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domenica, Giugno 8, 2025
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Castellammare del Golfo-Nuovo sindaco già operativo: giunta completata con deleghe

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E’ già operativa la nuova squadra di governo del neosindaco di Castellammare del Golfo Nicola Rizzo. A pochi giorni dalla sua elezione ha chiuso il cerchio in un istante nominando gli altri due assessori mancanti e contestualmente distribuendo le deleghe. Le ultime due nomine sono quelle di Giuseppe Cruciata e Maria Tesè, volti noti della politica locale. Il primo, 51 anni, è di lungo corso: è stato già presidente del consiglio, consigliere comunale nella scorsa legislatura ed anche vicesindaco ai tempi dell’allora primo cittadino Giuseppe Ancona.

E’ stato rieletto consigliere comunale anche nell’ultima tornata del 10 giugno, esponente del movimento “Diventerà Bellissima”: il neosindaco lo ha voluto premiare con la nomina di suo vice e affidandogli deleghe davvero pesanti come Bilancio, Tributi, Risorse umane, Urbanistica ed Edilizia privata. Tesè, anche lei 51enne ed eletta allo stesso modo consigliere comunale, è al contrario venuta fuori solo alle scorse elezioni amministrative del 2013, quando si candidò con il movimento Cambiamenti a candidato sindaco andando ben oltre le previsioni e insidiando quello che divenne poi primo cittadino ma con uno schieramento politico sicuramente molto più massiccio.

A lei Rizzo ha affidato Turismo, Sport, Spettacolo, Cultura e Ambiente. Gli altri due assessori già nominati al primo turno erano Enza Ligotti, 44 anni, e il noto avvocato penalista Giacomo Frazzitta, 50 anni. Alla prima sono state affidate le deleghe Servizi sociali, Servizi demografici, Pari opportunità, Pubblica istruzione, Arredo urbano, Contenzioso e Rapporti legali; Frazzitta invece si occuperà di Legalità, Sicurezza pubblica, Viabilità, Protezione civile, Informatizzazione, Sviluppo economico e Attività produttive.

Tra le deleghe trattenute dal sindaco figurano le Infrastrutture. Fissato anche l’insediamento del consiglio comunale per il prossimo 28 giugno: previsto il giuramento dei 16 consiglieri comunali, 11 di maggioranza e 5 di opposizione tra cui il sindaco uscente Nicola Coppola, e l’elezione del presidente e del vice dell’assise.

Alcamo, il Comune alla Regione sul “Piano paesaggistico”: “E’ nullo”

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Per il Comune di Alcamo decadono gli effetti del Piano paesaggistico della Regione e quindi tutte le sue limitazioni. Lo ha messo nero su bianco il dirigente della Direzione Urbanistica del municipio, Venerando Russo, che ritiene i provvedimenti emanati con decreto assessoriale nel 2016 e nel 2017 “privi di validità”. Il Comune si fa forte delle sentenze di questi giorni del Tar con le quali viene dichiarato nullo il “Piano” in seguito ai ricorsi presentati dai Comuni di Marsala e Paceco.

“Questo ufficio – scrive Russo – ritiene che l’effetto caducatorio delle sentenze si estenda anche a quei Comuni che sono rimasti estranei ai giudizi nell’ambito dei quali le sentenze sono state emesse, ciò in considerazione del fatto che la inscindibilità del contenuto del Piano è diretta conseguenza del bene oggetto di tutela che va oltre i confini del singolo Comune”.

In buona sostanza secondo l’alto burocrate gli ambiti 2 e 3 del “Piano paesaggistico” riguardano un contesto territoriale che deve essere considerato su scala provinciale, e proprio per questo se i vincoli sono stati dichiarati inefficaci per 2 Comuni che hanno presentato ricorso allo stesso modo si deve pensare che l’effetto sia da estendere a tutto il trapanese, Alcamo compresa. Nella nota, inviata agli assessorati regionale Territorio e Ambiente e Beni culturali, il dirigente dell’Urbanistica cita la legge 241 del 1990 che impone una risposta per la conclusione del procedimento in 90 giorni.

Scaduto questo tempo il Comune riterrà tacitamente non valido il “Piano paesaggistico” con tutti i suoi vincoli urbanistici. Allo stato attuale, con l’ultimo “Piano” varato dalla Regione, sono presenti pesanti vincoli imposti dalle “prescrizioni di tutela” ad Alcamo. Ad essere interessata quella fascia di territorio in cui la Regione ha dettato l’impossibilità a edificare o modificare l’assetto del territorio, vale a dire la zona a Nord dell’autostrada, in via residuale la fascia “pedemontana”, in parte anche la statale 113 che collega Alcamo a Partinico e a macchia di leopardo altre varie zone della città.

Qui oltretutto le concessioni edilizie, anche quelle in itinere, sono di fatto congelate. C’è poi sempre su Alcamo un problema di eccessivo livello di tutela nelle zone ‘C5’. Già il Comune presentò una serie di osservazioni che furono prese in considerazione dalla Sovrintendenza ai Beni culturali ma mai messe nero su bianco dalla Regione. Osservazioni che erano mirate a far rivedere tutti questi vincoli, a partire ad esempio dalla fascia a nord della A-29 mentre quella a sud rimane totalmente scoperta da ogni tutela.

Alcamo, piazza Bagolino con nuova illuminazione: più luce la notte

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Sono stati già completati, a pochi giorni dalla loro consegna, i lavori di manutenzione straordinaria dell’illuminazione pubblica di Piazza Bagolino ad Alcamo. “Lo avevamo anticipato più volte e ci siamo riusciti, – Afferma l’assessore ai servizi manutentivi del Comune di Alcamo, Vittorio Ferro – appena qualche giorno prima della festa della nostra Patrona, Maria SS dei Miracoli, l’impresa che si è aggiudicata i lavori di manutenzione straordinaria dell’illuminazione pubblica di Piazza Bagolino ha proceduto al montaggio dei nuovi corpi illuminanti ed in queste serate il risultato è stato subito evidente a tutti. Un luogo buio e apparentemente poco sicuro adesso è ben illuminato e trasmette maggiore sicurezza ai passanti e a tutti coloro che vi si recano per parcheggiare la sera”. Nelle prossime settimane sarà cura dell’ufficio smontare i vecchi corpi illuminanti.

Alcamo, Comune aderisce a “plastic free”: niente plastica negli uffici

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Il Sindaco di Alcamo, Domenico Surdi ha firmato l’ordinanza che prevede il divieto di utilizzo di bicchieri, bottiglie e sacchetti di plastica usa e getta e qualsiasi altro contenitore di plastica usa e getta. “Anche il Comune di Alcamo sarà PLASTIC FREE – afferma -. Ho raccolto la sfida del Ministro Sergio Costa, vietando l’utilizzo di oggetti di plastica monouso in tutti gli uffici comunali. Le istituzioni devono dare l’esempio prima di tutti gli altri, pertanto la nostra amministrazione ha aderito alla campagna promossa dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare denominata “Plastic Free Challenge (#PFC)”. Negli uffici comunali a partire dal 3 settembre, per dare il tempo necessario per adottare tutte le misure organizzative stabili volte alla riduzione complessiva dei rifiuti, potranno essere usati solo contenitori fatti con materiali compostabili o biodegradabili.

 

Alcamo, sparizione bici elettriche: sanzioni e sospensioni per dirigente e dipendenti

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17Un dirigente scagionato, un altro se la cava con una sanzione pecuniaria: alla fine solo due dipendenti pagano a caro prezzo la clamorosa sparizione delle bici elettriche del Comune che erano custodite all’interno del parcheggio interrato di piazza Bagolino. E’ questa la conclusione a cui è arrivato l’ufficio procedimenti disciplinari istituto dal municipio per esaminare un caso che ha avuto davvero dell’incredibile e che ancora, nonostante l’indagine interna avviata dall’amministrazione comunale, ha dei lati oscuri non del tutto chiariti. D’altronde non poteva essere altrimenti dal momento che per mesi, dopo la famosa sparizione delle bici elettriche, in tutto 13 per un valore all’incirca di 10 mila euro complessivi, nessuno ha alzato un dito per capire cosa fosse successo e dopo tempo poter ricostruire tutto è stato molto difficile. Molti i “non ricordo” che hanno condito le varie audizioni e quindi alcuni aspetti della vicenda sono rimasti opachi. La cosa certa è che le responsabilità ci sono state, eccome, dal momento che, come risulta agli atti, il parcheggio è custodito e le bici sono sparite durante l’orario di apertura, senza alcun segno di scasso o altro. Un caso che è venuto a galla solo dopo un’interrogazione presentata in consiglio comunale. Alla fine la dirigente Anna Parrino, alla guida della Direzione Servizi tecnici, è stata sanzionata semplicemente con una multa nella misura massima di 500 euro, così come prevede il contratto collettivo di lavoro del comparto della dirigenza per casi come questi. Per lei l’accusa è di “estrema negligenza” per essersi attivata solo a distanza di 8 mesi dai fatti denunciati dal dipendente responsabile della custodia del parcheggio interrato da dove sono sparite le bici. Per quest’ultimo la sanzione più pesante: un mese di sospensione dal lavoro con relativa decurtazione dello stipendio. A lui sono state riconosciute due responsabilità nella vicenda: dopo i fatti non ha mai effettuato alcuna indagine interna per capire l’orario preciso della sparizione delle bici e quali dipendenti quindi fossero in servizio, e per aver mentito dopo essere stato sentito in audizione dalla competente commissione consiliare sostenendo al contrario di avere fatto un’indagine interna di cui non c’è alcuna traccia. Infine è stata anche acclarata la responsabilità di una dipendente della Direzione Sviluppo economico, settore che all’epoca aveva in gestione le bici in termini di affidamento del bene. Per lei invece 3 giorni di sospensione ed anche in questo caso per due ordini di motivo: come prima cosa sapendo del furto, perché in possesso della denuncia del responsabile, non informò mai il suo dirigente di riferimento non attivando neanche l’iter per la richiesta di rimborso del valore delle bici da fare all’agenzia assicurativa con cui il Comune aveva stipulato il contratto; in secondo luogo poi anche lei mentì alla commissione consiliare sostenendo di non sapere nemmeno il numero di bici rubate. Conseguentemente il dirigente dello Sviluppo economico, Francesco Maniscalchi, è stato scagionato da ogni accusa proprio perché ci si è resi conto che mai ricevette alcuna segnalazione di furto e quindi non ha alcuna responsabilità, e con lui sono state archiviate le posizioni di altri 4 dipendenti.

Alcamo-Avviso trasporto Alcamo marina deserto, servizio salta ancora?

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Rischia di saltare anche quest’anno il servizio di collegamento tra il centro urbano e Alcamo marina. Nessuna ditta di trasporto infatti si è presentata all’avviso pubblico emanato dal Comune che quest’anno era anche una sorta di “atto d’interpello”. Non un vero e proprio bando di gara con un rigoroso capitolato d’appalto ma la possibilità per i partecipanti di poter presentare una controproposta rispetto alle risorse finanziarie messe a disposizione. Nemmeno con questa formula ha funzionato la procedura messa in atto dall’amministrazione comunale: “Nessuna ditta si è presentata – afferma l’assessore alla Mobilità Fabio Butera – e questo onestamente ci ha spiazzato dal momento che abbiamo proprio voluto presentare questa formula dell’avviso aperto con l’obiettivo di sentire e esigenze degli addetti ai lavori. Che chiave di lettura dare? Onestamente non lo so proprio, dal momento che le risorse nel nostro territorio ci sono per poter svolgere il servizio. Magari non abbiamo pubblicizzato adeguatamente l’avviso, non saprei cos’altro pensare”. E’ da tre anni che ad Alcamo non si riesce più ad attivare questo servizio di trasporto pubblico urbano: l’ultima volta era successo nel 2015, da allora l’autobus non si è più visto far la spola dalla città alla costa. Nell’avviso di quest’anno il Comune aveva proposto uno stanziamento di circa 50 mila euro (di questi 30 mila euro a ribasso d’asta) per un servizio di bus navetta che riuscisse per tutto il periodo estivo a collegarsi con Alcamo marina. La proposta del Comune era quella di attivare 4 linee ma, come detto, in realtà alle ditte si chiedeva di fare eventuali controproposte. Evidentemente la cosa non è interessata a nessuno e l’avviso ha finito per restare solo carta straccia. Lo scorso anno il Comune, seppur con modalità diverse e più rigide, provò ad affidare il servizio ma per ben tre volte è andata a vuoto la gara d’appalto. Ci fu un’unica partecipante, una ditta di Alcamo che già in passata aveva coperto la tratta, ma polemicamente il titolare sostenne che “il servizio così come strutturato dal Comune di Alcamo risultava essere antieconomico”. Seguirono altre polemiche ancora, anche sul piano politico, con l’amministrazione accusata da più parti di avere perso troppo tempo nella pubblicazione del bando. Dal suo canto gli stessi uffici evidenziarono che ci vollero ben 25 giorni solo per predisporre il bando per il semplice motivo che non vi era traccia di nessun dato storico sul valore di mercato di un appalto del genere. Gli uffici quindi hanno dovuto fare una serie di verifiche e ricerche per stabilire costi, modalità, tempi e tutto quanto necessario per allestire questa manifestazione d’interesse. Salta quindi anche quest’anno il trasporto pubblico ad Alcamo marina? “Noi non demordiamo – assicura Butera -, con gli uffici stiamo studiando il da farsi ma faremo un altro tentativo”.

Castellammare. Assemblea dei radicali per la modifica di otto leggi

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Lanciata stamane a Castellammare del Golfo dall’assemblea del Partito radicale una campagna per la modifica di otto leggi, ritenute inadeguate e che non rendono quella giustizia che spesso viene sollecitata. Fra le proposte di legge ad iniziativa popolare vi è la richiesta di cambiare la normativa sulla confisca di prevenzione antimafia, alla cui redazione ha collaborato, un team di esperti fra cui l’avvocato Saro Lauria, direttore nazionale del Progetto innocenti e promotore dell’evento. Lauria difende alcune persone che pur essendo state completamente assolte dall’accusa di associazione mafiosa si nono visti ugualmente confiscare i propri immobili. Per Lauria si tratta di un “vera e propria ingiustizia”. Succede infatti che incriminazione e sequestro sulla stessa persona viaggiano su due linee parallele. Una della magistratura inquirente e una sul sequestro. Succede che un indagato venga scagionato mentre su un altro fronte sono state avviate le procedure del sequestro e poi la confisca. La legge comunque prevede che se ci sono sospetti che la proprietà degli immobili o altro sia frutto di collusione con la mafia, tutto va sequestrato nonostante l’assoluzione per mafia. Interessanti e numerose le relazioni del professor Angelo Mangione, della Lumsa, di Sergio D’Elia e di avvocati, tra cui Laura Ancona che hanno  proposto l’abolizione dell’ergastolo ostativo. Ricordiamo che vittime di ingiustizia, dopo un lungo iter processuali sono risultati l’alcamese Benedetto Labita, cognato del boss Vincenzo Milazzo, assassinato una decina di anni fa, al quale sono stati restituiti beni immobili. Emblematico di un caso di vittima della giustizia è quello di Giuseppe Gulotta, accusato della strage di Alcamo Marina, che è stato scagionato dopo un calvario durato oltre 25 anni e risarcito dallo Stato. L’assemblea del Partito radicale, svoltasi stamane presso il castello arabo-normanno di Castellammare, ha voluto gettare le basi per la modifica di otto leggi contro il regime per dare, attraverso la legge, ai giudici la possibilità di avere uno spettro di leggi più numerose, quando debbono sentenziare su determinati casi.

Alcamo. Amici della musica Concerto del Blue note sax quartet

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Ultimo appuntamento prima della pausa estiva per la  32esima stagione concertistica dell’associazione Amici della Musica di Alcamo. Domani domenica alle 19 presso il centro Marconi il concerto dei Blue note sax quartet. Il gruppo  è composto da Gaetano Motisi, Francesco Italiano, Alessandro Corsini e Pietro Zolfo quattro eclettici musicisti che con la loro musica spaziano dal periodo barocco al Novecento, dalla musica classica al tango e al jazz con particolare riguardo ai grandi classici della letteratura saxofonistica per quartetto. Verranno eseguite musiche di: Vivaldi, Francaix, Piazzolla, Pepito Ros, Gershwin, Meacham e  Miller.Dopo la pausa estiva i concerti riprenderanno domenica 28 ottobre mese nel quale si svolgerà la 21esima edizione del Concorso internazionale per cantanti lirici “Città di Alcamo”. Il concorso si svolgerà dal 4 al sette ottobre con serata conclusiva al teatro Cielo. Si tratta di un evento internazionale, oggi conosciuto in tante parti del mondo, poiché i cantanti provengono da varie nazioni. Lo scorso anno ha vinto il concorso un cantante russo. E i vincitori avranno la possibilità di esibirsi al teatro Massimo di Palermo, grazie all’accordo stipulato con l’Associazione Amici della Musica, presieduta da Francesco Bambina.

Alcamo. Gara di slalom Torna il rombo dei motori sul monte Bonifato,

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Le verifiche tecniche sabato pomeriggio 23 giugno ad Alcamo in piazza Bagolino. La gara il giorno dopo a partire dalle nove sul tornanti del Monte Bonifato. Saranno un centinaio i piloti al via tra i quali una ventina di alcamesi tra cui De Simone, Blunda, Amato, Rizzo ed altri. Il rombo dei motori torna   sui tornanti del Monte Bonifato per la seconda edizione delle gara di slalom, organizzata dalla Kinisia Promoter di Peppe Licata. La gara dalla lunghezza di tre chilometri, con arrivo a poche centinaia di metri dalla Funtanazza, è caratterizzata da 9 postazioni. La gara,  con partenza alle 9, su tre manche. Ad Alcamo la sfida per l’assoluto vedrà protagonisti Peppe Castiglione di Custonaci e i busetani Peppe Virgilio e Nicolò Incammisa e l’alcamese Dino Blunda. Non è nelle migliori condizioni  il manto della strada che porta in cima al Monte Bonifato. Numerose le gobbe, gli avvallamenti e pertanto i piloti dovranno fare attenzione anche se non ci sono particolari problemi di sicurezza a causa dei tanti birilli che rallentano le vetture. L’ultima gara di velocità pura si svolse il 24 giugno del 1984. La prima edizione il sei ottobre del 1963. E restando in tema motoristico, se tutto procede come da programma, il 21 e 22 luglio il gran prix dei go kart in piazza della Repubblica, valevole quale gara del campionato italiano. E domenica 24 giugno sui tornanti della monte Erice il club Sartarelli di Trapani riproporrà quanto organizzato un mese fa ad Alcamo. Ovvero una rievocazione storica, che si traduce in una passeggiata sul percorso usato per la Monte Erice, valevole per il campionato italiano della montagna.

Alcamo. Liceo Allmayer, fare presto per il nuovo istituto

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Da subito occorre rimboccarsi le maniche per non farsi trovare impreparati quando fra due-tre anni si riproporrà il problema delle aule del liceo Allmayer di Alcamo, per il quale, per il momento è stato scongiurato il pericolo del trasferimento di 702 studenti in un immobile di proprietà della Provincia in contrada Sasi di Calatafimi Segesta. La soluzione temporanea, che evita lo smembramento di un liceo d’eccellenza, è stata trovata grazie alla sensibilità del prefetto che ben conosce la scuola diretta da Vito Piccichè e che ne apprezza le varie attività e soprattutto il liceo musicale. Da alcuni giorni è iniziato il conto alla rovescia per trovare una soluzione alla quale debbono lavorare all’unisono tutte le forze politiche. Intanto scadrà il prossimo due luglio il bando regionale che prevede una spesa complessiva di 272 milioni di euro per realizzare nuovi istituti scolastici e rimettere a nuovo quelli esistenti. Comune di Alcamo e Provincia debbono lavorare in sinergia per non farsi sfuggire questa occasione ed aprire le porte alla possibilità di realizzare un nuovo istituto accanto a quello esistente nella via Pietro Galati. L’area antistante pare sia stata destinata dal Piano regolatore ad edilizia scolastica e quindi non ci sarebbero particolari ostacoli avanzando istanza di finanziamento di circa 4 milioni, ancora da ottenere, per ampliare l’istituto di via Galati. Il Liceo Allmayer ha una popolazione scolastica di 900 alunni e tanti corsi di eccellenza ma per un sereno futuro, due anni di proroga passano presto, occorre mettere in moto tutte le iniziative che speriamo non vadano ad infrangersi contro il muro di gomma della burocrazia. Alcamo dal punto di vista dell’edilizia scolastica gode buona salute. Lo scientifico ha il suo istituto. Si deve al compianto preside Rocco Di Bernardo se nei pressi della rotonda del viale Italia è nato l’istituto tecnico. E grazie, anni fa, al presidente della Provincia Giulia Adamo, che acquistò dal Comune di Alcamo la scuola in costruzione in contrada Canapè è stato possibile completare l’Ipaa Mattarella-Dolci.  Una classe politica che ha saputo impegnarsi e dare risposte, che oggi si attendono con tempestività da quella in carica. La possibilità di ottenere finanziamenti per i quali esiste un bando ad hoc non va dunque perduta. Ne va del prosegue dell’attività dell’Allmayer e della credibilità di coloro i quali amministrano la cosa pubblica.

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