Alcamo: multe a raffica, tanti non pagano

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ALCAMO – Alcamesi non solo indisciplinati, ma anche cattivi pagatori. Lo rileva il comando della polizia municipale che ha potuto constatare come tantissimi cittadini nell’ultimo anno non hanno pagato le sanzioni al codice della strada che gli sono state comminate. E sono davvero una valanga: ben 2 mila e 665 coloro i quali hanno fatto trascorrere il termine massimo per potere pagare il verbale, cioè vale a dire i 60 giorni. L’ammanco nelle casse del Comune è davvero considerevole: si parla di un importo di 332 mila euro, somma che farebbe respirare senza dubbio le finanze di qualsiasi ente locale. Per chi non ha pagato però i tempi si fanno duri: già il Comune ha inviato tutta la documentazione ad Equitalia, la società di riscossione, che sta quindi procedendo alla notifica di tutti i verbali rimasti lettera morta. In tal senso gli uffici comunali hanno già emanato una determina per fare la prenotazione di impegno di spesa per corrispondere alla società l’aggio dovuto, il 4,35 per cento oltre l’Iva. In pratica con questa procedura l’ente dovrà pagare all’incirca 17 mila euro per procedere alla rimozione forzata delle somme dei contravventori, ma ne dovrebbe recuperare oltre 300 mila. I verbali di contestazione per violazione al codice della strada più ricorrenti ad Alcamo sono in particolar modo il posteggio in zone vietate. Ci sono poi altri verbali elevati per mancato utilizzo del casco ai centauri, mancato utilizzo delle cinture agli automobilisti e poi violazioni relative al mancato rispetto della segnaletica e mancato pagamento delle coperture assicurative dei propri veicoli. Insomma, ad Alcamo chi circola in strada non si fa sicuramente mancare nulla. In tale contesto, proprio per il numero elevato di contravvenzioni, il Comune ha pensato ad agevolare chi viene beccato: la multa si può infatti pagare non solo alla posta tramite bollettino ma anche direttamente all’ Ufficio Cassa Verbali del Corpo di Polizia Municipale di Alcamo solo tramite Bancomat. Il pagamento, come già detto, deve essere effettuato entro 60 giorni dalla data di notificazione o contestazione. Trascorso tale termine l’importo dovuto raddoppierà rispetto alla somma contestata inizialmente.  Oltretutto si può anche pagare sempre al Comune la multa lasciata sul parabrezza che costituisce un preavviso bonario e può essere corrisposto entro 5 giorni, prima dell’inizio della procedura di notificazione che comporta un aggravio di spese.