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lunedì, Giugno 9, 2025
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Alcamo d’estate 2018. Sabato “Tutti sul letto ovale”, si ride nell’atrio del Collegio

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Una commedia esilarante, recitata con un ritmo incalzante in quel gioco degli equivoci amorosi che una lettera recapitata per sbaglio può provocare. La mano sapiente del regista Franco Regina, un  cast di attori giovani che riescono ad incastonare tutti i tasselli di un puzzle. E poi una metafora: una sorta di grande ruota panoramica, piena i luci variopinte che gira in un tourbillon che provoca interesse  per la trama e risate. Parliamo della commedia “Tutti sul letto ovale”, che per il programma Alcamo d’estate 2018 sarà portata in scena alle ore 21 di sabato prossimo nell’atrio del Collegio  ei gesuiti. Franco Regina, storico protagonista e deus ex machina della cooperativa Piccolo teatro di Alcamo ha saputo usare il megafono e mettere  tutti i componenti del cast, ben nove attori, al loro posto in una girandola di doppi sensi, inganni, scene piccanti per una delle più esilaranti pieces teatrali, scritta negli anni 60 da due autori inglesi. Piena di ritmo e ironia. Un  appuntamento da non perdere per una commedia andata in scena per tre sere consecutive nell’ambito della rassegna teatrale del Piccolo teatro, che vanta ben 42 anni di attività e già sta allestendo il cartellone per la stagione che inizierà a novembre.  La vicenda si svolge in un appartamento borghese. Due coppie a confronto: il padrone di casa e la moglie: Nino Campanella e Irene Filippi che dimostra sempre più maturità e padronanza della scena. I padroni di casa. Il socio e sua moglie, un eccentrico arredatore, una cameriera e una centralinista. Tutti credono di avere a disposizione l’appartamento che per una serie di equivoci diventa una sorta di porto di mare dove in tanti cercando di sbarcare per una notte di passione. Nulla è scontato dall’inizio alla fine con chiarimenti e ritorni di fiamma. Grande ritmo con quella porta, dove c’è il letto ovale, che si apre e chiude continuamente animando le scene con perfetti sincronismi “comandati” dal Franco Regina. I protagonisti:  Nino Campanella, Irene Filippi, Giusi Risico,, Antonino Sanclimenti, Chiara Calandrino, Giuseppe Lipari, Carla Ferro, Carlo Suppa e Sarah Labruzzo.  “Tutti sul letto ovale” ha rappresentato forse una novità nell’attività del Piccolo teatro. Non la commedia dialettale o rappresentazioni di autori drammatici. Ma una pieces che richiama al teatro leggero ma non per questo meno impegnato perché fotografa la quotidianità fatta di amore, passioni, tradimenti, carriere, aspirazioni, suggestioni  innamoramenti tutto raccontato con leggerezza e tanto humor per come è la rappresentazione di “Tutti sul letto ovale”.

Partanna, migliaia di presenze per la “Street food and birra fest 2018”

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Migliaia di presenze per la “Streetfood and birra fest”, organizzata nell’ambito della rassegna Artemusicultura2018, promossa come ogni anno dal Comune di Partanna. Fra residenti, visitatori provenienti dai centri limitrofi e turisti in vacanza nelle due sere dell’11 e 12 agosto la cittadina del Belice si è animata grazie alle numerose postazioni dislocate lungo il centralissimo corso Vittorio Emanuele. Ai classici venditori di cibo da strada e alle bancarelle con in vendita ogni genere di gadget si sono aggiunti quest’anno gli stand dei birrifici locali che hanno proposto “bionde” per tutti i gusti e le esigenze. Non è mancato anche l’intrattenimentoper i più piccoli con l’animazione e la collocazione di gonfiabili in piazza Falcone e Borsellinoe pergliadulticon l’esibizione dal vivo digruppi musicalineilocali aperti al pubblico per tutta la notte e con l’ingresso libero amusei e luoghi d’arte. “Unamanifestazione di grandesuccesso– commenta il vicesindaco con delega al Turismo Angelo Bulgarello –. Nonostante la contemporanea organizzazione di altri eventi nei comuni vicini siamo riusciti a portare a Partanna una buona fetta di vacanzieri eturisti provenienti da ogni parte del Belice. Grazie anche all’impegno degli esercenti locali l’iniziativa ha riscosso l’apprezzamento fra quanti hanno partecipato alle due serate. Sicuramente un evento da replicare anche il prossimo anno”. “Siamo soddisfatti per l’ottima riuscita della ‘Street food and birra fest’ – aggiunge il sindaco Nicolò Catania–. Altri imperdibili appuntamenti costelleranno i mesi di agosto e settembregrazieal nutrito programma messo a punto dall’amministrazione comunale per ravvivare l’estate partannese”.

Castellammare. Incidente sul lavoro Cinque indagati per la morte di operaio romeno

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Il reato ipotizzato per il quale il pm del tribunale di Trapani, Matteo Delpini, ha firmato cinque informazioni di garanzia è quello di omicidio colposo in cooperazione. Indagati l’ alcamese, Giovanni Renda, che lavora in una ditta specializzata nelle forniture di calcestruzzo. Pietro Agnello, alcamese,  47 anni, che manovrava l’autopompa. Gaetano Palmeri, 68 anni, alcamese ma da tempo residente a Castellammare, titolare della ditta che stava eseguendo i lavori, e i castellammaresi Giuseppa Mancino e il figlio Giovanni Safina, proprietari dell’immobile e del terreno dove si stavano eseguendo i lavori e si verificò l’incidente in cui perse la vita il romeno Francisc Paulet di 36 anni. Rimase gravemente ferito il fratello Daniel. Le informazioni di garanzia sono state notificate in questi giorni e fanno seguito al lungo e meticoloso sopralluogo in contrada Costalarga dove un  mese fa si verificò il tragico incidente. Presenti al sopralluogo i difensori degli indagati con i periti da loro nominati. Così come i periti del tribunale e i carabinieri di Alcamo e Castellammare che condussero le indagini. Confermati il sequestro del terreno e dell’autopompa, bloccata sull’area dell’incidente così come il divieto di accesso al villino. Un nuovo sopralluogo è stato disposto dal pubblico ministero per martedì 28 agosto. Dalla ricostruzione fatta dai carabinieri di Alcamo l’incidente sarebbe stato causato dalla rottura del braccio, lungo 25 metri, della pompa per il gettito del cemento. Il braccio si spezzò in due e schiacciò i due fratelli che stavano spalmando il cemento per la realizzazione di un muretto di recinzione nel villino di contrada Costalarga. La morte sul colpo di Francisc Paulet, che abitava da 14 anni ad Alcamo e che con la moglie risiedeva nella via Porta Palermo, suscitò grande commozione nella numerosa comunità romena che vive ad Alcamo e tra i parrocchiani della chiesa di San Francesco d’Assisi. Paulet e la moglie profondamente cattolici non mancavano mai alle funzioni e nella stessa chiesa la famiglia Francisc Paulet- Cristina Litcanu, avevano battezzato, lo scorso 23 giugno,  il proprio bambino. La coppia ha una figlia di sei anni, nata ad Alcamo e che frequenta la scuola elementare. Scontata la costituzione di parte civile. Ancora ricoverato al Civico di Palermo, Daniel Paulet, 27 anni, che rimase gravemente ferito e si sta riprendendo molto lentamente. I fratelli Paulet sono descritti come grandi lavoratori e per accelerare le pratiche per il trasporto in Romania si mobilitò la comunità  romena e scese in campo Elena Ciobanu, responsabile provinciale dell’associazione  Decebal&Traian, che andò anche a Catania per incontrare il console romeno in Sicilia, Iacob Iuan. Tutta la comunità romena di Alcamo e Castellammare e tanti cittadini si mobilitarono per aiutare questa sfortunata famiglia. La stessa Elena Ciobanu incontrò amministratori comunali  alcamesi dichiaratisi disponibili a mettere in atto iniziative  per cercare di dare un aiuto alla famiglia. E come primo atto il Comune ha concesso alcune aule scolastiche dove sarà insegnato il romeno ai bambini nati e residenti ad Alcamo, dove la comunità è composta da quasi 5 mila persone. Mille delle quali iscritte nei registri del Comune. Ed i romeni non intendono trascurare le proprie tradizioni e da due anni organizzano mostre, spettacoli, eventi culturali e due anni fa al teatro Cielo venne a tenere un concerto Maria Ciobanu, una delle cantanti più famose in Romania e rappresentante all’Onu per il suo Stato.

Alcamo. Igiene Topi e cartaccia invadono strade e piazze

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Gli antipatici incontri ravvicinati di terzo tipo si susseguono quotidianamente di giorno e di notte. Stamane tre in via Giuseppe Ferro. Uno in via Alfieri. Uno in via Edison e l’elenco potrebbe continuare anche perché le segnalazioni arrivano da tutta la città di Alcamo. Gli antipatici incontri sono con grossi e spelacchiati  topi che scorrazzano sulle cunette. Entrano ed escono dalle fogne, dai tubi posti nelle facciate dei palazzi per le acque piovane. Se questa non è un’emergenza poco ci manca. Forse per allontanare questa schiera di roditori occorrerebbe ingaggiare il pifferaio di Hamelin, cacciatore di topi che fa parte di una leggenda tedesca della seconda metà del 13dicesimo secolo. Con il suono del suo piffero liberò la città invasa dai ratti. E’ questa una parte della leggenda. Il fenomeno dei topi ad Alcamo è alimentato  dalla scarsa igiene con sacchetti abbandonati agli angoli delle strade a causa anche della scarsa collaborazione dei cittadini nel cercare di tenere la città pulita. Inoltre la drastica riduzione dei turni per il ritiro di Rsu e altro ha peggiorato la situazione in una città quella di Alcamo, che fino a qualche anno fa, veniva additata come esempio di pulizia. A ciò si aggiunge il volantinaggio con depliant pubblicitari, che spesso vanno a finire in mezzo alle strade o sulle cunette con disperazione anche degli operatori ecologici costretti ad un surplus di lavoro per raccogliere quelle che si trasformano in sporca cartaccia. Le carenze igieniche provocano l’aumento dei ratti, di mosche e zanzare il cui fenomeno aumenta con le giornata del caldo estivo. Sarebbero necessari drastici e tempestivi interventi da parte del Comune.

Alcamo. Il Pd al contrattacco sulla giunta del sindaco Surdi

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Il Partito democratico alcamese si sveglia da un lungo letargo e lancia un messaggio per far sapere che è ancora vivo e vegeto. Insomma che non è scomparso del tutto anche se a tutti i livelli i democratici nelle ultime tornate elettorali hanno subito mazzate. Come è successo anche ad Alcamo. Il Partito democratico in un documento elenca una serie di problemi. Forse troppi. Ma non propone soluzioni. In primis chiede i “motivi personali” che hanno causato nel tempo le dimissioni degli assessori Saverino, Russo e Scurto. Poi il Pd punta il dito su Scurto, che assieme al sindaco scrivono i democratici, “ammanniva dai palchi soluzioni miracolose su come risparmiare oltre un milione di euro l’anno per la raccolta dei rifiuti da girare ai cittadini diminuendo la TARI. Su quello che avrebbero fatto per risolvere il “falso” problema dell’acqua, chiudendo i pozzi privati (inutili) e garantendo acqua potabile e pubblica ogni giorno per tutti, in città e ad Alcamo Marina, su come la macchina pubblica sarebbe diventata efficiente e “amica” del cittadino, su come sarebbero finiti favoritismi e clientele che impedivano il reperimento di personale per la pulizia delle nostre ville e il decoro della città. E molto altro ancora”. “Bene ad oltre due anni dell’insediamento il bilancio delle cose fatte da Surdi e la sua giunta – scrivono i democratici -è sotto gli occhi di tutti: immobilismo, assenza di iniziative vere per porre soluzioni ai problemi che c’erano e che si sono via, via aggravati (vedi per tutti acqua e rifiuti).  Poi tutta una serie di valutazioni sulla scelta di assessori con il sindaco “che  come parametro si ispira alla logica della tanto vituperata prima Repubblica”. “E allora, tornando alle dimissioni degli assessori, viene da pensare ad una dichiarazione di resa di fronte alle non previste difficoltà incontrate nello svolgimento dei propri ruoli In conclusione le sostituzioni degli assessori, il valzer delle deleghe mettono in risalto la difficoltà politica e amministrativa della Giunta Surdi”, dicono i democratici. Pd dunque al contrattacco. Partito che ad Alcamo, riscuoteva successo e che la nuova classe dirigente non riesce più a far decollare. Una tantum esce con qualche comunicato per dimostrare che esiste quando invece sarebbe necessario essere quotidianamente in prima linea, con un’opposizione costruttiva,  per incidere positivamente sulla soluzione dei problemi alcamesi. Oggi 10 agosto 2018. A quando un nuovo comunicato del Pd alcamese?

Gibellina. Al Cretto di Burri si concludono le Orestiadi

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La citta condivisibile, il Cretto omaggio alle vittime del Terremoto a cinquant’anni dall’evento, domani sabato  alle ore 19. Al Cretto di Burri, una produzione esclusiva per le Orestiadi 2018. Un progetto di Alfio Scuderi ispirato all’opera di Italo Calvino, con Leo Gullotta e Claudio Gioè. Domani ultimo appuntamento con le Orestiadi di Gibellina l’opera di Alberto Burri ritorna ad essere “scenografia”, per la prima volta dopo il suo completamento, di una creazione teatrale per la chiusura delle Orestiadi 2018, con uno spettacolo inedito e itinerante in ricordo del Terremoto del 1968. Per l’occasione, il labirinto del Cretto di Gibellina è stato pensato come ad un luogo contenitore, un continente di tutte le città possibili e invisibili, agli spettatori come a dei viaggiatori in esplorazione nelle città del nuovo continente e alle attrici come alle singole città. Saranno le parole invisibili di ciascuna attrice a dar vita alle diverse città possibili. E gli spettatori, una volta esplorato fisicamente, con l’ascolto e l’immaginazione, il nuovo continente delle città possibili e invisibili, potranno scoprire forse di aver già incontrato o visitato in qualche modo alcune di queste città possibili: perché le città sono sempre un insieme di tante cose, di ricordi, di desideri, di segni, e sono certamente un luogo di scambio di parole e di memorie. Ci sarà un insolito Virgilio, conoscitore del continente delle città invisibili e possibili, ad accogliere il pubblico e a introdurlo al viaggio, Leo Gullotta. Mentre al termine del cammino ci sarà un viaggiatore d’eccezione del nuovo continente a congedare il pubblico, Claudio Gioè. Il Grande Cretto di Alberto Burri ricopre con una coltre di cemento bianco le macerie della vecchia Gibellina distrutta dal terremoto nel gennaio del 1968. Il Cretto è una grande opera di Land art composta da 122 blocchi di cemento, alti circa 1,60 metri, per 98 mila mq di superficie complessiva. Il Cretto di Burri è stato scenografia e palcoscenico delle Orestiadi di Gibellina.

Castellammare del Golfo: Chiusura al traffico serale per il centro

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Chiusura al traffico del centro storico: in via sperimentale l’amministrazione comunale ha deciso di chiudere da questa sera, venerdì 10 agosto, a domenica 12 agosto, dalle ore 21 alle ore 2, anche l’accesso al centro cittadino dalla zona dell’Hotel punta nord est. Residenti esclusi, non si potrà dunque entrare con le auto in centro dove la ztl è attiva ogni sera dalle ore 21 anche in corso Garibaldi, dall’altezza della via Quintino Sella.

«Si tratta di una chiusura al traffico sperimentale, predisposta con apposita ordinanza in queste tre giornate -spiega il sindaco Nicola Rizzo– dopo richieste e sollecitazioni dei cittadini al fine di ridurre il traffico caotico che si crea in centro storico. Il nostro tentativo, residenti esclusi, è quello di far accedere il minor numero di macchine possibile e rendere pedonali le zone del centro servite dal bus navetta. Per questo invitiamo i cittadini a lasciare le auto nell’ampio spiazzale adiacente il cimitero comunale e utilizzare il servizio di bus navetta gratuito che collega con il centro storico. Invitiamo anche i gestori dei locali a prevedere congiuntamente opportuno servizio di navetta privata -conclude il sindaco Nicola Rizzo– per chi deve accedere nelle varie attività della zona».

Due bus navetta sono disponibili ogni giorno dalle 19,30 alle 2,30 del mattino fino ai primi di settembre. Cittadini e visitatori che devono raggiungere il centro possono lasciare l’auto nello spiazzale nei pressi del cimitero comunale.

Partito anche il servizio gratuito di collegamento con la spiaggia Plaja: dalle 19,30 all’una del mattino si potrà lasciare l’auto nel piazzale antistante il cimitero e raggiungere la spiaggia. Il servizio in spiaggia sarà attivo fino al 26 agosto.

Il percorso fino alla spiaggia Plaja di giorno è coperto con bus di linea fino alle 19

Per i festeggiamenti in onore della Patrona, il 19, 20 e 21 agosto saranno attive tre navette poiché non sarà effettuato il collegamento serale con la spiaggia Plaja.

Alcamo d’estate 2018 Festa dell’uva e Alkart, settimana ricca di eventi

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Una settima ricca di eventi col programma Alcamo d’estate 2018 allo scopo di animare la città e consentire non
solo ai residenti ma anche alle tante persone che vengono da fuori per un periodo di vacanze di trascorrere le serate all’insegna di manifestazioni di qualità. Si inizia domani sabato con la quinta edizione di “C’era una volta la festa dell’uva”. Si tratta di una due giorni organizzata dall’associazione dei Cavalieri del castello dei conti di Modica, che porta avanti iniziative per far rinverdire le tradizioni e far conoscere ai giovani la civiltà contadina. Domani sabato sfilata di carretti siciliani per il trasporto dell’uva. Alle 21,30 in piazza Ciullo canti e balli folcloristci, degustazione di vini, stand di antichi mestieri, mostra di antiche attrezzature per la vendemmia, street food.
La manifestazione, organizzata in collaborazione col Comune, avrà uno dei suoi momenti più important domenica sera alle 21 in piazza Ciullo con la pigiatura dell’uva con il mulo e coi piedi. Il 16 e 17 agosto Alkart Festival-Legalità e cultura, giunto alla nona edizione. Piazza Bagolino dalla quale si gode il panorama del Golfo di Castellammare, la villa e il parco suburbano i luoghi delle manifestazioni caratterizzate dai laboratori per i più piccoli, gli incontri con gli autori (saranno presentati libri), proiezioni di cortometraggi, concerti di musica classica, concerti nel parco suburbano, poesie e lungo il perimetro del centro storico di Alcamo varie iniziative quali esposizioni e performance di artisti emergenti nell’ambito delle art visuali, della pittura, della fotografia proponendo dibattiti e riflessioni. Da anni le associazioni promotrici sono Creattiva e Kepos “ sono impegnate nella diffusione della cultura della legalità tra i più giovani in collaborazione con Libera, Associazioni, nomi, e numeri contro le mafie e l’Associazione antiracket e antiusura di Alcamo. Si inizia mercoledì alle ore 18. Appuntamento da non perdere con la commedia brillante “Tutti sul letto ovale” per la regia di Franco Regina il 18 agosto alle 21 nell’atrio del Collegio dei gesuiti. La commedia, rappresentata lo scorso 24 febbraio nell’ambito della Nona rassegna del teatro amatoriale Città di Alcamo 2017-2018, ha riscosso notevole successo di critica e pubblico e racconta una vicenda a tante rosa in un intreccio di tradimenti, equivoci e incomprensioni originate da una lettera d’amore finita in mani sbagliate. Protagonisti sono Nino Campanella, Irene Filippi, Carlo Suppa, Giusi Risico, Antonino Sancliment, Chiara Calandrino, Giuseppe Lipari, Carla Ferro e Sara Labruzzo. Intanto sono ripresi gli appuntamenti della rassegna culturale Araba Fenice nella riserva del Monte Bonifato e ieri sera è stata inaugurata la mostra “En plein air”, curata dall’artista alcamese, che vive a Bruxelles, Giuseppe Accardo. Si tratta istallazioni e sculture all’aria aperta. Domani alle 19,30 sarà la volta dello spettacolo teatrale “Letizia Forever” della compagnia Teatrino Controverso. E’ la storia di una donna che racconta la propria esistenza, fatta di soprusi e ignoranza, di rocambolesche peregrinazioni emotive, accompagnata dalla musica quella dei “fabulosi anni 80”.

immondizia dalle province di Agrigento e Trapani, polemica e punto sulle indagini del rogo del 30 luglio 2017

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Alle 9,30 di martedì mattina due grossi camion scaricavano rifiuti solidi urbani all’interno del tritovagliatore di contrada Citrolo di Alcamo. Sulla sconnessa statale 113 in coda dodici camion in attesa di svuotare i cassoni. Da una quindicina di giorni l’impianto è stato regolarmente autorizzato a ricevere i rifiuti solidi urbani delle province di Trapani e Agrigento. Il sito è lo stesso dove il 30 luglio dello scorso anno scoppiò un incendio, che impegnò per 26 ore decine di mezzi dei vigili del fuoco, Canadair ed elicotteri mentre una nube nera si levava da quello che sembrava un girone dell’infermo. Venne distrutta, nel luglio 2017,  l’85 per cento della massa stoccata nei box esterni dell’impianto per il trattamento polifunzionale di rifiuti non pericolosi da raccolta differenziata e indifferenziata.  Danni per oltre 8 milioni di euro. Con grandi sacrifici l’imprenditore Vincenzo D’Angelo è riuscito a rimettere in moto l’impianto dove oggi lavorano 85 operai. Da poco più di una settimana i rifiuti solidi urbani arrivano da una quarantina di Comuni delle province di Trapani e Palermo. Un ciclo continuo di lavoro in una Sicilia dove l’emergenza rifiuti fa parte della quotidianità dei problemi siciliani. Ma sul tritovagliatore di Alcamo scendono in campo i parlamentari regionali del Movimento 5 Stelle della Commisisone ambiente che attraverso un’interrogazione “chiedono chiarimenti in merito al rilascio delle autorizzazioni ai progetti di un nuovo impianto di tritovagliatura in contrada Citrolo di Alcamo”. Secondo tali parlamentari: “l’impianto potrebbe presentare criticitàe inadempienze legate all’iter autorizzatorio”. “L’impianto – spiegano i parlamentari – è stato autorizzato nel 2017. Non sono state citate quantità ammesse, tempi di maturazione del biostabilizzato, idoneità finanziarie e tecniche”. Per queste ragioni – chiediamo al Governo regionale in base a quali norme di legge siano state approvate le istanze di modifica sostanziali dell’impianto della ditta D’Angelo”. Cuffia contro i rumori causati dalla lavorazione e già dalle ore tre del mattino di ieri sul posto di lavoro l’imprenditore Vincenzo D’Angelo per seguire la lavorazione. Vincenzo D’Angelo è categorico e non concede assolutamente alcuna replica al contenuto dell’interrogazione del M5S. Tra i rumori degli impianti  riusciamo a captare una frase di d’Angelo: “Noi pensiamo solamente a lavorare”. Intanto si avvia a scadenza l’indagine, già prorogata di sei mesi,  della Procura della repubblica di Trapanisull’impressionante incendio del 30 luglio 2017 una data che gli alcamesi hanno bene impressa sulla memoria. Una nube nera sull’intera città, che si propagò per buona parte della Sicilia occidentale. Alcamesi invitati dal Comune a tapparsi in casa e spegnere i condizionatori con temperatura estiva di oltre 30 gradi. Dalle analisi dell’Arpaemerse tra l’altro” che risulta ragionevole escludere la manifestazione di effetti reversibili per la salute della popolazione”. Suggerendo nel tempo altre analisi delle quali non si è saputo più nulla.Per l’incendio venne presentata una denuncia alla Procura, tramite l’avvocato Maurizio Lo Presti, e sottoscritta da una ventina di persone  per un’eventuale classaction. L’imprenditore Vincenzo D’Angelo affermò: che “non ci poteva essere e non può esserci inquinamento poiché venivano lavorati rifiuti non pericolosi”. Dopo l’incendio scattarono le indagini da parte della Procura per i seguenti reati: delitti contro la salute pubblica, incendio a titolo di colpa, inquinamento ambientale, disastro ambientale e delitti colposi contro l’ambiente. Anche nella classaction portata avanti dall’avvocato Lo Presi vengono chiesti accertamenti per eventuali responsabilità, se ci sono stati omissioni di controlli, pericoli per la salute e se la ditta aveva tutti i nulla osta. Su queste due indagini si attendono le conclusioni della Procura della repubblica di Trapani. Ora scoppia una nuova polemica legata al funzionamento del tritovagliatore.

Alcamo. Si celebra la solennità della Madonna dell’Alto

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Festeggiamenti in onore di Maria Santissima dell’Alto dal 26 agosto all’otto settembre.  Predisposto il programma delle solennità, promosse dalla Congregazione Maria Santissima dell’Alto assieme ai parroci don Enzo Santoro e don Mariano Viola, Domenica 26 agosto alle ore sette raduno presso la parrocchia Sacro Cuore di Gesù da dove partirà il pellegrinaggio a piedi sino alla chiesetta posta in cima al Monte Bonifato. All’arrivo Celebrazione eucaristica.  Si entra nel vivo il 30 agosto con il triduo di preparazione alla festa della Madonna dell’Alto. Dal 30 agosto al primo settembre rosario, celebrazione eucaristiche, canti a Maria a cura dell’associazione Iacopone da Todi. Dal 3 al sette settembre celebrazioni eucaristiche e recita del rosario. L’otto settembre festa della natività della Madonna dell’Alto, con sante messe, consacrazione dei bambini e delle mamme in attesa. Celebrazione eucaristica, presieduta dal vicario zonale don Franco Finazzo. Alle 12 la processione. Alle 16 recita di poesie dialettali alle 17 celebrazione eucaristica, che chiude i festeggiamenti. Alla Madonna dell’Alto è dedicata una preghiera del vescovo Pietro Maria Fragnelli. I riti in un luogo suggestivo, dove lo sguardo spazia a 360 gradi, ovvero in cima al Monte Bonifato. Il sette settembre le campagne si illuminano per la tradizionale “vampa”, che un tempo veniva fatta anche in molti incroci della città di Alcamo.

Alcamo
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