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sabato, Giugno 7, 2025
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Castellammare del Golfo, comandante aggredito: in centinaia da tutta Italia manifestano solidarietà

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Pioggia di solidarietà per il comandante della polizia municipale di Castellammare del Golfo, Castrense Ganci, vittima nei giorni scorsi dell’aggressione di un ambulante abusivo per sfuggire ai controlli cui era stato sottoposto. In centinaia da tutta Italia hanno sottoscritto un documento per esternare la propria vicinanza al capo dei caschi bianchi: da Roma a Milano, passando per il napoletano e la Sicilia, in tanti hanno sottoscritto il documento sotto il vessillo de “Il Fuori Coro”, una compagine di ufficiali ed agenti della polizia locale appartenenti a vari Comuni d’Italia.

Una lettera indirizzata al neosindaco di Castellammare del Golfo, Nicola Rizzo, per chiedere di non abbassare la guardia attorno al corpo e di tutelarne gli appartenenti: “Quanto accaduto – si legge – è la indiscutibile riprova del valore aggiunto rappresentato dalla polizia Locale nel monitoraggio e nell’intervento nelle situazioni di emergenza, emergenza sociale, di piccola o grande criminalità e di rispetto delle regole del commercio. Il tutto, a garanzia dell’ordine e della sicurezza comunitaria e della pubblica salute nei confronti delle quali la Polizia Locale ha funzione primaria, essendo la stessa, la vera polizia di prossimità, per la conoscenza del territorio e delle situazioni grandi o piccole che caratterizzano quest’ultimo”.

Il comandante , lo scorso 14 giugno, in pratica voleva verificare che tutto fosse a posto ma evidentemente l’ambulante, indispettito e forse impaurito da eventuali conseguenze, ha dato vita a questo gesto di aggressione. Per Ganci ci sono state anche conseguenze fisiche per essere stato urtato dal mezzo che guidava il 27enne: ha riportato qualche ferita in seguito ala caduta e ha dovuto fare ricorso alle cure dell’ospedale di Alcamo. Per lui 4 giorni di prognosi.

L’episodio è accaduto al mercato di frutta e verdura di Castellammare dove i vigili urbani erano intenti ad effettuare dei controlli in zona per il contrasto al commercio abusivo e soprattutto a tutela dei consumatori, dal momento che si tratta di vendita di cibo che se non conservato correttamente potrebbe diventare un pericolo per la salute pubblica. L’esercente ha fatto resistenza facendo cenni di voler andare via, il comandante ha provato a trattenerlo e lui si è divincolato sino a che è salito sulla moto ed è fuggito travolgendo Ganci.

“La lista delle aggressioni è lunghissima – aggiunge ‘Il Fuori Coro’ – ed anche Castellammare del Golfo non è stata esentata da atti di violenza ingiustificata e feroce. Rimane la consapevolezza di lavorare per il bene della comunità e per il buon ordine sociale, uno dei fondamentali pilastri sui quali si basa una società evoluta come la nostra. Per questi motivi manifestiamo al sindaco ed al comandante rimasto coinvolto nello scontro con questo inqualificabile commerciante piena solidarietà accompagnata da un sincero augurio di pronta guarigione e di un veloce rientro in servizio”.

Alcamo, interventi sulle strade: altro appalto, nuovo look per corso dei Medici

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Parte il secondo stralcio degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per la viabilità interna ed esterna della città. In tutto 150 mila euro, che erano stati stanziati all’interno del passato piano 2017-2019 e ancora non spesi. Il Comune proprio in questi giorni ha perfezionato l’affidamento dell’appalto in via definitiva alla ditta Promedil di Di Stefano Giorgio che ha offerto il  ribasso del 30,6508 per cento sull’importo complessivo posto a base di gara di 119.930,66 euro di cui 116.885,26 per  lavori soggetti a ribasso  e altri 3 mila euro per oneri per la sicurezza  non soggetto a ribasso. L’aggiudicazione definitiva è avvenuta in seguito alla verifica da parte dell’ufficio tecnico del possesso da parte della ditta aggiudicataria  dei requisiti di ordine generale e  speciale richiesti. Questi interventi essenzialmente riguarderanno il corso Generale dei Medici, arteria di fondamentale importanza per la città perchè è una delle principali che collega l’abitato con la periferia, e più precisamente con la zona Gammara che conduce verso Alcamo e Castellammare del Golfo, nella statale che poi si collega con Calatafimi e nella bretella di collegamento con l’uscita autostradale. Stiamo quindi parlando di una strada tra le più trafficate e per questo anche tra le più usurate. I lavori riguarderanno non solo il rifacimento dell’interno manto stradale, quindi scarifica e posa del nuovo tappetino bituminoso, ma anche la sistemazione di un lungo tratto del marciapiedi e una nuova alberatura con la piantumazione di essenze arboree. Inoltre in questa tranche di interventi sono previsti anche rattoppi di varie altre strade, si calcola all’incirca 120 interventi. La ditta metterà a disposizione altri 1.240 metri quadrati di asfalto da poter posare e si interverrà sulle strade principali o comunque su quelle più carenti. Di sicuro rientreranno fra questi lavori i rattoppi nelle vie Maria Riposo e Pietro Maria Rocca, poi si interverrà sulla base delle esigenze che si presenteranno. “I lavori previsti, insieme a quelli già programmati ed approvati riguardanti il primo stralcio della manutenzione stradale ed un tratto della strada statale 113, – ha già avuto modo di evidenziare l’assessore ai Servizi tecnici e manutentivi, Vittorio Ferro -raggiungono un importo complessivo di 424 mila euro cui dovranno sommarsi ulteriori 128 mila euro, relativi al progetto di messa in sicurezza delle strade. L’amministrazione sta lavorando alla nuova programmazione, all’interno della quale saranno previsti ulteriori stanziamenti per le manutenzioni stradali”. Già un primo interveneto massiccio nei mesi scorsi ha riguardato la via Florio, tratto da piazza Bagolino verso via Madonna della Catena, per un importo di 28 mila euro, e poi ancora la manutenzione straordinaria della via Oneto (traversa di via Kennedy) per altri 20 mila euro, oltre che una serie di microinterventi di rattoppi che prima di pasqua, secondo quanto certificato dall’ufficio tecnico, sarebbero stati all’incirca mille.

Alcamo, Tari: Comune tenta di recuperare il pregresso, nel mirino oltre 300 evasori

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Non ci sono solo gli evasori ad Alcamo. Ci sono anche quelli che fanno la cresta ad esempio al numero di metri quadrati effettivi del proprio immobile, o peggio ancora che neanche dichiarano l’utilizzo degli edifici rimanendo quindi sconosciuti alle banche dati del Comune. Sotto questo aspetto hanno lavorato nel corso del 2017 gli uffici della Direzione 5 che si occupa delle “entrate tributarie e patrimoniali” che ha messo in campo un accertamento sulla tassa dei rifiuti per anni che vanno dal 2012 al 2017.

Controlli che hanno riguardato specificatamente coloro i quali hanno fatto un’omessa o infedele dichiarazione. Alla fine ne sono emersi di questi contribuenti “furbetti” ben 324: dopo aver ricevuto la notifica nello scorso dicembre ora le loro cartelle sono entrate nel calderone degli avvisi definitivi, quindi iscritti a ruolo, con tutte le conseguenze sul piano quindi del recupero coattivo.

Da questa operazione il Comune potrebbe ricavare un bel gruzzoletto pari a quasi mezzo milione di euro, e per l’esattezza 447 mila euro. Il Comune di Alcamo in buona sostanza ha dato seguito a ciò che prescrive la norma in vigore in materia e che impone all’ente locale, relativamente ai tributi di propria competenza, di procedere alla rettifica delle dichiarazioni incomplete o infedeli o dei parziali o ritardati versamenti, nonchè all’accertamento d’ufficio delle omesse dichiarazioni o degli omessi versamenti, notificando al contribuente, anche a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento, un apposito avviso motivato.

Gli avvisi di accertamento in rettifica e d’ufficio devono essere notificati, a pena decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati. Entro gli stessi termini devono essere contestate o irrogate le sanzioni amministrative tributarie. Ad Alcamo si tenta di dare una svolta agli accertamenti delle evasioni tributarie su cui non si è mai particolarmente brillato.

Dagli ultimi accertamenti della Corte dei conti, analizzando i numeri del Rendiconto del 2015 e del bilancio di previsione 2016-2018, il recupero di Ici ed Imu degli anni pregressi è fermo ad appena l’11 per cento, peggio si riesce a fare addirittura sul fronte di chi non paga le multe con una percentuale di riscossione ferma all’8 per cento. Al municipio alcamese, in poche parole, si continua a fare un’enorme fatica sul fronte delle riscossioni, cosa che ovviamente impedisce anche di garantire una certa liquidità alle casse.

Alcamo, oggi Alpa Uno senza segnale a causa di un guasto tecnico

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A causa di problemi tecnici il tg oggi, sabato 23 giugno, non potrà andare in onda. Si sono verificati dei guasti al computer della messa in onda, motivo per cui al momento sul canale del digitale terrestre (117) non arriva alcun segnale.

In questo fine settimana i nostri tecnici di fiducia sono al lavoro per tentare lunedì prossimo, 25 giugno, di tornare con la programmazione ordinaria e con l’appuntamento con l’informazione, sempre più riferimento per il nostro comprensorio. Del disagio ce ne scusiamo con i nostri telespettatori.

“Danza.” nel teatro di posa di Alpa 1. Spettacolo del New Ballet Studio Duncan

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“Danza.”, il titolo, con quel punto bene in vista, parla da solo. Lo spettacolo di fine anno ideato dalla coreografa alcamese Giusy Vesco ha optato per un ritorno alla danza, cioè all’arte tersicorea senza fronzoli e senza particolari effetti scenici. Per questo il punto dopo la parola “danza”. Soprattutto nella prima parte del saggio, che andrà in scena domani sera e che chiuderà le attività didattiche ordinarie del “New Ballet Studio Duncan”, le allieve si esibiranno in tutta una serie di esercizi e di evoluzioni con il canonico body e con l’ausilio delle barre.

Poi, nella seconda parte di “Danza.”, la coreografa e il suo corpo di ballo lasceranno il classico e daranno vita a otto quadri che attraverseranno vari stili e musiche del “moderno”. Uno spettacolo davvero interessante scaturito dalla mente artistica di Giusy Vesco, coreografa e direttrice, da circa 25 anni, del New Ballet Sudio Duncan, scuola di danza che riesce spesso anche ad ottenere, per i suoi allievi, borse di studio e premi con personaggi di primissimo piano. Uno di questi momenti si celebrerà fra qualche giorno con la partecipazione ad un evento che vede, come protagonisti. i “mostri sacri” Carla Fracci e Raffaele Paganini.

Intanto crescono attesa, adrenalina e sacrifici per portare in scena “Danza.”. Prove completate, impianti luce e audio testati, location e palco definiti. Lo spettacolo si terrà domani sera, alle 21.30, nel teatro di posa degli studi televisivi di Alpa 1, nel vialone della zona artigianale, in contrada Sasi. La serata verrà interamente ripresa e poi trasmessa sui canali della storica emittente alcamese.

Alcamo-Adeguamento impianti antincendio nelle scuole, Comune bussa alla Regione

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Il Comune prova ad adeguare gli impianti antincendio delle scuole dell’obbligo della città. Ben 8 gli interventi programmati per un totale di oltre 300 mila euro. Soldi che si prova ad agganciare attraverso la Regione che ha messo a disposizione importanti finanziamenti per gli edifici scolastici siciliani. Per l’esattezza l’amministrazione comunale, attraverso un confronto avuto con gli uffici della Direzione 4-Lavori pubblici, Servizi tecnici e ambientali, ha messo in campo una serie di progettualità che riguardano gli istituti comprensivi “Bagolino”, “Maria Montessori”, “Navarra” e “Pietro Maria Rocca”, e i plessi “Ciullo”, “Gentile”, “Pirandello” e “Radice”. Quasi tutti i progetti si aggirano sulla soglia dei 50 mila euro ciascuno, ad eccezione dei plessi “Pirandello” e “Ciullo” dove le operazioni sono ridimensionate e i costi si fermano tra 27 e 28 mila euro. La giunta guidata dal sindaco Domenico Surdi ha provveduto a deliberare i singoli progetti per la fattibilità tecnico economico, passaggio indispensabile per potersi candidare a ricevere i fondi dell’avviso pubblico regionale. Di fatti saranno ammesse alla selezione le proposte progettuali, complete dell’approvazione amministrativa dell’organo di gestione dell’ente Locale, presentati dai Comuni riguardanti esclusivamente gli edifici di proprietà pubblica adibiti ad istruzione scolastica e che siano stati censiti all’anagrafe dell’edilizia scolastica recentemente istituita dal governo regionale. In tutti i casi i contributi sono esclusivamente mirati alla concessione di contributi per la messa a norma antincendio degli edifici scolastici. I soldi saranno invece stanziati dall’assessorato regionale dell’Istruzione della Formazione professionale che ha per l’appunto emesso l’avviso pubblico per la nuova programmazione degli interventi in materia di edilizia scolastica per il triennio 2018-2020, in attuazione di un decreto legislativo del 2012 convertito in legge l’anno dopo, relativo alle misure in materia di istruzione, università e ricerca. Sono ammessi nello specifico a contributo i progetti di fattibilità tecnica ed economica e i documenti di fattibilità delle alternative progettuali, approvati dall’ente locale proponente, che prevedano piccoli interventi esclusivamente per opere di adeguamento antincendio finalizzate all’ottenimento della relativa certificazione con contributo massimo assegnabile pari a 50 mila euro per gli edifici del primo ciclo di istruzione. In totale il Comune ha chiesto per gli 8 immobili da adeguare 337 mila euro. Recentemente si è consumato uno scontro in consiglio comunale con il capogruppo del Pd Giacomo Sucameli ad evidenziare una serie di carenze attorno agli istituti scolastici di competenza comunale, quindi materne, elementari e medie. Dito puntato anzitutto sulla palestra della scuola “Navarra”, chiusa oramai senza soluzione di continuità da 2 anni nonostante ci siano stati in passato degli investimenti fatti. Ci sarebbero qui dei problemi legati all’agibilità agli spogliatoi e questo ha indotto il municipio, per ragioni di sicurezza, a non rendere fruibile l’immobile. Scarsa attenzione alle scuole che, sempre secondo Sucameli, sarebbe stata riscontrata anche per la presunta assenza di progetti riguardanti il Pon 2014-2020.

Autoslalom Monte Bonifato Domani verifiche tecniche, domenica la gara

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Con le verifiche tecniche in programma domani pomeriggio in piazza Bagolino entra nel vivo la seconda edizione della gara di slalom in programma domenica dalle 9 sul tracciato della Monte Bonifato. Sono una novantina gli iscritti che lotteranno contro il tempo nelle tre manche su un percorso di due chilometri e 900 metri con nove postazioni.  Per iscriversi alla gara occorre versare 120 euro e chiaramente essere in possesso di tutte le licenze richieste. La premiazione si svolgerà nel pomeriggio di domenica alla Funtanazza. Saranno un centinaio i piloti. Il rombo dei motori torna  quindi sui tornanti del Monte Bonifato per la seconda edizione delle gara di slalom, organizzata dalla Kinisia Promoter di Peppe Licata. Ad Alcamo la sfida per l’assoluto vedrà protagonisti Peppe Castiglione di Custonaci e i busetani Peppe Virgilio e Nicolò Incammisa e l’alcamese Dino Blunda. Non è nelle migliori condizioni  il manto della strada che porta in cima al Monte Bonifato. Numerose le gobbe, gli avvallamenti e pertanto i piloti dovranno fare attenzione anche se non ci sono particolari problemi di sicurezza a causa dei tanti birilli che rallentano le vetture. L’ultima gara di velocità pura si svolse il 24 giugno del 1984. La prima edizione il sei ottobre del 1963. E domenica sui tornanti della monte Erice il club Sartarelli di Trapani riproporrà quanto organizzato un mese fa ad Alcamo. Ovvero una rievocazione storica, che si traduce in una passeggiata sul percorso usato per la Monte Erice, valevole per il campionato italiano della montagna.

“Nella fauci del destino” Successo del libro dell’alcamese Pipitone Bonventre

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Nelle fauci del destino”. E’ il titolo del libro dell’alcamese Liborio Pipitone Bonventre, presentato nella biblioteca di  Salò nell’ambito della rassegna “Incontri con l’autore. Salò, comune in provincia di Brescia, è conosciuto poiché negli ultimi anni della seconda guerra mondiale fu sede di alcuni ministeri della Repubblica sociale italiana. Ma prima di entrare nel merito del libro pubblicato da Europa Edizione, vediamo chi è Liborio Pipitone Bonventre. E’ nato ad Alcamo, 49 anni fa. In provincia di Brescia ha conosciuto la futura moglie dalla quale ha avuto  tre figli.  Autodidatta ha acquisto un bagaglio colturale grazie alle tantissime letture di libri e poesie. E proprio nel 1997 pubblica una raccolta di poesie alla quali il quotidiano La Repubblica dedica una positiva recensione.  Nel tempo libero, pur dedicandosi alla campagna di proprietà, scrive altri racconti. Nel 2014 inizia e termina il romanzo “Nelle fauci del destino” “ispirato da eventi e circostanze che lo convincono fermamente dell’esistenza di forze che guidano l’umanità verso la meta finale, verso la verità. Liborio vive ad Alcamo e non si ferma mai poiché sta lavorando alla prossima opera letteraria, in una casa di campagna, e spera, per il prossimo futuro, di ritornare in Lombardia, “Nella fauci del Destino” un titolo che incuriosisce il lettore che appena si inizia a leggere chiuderà il libro dopo avere “divorato” anche l’ultima pagina. Destino? Cosa vuol dire? Siamo padroni della nostra vita o burattini nelle mani di qualcuno che ha già deciso tutto? E se le due cose non fossero esattamente in contrasto l’una con l’altra? È una  possibilità che va presa in considerazione quando si tratta di Edwin il protagonista del romanzo. “La sua vicenda ha dell’incredibile, ma è così saldamente agganciata alla realtà – è scritto in una recensione-.  che diventa difficile capirne il confine. Dove finisce per lasciare spazio all’immaginazione”? Una narrazione puntuale che suscita interesse  per i tanti episodi originali e diversi che appartengono forse a mondi culturalmente opposti ma che riflettono sentimenti e curiosità universali. E in questo forse sta anche il segreto del successo del romanzo di Liborio Pipitone Bonventre.

Alcamo-Chiusura festa Patrona, in migliaia ad assistere alla processione

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Gli spettacolari giochi pirotecnici dal “bastione” di piazza Bagolino hanno chiuso ad Alcamo la secolare tradizione del culto alla patrona della città, Maria Santissima dei miracoli. Giochi e colori hanno salutato la “Bedda matri” con il suo rientro in chiesa Madre, tra gli applausi delle migliaia di cittadini che nel corso di questi tre giorni di festa hanno affollato le vie del paese, tra devozione e folclore.

Un serpentone chilometrico, come da tradizione, ha accompagnato sino a tarda sera ieri il simulacro della patrona. Ad Alcamo è stata grande festa e come al solito con un enorme bagno di folla tra chi cercava di accaparrarsi la maxi immagine della Bedda Matri distribuita dai confrati. Come sempre i fedeli erano disposti su due file molto composte e con un filo di voce intonavano i cori in onore della loro protettrice.

Maria Santissima dei miracoli come sempre è preceduta dalle numerose teche contenenti gli ex voto in argento e oro, realizzate dai fedeli per una grazia ricevuta. Il simulacro è addobbato da preziosi scintillanti, con Maria che tiene in braccio Gesù e che stringe in una mano le chiavi della città, a simboleggiare che Alcamo si affida alla sua patrona.

Le autorità civili, istituzionali e religiose in prima fila hanno accompagnato la statua lungo tutto il percorso. Tra questi la giunta, il sindaco Domenico Surdi e numerosi consiglieri comunali oltre che i parlamentari regionali della città. Gli incaricati a portare a spalla la venerata statua sin dalle prima battute mostrano i segni della concentrazione già piegati in parte dalla fatica ma sorretti dalla forza della devozione.

Maria Santissima dei Miracoli è fortemente ancorata alla tradizione. Una leggenda che parte nella metà del 1500: si narra che alcune donne che lavavano i panni presso un ruscello, furono ripetutamente colpite da una raffica di sassi. Esse si stupirono del fatto di non provare dolore nelle parti urtate ma, al contrario, beneficio. Quando gli uomini andarono a cercare l’artefice di un simile scherzo non trovarono altro che un’icona della Vergine nascosta tra le macerie di una piccola cappella. Nei giorni seguenti, si susseguirono diversi miracoli. Da allora, ad Alcamo si venera la Madonna dei Miracoli.

Alcamo, distrusse negozio del padre: lui si ripresenta dopo giorni, denunciato

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Si è ripresentato al negozio del padre. Questa volta non con intenzioni violente, almeno apparentemente. Forse voleva solo chiarirsi, chissà. Fatto sta che il padre non ha esitato a richiamare i carabinieri che hanno portato via il figlio e lo hanno denunciato per aver violato la misura restrittiva del divieto di avvicinamento. Torna sotto i riflettori, a pochi giorni dal primo grave episodio che si è consumato proprio in quell’attività commerciale, Antonino Riccobono, 33 anni, finito prima agli arresti e poi rimesso in libertà con l’applicazione della misura del divieto di avvicinamento nei luoghi frequentati dal padre. E proprio questa restrizione è stata violata ieri nel tardo pomeriggio quando l’uomo si è presentato al negozio del padre, la nota attività di vendita abbigliamento “Riccobono” che si trova nel centrale corso VI Aprile. Alla sua vista il titolare dell’esercizio commerciale non ha esitato, probabilmente perchè magari intimorito dai trascorsi violenti del figlio, a prendere il telefono ed a chiamare i carabinieri che nell’arco di pochissimi minuti sono giunti al negozio sorprendendo Antonino Riccobono. Da qui è scattata la denuncia. A questo punto è ipotizzabile che i carabinieri possano chiedere l’aggravamento della misura su cui dovrà tornare ad esprimersi il Gip. Il 33enne venne arrestato lo scorso 1 giugno con le gravi accuse di estorsione e danneggiamento. Antonino Riccobono, quel giorno, aveva letteralmente messo sottosopra il negozio del padre sotto gli occhi attoniti di clienti e passanti che in quel momento si trovavano nei pressi dal momento che stiamo parlando di una delle zone più frequentate della città. E’ accaduto in pieno giorno con il giovane accecato da una rabbia incontrollata. E’ stato il padre stesso che, impaurito e stanco di quel che era costretto ogni giorno a dover sopportare, ha lanciato l’allarme ai carabinieri. Secondo quanto raccontato dai familiari agli stessi carabinieri, il 33enne si sarebbe recato al negozio per chiedere ancora soldi al padre. Quest’ultimo, però, ha deciso di ribellarsi e di dire “no”, probabilmente perchè anche lui insospettito dal fatto che le continue richieste di soldi potessero essere la conseguenza di acquisto di sostanze stupefacenti. Ma qui siamo comunque sul campo sempre delle ipotesi che dovranno essere eventualmente suffragate dagli inquirenti. Oltretutto qualche ora prima pare che già gli era stata concessa una piccola somma di denaro. Alla parola “no” Antonino Riccobono non ci ha visto più ed è andato in escandescenze. Ha ribaltato i tavolini con piano in vetro che sono andati in frantumi e distrutto anche gli espositori all’interno della stessa attività commerciale. Non contento il giovane si è anche recato davanti al negozio e con un oggetto contundente ha tagliato le gomme dell’auto del padre che era posteggiata proprio nel marciapiede antistante il negozio.

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