Seconda gara interna per la Golfobasket che, dall’alto del primato in classifica, cercherà di mettere a segno il tris dopo i netti successi sulle due messinesi, San Matteo e UniMe. La squadra di coach Ferrara sta marciando con numeri elevatissimi, sia in attacco che in difesa, e sta sempre più coinvolgendo il pubblico alcamese, piazza storica per il basket femminile. Domani alle 18, per la terza di andata della B femminile, arriva il Gonzaga Palermo. Si tratta di un avversario molto giovane ma in crescita così come spiega il direttore sportivo Francesco Dixit.
Obesità, serve l’aiuto dello Stato. Appello dal congresso nazionale SIMDO (Interviste)
L’obesità è il male del nostro tempo, causato dalle cattive abitudini alimentari, da cibi ipercalorici e dalla sedentarietà ma la sfida reale che incontrano medici e pazienti è che sia considerata una patologia vera e propria e non una vergogna, e che sia curata con tutti gli strumenti possibili, con l’aiuto dello Stato. È questa una delle sfide che si è posta il 23esimo congresso nazionale di Simdo, Società Italiana, Metabolismo, Diabete e Obesità, presieduta dal partinicese Vincenzo Provenzano.
La giunta di Trapani approva il bilancio consuntivo 2023
La giunta comunale di Trapani ha approvato il bilancio consuntivo del 2023. Il documento finanziario è stato trasmesso al consiglio comunale per l’approvazione definitiva. Alcuni numeri: un avanzo di amministrazione di circa 1.500.000 euro sulle spese correnti e circa 5.000.000 di euro in conto capitale. I dati indicherebbero un buon andamento dei conti pubblici comunali. Un risultato, quindi, che certificherebbe che il bilancio è in equilibrio. In termini generali, il quadro segna un miglioramento rispetto al 2022, con un aumento dell’avanzo amministrazione. Le somme relative ai debiti fuori bilancio sono state accantonate ed il “Fondo crediti di dubbia esigibilità” è stato stanziato secondo la legge.
I risultati registrati al 31 dicembre 2023 evidenziano anche un miglioramento del fondo di cassa, con un saldo di 80 milioni di euro depositati presso la Banca d’Italia. Con l’approvazione del bilancio consuntivo 2023 da parte del consiglio comunale ed il successivo bilancio consolidato 2023, la giunta potrà procedere alla riorganizzazione degli uffici attraverso l’assunzione di personale. Il Comune sta preparando gli atti per approvare il bilancio di previsione per il triennio 2025-2027, lo scopo di poter programmare e garantire una gestione sostenibile delle risorse. «Siamo soddisfatti di questa approvazione – affermano il sindaco Giacomo Tranchida e l’assessore alle finanze Alberto Mazzeo – anche per il risultato di amministrazione che conferma la solidità economica del Comune di Trapani». Se Trapani esprime soddisfazione va sottolineato che In Sicilia 250 Comuni, su un totale di 391, non hanno chiuso il bilancio consuntivo 2023 e questo significa che sono vicini al dissesto finanziario. Altri 150 Comuni, inoltre, non hanno ancora approvato il bilancio di previsione 2024″. A renderlo noto è il presidente dell’Anci regionale, Paolo Amenta, seguito del confronto che l’associazione ha avuto con il presidente dell’assemblea regionale, Gaetano Galvagno.
‘Macchinette’, ad Alcamo ladro seriale finisce ai domiciliari. Nove colpi in un mese (VIDEO)
Il ladro era stato già identificato e denunciato dalla Polizia, adesso alla luce di un cumulo di denunce Giuseppe Mannina, 46 anni, è stato arrestato dai carabinieri e posto ai domiciliari, con braccialetto elettronico, su disposizione del Gip di Trapani. Il 46enne è ritenuto di una serie di furti ai danni di alcuni distributori automatici di bevande e snack, commessi lo scorso mese di settembre. Le indagini dei carabinieri sono scattate a seguito delle denunce presentate dai legali rappresentanti delle società che gestiscono i distributori automatici installati ad Alcamo che avevano subito, in rapida successione, il danneggiamento delle macchinette e l’asportazione del denaro contenuto nelle stesse. Mannina, nel solo mese di settembre, avrebbe messo a segno complessivamente nove colpi portando via, in ogni circostanza, una somma fra i 200 e i 700 euro. Tutti furti messi a segno durante l’arco notturno, talvolta più di uno nella stessa notte, e con il volto parzialmente travisato. A tradire il 46enne alcamese le immagini estrapolate dai circuiti di videosorveglianza dall’analisi delle quali è emerso il medesimo modus operandi e l’esatta corrispondenza con l’arrestato, soprattutto in riferimento ad alcuni tatuaggi ben visibili. I carabinieri hanno anche effettuato una perquisizione domiciliare ed hanno rinvenuto gli indumenti e i capi di abbigliamento che sarebbero stati utilizzati durante le azioni delittuose. A Giuseppe Mannina è stato anche contestato il reato di ricettazione in quanto avrebbe utilizzato un Fiat Doblò rubato, sempre nel mese di settembre scorso, ad un trapanese di 54 anni.
Aggressioni ai medici, cresce fenomeno in Sicilia. OMCEO in allarme
Cresce purtroppo anche in Sicilia l’ondata di aggressioni contro il personale sanitario. Recenti casi anche ad Alcamo, Termini Imerese, Enna; Catania; Palermo. Ad essere presi di mira medici e infermieri sia del 118 che degli ospedali. L’Ordine dei medici di Palermo lancia l’allarme. “La frattura tra medici e pazienti – ha detto Toti Amato, presidente dell’ordine dei medici della provincia di Palermo – è ormai cronicizzata e i medici per la paura scappano dagli ospedali, verso il privato o all’estero. Ad oggi, mancano circa 1.500 medici, i più giovani disertano anche le scuole di specializzazione, soprattutto in emergenza-urgenza”. “Per rispondere alla grave carenza di medici, la Regione siciliana ha avviato di recente il reclutamento di medici stranieri, principalmente da Argentina e Cuba, con 16 arrivi a febbraio, 100 a novembre, e altri ne arriveranno. Nel frattempo però la fuga dei medici prosegue ed è molto grave perché non si tratta più solo di un fatto economico, visto che hanno salari tra i più bassi d’Europa, ma perché vivono costantemente nell’angoscia di essere aggrediti. I sanitari chiedono migliori condizioni di lavoro e sicurezza. Comprendo l’urgenza del reclutamento, ma è doveroso che ogni misura straordinaria – ha spiegato il presidente dell’ordine dei medici – si accompagni a strategie di lungo respiro e non posso esimermi dal sottolineare le conseguenze di questa scelta per rispondere ai bisogni di salute, che deve invece puntare a trattenere i nostri medici”.
Il presidente dei medici del Palermitano lancia poi un appello ai cittadini: “I siciliani devono sapere che il giorno in cui non ci saranno più medici da aggredire, non ci saranno più i servizi e quelli che rimarranno avranno una serie di criticità. A partire dalle barriere linguistiche e culturali con cui dovranno misurarsi i medici stranieri, pur essendo professionisti qualificati. La Sicilia ha una forte identità dialettale e la loro interazione potrebbe essere più difficile che altrove. Saranno necessari programmi di adattamento e formazione ulteriori, che comportano costi aggiuntivi per il nostro sistema sanitario, già in crisi profonda”. “Un altro problema si presenterà sul piano dell’integrazione professionale e sociale perché spesso – ha concluso Amato – i medici stranieri lavorano temporaneamente e se non riescono ad adattarsi al contesto possono decidere di andarsene dopo pochi anni, destabilizzando le strutture ospedaliere”.
Ennesimo soccorso in zona impervia dello Zingaro. Recuperata una tedesca di 28 anni (VIDEO)
A pochi giorni dall’esercitazione congiunta con l’Aereonautica Militare che ha simulato un soccorso in ambiente impervio, è arrivato davvero l’ennesimo intervento alla Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, anche se non è stato necessario l’impiego dell’elicottero militare. L’SOS è stato lanciato quando già stava calando la sera. Un’escursionista tedesca, una ventottenne di Dresda, è caduta rovinosamente lungo il sentiero fra cala Capreria e Museo della Manna. I compagni di escursione, visto che stava arrivando il buio della sera, hanno avvisato il personale della Riserva che, trattandosi di un intervento in ambiente impervio, ha allertato il Soccorso Alpino. La 28enne tedesca, a causa di escoriazioni, contusioni alle gambe e sospetta frattura del ginocchio, non era più in grado di camminare e quindi proseguire lungo i sentieri dello Zingaro. Da Palermo sono così partite due squadre di tecnici che, giunti alla Riserva, a piedi hanno raggiunto la ferita, le hanno immobilizzato l’arto infortunato, l’hanno caricata su una barella dotata di ruota e trasportato, in parte a spalla, fino all’ingresso sud, lato Scopello, dove ad attenderla c’era un’autoambulanza del 118 che l’ha trasportata all’ospedale di Alcamo. L’intervento è stato portato a termine anche grazie alla collaborazione del personale di vigilanza della Riserva dello Zingaro. Sono numerosi gli incidenti che si verificano lungo i sentieri del meraviglioso sito ambientale che sorge fra Scopello e San Vito Lo Capo con i soccorritori spesso costretti a raggiungere gli infortunati dopo lunghe camminate a piedi. Talvolta, per accelerare i tempi, entra in gioco l’elicottero dell’82esimo CSAR di Birgi, grazie alla convenzione fra l’Aeronautica Miliare e il SASS, il Soccorso Alpino Speleologico Siciliano.
Vendemmia 2024. Si tirano i bilanci, annata buona e di qualità
A quasi due mesi dalla conclusione della vendemmia si tirano i primi bilanci. Uve sane e di qualità nonostante la siccità abbia messo a dura prova la vendemmia siciliana, Chiude con un calo medio di circa il 20% la vendemmia 2024 dell’isola – caratterizzata dalla siccità ma anche dall’innovazione e capacità dei vitivinicoltori nel dare risposte efficaci e nell’adottare tecniche agronomiche in grado di governare la crisi idrica. Una vendemmia che sarà ricordata per l’eccellenza qualitativa, per la resilienza di alcuni vitigni autoctoni e alloctoni. I vini prodotti da questa vendemmia 2024 riflettono la diversità dei territori siciliani: dai vini rossi dal profilo organolettico complesso, con una notevole capacità di invecchiamento, ai rossi dove l’altitudine o le caratteristiche del suolo esaltano freschezza e acidità, fino ai bianchi di questa annata che si preannunciano persistenti, aromatici e di qualità.
“La Sicilia del vino – commenta la presidente di Assovini Sicilia, Mariangela Cambria – dimostra capacità di gestione anche nelle criticità, come l’attuale difficoltà dovuta alle limitate risorse idriche. La vitivinicoltura siciliana è capace di rinnovarsi nel segno della qualità, innovazione e nel rispetto del vino-territorio”. “Il bilancio conclusivo di questa vendemmia – dichiara Antonio Rallo, presidente del Consorzio Vini Doc Sicilia – rispecchia quanto già potevamo presagire. Abbiamo avuto un calo nella produzione che si attesta intorno al 20%, dovuto sicuramente alle scarse piogge durante tutto l’inverno che non hanno permesso di rimpinguare le riserve idriche del terreno e di affrontare nelle migliori condizioni un’estate lunga e calda. Se la quantità lascia i produttori insoddisfatti, la qualità delle uve raggiunge picchi storici di eccellenza. Buona qualità. Alta la gradazione alcolica. Un calo rispetto alle normali annate del 10 per cento nell’Alcamese. Questi i dati che emergono dalle cantine. Il prologo della vendemmia è stato dopo ferragosto dove si coltiva il Pinot. Tre le cantine dell’alcamese Fiumefreddo, San Francesco di Paola e Sant’Antonio. Una serie di novità nella cantina Sant’Antonio per valorizzare il vitigno autoctono “Cataratto” con la produzione di un vino denominato “Jè. Sono complessivamente mille e 850 i soci nelle tre cantine. Tutti seguono la via dell’imbottigliamento. Per quanto riguarda l’acconto sul conguaglio per la vendemmia è stato di 40 centesimi base venti e tante uve hanno raggiunto questa gradazione.