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sabato, Maggio 10, 2025
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Alcamo, festa di Santa Lucia. Arancine e cuccia in tavola

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Arancine, cuccia, panelle e crocche sono le pietanze tipiche che si consumeranno domani in occasione della celebrazione della festa di Santa Lucia ad Alcamo. Assalto ai bar per acquistare soprattutto arancine un tempo realizzate solo con carne o burro, oggi invece tantissime varietà che snaturano il sapore tradizionale. Tante casalinghe preparano in casa le arancine così come le panelle, ma questa abitudine col tempo rischia di scomparire perché le giovani generazioni hanno altri interessi che quelli di sbracciarsi a casa e preparare pietanze. Si calcola che domani ad Alcamo si consumeranno oltre 50 mila arancine. Molte persone in segno di devozione non mangiano per tutta la giornata pane. L’aspetto religioso è caratterizzato dalla celebrazione di sante messe nella chiesa Madre di Alcamo, dove la statua di Santa Lucia viene venerata tutto l’anno nella cappella che si trova nella navata laterale accanto all’uscita secondaria. Un tempo la sera del 12 dicembre, alla chiusura della chiesa Madre seguiva un lungo scampanio dei sacri bronzi, che preannunciava la festa del giorno dopo ovvero di domani 13 dicembre. L’apertura della chiesa avviene alle sei del mattino quando iniziano le sante messe”. La tradizione di mangiare cuccia è legato ad un miracolo avvento a Siracusa, città natia di Santa Lucia, che il 13 dicembre del 1512 fece emergere dal mare una grandissima quantità di frumento, trasportato da due galeoni affondati, che consentirono al popolo di potersi sfamare dopo una lunghissima carestia che l’aveva privato del cibo. Tantissimi alcamesi già di buon mattino si recano nella chiesa Madre per rendere omaggio alla santa protettrice degli occhi.

Alcamo, al via oggi la settima edizione di “Aria” l’International Dance Festival in Sicily

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Copetizioni, show e seminari, questo è Aria, l’international Oriental Dance Festival in Sicily, il festival internazionale di musica orientale, che si svolgerà ad Alcamo dal 12 al 15 dicembre, arrivato quest’anno alla sua settima edizione. Centinaia tra danzatori e danzatrici, ma anche musicisti e artisti provenienti da tutto il mondo, che si ritroveranno ad Alcamo in queste giornate di festival. Tra i principali artisti di spicco, l’insegnate e coreografa di fama mondiale, Diva Darina proveniente dall’Ucraina. Con lei anche la messicana Gitza, per l’Italia invece Chiara Saccomanno, e ovviamente l’alcamese Helena Russo, direttrice dell’associazione “Hathor”, direttrice artistica del festival ma anche membro del Consiglio Internazionale della danza Unesco. Helena Russo, nasce ad Alcamo l’11 agosto dell’89, già da piccola nutre una forte passione per la danza, fino poi ad arrivare all’età di 17 anni, quando scopre l’amore verso la cultura araba, che la porterà a trasformarla da passione a un vero e proprio lavoro. Dopo diversi viaggi e approfondimenti sull’arte orientale, ha deciso di aprire “Hathor”, dove dal 2013 ad oggi divulga la danza sul territorio alcamese, ma anche con musica e cultura araba, attraverso lezioni ed eventi culturali presso la scuola. Il festival che parte oggi ad Alcamo, sarà un modo per fare conoscere agli alcamesi e non, il senso della musica, della danza e della cultura araba. Tanti i workshop oggi per i vari partecipanti iscritti al festival, alle 18:30, presso il centro congressi Marconi, inaugurazione della mostra di calligrafia araba di Amjed Rifaie, dal titolo “L’incanto delle lettere”. Serate conclusive del festival sabato con il Galà show e l’esibizione degli insegnanti professionisti. Domenica giornata conclusiva al Teatro Cielo d’Alcamo con competizione e premi per le quasi cento allieve, appassionati e insegnanti che ne prenderanno parte.

Malati oncologici, c’è chi li fa sorridere

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Di Laura Lombardo — Un sorriso per chi soffre, lo slogan dell’associazione Amici della Salute di Gina Caldarella, è uno dei cori più dolci del Natale — e non solo del Natale.

L’Associazione di volontari si prende cura dei pazienti con patologie tumorali, offrendo loro un supporto psicologico ed un aiuto pratico. Senza neppure un minimo aiuto economico da parte di enti pubblici, il gruppo offre in modo gratuito consulenza medica, assistenza infermieristica e psicologica per pazienti e famiglie, assistenza domiciliare, e trasporto dei malati oncologici al nosocomio di Castelvetrano e in altri centri specializzati per le sessioni di chemioterapia e radioterapia. Grazie alle donazioni misericordiose dei privati, l’associazione opera così dal 2006 tra Alcamo, Calatafimi/Segesta, Castellammare e oltre, laddove ci sia più bisogno di affettività, per dire ai pazienti che non è mai il momento di arrendersi. In questo periodo lo fanno vestite da Babbo Natale, armate di strumenti musicali e gadget colorati, stretti in un abbraccio collettivo attorno ai pazienti allettati, a sprezzo della tristezza e dell’angoscia.

La malattia più antica del mondo — diagnosticata per la prima volta su Atossa, regina di Persia, riproducente cellule che evadono la morte naturale o apoptosi, quasi a mimare il sogno di ciascuno di noi di immortalità — forse non sa che l’immortalità, la si ritrova anche in un attimo, o nell’attimo di un sorriso; come quando il poeta Blake trovò “l’infinito in un granello di sabbia, e l’eternità in un’ora”.

I malati oncologici hanno tutte le età, e sono ovunque, e non sono di certo pochi. Diverso il sesso, diverso lo stadio di neoplasia, diversi i trattamenti — ma il sorriso è per tutti la terapia universale, e forse anche la più miracolosa. Sulle note del Natale, con la voce meravigliosa di Mirella Regina — anche lei volontaria di Amici della Salute Onlus — il miracolo, chi può saperlo, potrebbe veramente arrivare!

 

Sanità, direzione del distretto di Alcamo. Piccichè va in pensione, arriva Canzoneri?

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Da due settimane il distretto sanitario di Alcamo, comprendente anche i comuni di Castellammare del Golfo e Calatafimi, non ha più una guida dirigenziale dopo che il dottor Vincenzo Piccichè, direttore della struttura sanitaria, è andato in pensione per raggiunto limite di età. Il medico alcamese era subentrato nell’incarico al calatfimese Gerry Minore. A giorni la direzione generale dell’ASP di Trapani dovrebbe conferire il nuovo incarico di direttore in attesa che poi venga espletato il relativo concorso.

La ricerca del profilo fra coloro che sono già in servizio nella sanità pubblica trapanese e che hanno curricula ed esperienza adeguate avrebbe portato già ad individuare il successore di Piccichè alla guida del distretto sanitario di Alcamo. Dopo un calatafimese e un alcamese dovrebbe adesso arrivare un castellammarese. Si tratta di Gaspare Canzoneri, 62 anni, attualmente primario della UOC aziendale di sanità pubblica, epidemiologia e medicina preventiva. Nessuna determinazione è stata ancora sottoscritta dai vertici dell’ASP di Trapani ma pare che la scelta sia stata già assunta.

Canzoneri vanta un vastissimo impegno, nel corso degli anni, in numerosi uffici della sanità pubblica e sempre con mansioni apicali. Il castellammarese è stato anche, in passato, molto attivo in politica ed ha ricoperto numerosi incarichi: consigliere comunale, assessore e vice-sindaco nella cittadina del Golfo, consigliere provinciale e assessore alla provincia regionale di Trapani. Ha sempre militato, tranne qualche tentennamento, nell’area politica di centro che guarda verso il centro-destra. A giorni per Gaspare Canzoneri dovrebbe arrivare l’ennesimo prestigioso incarico professionale alla guida del distretto sanitario di Alcamo, Castellammare e Calatafimi.

Alcamo. La dichiarazione al cinema. Innamorato chiede all’ amata: “Mi vuoi sposare”?

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“Ci sono amori così belli che giustificano tutte le pazzie che fanno commettere” . La frase è del filosofo, biografo e sacerdote greco Plutarco, vissuto quasi due mila anni fa. Ma la parola amore e tutto ciò che si fa per trasmetterlo e riceverlo è da sempre attualissima. La parola amore nel suo percorso contiene l’emozione della conoscenza, della frequentazione, della dichiarazione, di un anello e la domanda: “mi vuoi sposare”? La proposta di matrimonio rappresenta il momento più alto e più romantico delle storie d’amore. Migliaia di storie contenute nei romanzi, nelle poesie e nelle pellicole cinematografiche. E quindi quale originale sede, per chiedere la mano alla sua amata anche davanti agli spettatori in una sala cinematografica? E ieri sera un innamorato Ma…. ha rivolto alla sua amata Ale…. la fatidica domanda: “mi vuoi sposare”? Lo ha fatto davanti al grande schermo del cinema Esperia di Alcamo prima che iniziasse la proiezione del film delle 18,30. E sul grande schermo e in tutti i film è sempre inserita una storia d’amore. E’ entrato con un mazzo di rose rosse in mano attirando la curiosità e stupore degli spettatori. Poi si è diretto e inginocchiato davanti a Lei, sorpresa ed emozionata. Ha aperto una scatolina da dove ha preso un anello e le ha detto “mi vuoi sposare?”. Lei ha risposto sì. Quindi l’anello nell’anulare della mano sinistra di A. La consegna delle rose. Un bacio appassionato tra gli applausi degli spettatori mentre dagli occhi della giovane e bella coppia di alcamesi, calava qualche lacrima di commozione. Una giovane e bella coppia, che nonostante l’età si conosce da dieci anni. Si sono frequentati fin da bambini fino a quando è scoccata la fiamma dell’amore che si tradurrà in matrimonio. Una bella storia che è ancora più romantica e sincera poiché siamo già nel festoso clima natalizio quando tutto diventa più magico. E questa volta la magia non è venuta dalla pellicola di un film, ma è stata vera e pura realtà.

Assemblea regionale. Lidi, prorogate le concessioni demaniali

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L’assemblea regionale ha approvato, dopo un’accesa discussione, il decreto che ha prorogato le concessioni demaniali autorizzate entro il 31 dicembre dello scorso anno. Con tale legge le concessioni demaniali scadranno nel dicembre del 2033. Ora i proprietari dei lidi dovranno presentare alla Regione la documentazione per ottenere la proroga. Dovranno farlo entro il 30 aprile del prossimo anno. La legge di proroga delle concessioni sui lidi e le spiagge è passata con il voto favorevole di 32 deputati contro 15 contrari e un astenuto. Il gruppo del Movimento cinque stelle si è opposto alla norma. La legge recepisce una norma della finanziaria nazionale 2018 che ha previsto la deroga alla direttiva Bolkestein. Senza questa proroga la Regione avrebbe dovuto avviare i bandi di gare per attribuire la gestione delle spiagge. “Il governo Musumeci -spiega l’assessore all’Ambiente e al Territorio Toto Cordaro – ha voluto questa legge perché la scadenza delle concessioni nel 2020 finiva per uccidere un comparto strategico della nostra economia. Questo comparto conta 100mila lavoratori ed era bloccato dal fatto che senza una prospettiva non aveva più accesso al mercato del credito. Con questa legge – ha aggiunto Cordaro – Abbiamo recepito la norma votata dal governo giallo-verde. In Sicilia ci sono 2910 concessioni del demanio marittimo, nel 2019 ne abbiamo concesse 65”. L’assessorato, sentita la commissione Ambiente, fisserà alcuni criteri a cui i concessionari dovranno rispondere. Sarà richiesta la documentazione amministrativa per verificare se l’impresa rispetta i requisiti dimostrati al momento della concessione. I cinque stelle avevano chiesto un rinvio per verificare se le concessioni fino ad oggi rilasciate siano conformi ed in passato anche Legambiente era stata critica sulle proroghe. Per chi ha votato a favore delle proroghe significa preservare lidi e stabilimenti balneari e garantire uno sviluppo economico e turistico dei litorali siciliani.

Impennata del prezzo del pane a Castellammare, incremento del 36,50%. Venerdì incontro fra panificatori e giunta Rizzo

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Bread

Arriva anche a Castellammare del Golfo l’aumento del pane, un incremento del prezzo consistente che lo adegua alle nuove tariffe recentemente varate per i comuni di Trapani ed Erice. Dall’inizio della settimana nella cittadina del Golfo un chilo di pane costa tre euro, vale a dire 80 centesimi in più. Si tratta, in termini percentuali, di un aumento del 36,50%. L’impennata di uno dei beni alimentari indispensabili e storicamente sempre presenti sulle tavole dei siciliani, appare alquanto esagerata seppur alla luce di un prezzo che era fermo da oltre un decennio e che ha dovuto fare i conti con la crescita dei costi delle materie prime: farina, lievito, materiale necessario per l’accensione dei forni, elettricità.

In pratica i panificatori di Castellammare del Golfo hanno emulato quanto fatto dai loro colleghi del capoluogo trapanese non tenendo conto, però, che si tratta di due realtà diverse e con economie diverse. Fra l’altro la cittadina castellammarese è confinante con Alcamo e molto vicina a Balestrate, comuni dove il prezzo del pane è molto più basso, Nei panifici alcamesi attualmente un chilo di pane costa due euro, 20 centesimi in più in territorio balestratese. Anche in questi due comuni le associazioni di panificatori stanno predisponendo un rialzo che, ad Alcamo, dovrebbe aggirarsi fra 40 e 60 centesimi al chilogrammo. Ecco che gli affari dei panifici castellammaresi, con questo esagerato ritocco dei prezzi, rischierebbero il tracollo: molti clienti si organizzerebbero per comprare il pane nei comuni vicini, a cominciare proprio da Alcamo.

Venerdì mattina, intanto, l’assessore al ramo Vincenzo Abate ha convocato i panificatori a palazzo Crociferi, sede del municipio. La volontà dell’amministrazione Rizzo è quella di trovare una via di mezzo accontentando sia le esigente dei commercianti che quelle dei cittadini. Insomma ok all’aumento del pane ma non in questi termini. Nonostante l’aumento delle materie prime, una tale decisione non sarebbe consona ai tanti problemi economici che di questi tempi attanagliano tutte le famiglie.

Libertas, Ferrara ritorna sulla “sua” panchina. Chiusa la parentesi Torriero

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Roberto Torriero, dopo tre mesi e mezzo di lavoro, 4 vittorie in campionato e ben 7 sconfitte, non sarà più l’allenatore della Libertas. Anche i suoi assistenti Zichichi e Giuliano interrompono il rapporto con la società cestistica alcamese. La nuova settimana di allenamenti si apre quindi con il ritorno di Vincenzo Ferrara, alcamese doc, che per diversi anni ha guidato la squadra ottenendo importanti risultati e anche la promozione in serie C. Il tecnico ritorna al suo posto, quello che aveva fino a giugno scorso. A fargli da assistant-coach sarà il fratello Daniele. Entrambi sono figli del ds Mario Ferrara, una famiglia votata interamente al basket.

“Ringrazio di cuore Roberto, persona che stimo immensamente anche al di fuori del parquet, – ha detto il presidente Tanino Paglino – per il lavoro portato avanti con abnegazione e professionalità. A lui e al resto dello staff tecnico auguro nuove esperienze e grandi risultati, sia nella vita che nella pallacanestro”.

Un inizio di stagione in cui ci si aspettava di più dalla squadra, aspettative condivise dagli addetti ai lavori di tutta la Sicilia che avevano indicato la Libertas fra le squadre in grado di posizionarsi almeno fra terzo e quinto posto. Previsioni che hanno riguardato ovviamente anche tutte le altre squadre e che, in queste prime 11 giornate di campionato, sono state praticamente rispettate. L’unica rivelatasi errata è stata proprio quella relativa al quintetto alcamese che invece si trova in decima posizione. Certo è che la gestione Torriero ha dovuto fare i conti con una serie infinita di infortuni e intoppi di altro genere ma alcuni frangenti di partite e alcuni risultati non erano certamente preventivabili.

Rientra quindi coach Ferrara, che in questo avvio di stagione ha ottenuto eccellenti risultati con le giovanili MG Car Rental, che ritrova una squadra ben diversa rispetto a quella da lui stesso guidata fino a pochi mesi fa. “Intravedo tantissima qualità in questo gruppo in cui ripongo subito grande fiducia – ha detto Ferrara prima di cominciare il suo primo allenamento -. Pretendo però più amore per questa maglia che io adoro immensamente e maggiori sacrifici da parte di tutti. Il materiale umano per risalire – ha aggiunto il rientrante coach – c’è tutto specialmente adesso che stanno rientrando alcuni lungo-degenti”.

Alcamo, Enza Bono Parrino e la sua storia politica

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E’ stata la prima donna nella storia della Sicilia a ricoprire la carica di ministro. Lei è l’alcamese Enza Bono Parrino, ex dirigente scolastica, che rivestì tale carica dall’aprile 1988 al mese di luglio del 1989 durante il governo di Ciriaco De Mita. Aprile 1988: dopo due giorni dalla nomina a ministro tornò ad Alcamo atterrando a Punta Raisi. Un chilometrico corteo di auto seguì quella in cui era Enza Bono Parrino accolta in piazza Ciullo da una folla immensa e poi nell’aula consiliare per il saluto del sindaco. Ora Enza Parrino ha deciso di raccontare in un libro la sua esperienza politica che sarà presentato sabato prossimo alle 17,30 al centro congressi Marconi. Parrino il cognome di Ciccio, marito di Enza Bono. Cicco Parrino, insegnante già vice sindaco e consigliere comunale del Psdi, amato per le sue grandi doti di umiltà e umanità. Cicco Parrino, ricoprì, tra l’altro, la carica di sottosegretario ai Beni culturali e Ambientali e quella di presidente della commissione Difesa del Senato, una delle cariche più alte dello Stato. Morì prematuramente a seguito di una grave malattia. Sollecitata da amici e alcamesi Enza Bono Parrino, scese in campo e divenne senatrice nella decima e undicesima legislatura. Ricoprì la carica di presidente del Psdi, capogruppo al Senato e fece parte di diverse commissioni. Lungo il curriculum politico di Enza Bono Parrino, che tentò alcuni anni fa la corsa come deputato regionale, ma non venne eletta. Al compianto Cicco Parrino e poi ad Enza Bono si deve, fra l’altro, l’interessamento e la realizzazione dello svincolo autostradale di Alcamo Ovest e per citare qualche altro intervento i finanziamenti per il restauro dei castelli di Alcamo, Castellammare e Calatafimi Segesta. Così come il tempestivo recupero della chiesa di Sant’Oliva, che venne gravemente danneggiata da un incendio che partì dal tetto, dove erano in corso lavori. Ora Enza Bono Parrino ha deciso di raccontare in un libro il suo lungo cammino nella politica.

Alcamo, chiesa Madre. Si festeggia Santa Lucia

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Celebrazioni di sante messe caratterizzano il programma nella chiesa Madre di Alcamo per la festa di Santa Lucia che si venera tutto l’anno e in particolare il 13 dicembre. “La statua lignea di Santa Lucia – scrive lo storico Roberto Calia nel secondo volume di “Alcamo, usanze e costumanze”, custodita tutto l’anno nella sua cappella, viene esposta al culto dei fedeli sull’altare maggiore. Nella cappella omonima della chiesa Madre, al posto della statua viene collocato uno splendido reliquario. La sera del 12 dicembre, alla chiusura della chiesa- scrive ancora Calia – si faceva seguire un lungo scampanio dei sacri bronzi, che preannunciava la festa del giorno dopo ovvero di domani 13 dicembre. Un tempo alle 4 del mattino veniva bruciata una botte davanti la chiesa, la cui cenere veniva utilizzata per l’imposizione sul capo dei fedeli il mercoledì delle ceneri. Oggi l’apertura delle chiesa avviene alle sei del mattino quando iniziano le sante messe”. Molte persone non mangiano per tutto il giorno né pasta né pane, ma solo cuccia, ossia frumento bollito e poi condito con vino cotto o miele di fichi, e riso al ragù o con broccoli, fave bollite, panelle e arancine oggi variamente condite. La tradizione di mangiare cuccia è legato ad un miracolo avvento a Siracusa, città natia di Santa Lucia, che il 13 dicembre del 1512 fece emergere dal mare una grandissima quantità di frumento, trasportato da due galeoni affondati, che consentirono al popolo di potersi sfamare dopo una lunghissima carestia che l’aveva privato del cibo. Tantissimi alcamesi già di buon mattino si recano nella chiesa Madre per rendere omaggio alla santa protettrice degli occhi. La chiesa rimane aperta tutto il giorno e la sera si svolgono i vespri solenni e molti alcamesi attendono la mezzanotte per cucinare un piatto di pasta.

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