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lunedì, Giugno 9, 2025
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Alcamo. Scienziata battezza la figlia nella chiesa di Sant’Oliva

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Aria di festa e atmosfera internazionale ieri mattina nella piazza Ciullo di Alcamo con il gruppo degli invitati che poi si è trasferito nella chiesa di Sant’Oliva. Qui don Saverio Renda ha battezzato Eleonore Villard, che compirà un anno giovedì prossimo. Eleonore è la secondogenita dello scienziato Eric Villardi e della scienziata alcamese Violette Impellizzeri.  Testimoni sono stati l’astronomo tedesco Konrad Tristram e la cugina di Violette, Chiara Raspanti. Violette e il marito fanno parte del ristrettissimo gruppo  di scienziati che studia le antichissime galassie nel deserto cileno, a 5 mila metri di altezza, dove ben 62 radiotelescopi scrutano l’universo. Violette Impellizzeri nel 2008 ha scoperto l’acqua più antica dell’universo e ciò le è valsa fama internazionale. Una cerimonia semplice in un clima prettamente familiare. Violette Impellizzeri  ha un altro figlio, un bambino di tre anni e con la sua famiglia si fermerà ancora qualche giorno ad Alcamo per poi far ritorno in Cile. Il sogno, difficile da realizzare, per Violette è quello di potere un giorno lavorare in Italia. Ama il mare di Alcamo Marina e da bambina voleva diventare archeologa o astronauta. Praticamente c’è riuscita perché con immensi telescopi viaggia nello spazio alla scoperta di nuovi mondi e tanto altro.

Castellammare Arena delle Rose, la grande musica dei Pink Floid

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Grande musica sabato prossimo alle 21,30 presso l’arena delle Rose di Castellammare del Golfo.  Grande musica dei Pink Floyd con gli Inside Out, band attiva in Sicilia dal 2012. In sei anni la band ha calcato i palchi di numerose città siciliane riscuotendo ovunque un grande successo.  Il 2017 è stato un anno importante per la band poiché, l’8 aprile dello scorso anno, si sono esibiti al teatro Golden di Palermo con Durga McBroom, la storica corista e vocalisti ufficiale  degli ultimi tour dei Pink Floid. Sabato prossimo a Castellammare sarà la volta di un’altra grande vocalist Lorelei McBroom, che attualmente collabora con gli Autralian Pink Floid, una delle tribute band Pink Floid più famose del mondo. All’Arena delle Rose la band eseguirà i grandi classici dei Pink Floid mentre sul grande schermo circolare verranno proiettate le immagini di filmati originali dei Pink Floid, supportate da effetti laser.

Alcamo, cittadini, polizia e vigili del fuoco sventano incendio: denunciato anziano

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“Volevo solo disfarmi delle sterpaglie e nulla di più”. Così si è giustificato un anziano di 74 anni quando si è visto prima bloccare da alcuni residenti della zona e poi portare in commissariato dalla polizia. L’intervento tempestivo della gente, ed in seconda battuta degli agenti e dei vigili del fuoco del locale distaccamento, ha evitato quello che poteva diventare un vero e proprio disastro ad Alcamo marina. Il senso civico dei residenti della zona è stato provvidenziali, memori probabilmente del terribile incendio del settembre dello scorso anno che mise a rischio decine di abitazioni e centinaia di turisti e villeggianti. Per il 74enne è scattata una denuncia all’autorità giudiziaria con l’accusa di danneggiamento seguito da incendio. In poche parole l’uomo si era piazzato sotto un albero di pino ed era stato visto armeggiare da alcuni residenti della zona, all’altezza di una scalinata di fronte al casello. Insospettiti alcuni di loro si sono avvicinati: un sospetto che si è subito confermato. L’anziano è stato visto con tutto l’occorrente per dare fuoco. Ed effettivamente aveva già innescato il rogo ad un cumulo di sterpaglie. La gente del posto ha bloccato l’anziano ed ha immediatamente lanciato l’allarme, nel frattempo si è anche premurata di trattenere il presunto piromane. In pochi minuti pompieri e poliziotti si sono recati sul posto ed hanno anzitutto messo in sicurezza tutta l’area, spegnendo quindi gli ultimi focolai per evitare dunque che il rogo potesse espandersi. Se le fiamme fossero “scappate” si sarebbe davvero scatenato l’inferno. Già lo scorso anno in questa stessa zona, in contrada Giovenco, ci fu un grosso incendio. Ad essere interessata la collina all’altezza dell’antica tonnara. Tanta la paura tra gli abitanti per le fiamme che si sono pericolosamente avvicinate alle loro abitazioni. Nonostante l’apprensione non si sono registrati danni alle case grazie come sempre al coordinamento antincendio predisposto da vigili del fuoco, protezione civile e forze dell’ordine. Un incubo che rischiava, con questa bravata dell’anziano, di ripetersi in fotocopia. Provvidenzialmente  villeggianti e turisti della zona hanno intuito qualcosa e capito le intenzioni dell’anziano appena in tempo. Il 74enne, quando è stato fermato dalla gente e dai poliziotti, ha provato in goni modo di discolparsi: “Non ho fatto nulla, stavo soltanto eliminando delle sterpaglie”. Operazione che non è ovviamente consentita in questo periodo, proprio per il pericolo incendi, e che può essere fatta solo se in determinate situazioni di assoluta sicurezza quindi con appositi viali parafuoco già predisposti e con vari altri accorgimenti tecnici che sono utili ad eventualmente arginare il rogo in caso di errori nel suo contenimento.

Castellammare del Golfo, Comune verso consolidamento del costone: incassato finanziamento per progetto

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Il Comune incassa fondi per redigere il progetto esecutivo di consolidamento del costone roccioso su cui si erge il centro storico. Dalla Regione arrivano 107.811,92 euro di finanziamento che serviranno al municipio per affidare gli incarichi ai professionisti esterni e per poter quindi portare a compimento la parte documentale necessaria per accedere ai fondi già stanziati dall’Unione Europea per la cittadina castellammarese. I lavori di consolidamento, infatti, sono già stati finanziati due anni fa nell’ambito della pioggia di fondi per i comuni garantiti attraverso il “Patto per la Sicilia” firmato a suo tempo dall’allora presidente del consiglio Matteo Renzi e dal governatore Rosario Crocetta. Un piano complessivo da 5,7 miliardi di euro e per cui su Castellammare era stato previsto uno stanziamento da circa un milione e mezzo di euro. A darne notizia il gruppo consiliare di opposizione “Castellammare 2.0” che esprime soddisfazione per l’obiettivo raggiunto. Gli interventi previsti sono volti alla mitigazione del rischio idrogeologico, problema di cui risente enormemente la cittadina castellammarese. Il Comune lo scorso hanno, a tal proposito, aveva avviato l’iter per la nuova mappatura del rischio idrogeologico nel territorio castellammarese all’interno della predisposizione del Piano di Protezione civile. Un lavoro necessario dal momento che Castellammare è stata definita come zone ad alto rischio di dissesto idrogeologico dalla Protezione civile regionale in più occasioni. Con apposita determina il sindaco Nicola Coppola ha dato incarico esterno ad un geologo, l’alcamese Antonino Cacioppo, con l’obiettivo di realizzare una nuova e accurata mappatura dei rischi idrogeologici. Castellammare è un territorio dove esiste un fortissimo rischio di frena e smottamenti. A parte per la sua conformazione geologica, essendo letteralmente sovrastato da diverse montagne, ma anche per effetto dei devastanti incendi degli scorsi anni, e anche altri due che si sono verificati nel giugno scorso, che hanno creato situazioni di dissesto enormi. L’assenza di alberi e quindi di radici in grado di trattenere eventuali movimenti franosi sono certamente un ulteriore grave danno ambientale che potrebbe essere pagato a caro prezzo. Da considerare che già nel 2010 fu apposto dalla Capitaneria di porto nel territorio castellammarese un divieto di balneazione nella riserva naturale orientata dello Zingaro, da Cala Mazzo di Sciacca a Tonnarella dell’Uzzo. Fu vietato l’accesso alle spiagge per il rischio di frane e smottamenti.

Alcamo. La scienziata Violette Impellizzeri “La donna delle stelle”, atto d’amore verso la sua città

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Ha volato per 12 mila chilometri: partenza da Santiago, capitale del Cile, per un atto d’amore verso la sua città: Alcamo. Con lei il marito, lo scienziato francese Eric Villard, il figlio Raphael Vincent di tre anni e la figlia, Eleonore, che compirà un anno il 10 agosto.  Ha scelto la città, alla quale è sempre legata,  per battezzare Eleonore. Lei è la scienziata alcamese Violette Impellizzeri, definita la “donna delle stelle”, nota in tutto il mondo e in particolare negli ambienti scientifici che scrutano l’universo per cercare di carpirne segreti. E domani mattina ad Alcamo si parleranno lingue diverse e sembrerà di assistere ad un incontro di scienziati. Benvenuti ad Alcamo dove sono arrivati per partecipare alla cerimonia del battesimo della secondogenita della scienziata alcamese Violette Impellizzeri. Il piacere di battezzare Eleonore nella chiesa di Sant’Oliva, alla cui parrocchia appartiene la stessa Violette e il papà Filippo, che con i genitori abitavano nella via Discesa Santuario a meno di duecento metri dalla chiesa di piazza Ciullo. La volontà delle scienziata di non tagliare le radici con la sua Alcamo, con i parenti e amici che vivono in città.  A benedire Eleonore il parroco Saverio Renda, che tre anni fa battezzò il fratellino Raphael Vincent. Violette ci tiene particolarmente al rito del sacramento del battesimo e che  fosse tenuto da don Saverio Renda. La cerimonia domani alle 10,15. Violette dopo il parto ha atteso circa un anno e quando ha potuto coprire quei 12 mila chilometri che separano il Cile con Alcamo, ha fissato la data del battesimo. Padrino l’ astronomo tedesco Konrad Tristram. Madrina la cugina Chiara Raspanti  che abita ad Alcamo. Violette, sposata con lo scienziato francese  Eric Villard, nel 2008 balzò agli onori della cronaca scientifica mondiale poiché, studiando e osservando le galassie, ha scoperto l’acqua più antica dell’universo, che le è valsa la pubblicazione su Nature e interviste nelle  più importanti Tv del mondo tra cui la CNN. E poi basta digitare su Google per sfogliare un album ricco di notizie sulla scienziata alcamese. Violette Impellizzeri, figlia di un insegnate di matematica lavora da diversi anni presso l’osservatorio Alma, il più grande radiotelescopio del mondo che si trova in Cile. Laurea e dottorato a Bonn, poi tre anni in Virginia. Da diversi anni fa parte del ristrettissimo gruppo internazionale di scienziati, una decina di varie parti del mondo, che  studia  le antichissime galassie, viaggiando, dalla sua postazione, nello spazio, laddove nessun altro occhio umano si è posato. Un altro cervello siciliano, in questo caso alcamese, regalato al resto mondo, poiché in Italia c’è scarsissima possibilità di affermarsi. Il suo lavoro quotidiano in questo assolato deserto del Cile consiste nell’osservazione  costante  attraverso potentissimi radiotelescopi che scrutano l’immensità dell’universo alla ricerca dei segreti del mondo, dei quali ci sono ancora miliardi di cose da scoprire. E poi lo studio delle onde gravitazionali, i buchi neri e tanto altro. In Cile a cinquemila metri di altezza e in un deserto, che si perde a vista d’occhio, ben 62 radiotelescopi, compongono una struttura scientifica, la più importante del mondo. In questo centro d’eccellenza, unico al mondo, Violette è considerata una punta di diamante. Violette, che tiene incontri e conferenze in tutto il mondo,  è sempre disponibile a parlare in videoconferenza con studenti e insegnanti alcamesi. Un anno e mezzo fa grazie all’Unitre, l’Università della terza età di Alcamo, presso l’istituto  tecnico “Caruso”  si  è tenuto un incontro con la scienziata alcamese, che ha la capacità di far comprendere  a tutti con esempi e spiegazioni quanto fino ad oggi l’astronomia ha fatto e quello che si sta studiando. Violette, la scienziata che naviga nell’universo, nell’ottobre dello scorso anno, è stata “interrogata”, in videoconferenza dal cinema Esperia,  da alunni nel corso della Settima edizione “Scienza ad Alcamo”, promossa dall’Associazione insegnamento della fisica. Da una settimana ad Alcamo si fermerà per altri sette giorni e poi il ritorno nel deserto più alto del mondo dove non piove mai e l’atmosfera rarefatta consente di osservare l’universo in maniera ottimale. Il suo sogno: “Potere un giorno lavorare in Italia” e tornare “frequentemente con la famiglia per prendere un bagno ad Alcamo Marina”.

servizio TG Alpauno informazioni

Alcamo-Street control, quando è in funzione? Presentata interrogazione

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I consiglieri comunali Giacomo Sucameli e Filippo Cracchiolo hanno presentato un’interrogazione per chiedere delucidazioni attorno all’effettivo utilizzo dello street control,  l’apparecchio che si installa sulle pattuglie della polizia municipale e identifica in tempo reale i veicoli e le infrazioni. Gli esponenti del civico consesso chiedono di conoscere quali sono le effettive giornate di utilizzo dello street control, quante sono le multe sino ad oggi elevate e dove sono state contestate le infrazioni.

Alcamo, truffa ad anziani: due donne si intrufolano in casa e portano via oro e soldi

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. Si avvicinano alla vittima, la studiano per bene a distanza probabilmente anche per giorni. Poi entrano in azione e senza un minimo di scrupolo si intrufolano in casa di chi è indifeso e lo raggirano, sino a portargli via tutto quello che posseggono. Un meccanismo abbastanza oliato e da anni oramai ben congegnato che ha visto come protagonisti, loro malgrado, una coppia di anziani ultraottantenni di Alcamo. Entrambi con qualche problema invalidante e dunque proprio per questo ancora più “appetibili” per ladruncoli di serie B disposti a tutto pur di racimolare qualche soldo. Questo colpo intanto ha fruttato a loro un bottino da ben 4.500 euro tra soldi in contanti e gioielli. I due coniugi presi di mira abitano in via XV Maggio, una delle traverse della zona centrale della città di corso VI Aprile, strada quindi molto frequentata da pedoni e automobilisti. Secondo quanto emerso dal racconto delle stesse vittime fatto ai carabinieri, a  cui hanno sporto denuncia, due donne hanno in pieno giorno hanno insistentemente bussato al campanello della loro abitazione. Ad aprire la porta spontaneamente è stata la stessa anziana che con una scusa è stata avvicinata e convinta a fare entrare le due estranee. Hanno quindi cominciato a dialogare con la proprietaria di casa e mentre una delle truffatrici la intratteneva, l’altra nel frattempo, con il più classico e tradizionale dei trucchetti, ha cominciato a intrufolarsi in tutte le stanze sino a che non ha individuato il bottino: soldi in contanti e oro che sono stati portati interamente via. Erano custoditi in cassetti e altri portagioie posizionati a vista. Immediate sono scattate le indagini da parte dei carabinieri che anzitutto hanno ascoltato l’anziana per cercare di acquisire quante più informazioni possibili. E’ stato tracciato un identikit approssimativo, anche perché la vittima era molto scossa e confusa. Le attività investigative sono partite a pieno ritmo nell’intento di dare un volto a chi ha messo in atto una truffa del genere ma anche per evitare che in zona qualche altro anziano possa finire nella rete di questi malintenzionati. Si ipotizza che le povere vittime fossero anche conosciute dalle truffatrici. Non appare infatti una casualità che le due donne siano entrate in azione proprio nel giorno in cui la coppia di anziani è andata a riscuotere la propria pensione all’ufficio postale, come ogni mese. E’ possibile quindi che le due ladre abbiano da tempo individuato le loro “prede da spennare” e senza alcuna pietà hanno quindi pianificato tutto avendo certezza che quella mattina avrebbero trovato un bel po’ di soldi liquidi oltre che preziosi in oro. Le truffe agli anziani continuano ad essere un fenomeno che nel territorio provinciale è molto diffuso. Appena qualche giorno fa a Partanna è stato venduto un anello-patacca per 3 mila euro. Così tre palermitani in trasferta sono stati arrestati. I militari della stazione di Partanna hanno arrestato Giovanni Salafia, di 27 anni, Michele Faija, di 59 anni, e Michele Valentino, di 55 anni. Lo scorso anno addirittura la Cgil organizzò a Trapani un evento dal titolo “Repressione e prevenzione delle truffe finanziarie agli anziani”. Fu emanato un vero e proprio vademecum con una serie di consigli per evitare di finire nella rete dei truffatori.

Alcamo-Via tenente Manno, contestato divieto di sosta h 24

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Sino al 27 agosto potranno soltanto arrivare davanti le porte delle loro abitazioni, magari scaricare la spesa e poi andare via. In teoria non possono fermarsi. Infatti h 24 sino al 27 agosto è stato istituito il divieto di sosta nella via Tenente Vito Manno, una strada che sbocca in piazza Ciullo dove si svolgono eventi dell’estate. Scatta la protesta della quale si fa portavoce Nino Catalano: ”Questa ordinanza va ritirata e rifatta. Noi  possiamo capire il divieto nel tardo pomeriggio e durante la notte, ma tutto il giorno e fino al 27 agosto  costringe i residenti  ad affrontare notevoli disagi”. Scatta dunque la protesta in una strada del martoriato centro storico alcamese dove la movida selvaggia, soprattutto durante il periodo invernale, trasforma le vie in bivacchi per truppe di barbari in transito. A stabilire la chiusura probabilmente il provvedimento emanato dal ministero dell’Interno dopo gli incidenti accaduti a Torino dopo la finale dello scorso anno della Coppa dei campioni. Ne chiaramente aiuta a varare soluzioni la conformazione urbanistica del  centro storico. Ma istituire  h 24  il divieto di sosta ambo i lati nella via Tenente Manno provoca disagi e proteste ai residenti che chiedono al Comune di rivedere l’ordinanza.

Buseto Palizzolo-Party a base di droga, sgominata organizzazione: tre arresti (VIDEO)

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Rave party a base di droga con ingresso esclusivo per i partecipanti che veniva scelti accuratamente per verificarne l’affidabilità. A scoprire i festini con giro di stupefacenti i carabinieri di Alcamo che all’alba hanno arrestato tre persone tutte con precedenti: Alessandro Genco, 21 anni, Santo Priolo, 30 anni, entrambi palermitani, e Antonino Pace, 20 anni di Paceco. L’operazione denominato “In the wood” è servita soprattutto a disarticolare una vera e propria organizzazione dedita alla detenzione e allo spaccio di droga, in particolare di cocaina ed Mdma, quest’ultima più comunemente conosciuta come ecstasy che rappresenta uno dei più diffusi stupefacenti che viene assunto generalmente sotto forma di pastiglie dando grandi effetti eccitanti a chi la assume ma anche causando gravi conseguenze sulla salute. Non è stato facile per i militari dell’Arma riuscire a disarticolare questa organizzazione: a dispetto della giovane età dei tre arrestati hanno dimostrato grandi capacità organizzative e riuscire a risalire al flusso della droga e soprattutto al luogo in cui si organizzavano questi party ha avuto le sue enormi difficoltà. Grazie al lavoro certosino, fatto di appostamenti, pedinamenti ma anche di intercettazioni telefoniche e ambientali, i militari dell’Arma hanno appurato che le sostanze stupefacenti venivano cedute agli acquirenti in occasione di “rave party” organizzati all’interno di una struttura sita nel territorio trapanese. Successivamente si è scoperto che la base organizzativa di questi festini era un immobile denominato “Il Contadino” a Buseto Palizzolo. Le feste, durante le quali l’attività di spaccio delle sostanze stupefacenti era particolarmente frenetica, venivano pubblicizzate tramite internet attraverso noti social network. A nulla sono serviti gli accorgimenti adottati dagli organizzatori per assicurarsi un elevato livello di riservatezza, in quanto i carabinieri di Alcamo sono riusciti lo stesso a penetrare tra le fitte maglie della rete criminale, accuratamente tessuta dagli organizzatori delle manifestazioni. Gli eventi,  infatti, venivano pubblicizzati senza indicare precisamente il luogo dove si sarebbe tenuto il “rave”, al quale gli aspiranti partecipanti venivano poi ammessi solo attraverso successivi contatti diretti e dopo che gli organizzatori ne avevano verificato l’”affidabilità”. Dalle risultanze investigative prodotte dai carabinieri la Procura di Trapani ha autorizzato i tre arresti e disposto il sequestro dell’immobile di Buseto. Per Genco, Priolo e Pace l’accusa è di detenzione e spaccio  di sostanze stupefacenti: per tutti sono stati disposti i domiciliari.

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Alcamo-Residenza artisti in bene confiscato, nel garage presto un laboratorio (VIDEO)

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Presto nascerà un laboratorio a disposizione degli artisti. Sorgerà in quello che un tempo era il garage della lussuosa casa di Vito Nicastri, l’imprenditore alcamese da tutti considerato ilo “re del vento” per il suo impero costruito grazie all’affare dell’eolico.

Nel 2015 venne arrestato perché secondo gli inquirenti con la sua attività imprenditoriale ha finanziato la latitanza di Matteo Messina Denaro. Seguirono sequestro e confisca di questo enorme stabile che si affaccia sulla via XV Maggio che il Comune già da un anno utilizza come “residenza degli artisti”. Ora anche il garage, annesso a questo immobile di lusso, sarà trasformato e reso per l’appunto un laboratorio.

Annuncio che ieri ha dato il sindaco Domenico Surdi in occasione della visita al bene confiscato del vicepresidente dell’Ars, Giancarlo Cancelleri, e del noto cantautore siciliano Lello Analfino. Ci sono ancora degli interventi da ultimare, al di là del garage. Sino ad oggi sono stati ospitati, a titolo totalmente gratuito, sino a 16 artisti contemporaneamente ma a regime si conta di poter arrivare anche a 30. L’obiettivo è quello di attivare un circolo virtuoso che metta insieme l’arte e il suo enorme indotto.

Piacevolmente stupiti di quanto fatto dal Comune Cancelleri e Analifino che hanno potuto ammirare la bellezza del bene e la sua grandezza, con annesso un giardino interno che potrebbe fungere da ispirazione per gli artisti. Immobile che nasce oltretutto a pochi passi dal Maca, il museo di arte contemporanea, dunque un collegamento quasi naturale. Da qui parte un chiaro messaggio e cioè che l’arte può uccidere la mafia, così riportato nel muro del palazzo di giustizia di Trapani

GUARDA IL VIDEO DELLA VISITA AL BENE CONFISCATO

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