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domenica, Maggio 4, 2025
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Prefettura di Trapani e Università, ‘patto’ per orientamento di qualità

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Empty classroom with chairs elementary school desks and chalkboard, Interior of a school class room with table and blackboard at high school, Education Institution in the daytime

Patto Educativo di Comunità “Scuola, Università e Territorio per un orientamento di qualità”, un’intesa che coinvolgerà tutte le scuole del secondo grado e i soggetti istituzionali della provincia di Trapani che rappresentano un sostegno nel contrasto al disagio giovanile. Sarà sottoscritto lunedì mattina nel salone di rappresentanza della Prefettura. Il protocollo prevede la promozione di tutti quei processi virtuosi volti a favorire il benessere e il successo educativo e formativo dei ragazzi e delle ragazze.

Il polo territoriale di Trapani dell’università di Palermo e la prefettura di Trapani considerano strategico promuovere tale iniziativa volta a creare o rafforzare le comunità educanti, ovvero famiglie, istituzioni scolastiche ed educative, reti sociali, soggetti pubblici e privati, che hanno, a diverso titolo, ruoli e responsabilità nell’educazione e nella cura dei giovani che vivono nel territorio della provincia di Trapani. Prefettura ed università puntano a rendere tali “comunità educanti” efficaci e sostenibili nel tempo, in grado di divenire dei presidi educativi di territorio volti a favorire risposte organiche, integrate e multidimensionali ai bisogni educativi dei ragazzi e delle ragazze, sappiano valorizzare il protagonismo e la partecipazione attiva e consapevole.

Il Patto educativo di Comunità si muove in continuità con le diverse iniziative già avviate e volte a rafforzare la collaborazione con gli Istituti Scolastici Superiori della provincia di Trapani, garantendo anche attività di orientamento all’Università e al lavoro fondate su linee progettuali condivise e rispondenti alle specificità del territorio. “La presenza del Polo Universitario nella provincia di Trapani negli ultimi tre anni – si legge in una nota della Prefettura – si è trasformata in una risorsa preziosa per attivare un’interazione diretta con la società, più ampia e più estesa rispetto alla comunità accademica, al fine di promuovere la valorizzazione della cultura in rapporto con le realtà socio-economiche territoriali.

Aeronautica e SASS, esercitazione congiunta allo Zingaro. Elicottero, sanitari, unità cinofili

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Tredici fra tecnici, medici, infermieri, istruttori ed anche un’unità cinofila hanno preso parte all’esercitazione SARALP per l’addestramento congiunto fra gli equipaggi di volo dell’82° Centro SAR di Trapani con il C.N.S.A.S., il centro nazionale alpino speleologico. Scenario dell’intervento esercitativo l’area della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro. L’assetto dedicato, un elicottero in dotazione allo CSAR, si è rischierato nella zona di operazioni, dove si sono tenuti i briefing preparatori all’attività, la predisposizione degli equipaggiamenti e tre missioni di volo per un totale di circa 5 ore di attività.

L’equipaggio di volo dell’Aeronautica Militare e il personale SASS hanno simulato diversi scenari, dal soccorso di un infortunato in zone impervie grazie all’ausilio di una barella verricellabile, all’avioimbarco e aviosbarco di personale soccorritore per prestare aiuto a personale isolato. L’esercitazione ha rappresentato l’occasione per gli equipaggi dell’Aeronautica Militare e gli operatori del Soccorso Alpino di consolidare le procedure congiunte, l’utilizzo e l’impiego dei mezzi di soccorso e la condivisione delle capacità operative, frutto dell’ottimo rapporto ultradecennale di collaborazione fra le due istituzioni, posto al servizio del cittadino e della salvaguardia della vita umana. Le due realtà, l’aeronautica militare e il servizio alpino speleologico siciliano, operano da tempo congiuntamente grazie alla sottoscrizione di un apposito protocollo.

Trapani. Fugge a posto di blocco, ma vien catturato

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Ha forzato un posto di blocco, rischiando di investire i carabinieri che gli avevano intimato l’alt. E’ accaduto a Trapani. Protagonista della vicenda, un uomo di 47 anni che è stato arrestato, ma solo per poche ore. E’ stato denunciato per il  reato di resistenza a pubblico ufficiale. Il quarantasettenne alla guida della sua auto, si è imbattuto in un posto di blocco dei militari dell’Arma che gli hanno intimato di fermarsi. L’uomo, invece, di fermare l’auto ha pigiato sull’acceleratore per sfuggire al controllo. Dopo un inseguimento per le vie della città è stato, però, bloccato. Da un controllo è emerso che aveva la patente scaduta mentre la macchina era senza revisione e priva di assicurazione. Le sorprese, però, non sono finite. Nell’abitacolo, infatti, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato una dose di crack, droga pericolosa e per il suo baso costo sta invadendo strade e piazze soprattutto durante le movide sempre più selvagge e fuori legge. Tratto in arresto, a seguito dell’udienza di convalida, è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nei comuni di Trapani ed Erice. Ha quindi evitato di essere ospite delle patrie galere.

‘Sorella Sanità’, quadro desolante. Candela e Damiani, condanne confermate

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La Corte d’Appello di Palermo ha confermato le condanne per corruzione nell’ambito dell’inchiesta “Sorella Sanità” su appalti truccati nella sanità siciliana. Le motivazioni della sentenza descrivono un quadro desolante di malaffare e arricchimento illecito ai danni dei fondi pubblici. Un sistema articolato e complesso che vedeva protagonisti dirigenti, imprenditori e faccendieri intenti a pilotare appalti milionari a favore di aziende compiacenti.  Le motivazioni della sentenza d’appello sottolineano il ruolo chiave di alti dirigenti delle ASP, le Aziende Sanitarie Provinciali, responsabili della gestione degli appalti multimilionari. I manager, piuttosto che tutelare l’interesse della sanità pubblica, avrebbero utilizzato le proprie funzioni per scopi personali, manipolando le procedure di gara e anche ricattandosi a vicenda.

Condanne quindi confermate in secondo grado per tutti gli imputati e in alcuni casi anche aumentate. Antonio Candela, ex direttore generale dell’ASP di Palermo e responsabile della cabina di regia regionale per il contrasto al Covid in Sicilia, è stato condannato a 7 anni e 4 mesi. Fabio Damiani, ex manager dell’ASP di Trapani a sei anni e mezzo. Giuseppe Taibbi, faccendiere, ha subito una pena di 6 anni e 4 mesi mentre all’imprenditore agrigentino Salvatore Manganaro sono stati confermati 4 anni e 4 mesi. Damiani e Manganaro, dopo aver confessato i loro reati, hanno ottenuto le attenuanti, rivelando agli inquirenti dettagli sugli accordi illeciti, le mazzette e i metodi utilizzati per favorire determinate aziende. Le confessioni di Damiani e Manganaro, unitamente alle intercettazioni telefoniche e ai messaggi acquisiti dagli inquirenti, hanno fornito un quadro completo del vasto sistema di corruzione. L’ex direttore dell’ASP di Trapani, nell’aprile dello scorso anno, subì anche un sequestro di beni di oltre un milione di euro.

‘Vivandieri’ di MMD, PG chiede in appello conferma delle condanne

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Tredici anni e quattro mesi alla moglie, sei anni e otto mesi al marito. La Procura Generale di Palermo ha richiesto in Appello la conferma delle condanne inflitte alla coppia campobellese, Lorena Lanceri e Emanuele Bonafede, accusati di essere stati i vivandieri di Matteo Messina Denaro e di a verne quindi favorito la latitanza. I due sono finiti a processo dopo che la procura, il 7 giugno 2023, aveva ordinato il giudizio immediato.

Emanuele Bonafede, 51 anni, e Lorena Lanceri, 49, vennero arrestati dai carabinieri nel marzo dello scorso anno. Residenti a Campobello di Mazara, la cittadina in cui il boss aveva trascorso gli ultimi periodi della sua lunghissima latitanza, sono accusati di aver offerto supporto al capomafia ospitandolo a casa loro per i pasti e garantendo la sua sicurezza come sentinelle. Si occupavano anche di trasmettere i  suoi messaggi. In particolare, Lorena Lanceri è imputata di concorso esterno in associazione mafiosa, mentre Emanuele Bonafede è accusato soltanto di favoreggiamento aggravato e di aver favorito la latitanza del boss. La coppia ha scelto il rito abbreviato e il 12 gennaio scorso sono arrivate le condanne dal Gup del Tribunale di Palermo.

Nel processo di secondo grado, il sostituto procuratore generale Carlo Marzella ha richiesto la conferma della sentenza sottolineando la gravità del comportamento della coppia. “Non si può giustificare la loro condotta come ingenuità o debolezza nei confronti della personalità narcisistica di Messina Denaro, tantomeno come amicizia. Come si può essere amici – ha affermato il sostituto procuratore – di uno stragista, di chi ha ucciso anche bambini?”. L’accusa ha infatti ricordato come Messina Denaro sia stato condannato, come mandante, anche per la strage di via dei Georgofili, a Firenze, in cui perse la vita la piccola Nadia Nencioni, e per il rapimento del dodicenne Giuseppe Di Matteo, poi disciolto nell’acido da Giovanni Brusca. La Procura Generale ha sottolineato quindi l’assoluta fedeltà della coppia nei confronti di Messina Denaro che avrebbe ricambiato con regali di valore. Nel 2017, padrino di cresima del figlio di Bonafede e Lancieri, regalò al ragazzo un orologio Rolex dal valore di 6.300 euro.

Illuminazione carente ad Alcamo, il “caso” arriva in Consiglio

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C’è un argomento di attualità tra quelli all’ordine del giorno del consiglio comunale di Alcamo convocato per il 13 novembre alle 17,30. Riguarda la discussione di una interrogazione presentata dal consigliere Giovanni Calandrino sulla pubblica illuminazione. L’amministrazione comunale nel nome del risparmio energetico ha avviato il piano per la sostituzione delle lampade con quelle a basso consumo. Risultato? In quasi tutta la città per piazze e  strade sembra essere tornati indietro di una settantina di anni. Scarsissima illuminazione con rischi per la pubblica incolumità e sicurezza degli alcamesi in un periodo in cui si stanno susseguendo furti in abitazione e i ladri nella fuga sono favoriti dalla scarsa illuminazione. Gli automobilisti debbono stare molto attenti per evitare incidenti poiché all’improvviso si possono trovare davanti una sagoma che è una persona. Stamane operai hanno chiuso un tratto della via Santissima Salvatore per la sostituzione delle lampade.

Il progetto continua così come il disappunto degli alcamesi. “Si tratta di luci direzionali- sottolinea Giovanni Calandrino- che illuminano solo piccoli tratti. La luce non si espande come succedeva prima e quindi si è al buio”. Numerosi alcamesi stanno provvedendo ad a lampade a tempo davanti all’ingresso delle proprie abitazioni. Ma è una cosa normale? Giriamo la domanda agli amministratori comunali. Proseguono gli interventi di Enel X. stamane nella via Santissimo Salvatore. Enel X è l’azienda cui il Comune ha affidato la gestione dell’intero impianto di illuminazione costituito da 6.731 centri luminosi e 60 Quadri Elettrici di comando”. Una decina di milioni per nove anni.  Il consiglio è chiamato ad esaminare l’interrogazione sui cimiteri comunali di Ignazio Caldarella con notevole ritardo perchè è stata presentata  lo scorso 17 luglio. All’ordine del giorno variazione al bilancio di previsione e mozione di indirizzo su Alcamo patria della lingua italiana a firma dei componenti della Prima commissione.

Festa per duemila alunni di Alcamo grazie al Piccolo teatro

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Duemila giovani alunni ed alunne di istituti alcamesi hanno assistito agli spettacoli mattutini, che si sono conclusi stamane dopo quattro giorni al teatro Cielo, stasera aperto al pubblico per la conclusione del ciclo di rappresentazioni dedicate a Luigi Capuano con la recita de “Le bisacce del lupinaio”. Con stasera sanno 2500 coloro i quali hanno seguito il racconto di questa fiaba. Ingresso gratuito, grazie alla iniziativa del Piccolo teatro di Alcamo per una iniziativa di carattere sociale e culturale. I giovani alunni si sono divertiti e non hanno lesinato applausi a coloro i quali hanno recitato la fiaba: Carlo Suppa il protagonista principale che ha confermato la professionalità raggiunta. Consensi anche per Antonino Sanclementi, Rita Vaiasuso, Mario Impellizzeri, Emily Mirabella, Mimmo Mondo, Carla Ferro, Chiara Piccichè, Chiara Calandrino, Giuseppe Lipari e Fabrizio Negrelli.

La fiaba liberamente trattata da novelle di Luigi Capuana, per la regia di Franco Regina. C’era una volta un pover’uomo, con moglie e una figlia, che campava sé e la famiglia vendendo i lupini. Portare tanti alunni e alunne al teatro è importante perché possono toccare con mano e dl vino la recitazione, distogliendoli così dai social il cui eccessivo uso, come dicono gli esperti, provoca solo danni di tanti tipi. E da gennaio anche il via del “Sabato a teatro” e la rassegna della prosa e dello spettacolo giunta alla quarantesima edizione.

In totale sono diciassette le rappresentazioni, alcune con attori e attrici del Piccolo teatro che si appresta a celebrare, 2026, i cinquanta anni di attività. Intanto è scattata la campagna abbonamenti con prezzi accessibili a tutti.

Calcio. Eccellenza, test-verità per il Castellammare. Promozione, big-match a Montelepre

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La galoppata del Castellammare nel campionato di Eccellenza da alcune giornate ha rallentato. L’undici del Golfo, dopo i primi eccellenti risultati, sta attraversando un periodo non proprio positivo. Di crisi certamente non si può parlare ma possono parlare i numeri. Soprattutto la posizione in classifica che adesso è la sesta in coabitazione con il Partinicaudace, squadra quest’ultima che dopo una crisi nerissima domenica scorsa è tornata alla vittoria. Il calendario non è dei più morbidi per il Castellammare che, dopo avere affrontato una settimana fa al Matranga la vice-capolista Don Carlo Misilmeri ed avere perduto per 2 reti ad una nonostante il vantaggio iniziale, andrà a far visita alla capolista Atletic Palermo. Quest’ultimo, dopo il pareggio di Gela, è rimasto in vetta ma con al fianco proprio il Misilmeri. Test davvero difficile per la squadra del Golfo chiamata a ritrovare la brillantezza delle prime giornate. In anticipo domani, in casa della Parmoval, il Partinicaudace, la nona di andata propone per le trapanesi tre gare interne ed una sola esterna più quella del team castellammarese. Fra le mura amiche giocheranno Accademia, Folgore e San Vito Lo Capo, rispettivamente con Casteldaccia, Gela e Marsala. Tutte squadre, le trapanesi, ad eccezione dell’undici marinaro, che in classifica sono in affanno. Marsala a quota otto con una sola lunghezza dalla zona play-out dove si trovano sia l’Accademia Trapani che la Folgore con sette punti.

In Promozione continua il testa a testa fra Regina Mundi e Bagheria mentre al terzo posto si trova meritatamente il Montelepre.  Sesto posto, a quattro punti dai play-off, per Borgetto ed Alcamo reduci da altrettante vittorie con Mazara e sul terreno dell’Aspra. Domani la nona giornata e i riflettori sono a Montelepre dove la squadra di Guida riceverà la capolista Regina Mundi Palermo. In casa l’Alcamo con la Margheritese, squadra che che qualche tempo fa nei play-off fece molto male ai bianconeri, il Fulgatore con Lo Piccolo Terrasini e la cenerentola Mazara con la vice-capolista Bagheria.

Dieci anni di museo diocesano ‘San Rocco’ di Trapani, da domani momenti celebrativi

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Il 15 novembre prossimo il museo diocesano di arte contemporanea ‘San Rocco’ di Trapani’ festeggia il suo primo decennale. Diversi gli appuntamenti organizzati per l’occasione, a cominciare da domani. Sono trascorsi 10 anni dall’inaugurazione, avvenuta il 15 novembre 2014 con il taglio del nastro da parte dell’arcivescovo Alessandro Plotti. Un “Polo culturale multidisciplinare” all’interno dell’antico palazzo trapanese di “San Rocco”, così era stato presentato alla stampa, che raccoglieva all’interno un nucleo scelto della Collezione internazionale Diart già costituita presso il Seminario e inaugurata nel 2004 dal direttore dei Musei Vaticani con opere di circa 20 artisti internazionali; l’Oratorio e un Centro culturale insieme ad uno spazio destinato ad un laboratorio per i giovani. L’iniziativa, voluta dal Vescovo Pietro Maria Fragnelli e guidata dal Delegato vescovile per le ricerca, le arti e il dialogo culturale e membro del comitato nazionale CEI per l’edilizia di culto, l’alcamese don Liborio Palmeri, è diventato in questi anni, con nuovi spazi e centinaia di iniziative: un punto di riferimento consolidato per l’arte contemporanea e la ricerca culturale in tutto il territorio e nella chiesa italiana. Domani 8 novembre alle ore 21 si terrà un primo momento in cui il direttore del muso diocesano d’arte contemporanea di Trapani, Liborio Palmeri, traccerà una breve storia di un decennio assai intenso che ha visto il restauro dell’edificio e la sua trasformazione in un originalissimo spazio vivo di arte, cultura e spiritualità con il racconto delle mostre, dei progetti, alcuni assolutamente innovativi, dell’apporto di competenze e di volontariato che hanno permesso al “San Rocco” di diventare quello che è. Il 15 novembre, invece, nel giorno del decimo anniversario, si terrà una festa celebrativa al Museo San Rocco con brevi testimonianze da cui far emergere il racconto corale di quanto vissuto, tra passato e futuro.

Opera dei pupi ad Alcamo col Festival di Morgana

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È la magia dell’Opera dei Pupi il tema dell’edizione numero 49 del Festival di Morgana, presentato al Museo delle Marionette, che si svolgerà da domani al 23 novembre. Un titolo – che farà da filo conduttore alle giornate di un festival ormai storico e attesissimo – che si può leggere almeno in due modi diversi. L’Opera dei Pupi, di per sé, conduce lo spettatore in mondi altri, ed è questa la ragione della sua longevità. Allo stesso tempo, le vicende narrate sono intrise di magia: oggetti, maghi, incantamenti, lotte, amori e tanti altro. Ad Alcamo per l’occasione domani alle 17, ingresso gratuito, sarà aperto il castello dei coni di Modica, con l’opera dei pupi di Salvatore Oliveri, Altre rappresentazioni sabato e il 15 e 16 novembre sempre gratuiti. I maghi in primo piano. Una tradizione antica, nata in Sicilia all’inizio del 19° secolo, quella dei pupi siciliani e dei pupari, che danno vita e voce ai paladini, tra i più noti: Orlando, Rinaldo e Angelica, storie che incantano i bambini di oggi, ma anche gli adulti. L’Unesco ha dichiarato l’opera dei pupi siciliani Capolavoro del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità. Salvatore Oliveri, puparo alcamese, continua dagli anni novanta a mantenere la tradizione con rappresentazioni in Italia e all’estero. Ed è lo stesso Salvatore a realizzare le marionette, E’ stato ispirato a riprendere questa arte dal nonno Gaspare Canino, che ha interrotto l’attività nel 1970 ripresa nel 1990 da Salvatore Oliveri, suo nipote. Gaspare Canino raccontava le gesta dei paladini di Francia nel suo locale della via Alessandro Manzoni di Alcamo. Lo spettacolo si concludeva con la farsa di Nofriu e Virticchio.

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