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martedì, Maggio 6, 2025
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L’ASP di Trapani procede alle assunzioni

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Era stato diffuso solo nei giorni scorsi il grido d’allarme dell’ordine di medici di Trapani che lamentava una grave carenza personale nei presidi ospedalieri della provincia: un preoccupante sottodimensionamento rispetto agli standard previsti per garantire un buon livello di cure e assistenza ai pazienti, che potrebbe comportare il rischio di paralisi di alcune importanti Unità operative.

 

Ora l’ASp n. 9 di Trapani fa sapere che, in base all’apposita circolare n. 53928 del 28/06/2013 dell’Assessorato Regionale alla Salute, che emana le direttive in tema di reclutamento del personale, sta procedendo a diverse assunzioni.

In particolare, per quanto attiene al personale a tempo indeterminato, per il quale, secondo la direttiva, si è autorizzati a procedere solo per procedure concorsuali e/o di mobilità già definite, sono in corso le convocazioni per la dirigenza medica relativa alle discipline di: anestesia e rianimazione, pronto soccorso, radiodiagnostica, ostetricia e ginecologia; e di comparto per le figure professionali di infermieri e tecnici di radiologia.

 

In riferimento, invece, al personale a tempo determinato, con rinnovi e/o proroghe fino e non oltre il 31 dicembre 2013, sono in corso le procedure per la dirigenza medica, discipline di: oncologia, chirurgia, pronto soccorso, medicina, anatomia patologica, neurologia, chirurgia pediatrica, medicina trasfusionale, cardiologia, radiologia, ostetricia e ginecologia, oftalmologia, pneumologia, chimica.

 

L’Azienda Sanitaria Provinciale sottolinea che si tratta solo di un primo step di reclutamento, al quale potranno seguire ulteriori azioni.

Alcamo: a settembre al via il Pedibus

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Prove tecniche di intesa per organizzare a settembre il pedibus ad Alcamo. Questa mattina vertice al comando di polizia municipale con i Mobility Manager d’area del Comune di Alcamo per la programmazione e l’istituzione del servizio Pedibus. A partecipare una ventina di associazioni locali che hanno dato la loro adesione di massima alla partecipazione. Al momento le scuole che hanno aderito all’iniziativa sono il II Circolo Didattico “San Giovanni Bosco” e gli istituti comprensivi “Nino Navarra”, “Sebastiano Bagolino”, “Mirabella” e “Pietro Maria Rocca”. Il  Pedibus è un servizio strutturato di accompagnamento dei bambini nei loro percorsi da casa a scuola e viceversa. Una realtà diffusa in molte città d’Italia ed è un modo sano, sicuro, divertente ed ecologico per andare a scuola e tornare a casa. In pratica si organizzano dei percorsi, uno per ciascuna scuola aderente, che a piedi accompagni il bambino da casa sua all’istituto di appartenenza. Si partirà il 30 settembre in via sperimentale sino al mese di dicembre, dopodichè ci si rivedrà per apportare eventuali correzioni in corso d’opera con l’intenzione di riprendere nel periodo primaverile. In una prima fase sarà la Polizia municipale che monitorerà il sevizio. E’ in corso la distribuzione da parte del Comune il materiale informativo alle famiglie, per analizzare le abitudini di spostamento degli alunni nei percorsi casa-scuola-casa e per coinvolgere i genitori degli alunni. Con questa iniziativa a sfondo ecologico l’amministrazione comunale si propone soprattutto di migliorare la viabilità nelle ore interessate dagli orari di accesso a scuola e ritorno a casa degli alunni. Infatti specie tra le 8 e le 9 in prossimità delle scuole il traffico veicolare impazzisce con code che si formano in centro urbano. I tempi appaiono stretti per riuscire a far partire il servizio a settembre ma dal comando di polizia municipale assicurano che ci sono ampi margini per rispettare la data:

Alcamo: ok parziale al regolamento per le antenne

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Il regolamento per la collocazione delle antenne per telefonia non è stato ancora del tutto approvato dal Comune di Alcamo. nella seduta dello scorso 28 giugno del consiglio comunale sono stati approvati soltanto i primi 6 punti del regolamento dal civico consesso. Il voto finale dell’intero testo è stato spostato alla prossima seduta che deve essere ancora fissata

 

E’ morto il giornalista Giuseppe Petralia

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E’ morto Giuseppe Petralia, giornalista di Partanna. Aveva 54 anni e da un anno aveva scoperto di essere affetto dalla Sla, malattia in seguito alla quale aveva dovuto smettere di lavorare al Comune di Partanna, del quale era dipendente. Era sposato e padre di due figli. I funerali oggi presso la Chiesa Madre di Partanna.

 

 

Partinico: parte l’era del Lo Biundo-bis

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Torna al lavoro, dopo le elezioni amministrative, il governo della città. A parte la riconferma del sindaco, Salvo Lo Biundo, la giunta è composta da ben 3 dei 6 componenti che hanno chiuso la scorsa legislatura. Con l’assegnazione delle deleghe e qualche “aggiustamento” il primo cittadino ha quindi dato il via da ieri al Lo Biundo-bis. Uno solo il cambiamento della squadra di governo rispetto all’esecutivo che era stato presentato in campagna elettorale anche se resta tutto in “famiglia”: si è dimesso dal suo incarico Enzo Provenzano, già consigliere provinciale, per far spazio al figlio Gianlivio che era tra gli assessori uscenti del precedente governo. Una scelta obbligata dal momento che quest’ultimo era stato eletto in consiglio comunale nella lista di Partinico Futura e quindi, per ragioni di incompatibilità, uno dei due avrebbe dovuto lasciare l’incarico. Enzo Provenzano però non esce del tutto di scena: è stato infatti nominato consulente a titolo gratuito del sindaco per la sanità. Il primo cittadino ha deciso di non conferire il ruolo di vicesindaco, con l’intento di “sedare” le contrapposizioni politiche interne, e di tenere per sé la guida del Personale. Molte le novità sul piano invece dell’assegnazione delle deleghe: non c’è infatti continuità di ruoli tra i riconfermati rispetto alla scorsa legislatura. A cominciare proprio da Gianlivio Provenzano, che va a ricoprire gli incarichi alla Solidarietà sociale e alla Sanità; Vito D’Amico ora è chiamato a guidare la Polizia municipale ed i settori dell’Agricoltura e degli Affari generali; Giovanni Pantaleo torna ad occuparsi di Lavori pubblici (lo aveva fatto nella prima parte della scorsa legislatura, ndr), Servizi cimiteriali e Bilancio. Tre invece sono le new entry, due delle quali addirittura “novelli” della politica: si tratta di Silvia Ferro, riferimento di quella costola dell’Udc che fa riferimento al candidato sindaco Enzo Briganò che al ballottaggio si è accordato con Lo Biundo, a cui sono stati assegnati Beni culturali, Turismo, Spettacolo, Politiche giovanili e Pari opportunità, e dell’avvocato Roberto Denaro, a cui invece vanno i “pesanti” rami alle Attività produttive e all’Urbanistica. A chiudere il cerchio Diego Campione, anche lui candidatosi a sindaco e poi accordatosi con Lo Biundo in fase di ballottaggio, consigliere comunale uscente a cui sono andate le deleghe allo Sport, Manutenzioni, Verde pubblico e Ambiente.

Nel quadro di questo accordo politico all’interno della maggioranza pare che sia stato definito anche chi sarà il prossimo presidente del consiglio: è stato indicato Filippo Aiello, assessore uscente e primo eletto nella lista di Partinico protagonista che raggruppava diversi esponenti dissidenti del Pdl.

Massimo Cangemi è il Presidente del Consiglio Comunale di Partanna

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Massimo Cangemi, 43 anni, insegnante, coniugato e padre di due figlie è il nuovo presidente del consiglio comunale di Partanna. Cangemi, risultato il primo degli eletti nella consultazione elettorale del 9 e 10 giugno, ha riportato i 12 voti della maggioranza che ha votato mostrando unità e compattezza.

Queste le prime parole a caldo del neo presidente del massimo consesso civico: “Sono emozionato per il nuovo incarico che andrò a ricoprire. Un grazie all’aula, un ruolo che mi rende orgoglioso e che mi onora, mi rende responsabile. Mi impegnerò con dedizione, affinchè la nostra cittadina possa migliorare. Sarò un presidente super partes, attento alle richieste di tutto il consiglio. Spero nel contributo e sostegno di tutti. Attuerò criteri di trasparenza assoluta, il regolamento verrà applicato in maniera rigorosa. Un grazie al Sindaco e alla Giunta, auspico una seria e leale collaborazione”.

Eletto anche il vice presidente del consiglio con dodici voti, Santino Atria.

 

Più mezzi antincendio per il Monte Bonifato

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Nuovi uomini e mezzi sono entrati in azione nella zona anche in risposta alle sollecitazioni del Movimento Cinque Stelle. Il deputato Valentina Palmeri nei giorni scorsi aveva presentato una interpellanza all’Ars e scritto all’ispettorato ripartimentale delle Foreste di Trapani per sollecitare interventi urgenti con cui chiedeva di “attivarsi per tutelare il patrimonio naturalistico e storico della riserva naturale orientata Bosco d’Alcamo”, considerando che lo scorso 29 settembre, il monte è stato oggetto di un devastante attacco incendiario ad opera di ignoti che non solo hanno distrutto migliaia di alberi, ma hanno messo a repentaglio la vita dei proprietari delle abitazioni limitrofe all’area boschiva e creato enormi danni economici.

L’area boschiva in precedenza era stata teatro di numerosi e ripetuti principi di incendio che solo l’immediato intervento di mezzi aerei aveva impedito si trasformassero in ulteriori devastazioni.

Il potenziamento prevede l’attivazione di due servizi di guardiania fissa con quattro persone in totale nelle località Tre Noci a sud di Monte Bonifato e in localita Fastughera e il presidio dell’area da parte di una squadra, deonominata “jolly“, composta da cinque persone a bordo di un mezzo antincendio, le cui competenze sono estese all’intero distretto con particolare attenzione alla montagna alcamese.

La zona è inoltre presidiata da un’autobotte che staziona nella zona Ponte Bagni.

“Sono soddisfatta – afferma Valentina Palmeri – per il celere risultato ottenuto, soprattutto per il mezzo antincendio, prima esistente e poi stranamente rimosso. Lo stato di degrado in cui versa il Bosco d’Alcamo, comunque, non è più tollerabile“.

 

Marsala: falsi braccianti, scoperta truffa

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Tre sindacalisti sono stati arrestati dai finanzieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Marsala. Due sono residenti a Petrosino, uno a Marsala. Giacomo Passalacqua, Giacomo Abrignani, Piernicola Abrignani. Sono i responsabili di Acli e Cia di Marsala, con uffici in contrada Strasatti. Il titolare dell’azienda “cartiera” è Vincenzo Chirco, imprenditore defunto. L’accusa è di falso e truffa. Sono accusati di aver fatto da registi ad un giro, scoperto dalle indagini curate dal sostituto Scalabrini, che mirava a far percepire indennità di disoccupazione dall’Inps senza titolo ad alcuni lavoratori marsalesi. In particolare le indagini si sono concentrate su una ditta, che esisteva solo sulla carta che avrebbe garantito falsi posti di lavoro, ai quali seguivano false indennità di disoccupazione ad una ventina di persone, tutte indagate per falso e usurpazione.

Partinico: Consorzio bonifica, stop aumenti

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Stop all’aumento delle quote e pagamenti posticipati a settembre. Possono tirare un sospiro di sollievo gli agricoltori del partinicese a cui la Regione ha deciso di andare incontro per fronteggiare i problemi di partenza della stagione irrigua, iniziata oramai da un paio di mesi ma che non è per nulla decollata. Anzitutto è stato congelato l’aumento del 25 per cento del costo dell’acqua, deciso nel febbraio scorso dal governo regionale, che aveva portato da 12 a 15 centesimi l’acquisto per ogni singolo metro cubo. Contestualmente è stato anche sospeso il provvedimento che non permetteva agli agricoltori di mettersi in regola con le prenotazioni dell’acqua se morosi negli anni passati: “Molti non hanno ricevuto l’acqua e per questo non hanno pagato – sostiene l’assessore – per cui credo che sia giusto per il momento congelare questa decisione così come l’aumento del 25 per cento delle quote dell’acqua, che è stato depennato al momento”. A conti fatti gli agricoltori quindi si vedono eliminati gli aumenti che oscillavano dai 30 ai 100 euro per ogni ettaro coltivato, determinati ovviamente a seconda dei metri cubi consumati, dall’ampiezza dei terreni da coltivare e dal tipo di coltura. E c’è un’ulteriore novità in tal senso: gli agricoltori potranno prenotare sin da subito l’acqua necessaria per innaffiare le proprie colture e pagheranno soltanto a settembre: “Ci saranno nel frattempo dei controlli – sostiene Cartabellotta – per verificare se l’acqua sarà effettivamente erogata e solo dopo l’agricoltore pagherà se avrà effettivamente usufruito del servizio. Con nostro personale faremo dei sopralluoghi in tutti e 7 mila ettari di territorio irrigato per capire dove l’acqua è erogata, dal momento che molti appezzamenti di terreno non sono serviti a causa delle perdite nelle condotte. Chi non riceverà il servizio è giusto che non paghi”. Secondo i calcoli del Consorzio di bonifica Palermo 2, l’ente che gestisce l’erogazione idrica della diga Jato per le campagne del partinicese, le rotture alle condotte determinerebbero almeno un buon 40 per cento di terreni coltivati non raggiunti dal servizio.

Nella foto Dario Cartabellotta

Alcamo: Sp 47, accordo per la riapertura

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Ora è ufficiale la riapertura imminente della strada provinciale 47, che collega il centro urbano alcamese con Alcamo Marina e Castellammare del Golfo. La giunta guidata dal sindaco Sebastiano Bonventre ha approvato la delibera di approvazione dello schema di accordo per il completamento dei lavori di pavimentazione stradale e collocamento della segnaletica stradale verticale ed orizzontale. Il Comune anticipa la somma necessaria per i lavori, per un totale di 45 mila euro, a titolo di anticipazione di spese in conto terzi. Quindi successivamente la Provincia restituirà questa somma, essendo titolare dell’arteria. Per l’esattezza gli interventi sono programmati nel tratto che si estende dal chilometro 4+900 al chilometro 5+200, interessato dai lavori perché ritenuto poco sicuro al transito veicolare e pedonale. A questa intesa si è arrivati a seguito di un vertice in prefettura a Trapani, richiesto dal Comune di Alcamo che ha fatto presente la necessità di riaprire il transito veicolare della Sp 47 perché ritenuta strada essenziale nel periodo estivo, percorsa nei mesi di luglio e agosto da migliaia di auto. Lo schema di accordo si è reso necessario a seguito del contenzioso tra la Provincia ed il Comune sorto dopo il perdurare dell’interruzione della strada. Oramai da più di un mese i lavori erano stati quasi del tutto completati ma la ditta aveva deciso di sospendere tutto perché non avrebbe ricevuto l’ultima tranche dei fondi dalla Provincia che a sua volta è rimasta a secco di liquidità per evitare il rischio dello sforamento del Patto di stabilità. Quindi, di fatto, l’arteria è quasi completa ma “congelata”: manca per l’appunto qualche piccolo ritocco e soprattutto il collaudo per sancire la riapertura in sicurezza. Il primo cittadino aveva deciso con un’ordinanza di riaprire la strada completando i lavori a spese del Comune con rivalsa successivamente sul bilancio della Provincia ma erano stati frapposti dallo stesso governo di Palazzo D’Alì degli impedimenti di carattere tecnico-burocratico che sono stati risolti con il vertice in prefettura.

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