‘Vivandieri’ di MMD, PG chiede in appello conferma delle condanne

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Tredici anni e quattro mesi alla moglie, sei anni e otto mesi al marito. La Procura Generale di Palermo ha richiesto in Appello la conferma delle condanne inflitte alla coppia campobellese, Lorena Lanceri e Emanuele Bonafede, accusati di essere stati i vivandieri di Matteo Messina Denaro e di a verne quindi favorito la latitanza. I due sono finiti a processo dopo che la procura, il 7 giugno 2023, aveva ordinato il giudizio immediato.

Emanuele Bonafede, 51 anni, e Lorena Lanceri, 49, vennero arrestati dai carabinieri nel marzo dello scorso anno. Residenti a Campobello di Mazara, la cittadina in cui il boss aveva trascorso gli ultimi periodi della sua lunghissima latitanza, sono accusati di aver offerto supporto al capomafia ospitandolo a casa loro per i pasti e garantendo la sua sicurezza come sentinelle. Si occupavano anche di trasmettere i  suoi messaggi. In particolare, Lorena Lanceri è imputata di concorso esterno in associazione mafiosa, mentre Emanuele Bonafede è accusato soltanto di favoreggiamento aggravato e di aver favorito la latitanza del boss. La coppia ha scelto il rito abbreviato e il 12 gennaio scorso sono arrivate le condanne dal Gup del Tribunale di Palermo.

Nel processo di secondo grado, il sostituto procuratore generale Carlo Marzella ha richiesto la conferma della sentenza sottolineando la gravità del comportamento della coppia. “Non si può giustificare la loro condotta come ingenuità o debolezza nei confronti della personalità narcisistica di Messina Denaro, tantomeno come amicizia. Come si può essere amici – ha affermato il sostituto procuratore – di uno stragista, di chi ha ucciso anche bambini?”. L’accusa ha infatti ricordato come Messina Denaro sia stato condannato, come mandante, anche per la strage di via dei Georgofili, a Firenze, in cui perse la vita la piccola Nadia Nencioni, e per il rapimento del dodicenne Giuseppe Di Matteo, poi disciolto nell’acido da Giovanni Brusca. La Procura Generale ha sottolineato quindi l’assoluta fedeltà della coppia nei confronti di Messina Denaro che avrebbe ricambiato con regali di valore. Nel 2017, padrino di cresima del figlio di Bonafede e Lancieri, regalò al ragazzo un orologio Rolex dal valore di 6.300 euro.