Illuminazione carente ad Alcamo, il “caso” arriva in Consiglio

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C’è un argomento di attualità tra quelli all’ordine del giorno del consiglio comunale di Alcamo convocato per il 13 novembre alle 17,30. Riguarda la discussione di una interrogazione presentata dal consigliere Giovanni Calandrino sulla pubblica illuminazione. L’amministrazione comunale nel nome del risparmio energetico ha avviato il piano per la sostituzione delle lampade con quelle a basso consumo. Risultato? In quasi tutta la città per piazze e  strade sembra essere tornati indietro di una settantina di anni. Scarsissima illuminazione con rischi per la pubblica incolumità e sicurezza degli alcamesi in un periodo in cui si stanno susseguendo furti in abitazione e i ladri nella fuga sono favoriti dalla scarsa illuminazione. Gli automobilisti debbono stare molto attenti per evitare incidenti poiché all’improvviso si possono trovare davanti una sagoma che è una persona. Stamane operai hanno chiuso un tratto della via Santissima Salvatore per la sostituzione delle lampade.

Il progetto continua così come il disappunto degli alcamesi. “Si tratta di luci direzionali- sottolinea Giovanni Calandrino- che illuminano solo piccoli tratti. La luce non si espande come succedeva prima e quindi si è al buio”. Numerosi alcamesi stanno provvedendo ad a lampade a tempo davanti all’ingresso delle proprie abitazioni. Ma è una cosa normale? Giriamo la domanda agli amministratori comunali. Proseguono gli interventi di Enel X. stamane nella via Santissimo Salvatore. Enel X è l’azienda cui il Comune ha affidato la gestione dell’intero impianto di illuminazione costituito da 6.731 centri luminosi e 60 Quadri Elettrici di comando”. Una decina di milioni per nove anni.  Il consiglio è chiamato ad esaminare l’interrogazione sui cimiteri comunali di Ignazio Caldarella con notevole ritardo perchè è stata presentata  lo scorso 17 luglio. All’ordine del giorno variazione al bilancio di previsione e mozione di indirizzo su Alcamo patria della lingua italiana a firma dei componenti della Prima commissione.