcamo marina. Ad essere stati stanziati quasi 60 mila euro per due differenti servizi attraverso la procedura negoziata, istituto che permette al municipio di poter ridurre i tempi di affidamento dell’appalto con invito diretto delle aziende che posseggono i requisiti. Una parte dell’appalto è destinato alla fornitura e collocazione di 120 trespoli per la raccolta differenziata di carta, vetro e alluminio, plastica e indifferenziato, presso la spiaggia da collocarsi ad una interdistanza di 50 metri. Il servizio consiste anche nello svuotamento giornaliero, festivi compresi, di questi contenitori. I rifiuti raccolti in maniera differenziata verranno conferiti nei luoghi indicati dal Comune nell’ambito del territorio comunale. Alla scadenza del servizio i trespoli verranno ritirati a cura della ditta e consegnati all’amministrazione comunale presso il Ccr di contrada Vallone Monaco. Gli interventi previsti nell’appalto dovranno avere inizio il 10 luglio ed essere completati entro il 14 settembre. I trespoli dovranno essere dotati con reggi sacco da 110 litri circa in polietilene con coperchio colorato secondo le differenti tipologie di rifiuto per raccolta differenziata. E’ previsto l’utilizzo giornaliero di 4 autocarri con vasca da 5 metri cubi e 4 operatori. E’ a carico dell’appaltatore la fornitura e collocazione di tutti i sacchetti necessari. L’altra parte dell’appalto comprende anche i servizi di pulizia ordinaria e straordinaria delle spiagge, su chiamata. In particolare la zona interessata è quella compresa tra il torrente San Bartolomeo ed il confine con Balestrate, ad eccezione delle aree concesse ai privati. L’obiettivo in questo caso del Comune è di farsi supportare per “sopperire ad eventuali criticità nel servizio di raccolta ordinariamente garantito con le maestranze comunali”. E siccome alla tirata dei conti il problema è sempre lo stesso, cioè la carenza di operai del Comune disponibili per poter effettuare la pulizia delle spiagge, ecco puntale la necessità per il municipio di dovere mettere le mani in cassa. La ditta dovrà garantire la manutenzione straordinaria con interventi che consistono nella rimozione, sia manuale che con mezzo meccanico, di posidonia spiaggiata durante la stagione invernale, raccolta pietre, plastica e di tutti i rifiuti solidi in genere trasportati dal mare e dal vento, ed ancora il trasporto e conferimento dei rifiuti raccolti nei siti autorizzati è a carico del gestore. Il costo del servizio di pulizia straordinaria della spiaggia è determinato in 1.400 euro per ogni chilometro di spiaggia per una fascia di larghezza fino a 100 metri. Ad essere prevista però anche la manutenzione ordinaria che prevede la raccolta di tutti i rifiuti presenti sulla spiaggia e nei varchi di accesso alla spiaggia. Entro le ore 9 dovrà essere garantita la pulizia della spiaggia. In questo caso il costo unitario è di 130 euro per chilometro. In caso in cui il servizio è richiesto in giornata festiva il costo unitario sarà aumentato a 135 euro. la ditta dovrà garantire una pulizia straordinaria, 20 interventi ordinari, 5 in giornate festive.

Alcamo, morte Alessio Lanzarone Omicidio stradale, pensionato a giudizio

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Un pensionato alcamese  Pietro Raneri è stato rinviato ieri a giudizio con l’accusa di omicidio stradale, che prevede una pena da due a sette anni. La decisione è stata presa dal Gip del tribunale di Trapani che ha fissato il processo il quattro ottobre prossimo davanti ai giudice monocratico. Il gip ha respinto le richieste presentate dall’avvocato Giuseppina Cataldo, che difende il pensionato. Giuseppina Cataldo aveva chiesto l’estromissione delle parti civili e sollecitata la messa alla prova ai servizi sociali per consentire l’estinzione del reato. Entrambe le richieste sono state rigettate e per quanto riguarda la messa alla prova questa è prevista per reati fino a quattro anni di pena. Lo scorso aprile durante lo svolgimento dell’udienza preliminare era stato cambiato il capo di imputazione: da omicidio colposo ad omicidio stradale. Pietro Raneri, nel maggio dello scorso anno, mentre usciva da una stradella, laterale alla Provinciale 55 per Alcamo Marina, si scontrò con un  la moto guidata dall’architetto  Alessio Lanzarone, che morì per le gravi ferite riportate.  Una tragedia che scosse l’opinione pubblica alcamese poiché Alessio era un professionista conosciuto e stimato. Per il cambio dell’ imputazione determinante è stato il sopralluogo sul posto dell’incidente, dell’ottobre dello scorso anno, “definito geometrico per punti di osservazione da diverse angolazioni”. I famigliari di Alessio Lanzarone, moglie, i genitori e un fratello, quattro persone in tutto, si sono costituite parti civile nel processo penale e sono assistite dall’avvocato Sebastiano Dara. In sede civile, per il risarcimento dei danni, sono difesi dall’avvocato Baldo Ruvolo, che ha già avviato trattative con l’assicurazione “Cattolica” per arrivare ad una transazione per il risarcimento dei danni agli eredi di Lanzarone.  Alessio Lanzarone era a bordo della sua Ducati e si stava dirigendo verso Alcamo Marina  sulla provinciale 55 dove si verificò l’incidente. Morì alcune ore dopo il ricovero all’ospedale Civico di Palermo. Ad Alcamo aveva tantissimi amici e conoscenti e praticava diversi sport. Ai funerali nella chiesa Madre parteciparono migliaia di persone.

Mostra ad Alcamo. Volti e immagini testimoni dell’associazione “Sacro Cuore”

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Trentadue foto per raccontare la storia dell’associazione sclerosi multipla “Sacro Cuore”, fondata ad Alcamo cinque anni fa e che si occupa “senza scopi di lucro” di assistere una quarantina di ammalati. Ciò rappresenta un supporto anche per i familiari alle prese con quella che è stata definita “un’emergenza sociale” in occasione della Giornata mondiale, lo scorso 30 maggio,  di questa patologia della quale esistono 118 mila casi in Italia. Con un incremento di quasi 3 mila e 400 casi all’anno. E purtroppo oggi ancora non esistono cure.  Nelle foto di Fulvio Eterno, esposte nella sede di piazza IV Novembre, i volti e le storie di coloro i quali soffrono di questa malattia neurologica, ma anche di chi volontariamente da il suo contributo nel trasporto, nella consulenza medica, attività ricreativa e culturale, supporto psicologico, nel ritiro e consegna dei farmaci. Ad inaugurare la mostra, ieri sera,  il sindaco di Castellammare, Nicola Rizzo, assieme all’assessore Enza Ligotti alla loro prima uscita ufficiale. Luca Scalisi, presidente dell’Associazione, ha consegnato il gagliardetto al primo cittadino castellammarese, mentre a benedire la mostra è stato fra Tonino Bono. “Chiunque può fare parte dell’Associazione – dice il presidente Luca Scalisi- in maniera spontanea e gratuita”. La mostra, aperta mattina e pomeriggio, si potrà visitare sino al prossimo 24 giugno. Di recente, durante la visita pastorale, parole di encomio sono state rivolte all’Associazione dal vescovo della Diocesi di Trapani, Pietro Maria Fragnelli.

Alcamo Festa della Madonna, “calata “ e corteo storico

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La calata” delle autorità e la celebrazione dei Vespri in onore di Maria Santissima dei Miracoli al Santuario, presieduta dal vescovo Pietro Maria Fragnelli. Alle 21,30 “Corteo storico di Ferdinando Vega” a cura dell’ associazione  “I cavalieri del Castello dei conti di Modica”. Oltre cento figuranti e venti cavalli partiranno da piazza Castello.  Sono i due eventi principali in programma oggi mercoledì ad Alcamo dove si sta svolgendo il festino. Tra gli eventi di oggi al Collegio dei gesuiti dalle 16,30 “Il culto mariano ad Alcamo nel racconto nei riti, nelle tradizioni, nell’arte”, a cura dell’Unitre. Alle 18,30 concerto degli allievi dell’associazione Musichè, street food, opera dei pupi e dalle 23 musica live in piazza Ciullo. Si esibirà anche la band “Black Fire”, composta da cinque studenti del liceo musicale “Allmayer” composta da Dario Dia al contrabasso, Francesco Mistretta al sax, Camillo Concordia alla batteria, Alessio Raneri alla chitarra e Vincenzo Milazzo al pianoforte. La band è stata formata quattro mesi fa e questa sera in piazza Ciullo musica jazz, rock and roll, swing e altro. Proseguono le tante mostre e le varie iniziative portate avanti dalle associazioni con sacrificio e professionalità senza le quali il festino non sarebbe così animato. Da oltre 15 anni associazioni, cooperative, parrocchie,  società sportive varano manifestazioni di qualità, che debbono trovare la giusta attenzione nelle stanze del Palazzo comunale. Perché si tratta di un patrimonio che va tutelato. Da non perdere la mostra in corso nell’ex chiesa San Giacomo della Spada, di via commendatore Navarra, dove sono esposti 200 strumenti musicali raccolti in tutto il mondo dal compianto artista Fausto Cannone.  Domani 21 giugno ultimo giorno della festa alle 10,45 la messa solenne alla chiesa Madre, presieduta dal vescovo della Diocesi di Trapani. Alle 19 la processione della statua di Maria Santissima dei Miracoli e alle 24 i fuochi d’artificio sotto la bastionata di piazza Bagolino. Per la festa il Comune ha impegnato 50 mila euro. La spesa più alta 10 mila euro per l’illuminazione, che riscuote consensi. I fuochi d’artificio costeranno 9 mila e 600 euro. Un contributo di 7 mila euro è stato assegnato all’associazione “I cavalieri del castello dei conti di Modica”. Per il concerto di Mario Incudine, impegnati 6 mila e 600 euro. Quattro mila euro erogati alla Pro loco, mille e 600 euro per il concerto del fisarmonicista Pietro Adragna. Mille euro è costata la proiezione del film  “Io sono con te” a cura del circolo di cultura cinematografica “Segni nuovi”. Mille e 400 euro per pagare la Siae.  

Da giorni fenicottero staziona ad Alcamo Marina. “Non danneggiatelo” dice la LIPU

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Negli ultimi anni si sono notevolmente incrementati, in tutta la Sicilia, gli avvistamenti di fenicotteri rosa nelle zone marine, fluviali o lacustri. Una specie che, infatti, da alcuni anni nidifica nella zona orientale della nostra isola, nei pressi di Priolo e nella riserva di Vendicari. Presenti poi gruppi più o meno numerosi anche nel trapanese, alle Saline o allo Stagnone.

Anche ad Alcamo Marina spesso sono passati fenicotteri ma soltanto per piccole pause di riposo necessarie per rimettersi in volo a pieno regime. Molto raro, invece, quanto sta accadendo fra la fine della scorsa settimana e l’inizio della nuova. Un fenicottero rosa adulto, dell’età apparente di una decina di anni, staziona da sabato in un tratto di spiaggia ad ovest di zona Battigia. Si tratta di un esemplare molto smagrito, sembra anche debilitato, che probabilmente è stato “fatto fuori” dal resto dello stormo perché ammalato. Ogni giorno viene monitorato da ambientalisti e animalisti del territorio, soprattutto dalla LIPU, la lega italiana protezione uccelli, il cui presidente regionale Nino Provenza, dirigente scolastico, è proprio un alcamese.

“Il fenicottero si va relativamente avvicinare dalle persone – dice Provenza – ma al massimo fino a 5 o 6 metri, poi scappa ed effettua piccoli voli. E’ molto importante non disturbarlo e per questo invito turisti e bagnanti a non stressarlo per non aggravare le sue condizioni di salute. Riesce ancora a volare ma lo fa con un po’ di fatica. L’obiettivo mio e della Lipu è quello di proteggerlo e, ove indifferibile, prenderlo e ricoverarlo nel nostro centro regionale di recupero fauna selvatica di Bosco Ficuzza”. Come spiegato dallo stesso Provenza non è per niente facile soccorrere un fenicottero senza rischiare di fargli male, soprattutto alle zampe. Gli arti inferiori, infatti, sono così sottili da potersi rompere alla minima pressione durante un tentativo di cattura. Il fenicottero, intanto, sta perdendo un po’ del suo splendido colore rosa. Sulla spiaggia di Alcamo Marina, infatti, non riesce a recuperare il suo cibo preferito, l’artemia salina (un tipo di gamberetto) che colora il suo piumaggio.

Alcamo-Raccolta rifiuti in tilt, oggi servizio a macchia di leopardo

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Tanto per cambiare arriva l’ennesima tegola sui rifiuti in provincia di Trapani. In difficoltà da ieri molti Comuni della provincia di Trapani, tutti quelli che fanno parte dell’Srr Trapani Nord, tra cui anche Alcamo e Castellammare del Golfo. Per loro la brutta sorpresa di ritrovarsi i cancelli chiusi della piattaforma Sicilfert e gli autocompattatori pieni di rifiuto umido. Ieri ad Alcamo era stata effettuata la raccolta dell’umido, i mezzi sono dovuti rientrare in città carichi di spazzatura. Da questa mattina la piattaforma marsalese ha riaperto i battenti ma ovviamente si sta scaricando con enorme lentezza per via del gran numero di mezzi che si sono incolonnati dopo il fermo di ieri provenienti non solo dalla provincia di Trapani ma anche dal palermitano e dall’agrigentino. I primi effetti si sono subito fatti vedere, almeno ad Alcamo: questa mattina la raccolta dell’indifferenziato, a causa dell’impossibilità ad utilizzare alcuni mezzi perché ancora carichi dell’umido non smaltito il giorno prima, è stata fatta a macchia di leopardo, con copertura per lo più del centro abitato. “Si sta cominciando a sbloccare il conferimento nella piattaforma di Marsala – afferma il sindaco Domenico Surdi – ma come era prevedibile si sta andando a rilento per la presenza di tanti mezzi che ieri non hanno scaricato. Al momento i turni di raccolta porta a porta non sono modificati, speriamo di poter superare il momento senza grossi danni”. Da considerare che Sicilfert è una delle pochissime piattaforme esistenti in Sicilia nel suo genere, motivo per cui non ci sono grandi altre alternative per il territorio della Sicilia occidentale. Facile quindi che quando questa si ferma allora il sistema della raccolta va in tilt: “Purtroppo i pochi impianti non aiutano i Comuni – aggiunge il primo cittadino – e tutto ciò porta come al solito ad un corto circuito ed ad una sofferenza del territorio”. Nella piattaforma marsalese avviene la lavorazione dei rifiuti in modo da ottenere un prodotto finale, quindi l’humus, di eccellenti qualità agronomiche che fornisce anche allo stato sfuso alle aziende agricole del territorio circostante con un notevole valore aggiunto: il risparmio. Qui si produce compost in classe 2° fino ad un quantitativo di 100 mila tonnellate l’anno. Il complesso dell’impianto attualmente occupa una superficie di quasi 20 mila metri quadri, si compone di un piazzale di ingresso e posteggio, una parte adibita ad uffici e alloggio del custode, delle aree coperte e altre scoperte in cui si svolge l’attività produttiva.

Alcamo-Ufficiale recesso locazione dell’immobile di viale Europa, il liceo “Allmayer” non si trasferisce

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L’ex Provincia di Trapani ha messo nero su bianco quanto aveva annunciato nei giorni scorsi. Ha comunicato al liceo Allmayer di Alcamo di aver formalmente revocato il recesso anticipato dell’affitto dell’immobile di Viale Europa in cui si trovano la maggior parte delle classi dell’istituto. In questo modo di evita il paventato trasferimento della scuola nei locali di contrada Sasi a Calatafimi. “Auspichiamo che si apra immediatamente – afferma il dirigente scolastico Vito Emilio Piccichè – una linea preferenziale di dialogo fra il Comune di Alcamo e l’ex Provincia di Trapani per poter cogliere l’occasione di un corposo finanziamento che la Regione ha reso disponibile, grazie al Bando edilizia scolastica, in scadenza il prossimo 2 luglio. A tal fine abbiamo presentato al Comune di Alcamo un dettagliato studio, nel rispetto delle prerogative di ciascuno, rinnovando il nostro impegno al servizio di coloro che istituzionalmente hanno il compito di dare ai nostri alunni una sede definitiva”.

Alcamo-Nasce il museo degli strumenti musicali donati da Fausto Cannone

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Duecento strumenti musicali raccolti negli angoli più disparati del mondo. Rebab, sarinda, gansira, swarpeti, bansuri, takita, marambao, vojnica, iakir e tanti altri. La certosina ricerca all’interno delle foreste brasiliane, nei deserti dell’Australia, in India dove ha incontrato Madre Teresa di Calcutta, fino ma spingersi nel cuore dell’Africa per vivere un mese assieme ai pgmei. Insegnante di chitarra, ma soprattutto artista e giramondo. E poi ancora in Thailandia, Tibet, Nuova Guinea, Sudamerica, Polinesia, Cina Argentina, Sudafrica e quasi tutti gli stati europei.  Questo è stato l’artista alcamese Fausto Cannone, deceduto nel mese di settembre dello scorso anno, che per quasi 30 anni ha girato il mondo acquistando i più disparati strumenti musicali. Tutti funzionanti e tutti comprati nei paesi d’origine. Finalmente questo eccezionale patrimonio, che esattamente quattro anni fa, Fausto Cannone  donò, come atto d’amore, al Comune di Alcamo, grazie all’impegno dell’allora assessore Selene Grimaudo, ha una sua sede definitiva. E’ nato, infatti, il Museo degli strumenti multietnici “Fausto Cannone”, che erano esposti da quattro anni in alcuni saloni dell’ex Collegio dei gesuiti. Hanno trovato sistemazione definitiva  nell’ex chiesa di San Giacomo della Spada, che nel recente passato ha ospitato prima la biblioteca comunale, poi la biblioteca multimediale e oggi il Museo. E’ stato inaugurato dal sindaco Domenico Surdi e dall’assessore Lorella Di Giovanni. Alla sua realizzazione hanno lavorato il dirigente Vita Alba Milazzo, l’infaticabile Maria Ruisi e l’architetto Giusy Rausa. Presente alla cerimonia la vedova Caterina Lanzarone e famigliari di Fausto. Nella sola serata di sabato sono stati ben 700 i visitatori. Dell’importanza di queste opere si era reso conto per primo l’ex senatore Ludovico Corrao, che una ventina di anni fa, in occasione della Festa della Madonna,  organizzò una mostra nella  sede della sua segreteria politica in via Manzoni. I suoi strumenti musicali sono stati oggetto di tesi di  laurea. La perseveranza di Fausto Cannone che, aveva avuto numerose richieste anche dai responsabili del Palazzo Steri di Palermo, alla fine è stata premiata perché l’insegnante-artista autore, di svariati cd musicali, ha voluto lasciare un segno alla sua Alcamo. Il Museo  Fausto lo voleva dedicare al padre Gaspare Cannone. Questi è stato giornalista, collaborò all’Avanti con Benito Mussolini, col quale aveva stretto  amicizia e dal quale si distaccò quando fondò il Partito fascista. Era anarchico e antifascista. Gaspare Cannone per molti anni abitò in America dove lavorava nel giornale “La follia di New York”. Per le sue battaglie a favore di Sacco e Vanzetti, venne arrestato e condannato alla sedia elettrica. Lo stesso Mussolini scrisse all’allora presidente degli Usa chiedendo la sua liberazione. Gaspare Cannone non riconobbe tale lettera. Poi venne scarcerato perché non aveva commesso alcun reato e ritornò ad Alcamo. In Italia  aveva intrapreso l’ attività di critico letterario, poeta e commediografo. Iniziò a collaborare al giornale anarchico “Umanità Nova” e divenne un uomo di punta dell’ anarchismo siciliano. Era un intellettuale finissimo e scomodo. Aveva contatti, amicizie e contrasti con i maggiori esponenti della cultura d’ allora, compreso D’ Annunzio. Scrisse saggi su Croce e Carducci. Nel novembre dello scorso anno doveva essere presentato il libro su Gaspare Cannone tratto dai numerosi documenti che Fausto assegnò ad un dirigente scolastico alcamese. L’ impegno civile e l’amore della libertà sono valori che Fausto Cannone ha ereditato dal padre. Fausto Cannone ha composto almeno settecento tra ballate, canzoni e poesie. Ha tenuto concerti a Bedford, in Inghilterra, a Cuba, al teatro Garcia Lorca di Guardalavaca. A Parigi, nel 1989, hanno messo in scena con coreografie bellissime un suo poema musicale sulla Sicilia, sulle contraddizioni, sul fatalismo e sul senso tragico di questa terra. Ha musicato sedici poesie e scritto moltissimo per Rosa Balistreri e cantato contro la mafia. Il suo ultimo cd di un anno e mezzo fa “Ballate contro la mafia” intona canti dedicati ad eroi italiani come i giudici Livatino, Falcone, Borsellino, il generale Dalla Chiesa, agli uomini della scorta e a tante altre vittime della mafia nell’adempimento del loro dovere e a difesa della legalità e democrazia.

Alcamo-Accordo per servizi tra la don Rizzo e Sicindustria

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La Banca Don Rizzo della Sicilia Occidentale tende una mano a micro, piccole e medie imprese associate a Sicindustria. E’ stato firmato da Nicola Colabella, vice presidente di Banca Don Rizzo e da Gregory Bongiorno, vice presidente di Sicindustria con delega per il credito, un accordo di collaborazione che consentirà alle imprese associate di usufruire di una serie di servizi specialistici utili al loro sviluppo e sostegno. In particolare, l’istituto di credito metterà a disposizione di micro, piccole e medie imprese, servizi specialistici, prodotti e linee di credito a breve, medio o lungo termine anche di natura agevolata o garantita Questa iniziativa vuole porsi come una mano tesa alle aziende, un modo di venire incontro alle loro esigenze e favorire il loro accesso al credito. Il protocollo mette a disposizione delle imprese associate, oltre ad una serie di conti correnti dedicati, anche una gamma di prodotti che consentono di rispondere alle loro esigenze creditizie. Tra questi, ad esempio, il mutuo start-up che si rivolge a giovani imprenditori (fino a 40 anni di età) e mira a supportare l’idea imprenditoriale nella copertura degli investimenti materiali e immateriali e/o per la prima dotazione di capitale circolante ed esigenze di liquidità, finanziamenti per riqualificazione del patrimonio edilizio e la monetizzazione dell’incentivo fiscale, ma anche servizi e prodotti per le imprese che operano con l’estero: dal dopo incasso ai finanziamenti import ed anticipi export, dai crediti documentari al rilascio delle fideiussioni estere, nonché la possibilità di richiedere la garanzia SACE “Il problema dell’accesso al credito è molto sentito dalle nostre imprese e riuscire a trovare una banca che abbia una relazione diretta con il territorio è una conquista – ha dichiarato Gregory Bongiorno”. 

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