Alcamo-Raccolta rifiuti in tilt, oggi servizio a macchia di leopardo

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Tanto per cambiare arriva l’ennesima tegola sui rifiuti in provincia di Trapani. In difficoltà da ieri molti Comuni della provincia di Trapani, tutti quelli che fanno parte dell’Srr Trapani Nord, tra cui anche Alcamo e Castellammare del Golfo. Per loro la brutta sorpresa di ritrovarsi i cancelli chiusi della piattaforma Sicilfert e gli autocompattatori pieni di rifiuto umido. Ieri ad Alcamo era stata effettuata la raccolta dell’umido, i mezzi sono dovuti rientrare in città carichi di spazzatura. Da questa mattina la piattaforma marsalese ha riaperto i battenti ma ovviamente si sta scaricando con enorme lentezza per via del gran numero di mezzi che si sono incolonnati dopo il fermo di ieri provenienti non solo dalla provincia di Trapani ma anche dal palermitano e dall’agrigentino. I primi effetti si sono subito fatti vedere, almeno ad Alcamo: questa mattina la raccolta dell’indifferenziato, a causa dell’impossibilità ad utilizzare alcuni mezzi perché ancora carichi dell’umido non smaltito il giorno prima, è stata fatta a macchia di leopardo, con copertura per lo più del centro abitato. “Si sta cominciando a sbloccare il conferimento nella piattaforma di Marsala – afferma il sindaco Domenico Surdi – ma come era prevedibile si sta andando a rilento per la presenza di tanti mezzi che ieri non hanno scaricato. Al momento i turni di raccolta porta a porta non sono modificati, speriamo di poter superare il momento senza grossi danni”. Da considerare che Sicilfert è una delle pochissime piattaforme esistenti in Sicilia nel suo genere, motivo per cui non ci sono grandi altre alternative per il territorio della Sicilia occidentale. Facile quindi che quando questa si ferma allora il sistema della raccolta va in tilt: “Purtroppo i pochi impianti non aiutano i Comuni – aggiunge il primo cittadino – e tutto ciò porta come al solito ad un corto circuito ed ad una sofferenza del territorio”. Nella piattaforma marsalese avviene la lavorazione dei rifiuti in modo da ottenere un prodotto finale, quindi l’humus, di eccellenti qualità agronomiche che fornisce anche allo stato sfuso alle aziende agricole del territorio circostante con un notevole valore aggiunto: il risparmio. Qui si produce compost in classe 2° fino ad un quantitativo di 100 mila tonnellate l’anno. Il complesso dell’impianto attualmente occupa una superficie di quasi 20 mila metri quadri, si compone di un piazzale di ingresso e posteggio, una parte adibita ad uffici e alloggio del custode, delle aree coperte e altre scoperte in cui si svolge l’attività produttiva.