18.1 C
Alcamo
martedì, Maggio 6, 2025
Home Blog Page 2704

Rifiuti, “Insieme per San Vito” denuncia disagi

0

“Sacchetti accatastati per strada, cattivi odori e una pessima pubblicità per il Comune”, queste le lagnanze del gruppo consiliare sanvitese, che in un nota, con tanto di fotografie a supporto, evidenzia:

“Indecoroso ed indegno la spettacolo a cui, nella giornata di ieri, vacanzieri e residenti hanno dovuto assistere: sacchetti della spazzatura accatastati davanti ad uno degli ingressi di accesso alla spiaggia di San Vito Lo Capo – e precisamente nei pressi dei due stabilimenti balneari, nel tratto ad est del litorale – che sono aumentati via via nell’arco della giornata. (Le fotografie sono state scattate la mattina alle 10.30 e la sera alle 19-30). Nessun cassonetto dell’immondizia era presente in quel tratto costiero. Una situazione di estremo disagio, oltre che di assoluta inciviltà, che ha indotto, a fine giornata, i bagnanti a liberarsi dei rifiuti abbandonandoli  per strada. E’ impensabile che in un punto nevralgico di accesso alla spiaggia, dove affluiscono migliaia di persone- che lasciano  l’auto nei parcheggi limitrofi- non sia stato collocato alcun contenitore dell’immondizia! Il risultato: una scena vergognosa e un odore nauseabondo offerti ai passanti.

Il Gruppo Consiliare Insieme per San Vito denuncia questa grave inadempienza dell’amministrazione comunale e chiede che episodi di questo tipo non si verifichino in futuro.  Un paese che si fregia di essere capitale del turismo come può permettere una vergogna del genere? Un Comune che si vanta di avere adottato  politiche ambientali che puntano all’eco-sostenibilità come può consentire che la domenica, giornata di grande affluenza turistica, non venga espletato o addirittura implementato il servizio di pulizia della strade e rimozione dei rifiuti? Se alle 10.30 del mattino, all’ingresso della spiaggia, c’erano già più di 10 sacchetti abbandonati,  vuol dire forse che sabato  sera non è stato espletato il servizio?

Non è la prima volta che questa amministrazione è inadempiente in tema di ambiente e decoro urbano. Disservizi si sono registrati anche negli anni precedenti e, con molto rammarico, si continuano a registrare. In particolare, nel versante est del paese dove scarseggia la pulizia e la cura del verde pubblico. Esempio lampante è la villa ex diurno dove sono state eseguite solo per metà area, lato ovest, la pulizia e diserbatura, mentre l’altra metà, lato est, è rimasta totalmente abbandonata e sporca, con la presenza di bottiglie e bicchieri di plastica, cartacce e rifiuti di ogni genere”. Fatta eccezione, inoltre, per la strade dove si svolge il “passeggio” , il resto del centro urbano è invaso da erbacce che spuntano dai marciapiedi e dalle aiuole.

Non è questa la politica di servizi da offrire a residenti e turisti! Il Gruppo consiliare Insieme Per San Vito invita l’amministrazione a fare più attenzione, specialmente nel periodo estivo, e a non trascurare i punti nevralgici dove maggiore è l’affluenza di persone, facendo collocare cassonetti dei rifiuti e incrementando il numero di quelli già presenti”.

 

Storica visita del Papa a Lampedusa

0

E’ il primo viaggio apostolico dall’inizio del Pontificato di Papa Francesco Primo quello a Lampedusa. Il Papa è arrivato stamattina con un Falcon 900 dell’Aeronautica militare dall’aeroporto militare di Ciampino. All’arrivo nelle Pelagie, è stato accolto dall’Arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, e dal sindaco Giusi Nicolini.
Francesco Primo ha lanciato nelle acque al largo dell’isola di una corona di fiori su una motovedetta della Guardia Costiera in memoria di quanti hanno perso la vita in mare durante le disperate e tragiche traversate dall’Africa. E’ stato salutato dal suono delle sirene delle imbarcazioni dei pescatori poi ha incontrato i migranti oltre che la comunità di Lampedusa e Linosa quindi la messa al campo sportivo. Evento storico giudicato da tutti, non solo siciliani. lampedusa è una terra d’approdo dalle tante contraddizioni. Approdo di immigrati dal’Africa con traversate che a volte finiscono in tragedie di cui nemmeno siviene a consocenza ma anche luogo di turisti Vip con ville e residenze in aperto contrasto con il problema dell’immigrazione.

“Noi siamo fuggiti dal nostro Paese per due motivi, politico e economico, per arrivare in questo luogo tranquillo abbiamo superato vari ostacoli, siamo stati rapiti da vari trafficanti. Per arrivare qui in Italia abbiamo sofferto tantissimo”. Così ha detto al Papa un giovane immigrato al quale ha anche consegnato una lettera.
“Ho sentito che dovevo venire qui oggi a pregare – ha detto Papa Francesco nell’omelia -, a compiere un gesto di vicinanza, ma anche a risvegliare le nostre coscienze perché ciò che è accaduto non si ripeta. Non si ripeta per favore. Vorrei dire una parola di sincera gratitudine e di incoraggiamento a voi, abitanti di Lampedusa e Linosa, alle associazioni, ai volontari e alle forze di sicurezza, che avete mostrato e mostrate attenzione a persone nel loro viaggio verso qualcosa di migliore”, ha detto il Papa durante la messa.
Nella messa a Lampedusa, papa Francesco ha rivolto un pensiero “ai cari immigrati musulmani che, oggi, stasera, stanno iniziando il digiuno di Ramadan”.
Sono stati circa diecimila le persone che assistono alla messa di papa Francesco. Lo riferisce la sala stampa vaticana.

 

 

Referendum Radicali, anche ad Alcamo la raccolta firme

0

Anche al Comune di Alcamo è possibile firmare per i referendum indetti dal Partito Radicale.

I referendum per i quali è possibile raccogliere le firme sono dodici e riguardano: “responsabilità civile dei magistrati – perché i cittadini possano ottenere dal magistrato, e in tempi rapidi, il giusto risarcimento dei danni a seguito di irregolarità e ingiustizie da loro subite”; “magistrati fuori ruolo – per far rientrare nei Tribunali le centinaia di magistrati attualmente dislocati ai vertici della pubblica amministrazione per smaltire l’enorme debito giudiziario” “custodia cautelare – per limitare il carcere preventivo, cioè prima della sentenza di condanna, ai soli reati gravi”; “abolizione dell’ergastolo – per abolire il carcere a vita ed ottenere una pena detentiva che abbia la finalità di rieducare il condannato”; “separazione delle carriere dei giudici – per ottenere la garanzia di essere giudicati da un giudice terzo obiettivo ed imparziale che abbia una carriera diversa da quella del Pubblico Ministero che accusa”; “divorzio breve – per eliminare l’obbligo dei tre anni di separazione prima di poter chiedere il divorzio”; “droghe – per abolire la pena detentiva per i fatti di lieve entità”; “abolizione del finanziamento pubblico ai partiti”; “otto per mille – per lasciare allo Stato la quota di 8 per mille di chi non esercita l’opzione”; “lavoro e immigrazione – per l’abrogazione del reato di clandestinità e modificare quelle norme discriminatorie che comportano la perdita del permesso di soggiorno per quegli immigrati che perdono il lavoro”.

È possibile firmare presso l’anticamera dell’Ufficio del Segretario Generale, 1^ piano del Palazzo di Città e presso gli uffici della Segreteria Generale 1^ piano, di fronte allo stesso Palazzo.

La sottoscrizione è possibile anche presso il Palazzo di Vetro, servizi demografici, ufficio elettorale, via Padre Pino Puglisi e all’Ufficio relazioni con il pubblico, in corso VI Aprile.

La raccolta delle firme avrà luogo fino al 15 Settembre.

A Partanna il sindaco dà il buon esempio

0

Il neo sindaco Nicola Catania mantiene gli impegni presi in campagna elettorale e dà il buon esempio: “armato” di guanti ed attrezzi da lavoro, coinvolgendo decine di cittadini e imprenditori, si è rimboccato le maniche per ripulire i diversi angoli della città dalle erbacce, che per anni hanno infestato ville e giardini, mortificandone l’aspetto e il decoro. Nelle scorse settimane agli ambulanti del mercatino del venerdì sono stati consegnati dai vigili urbani sacchetti per la spazzatura e l’ordinanza con cui il Sindaco intima il rispetto del decoro della piazza del Mercato. I trasgressori verranno puniti con una multa che può arrivare fino a 500 euro la prima volta, mentre per i recidivi si arriva alla revoca della licenza. E’ stata anche emanata un’ordinanza che prevede la cattura e il censimento degli animali randagi e l’individuazione di una struttura da adibire a rifugio per il ricovero provvisorio dei cani, in contrada Raffe, in un’area in cui ricade l’ex impianto di depurazione reflui, oggi dismesso. Così ogni fine settimana – e siamo già al terzo appuntamento – volontari, cittadini e consiglieri comunali con in testa il sindaco e adesso anche il neo presidente del Consiglio Massimo Cangemi, tutto a costo zero, ovviamente per le casse comunali, hanno formato delle squadre che si sono date appuntamento nella varie zona di Partanna, al Camarro, al cimitero, all’ingresso della città per bonificare quegli spazi a verde pubblico, che in alcuni casi erano diventati delle piccole discariche a cielo aperto. Il neo-primo cittadino commenta: “C’è stato un forte riscontro alla mia iniziativa da parte di cittadini, associazioni, imprenditori che si sono messi a disposizione formando delle vere e proprie squadre di pulizia. Il decoro urbano e i servizi primari saranno sempre una priorità per la mia attività di sindaco”. Intanto il trend positivo d’immagine ha fatto anche lievitare le richieste di “adozione” di spazi comunali da parte di attività commerciali che hanno chiesto all’ Amministrazione di potersi occupare del verde pubblico. Lo conferma lo stesso Catania: “in effetti ci sono già arrivate delle richieste specifiche di alcune ditte che hanno le loro attività vicino a spazi comunali, nell’area artigiana, che hanno dato la loro disponibilità nella gestione dei siti. “Invito i cittadini-conclude il sindaco -ad amare la città e curarla come proprio patrimonio.”

Rapina un ‘anziana e la scaraventa a terra

0

Rapina e lesioni ai danni di una donna. Con queste accuse è stato arrestato un giovane pluripregiudicato trapanese. Venerdì sera, intorno alle 23:00 era scattata la segnalazione al 113 di una rapina ai danni di un’anziana signora, la quale, mentre si trovava da sola in casa, in un quartiere della periferia trapanese, era stata sorpresa da un giovane, che non aveva esitato ad impossessarsi di una modestissima somma, appena 50 euro, custodita all’interno di un portafogli, e a spingere violentemente per terra la donna, per guadagnarsi la fuga. Gli agenti della squadra Volante, grazie alle descrizioni fornite dalla vittima del rapinatore, sono riusciti subito a rintracciarlo: si tratta di Roberto Saggio, il quale dopo avere messo a segno il “colpo”, era tranquillamente rimasto nei pressi nel quartiere, sicuro di riuscire a mimetizzarsi tra la folla di curiosi che si era radunata attirata dalle urla dell’anziana, che è stata poi accompagnata in ospedale. Scattate le manette, il trentenne, di concerto con l’Autorità Giudiziaria della Procura della Repubblica, è stato associato presso la locale Casa Circondariale in attesa della convalida del Giudice.

 

Quale sarà il futuro del Monte Bonifato?

0

Dopo il potenziamento assicurato dala Regione per il Monte Bonifato ora si attendono le misure che potranno scongiurare eventuali incendi. Ad Alcamo l’incendio di Monte Bonifato dello scorso settembre ha molto scosso le coscienze dei cittadini. Sono nate delle associazioni di cittadini spontanemente con puntate in montagna dove sono stati piantati anche alberi.

Il problema ovviamente ora riguarda altro. Intanto la realizzazione ancora di più di quelle esistenti di tutta una serie di misure come i tagliafuoco, togliere gli alberi caduti e pulire il sottobosco. Poi una più attenta valorizzazione del monte Bonifato sia sotto l’aspetto ambientale e paesaggistico che sotto l’aspetto turistico e terzo un amore maggiore della cittadinanza verso la montagna oggi deturpata per gran parte da incendi ma anche dal cemento ormai sparso in gran parte delle zone pedemontane.

Ora però bisognerà guardare anche al futuro dì Monte Bonifato.

La proprietà della Montagna è del Comune di Alcamo che ha dato in gestione Monte Bonifato alla Provincia ma, come si sa, Crocetta ha abolito le province in Sicilia anche se nel resto d’Italia la Consulta ha stabilito che abolire le province per decreto legge è incostituzionale e ci vuole una legge di riordino e revisione della Costituzione.

In attesa della legge quadro e disegno di legge da parte dell’Ars e della Presidenza della Regione ora molti si chiedono che fine farà la montagna, se tornerà ala gestione da parte del proprietario e cioè il Comune di Alcamo o entrerà a far parte della gestione degli eventuali consorzi di Comuni che dovrebbero essere creati dopo l’abolizione delle Province.

In passato Monte Bonifato era stata gestita dall’Azienda Demaniale Foreste della Regione.

Tra i beni più importanti oltre al bosco che è Riserva Naturale Orientata c’è da ricordare la struttura della Funtanazza, ex Albergo e poi anche ristorante e oggi punto di forza della gestione della montagna con la provincia ma sopratutto Monte Bonifato ha i suoi reperti e resti archeologici di primaria importanza come la stessa fontana Medievale, la torre Araba, il santuario della Madonna venerata l’8 settembre e i ritrovamenti di città e insediamenti urbani in cima e ai fianchi dopo gli scavi effettuati recentemente e reperti vari del passato della città.

 

Partinico: Serit, task force contro i morosi

0

La Serit colpisce a Partinico. E picchia duro nei confronti dei morosi. Nelle ultime settimane sono ben due i procedimenti di espropriazione forzata degli immobili di proprietà di due contribuenti che non hanno corrisposto le imposte dovute. Si tratta comunque di due casi limite, in cui si sono accumulate enormi cifre di morosità: uno di ben 81 mila euro, nell’altro addirittura si è arrivati a 103 mila euro. Nel primo caso si parla di un’imposte evasa di 66 mila euro e che poi è lievitata sino ad 81 mila euro per effetto degli interessi, compensi di riscossione coattiva e diritti e spese di procedure espropriative per arrivare al prelievo forzoso degli immobili. Ad essere stati acquisiti “uffici e studi privati” ubicati in via Matteotti, posti già in vendita dalla Serit attraverso il pubblico incanto. Nel secondo caso siamo in presenza invece di un’evasione “netta” di 76 mila euro di imposte, gonfiate di quasi 30 mila euro per effetto dell’applicazione degli interessi e di tutte le procedure che ne conseguono. In questo caso la Serit ha messo mano a due proprietà: ad un terzo di un negozio e ad un terzo di un’abitazione ubicati entrambi in via Bellini. Questo è l’effetto evidentemente anche della crisi, con i contribuenti sempre più in difficoltà nel pagare le imposte e che si sovraindebitano. A rimanere “vittima” delle tagliole della società di riscossione fu anche il Comune contro cui vi fu addirittura una procedura di pignoramento di un milione di euro presso la tesoreria comunale. L’ente locale però è riuscito a vincere il primo round nel complicato contenzioso. Infatti il Tribunale di Palermo, sezione distaccata di Partinico, attraverso il pronunciamento del Giudice Salvatore Pitrone ha sospeso la procedura esecutiva avviata nei confronti del Comune. La società di recupero crediti aveva rilevato la morosità da parte dell’ente comunale nel pagamento di imposte, tributi vari e relativi accessori. Le somme oggetto della contesa legale riguardano in particolare l’Invim (Imposta sull’incremento dei valori immobiliari), nonché tributi e contributi Inps. Il pignoramento presso la Tesoreria Comunale di un milione di euro, frutto di un cumulo delle somme rivendicate dalla Serit, fu notificato il 1° febbraio scorso del 2012. “Assieme all’avvocato Alessi come Comune di Partinico abbiamo lavorato ad una linea difensiva che ha puntato alla possibilità che alcune somme da corrispondere al concessionario della riscossione rientrino nelle casse del Comune – sottolinea il sindaco Salvo Lo Biundo -. Siamo soddisfatti di aver ribadito il principio della non pignorabilità della liquidità dell’Ente che rischia di compromettere l’attività amministrativa”.

50 anni di sacerdozio per mons. Puma

0

Domani prende il via presso la comunità parrocchiale della Chiesa Madre di Alcamo un’intensa settimana di celebrazioni e momenti di approfondimento in occasione del 50° anniversario di ordinazione sacerdotale del parroco mons. Ludovico Puma, 73 anni.

Domenica il primo momento, una giornata dedicata alla riflessione sulla chiesa con la celebrazione di una liturgia della Chiesa bizantina, in greco liturgico: la “Divina eucarestia di San Giovanni Crisostomo” che sarà celebrata dall’eparca di Piana degli Albanesi, il vescovo Sotir Ferrara, alle ore 11.00 Chiesa Madre.

Lunedì sarà l’arcivescovo Luigi Bommarito, vescovo emerito di Catania a presiedere la Santa Messa per la giornata della fede. Seguirà un concerto: “Cantate domino” a cura della corale “Mater Dei”.

Martedì la giornata della vocazione e della speranza con l’intervento di Giuseppe Savagnone, filosofo e saggista, editorialista del quotidiano “Avvenire” e la celebrazione eucaristica presieduta dal vicario giudiziale della Diocesi don Alessandro Damiano. Seguirà il concerto: omaggio a Perosi con canti dedicati a Maria.

Domenica 14 Luglio alle ore 19.00 infine si terrà la celebrazione eucaristica per il 50° anniversario di ordinazione sacerdotale. Presiederà mons. Puma e saranno presenti diversi vescovi tra cui: l’amministratore apostolico della Diocesi Alessandro Plotti, il vescovo ausiliare di Palermo Carmelo Cuttitta, il vescovo emerito di Trapani Francesco Miccichè.

Mons. Ludovico Puma, esperto in diritto canonico, parroco per molti anni a Castellammare e oggi ad Alcamo e Scopello, ha ricoperto numerosi incarichi in questi 50 anni di ministero sacerdotale, non solo nella diocesi di Trapani, ma anche e soprattutto a livello regionale a fianco del cardinale Salvatore Pappalardo, ma anche dei cardinali Salvatore De Giorgi e, negli ultimi anni, del cardinale Romeo. Vicario episcopale del vescovo Francesco Ricceri, vicario generale per due anni con il vescovo Domenico Amoroso, amministratore diocesano prima dell’ingresso del vescovo Miccichè e infine vicario episcopale, è stato per 16 anni, dal 1986, Direttore della Segreteria Pastorale della Conferenza Episcopale Siciliana e per 12 anni, fino al 2012, Vicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Siculo. Componente di numerose commissioni e consigli in ambito regionale e nazionale come la Commissione presbiterale italiana per più trienni, è stato anche docente presso la Facoltà Teologica di Sicilia e assistente ecclesiastico provinciale e regionale dello scoutismo cattolico.

Alcamo: quote aeroporto, “no” del sindaco

0

No all’acquisizione di quote dell’Airgest: il Comune di Alcamo chiude le porte in faccia all’aeroporto, se non del tutto quasi. Il sindaco Sebastiano Bonventre, relazionando al consiglio comunale dopo un vertice avuto con i sindaci della provincia di Trapani e con la stessa società che gestisce i servizi a terra dello scalo di Trapani Birgi, è stato abbastanza chiaro rispetto al dibattito che si è aperto sulla necessità di acquistare quote dell’Airgest.

La necessità dell’acquisto delle quote è stata portata avanti dalla stessa Airgest che ha fatto presente come servano immediatamente 3 milioni di euro per trattenere nello scalo la Ryanair, la compagnia aerea low cost che ha fatto la fortuna dell’aeroporto cresciuto esponenzialmente grazie proprio ai tanti collegamenti a bassissimo costo che vengono garantiti in Italia ma soprattutto all’estero. Soldi che servono a coprire la quota che verrà meno dalla Provincia regionale di Trapani, che deteneva un pacchetto del 49 per cento della società, in via di liquidazione entro il 31 dicembre di quest’anno in base alla legge approvata dalla Regione. Ovviamente nel relazionare il primo cittadino alcamese ha precisato che la scelta definitiva sarà comunque demandata al consiglio comunale che in tal senso sarà chiamato a deliberare. Il nocciolo vero, che è stato tra l’altro fatto presente anche dal sindaco di Trapani Vito Damiano, è che i Comuni trapanesi in realtà non hanno soldi in cassa. Difficile quindi potere trovare risorse da stanziare per l’aeroporto di cui ci si dovrebbe anche fare carico dei debiti, stimati in circa 12 milioni di euro, da dovere smaltire negli anni. Una mole di soldi che gli enti locali non sono in grado di farsi carico e da qui c’è lo stop a non acquistare quote dell’Airgest, anzi si va verso la dismissione delle società partecipate. Il sindaco Bonventre ha fatto presente di essere disposto a contribuire solo in funzione delle effettive presenze che si registreranno ad Alcamo tra quelle che sbarcheranno dall’aeroporto trapanese.

Trapani: rilevato sisma, torna la paura

0

Alle prime luci del mattino, intorno alle 6 e 20 è stata registrata una forte scossa di terremoto di magnitudo 3,8 vicino alle coste a nord ovest Trapani. Secondo i primi rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia l’ipocentro è stato a circa 32 km di profondità a una distanza di 20 KM dalla costa. La scossa avvertita in maniera distinta dalla popolazione al momento sembrerebbe non avere causato danni a cose o a persone. L’ultimo evento sismico che era stato avvertito nella provincia trapanese porta la data quasi esatta di un anno fa. Esattamente il 12 luglio del 2012 quando fu avvertita una scossa in serata nella Valle Belice, zona che comprende gran parte della provincia di Trapani. Un evento che allora fu avvertito da alcuni abitanti dei paesi di Gibellina, Partanna, Salemi, Santa Ninfa, Vita, Campobello di Mazara, Castelvetrano e Salaparuta. Il sisma fu rilevato ad una profondità di appena 10 km, pertanto l’evento è stato avvertito dalla popolazione, specialmente ai piani più alti. Un caso che allora suscitò non poca paura dal momento che proprio il Belice fu la zona che venne colpita da un sisma devastante in quel funesto e famoso 1968, nella notte tra il 15 e 16 gennaio, quando si registrò il magnitudo momento 6,1. Tra i 14 centri colpiti dal sisma vi furono paesi che rimasero completamente distrutti: Gibellina, Poggioreale e Salaparuta nel trapanese, solo per citarne alcuni. Le vittime furono 370, un migliaio i feriti e circa 70 mila i senzatetto. Si ricordano gli altri paesi e cittadine che hanno subito danni ingenti: Castelvetrano, Partanna, Santa Ninfa, Salemi, Vita ed anche Calatafimi. Questo episodio per qualche istante è tornato nella mente di chi ha vissuto quelle terribili ore, per fortuna quella dell’alba di oggi è stata solo una scossa di terremoto lieve durata solo qualche istante. Da considerare che la gran parte della provincia di Trapani è classificata dalla protezione civile siciliana come area sismica a rischio elevato, classificata con il numero 2 nell’apposita graduatoria. Ovviamente la zona del belice, per la sua storia, è indicata nella speciale cartina geografica con l’evidenziatore rosso. Qui vi sono paesi e città che hanno un grosso numero di strutture di «rilevanza strategica»: scuole, ospedali, caserme centri di protezione civile. Dal rischio terremoti in Sicilia si salvano solo poche realtà: nella provincia di Trapani figura soltanto Pantelleria, per il resto tutti gli altri 23 Comuni sono costantemente monitorati e sono potenzialmente aree soggette a eventi sismici rilevanti.

Alcamo
nubi sparse
18.1 ° C
18.1 °
18.1 °
72 %
3.2kmh
36 %
Mar
18 °
Mer
22 °
Gio
20 °
Ven
22 °
Sab
20 °