Torna potabile l’acqua in parte del centro storico della città. Lo ha garantito l’Aps, la società acque potabili siciliane, che ha effettuato un controllo nelle vie Medici, De Francisci e Gioberti, dove dallo scorso agosto vige il divieto di consumo dell’acqua che sgorga dai rubinetti per uso umano. L’ultima parola adesso spetta all’Asp di Palermo, l’azienda sanitaria provinciale, che dovrà effettuare delle analisi: se saranno confermati i parametri negativi alla presenza di elementi inquinanti arriverà l’ok, quindi il Comune potrà revocare l’ordinanza del sindaco di divieto di potabilità Verosimilmente, quindi, si dovrà attendere qualche altro giorno per avere l’ufficialità. Questioni quindi più che altro burocratiche. Quando quattro mesi fa in queste tre strade venne emesso il divieto di potabilità fu riscontrata nell’acqua dei rubinetti di alcune abitazioni della zona la presenza di batteri inquinanti, situazione che portò all’avvio di una serie di verifiche nelle condotte per capire l’esistenza di possibili infiltrazioni dalla rete fognaria. Inoltre è stato anche effettuato un intervento di clorazione dell’acqua, necessario per ristabilire certi parametri di salubrità dell’acqua stessa. Alla società acque potabili il sindaco Salvo Lo Biundo chiese di attivarsi immediatamente per individuare le cause dell’alterazione dell’acqua erogata in queste strade ed il ripristino delle qualità organolettiche. Resta però più complessivamente critica la situazione delle reti idriche e fognarie della città. La loro vetustà finisce per far verificare spesso e volentieri casi di inquinamento dell’acqua, con infiltrazioni fognarie nella rete idrica. “In tal senso – ha più volte precisato Lo Biundo – necessitano maggiori e frequenti controlli su tutti i punti di distribuzione idrica della città”. Presa di posizione che scaturisce proprio dalla raffica di divieti di potabilità che sono stati intrapresi negli ultimi mesi. Non bisogna infatti dimenticare che recentemente è stata addirittura interrotta l’erogazione dell’acqua dalla storica fontana barocca di piazza Duomo, ripresa nell’arco di pochi giorni a seguito di controlli e clorazione dell’acqua. Mentre ancora oggi vige il divieto di potabilità in altre due vaste aree nel cuore del centro storico, nella via Di Franco e nel quartiere attorno a Largo Modica. Anche in questo caso il divieto di potabilità è stato emesso per l’accertata presenza nell’acqua di agenti inquinanti. “In tutte queste zone – riferiscono dall’Aps – ci è arrivata segnalazione dell’alterazione delle caratteristiche organolettiche dell’acqua distribuita nelle abitazioni. Faremo delle opportune verifiche per garantire la corretta distribuzione nell’arco di poco tempo”.
Trapani: il sindaco Vito Damiano senza maggioranza
TRAPANI – Il capitano è sempre più isolato. Il sindaco di Trapani Vito Damiano rischia di fare la fine di Schiettino, il comandante del famoso naufragio della Costa Concordia su cui oggi sono scaricate per intero le responsabilità di quel fatto. Sull’attuale primo cittadino invece, in carica da poco più di un anno, sono scaricate praticamente tutte le responsabilità politiche. Tanto che molti consiglieri lo hanno abbandonato ed oggi non può più neanche contare su una maggioranza. Il primo a lasciare la squadra era stato Salvo Pumo, seguito a ruota questa mattina dall’intero gruppo di “Autonomia per Trapani”, composto da Vito Mannina, Nick Giarratano e Giorgio Colbertaldo. Motivo della rottura la questione dei rincari della Tares, la nuova tassa sui rifiuti. “Avevamo detto a sindaco ed assessore alle Finanze – ha dichiarato Mannina – di strappare quella delibera, ma non ci hanno ascoltato. Usciamo dalla maggioranza e ci chiediamo chi rappresenti. Non certo la città. Se avessimo avuto un assessore in Giunta lo avremmo fatto dimettere. Non siamo governati dalla politica ma dalla burocrazia. Qualcuno, prima o poi, dovrà assumersi la responsabilità di avere proposto Damiano”. Ora l’opposizione può contare su 16-17 consiglieri, cifra non ancora ben stabile perché qualche esponente del civico consesso con mal di pancia non è uscito ancora ufficialmente allo scoperto. L’opposizione ora è composta da Uniti per il Futuro, Partito Democratico, Autonomia per Trapani, Forza Italia e gruppo misto. Fanno parte del “misto” Franco Briale, Nino Bianco, Domenico Ferrante e Pumo. Sempre più lontano dalla maggioranza e dall’amministrazione è il consigliere Michele Cavarretta, che presto potrebbe aderire al Pd in quota alla componente che si riconosce nel segretario nazionale Matteo Renzi. La coalizione che sostiene Damiano ha ormai da 12 a 13 consiglieri. Al gruppo del Nuovo Centrodestra, si affianca il gruppo del Mir, i Riformisti ed Insieme per Trapani, con Cavarretta che deve sciogliere la riserva. Da verificare la posizione di Silvio Mangano e di Felice D’Angelo che però, almeno ufficialmente, fanno parta dello schieramento a sostegno del primo cittadino. Frontale l’attacco del consigliere di Forza Italia Francesco Salone: “Su 90 città capoluogo – denuncia – l’aumento della Tares a Trapani è secondo soltanto a Pescara ed ha dietro Reggio Calabria. Qui l’aumento è stato del 150 per cento, in altre città non ha superato il 50 per cento e c’è chi è riuscito a ridurlo al 7 per cento. Nessuno ci ha ancora detto perché il costo del servizio è lievitato da 10 a 14 milioni di euro. Quando abbiamo chiesto spiegazioni sul piano finanziario presentato dalla Trapani Servizi nessuno ci ha mai dato una risposta”. Per il consigliere Franco Briale “si poteva applicare la Tares leggera, la Tarsu con la maggiorazione per lo Stato” secondo cui l’amministrazione comunale ha voluto mettere le mani nelle tasche dei trapanesi. Stessa posizione assunta dagli esponente del consesso Giovanni Vassallo, Nick Giarratano e Giuseppe Ruggirello.
Alcamo, la nuova Consulta dello sport
Si è appena insediata la nuova consulta dello sport alcamese: il primo incontro si è svolto sabato pomeriggio presso l’oratorio del Collegio dei Gesuiti di Alcamo. La consulta, che riunisce 32 associazioni sportive presenti sul territorio, si propone come organo di consultazione e studio che agisce nei riguardi della pubblica amministrazione, stimolandola con la presentazione di proposte e vigilando sulla regolare organizzazione e realizzazione dei servizi a favore dello sport, che ancora tutt’oggi rimane un polo di aggregazione eccellente per la crescita di giovani e giovanissimi, non solo dal punto di vista fisico, ma anche intellettivo, incoraggiando in particolare sani scambi relazionali in un periodo difficile della vita come quello dell’adolescenza. Per quanto riguarda l’elezione dei componenti del direttivo della Consulta, l’appuntamento è per l’11 gennaio; per candidarsi occorre presentare la documentazione presso l’ufficio sport del Comune, via Balatelle n.2, entro le ore 12.00 del 10 Gennaio 2014. Per l’assessore allo sport Gianluca Abbinanti “in un momento di crisi la condivisione delle risorse attraverso la collaborazione con le associazioni sportive del territorio è fondamentale e la consulta è fra le agenzie sociali più importanti perché occupandosi di sport, può agire nel migliore dei modi per prevenire il disagio giovanile”.
C/mmare: “colpo goffo” di una banda di palermitani
Avevano appena ripulito una villetta a Castellammare del Golfo e si avviavano verso l’autostrada a bordo di un furgoncino stracarico, quando sono stati fermati dagli agenti del locale commissariato. Si tratta di due pregiudicati per reati contro il patrimonio – Mario Bova, 42 anni, Giovanni Bova, 37 anni – e un incensurato: Alessandro Venturelli, 35 anni. I topi di appartamento avevano letteralmente svaligiato l’abitazione estiva di una famiglia palermitana, portando via persino gli elettrodomestici, che avevano caricato sul mezzo, e non potevano certo passare inosservati. Intercettati dalla pattuglia, non hanno saputo fornire spiegazioni convincenti sulla loro presenza in quella zona; accompagnati, a quel punto, presso gli uffici del Commissariato, uno dei tre ha ammesso di avere commesso il furto in un’abitazione in concorso con gli altri due, indicandone ai poliziotti anche l’esatta ubicazione. Ma il proprietario non ha però riconosciuto parte della refurtiva, rendendo plausibile la possibilità che alcuni degli oggetti ritrovati all’interno del mezzo fossero stati trafugati da altre case “visitate” dai tre nella notte. Nel corso della perquisizione sul mezzo – sottoposto a sequestro – sono stati trovati anche diversi arnesi da scasso e torce di piccole dimensioni. Ai polsi dei tre palermitani sono così scattate le manette per furto in abitazione aggravato dalla violenza sulle cose e per porto di armi od oggetti atti ad offendere e sono stati accompagnati al carcere di Trapani in attesa dell’udienza di convalida e del giudizio per direttissima. All’esito dell’udienza l’autorità giudiziaria ha disposto la custodia in carcere nei confronti di Giovanni Bova e l’obbligo di presentazione negli uffici della polizia giudiziaria per Mario Bova, mentre Venturelli, poiché incensurato, è stato scarcerato, in attesa del processo che si celebrerà nei prossimi giorni.
ABC e Paul Percy Harris passando per l’edilizia
Il gruppo consiliare di ABC è intervenuto con un comunicato polemico nei confronti dell’amministrazione ma sopratutto dei consiglieri comunali che appoggiano l’amministrazione per la bocciatura della mozione presnetata insieme al consigliere Ignazio Caldarella sul rilancio dell’edilizia in forte crisi.
Al di la della bocciatura della mozione sul rilancio dell’edilizia ABC interviene infatti sulle priorità che il consiglio ha manifestato approvando invece una mozione presentata da Antonio Fundarò, ex capogruppo del PD, sull’intitolazione di una strada a un certo Paul Harris, sconosciuto alle cronache locali ma fondatore del Rotary International “l’esclusivo club di cui lo stesso Fundarò e il sindaco bonventre sono soci” scrivono quelli di ABC.
Sull’intiolazione della strada a Pual Harris si era scatenata in città una polemica addirittura si era detto che era stato già scelto il luogo e cioè la Piazzatta Leopardi, cosa che aveva indignato gran parte della cittadinanza e smentita successivamente dagli amministratori. Sulla sostituzione del poeta di Recanati si erano anche espressi studenti del Liceo Classico di Alcamo che avevano raccolto le firme stimolati da un loro docente Antonino Vallone, Presidente dell’Associazione Modi. Si sono sprecate le critiche e le battute sui Social Network e in Piazza, nei Bar e nelle strade per questa sostituzione abbastanza infelice che, ripetiamo, è stata poi smentita dallo stesso Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Scibilia. Il Comune ha detto si a intitolare una strada a Paul Harris ma non avrebbe ancora individuato quale e dove e non sarebbe prevista alcuna sostituzione con Giacomo Leopardi.
ABC nel comunicato conclude polemicamente riportando lo sconcerto di imprenditori edili, operai e operatori del settore alla bocciatura della mozione presentata insieme a Caldarella scrivendo che “In sostanza per l’amministrazione Bonventre e la sua maggioranza è più importante un tale Paul Harris (americano) che i lavoratori edili (alcamesi)”. A noi è sembrata più una risposta politica alle polemiche e ai veleni di questi ultmi mesi, spece quelle provocate da azioni giudiziarie verso esponenti politici che appoggiano Bonventre ed è molto probabile che una mozione simile sarà presentata dai consiglieri della maggioranza che di conseguenza sarà approvata.
A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, diceva Giulio Andreotti, democristiano. E comunque il nome completo di Paul Harris è Paul Percy Harris ( foto) che amava firmarsi Paul P. Harris.
Alcamo: Tares, il PD chiede di relazionare in Consiglio
Ad Alcamo le polemiche dopo le proteste dei cittadini per le bollette della Tares hanno investito anche i partiti della maggioranza e anche all’interno degli stessi partiti.
A cominciare dal PD che è il partito che appoggia più corposamente la giunta Bonventre.
Dall’assemblea cittadina alla Palestra Verga, alla sortita dei cittadini, oltre un migliaio, al Consiglio Comunale e fuori di fronte il Comune e qualche battibecco interno al partito, hanno ora provocato nel PD una presa di posizione con un comunicato ufficiale che però poco dice sull’esosità delle bollette, l’oggetto rilevante e principale delle proteste, ma si sofferma essenzialmente sugli errori, errori che già l’Assessore Abbinanti aveva evidenziato dichiarando che non ci saranno sanzioni per gli eventuali ritardatari e ha invitato i cittadini a recarsi negli uffici comunali preporti per chiarire e correggere gli errori.
Sulla questione rifiuti inoltre il PD torna sulla questione dele isole ecologiche, ferme da oltre un anno e mezzo, inaugurate come al solito in pompa magna con la promessa, tesserina magnetica spedita a casa compresa, che utilizzandole i cittadini avrebbero avuto un risparmio sulla bolletta. Ma non funzionando da oltre un anno e mezzo il risparmio è rimasto ovviamente una promessa mancata con tanti che avrebbero voluto utilizzarle, le isole ecologiche, ma sono rimasti, i cittadini, ad attendere la raccolta differenziata a casa nel porta a porta.
Il PD ha esortato sia il Sindaco Bonventre che l’assessore al ramo, Paglino, ad approfondire, si legge, ed analizzarela dinamica del costo del servizio ed attivare nel più breve tempo possibile le isole ecologiche.
Della questione, segnalata a suo tempo da noi, se ne era interessato a quanto pare l’ex assessore Massimo Fundarò che aveva aperto un contenzioso con l’Aimeri che, dal canto suo faceva sapere, secondo Fundarò, che era un problema di sotware delle isole ecologiche da sistemare.
E sono passati quasi due anni però e questo software ancora non viene sistemato, sempre che questa sia la questione reale.
Il PD inoltre ha chiesto che l’amministrazione relazioni in Consiglio Comunale su cause ed entità degli eventuali errori esistenti nelle bollette.
La cosa ricorda quela simile delle bollette ICI arrivate sballate a molti cittadini con il Comune che prima nicchiò e poi ammise gli errori contabili sanando la questione. Ora si spera che avvenga la stessa cosa.
C/mmare del Golfo: Comune presto informatizzato
Rivoluzione all’interno degli uffici comunali di Castellammare del Golfo. Arriva la completa informatizzazione dei sistemi operativi di tutti i Settori e questo consentirà l’implementazione e la nascita di nuovi servizi. A breve i cittadini potranno pagare tutti i tributi on line, oppure potranno essere rilasciati sempre via internet duplicazioni di certificati, o ancora si potrà dare seguito alla cosiddetta procedura di apertura delle imprese in un giorno. Questo ed altro ancora sarà possibile nel momento in cui sarà affidato il servizio di software, hardware e sistema informatico comunale. In questi giorni il Comune ha pubblicato il bando di gara per un importo a base d’asta di 180 mila euro. Per velocizzare i tempi è stato indetto il cottimo fiduciario, quindi l’indizione della gara avverrà tra una stretta cerchie di imprese che saranno direttamente contattate dall’ente municipale, in modo da evitare le lungaggini legate al bando aperto. La ditta che si aggiudicherà il servizio rimarrà alla guida della gestione dell’innovativo sistema per 5 anni. Tutto in pratica sarà informatizzato: dall’Anagrafe agli atti amministrativi, per arrivare anche alle pratiche edilizie. Il che significa soprattutto l’abbattimento dei tempi per l’espletamento delle pratiche, come ad esempio quelle edilizie che spesso impiegano mesi prima di essere esitate. Con il sistema informatizzato invece gli uffici dialogheranno fra loro in tempo praticamente reale. Una speciale banca dati sarà esclusivamente dedicata al cittadino che avrà diretto accesso allo sportello unico per le attività produttive, allo sportello anagrafico completo di autocertificazione, alla verifica della propria posizione contributiva, per arrivare alla consultazione dei dati anagrafici e alla visione dei verbali elevati per contravvenzioni al codice della strada. Tributi, così come le multe, potranno essere pagate on line. Un modo per abbattere del tutto le fastidiose file in banca o alla posta e nel contempo non si pagheranno neanche le imposte legate alla fruizione dei servizi da banco. In tutto saranno attivate 122 postazioni nei vari uffici comunali, in modo da avere un’ampia gestione telematica di tutte le procedure necessarie per l’espletamento dei servizi a favore del cittadino. La ditta che avrà incarico di attivare i sistemi informatizzati dovrà anche realizzare un vero e proprio corso di formazione per i dipendenti: in tutto saranno coinvolti 28 lavoratori dei Settori Affari generali e servizi alla persona, Finanziari, Tributi e contenzioso, Lavori pubblici, Territorio e Ambiente e infine Polizia municipale. Al Comune sarà anche utile tale sistema perché permetterà una più agevole consultazione degli archivi, anche in ottica di contrasto all’evasione fiscale.
Partinico: Bilancio approvato, cittadini tartassati
Imu e Irpef restano all’aliquota massima consentita, Tarsu rincarata del 30 per cento. Solo i servizi a domanda individuale resistono alla mannaia degli aumenti: le tariffe di refezione scolastica, asilo nido e casa di riposo restano invariate rispetto allo scorso anno. E’ un bilancio lacrime e sangue quello varato dal consiglio comunale di Partinico: nessun investimento sostanzioso con fondi comunali e debiti fuori bilancio per un ammontare di oltre 700 mila euro che pesano come un macigno sulle già asfittiche casse dell’ente. Pochi gli emendamenti presentati, peraltro tutti bocciati, considerata la scarsissima manovra a disposizione dei consiglieri dal momento che lo strumento finanziario da approvare era quello di quest’anno e quindi con le somme quasi tutte impegnate. Ci ha provato l’opposizione, con in testa il gruppo consiliare “Servire, non servirsi”, che ha proposto lo storno di fondi per servizi sociali, manutenzione scuole e strade. “E’ evidente – sostiene il capogruppo di Servire, non servirsi, Totò Governanti – che l’aumento delle tasse è servito a questa amministrazione per coprire debiti e spese superflue”. Il riferimento è anche al tentativo del sindaco Salvo Lo Biundo, bocciato dal consiglio con mal di pancia evidenti anche interni alla maggioranza, di appostare all’incirca 20 mila euro per una consulente sulla comunicazione, una sorta di addetto stampa: “Nel tempo della crisi – commenta attraverso facebook il consigliere del Pd, Michele Chimenti – ci vuole una faccia di bronzo a proporre l’incarico ad un addetto stampa iscritto ad un partito”. “Gli emendamenti dell’opposizione – ha replicato l’assessore al Bilancio, Giovanni Pantaleo – era superflui e superati dal momento che già avevamo previsto somme specifiche per tutti quei settori indicati dalla minoranza stessa. Sono comunque contento dello spirito collaborativo che c’è stato in consiglio, seppur fra la diversità di posizioni”. Sonora bocciatura alla gestione delle finanze comunali anche da parte dei Revisori dei conti. “Si naviga a vista – si legge nella relazione – senza alcuna programmazione con il solo obiettivo di cercare di sbarcare il lunario giorno dopo giorno che nel caso della famiglia vuol dire l’arte dell’arrangiarsi, nel caso dell’ente locale operare in dodicesimi navigando senza bussola e arrecando danno su danno”. L’Imu sulla seconda casa resta inchiodata al 10,4 per mille, l’Irpef allo 0,8, picchi massimi consentiti dalla legge. Sul fronte del piano triennale ci sono investimenti grazie invece ad una programmazione che ha permesso di agganciare fondi regionale ed europei: cantierabili la realizzazione del mercato del contadino, gli antichi ponti e la regia trazzera della Madonna del Ponte, le opere di urbanizzazione della via Bachelet e la trasformazione dei locali dell’ex mattatoio in centro diurno per persone disagiate. “I fondi comunali – precisa Pantaleo – li abbiamo investiti per assicurare la manutenzione delle scuole e degli impianti sportivi, la segnaletica stradale, la riqualificazione del centro storico e degli immobili comunali”.
Alcamo, il dopo-consiglio comunale
Un clima particolarmente caldo ieri in Piazza Ciullo, dove al termine del consiglio comunale si è registrato un lungo fuori-programma. Una folla di cittadini ha riempito la piazza attendendo l’uscita di consiglieri e assessori per manifestare il profondo disagio e le difficoltà dovuti anche ai forti rincari dell’ormai famigerata TARES rispetto alla vecchia TARSU, sia alle cartelle pazze del Comune che hanno ingenerato non poca confusione. Gli assessori Melodia e Abbinanti non si sono sottratti però alla gente che chiedeva risposte e sono saliti sul palco, montato per un concerto che sarebbe poi iniziato da lì a poco. L’assessore Abbinanti, in particolare, ha ammesso degli errori macroscopici – con tanto di esempi – in talune bollette che non tengono conto delle condizioni dell’immobile o del reddito del nucleo familiare, invitando lui stesso a non pagarle, e a chiedere, invece, un ricalcolo da parte degli uffici comunali preposti. Lunedì, ha annunciato l’assessore, è già stato convocato un tavolo tecnico con i dirigenti per cercare di rimediare agli sbagli compiuti nell’emissione delle bollette. Ha segnalato la possibilità di riduzioni dell’importo della tassa previste per il compostaggio e dell’opportunità concreta di agganciare il tributo ai redditi minimi o persino nulli di alcune famiglie. L’assessore, a rigor di cronaca, non si è sottratto al dibattito con la gente, a tratti anche particolarmente animato, rispondendo a tutte le domande dei presenti, anche se, per maggiori delucidazioni sul da farsi, ha rinviato tutto all’assemblea cittadina che dovrebbe tenersi a giorni. Intanto un comitato cittadino permanente è presente attualmente nella piazza con un gazebo per la raccolta di adesioni da parte di chi desidera essere informato sulle prossime iniziative in programma.
Trapani: arriva la tassa di soggiorno dal 2014
TRAPANI – Dall’1 gennaio prossimo soggiornare a Trapani avrà un suo costo suppletivo. Soldi che incasserà il Comune e che, secondo quanto annunciato dall’amministrazione comunale, saranno investiti sul settore turistico. Entra in vigore, di fatto, la tassa di soggiorno. Il Comune ha adottato questo provvedimento nell´ambito delle disposizioni in materia di federalismo municipale. Ha approvato il relativo regolamento comunale che in pratica regola il pagamento della tassa di soggiorno da parte di chi utilizzerà alberghi, bed & breakfast e pensioni e vi pernotterà. Il gettito dell´imposta è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione,fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali. L´imposta di soggiorno è applicata secondo criteri di gradualità, in proporzione al prezzo,nel limite massimo di 5 pernottamenti consecutivi nella stessa struttura ricettiva. Le tariffe sono state approvate con delibera di giunta dello scorso 11 dicembre. Sono state individuate tre fasce in base al costo della camera: la prima è per importi fino a 35 euro a notte, la seconda va per le tariffe comprese tra 35 e 70 euro mentre la terza fascia è per un prezzo superiore alle 75 euro. L’imposta fissata è di 50 centesimi per la fascia più bassa, un euro per le camere da 35 a 70 euro e un euro e 50 centesimi per la fascia più alta. Non saranno tenuti al pagamento i bambini fino a dieci anni di età. Esentati dall’imposta i disabili ed i malati che effettuano terapie in strutture del territorio comunale, assieme a chi li accompagna, oltre che agli autisti dei pullman e gli accompagnatori turistici. Infine, la tassa di soggiorno non si pagherà nel periodo che va dal 10 gennaio al 20 marzo e dal primo novembre al 20 dicembre. Alla fine è stato deciso di non destinare i proventi di questa imposta alla copertura della quota associativa per il sostentamento dell’aeroporto di Birgi: soldi che saranno appostati in un altro capitolo di bilancio. L’introduzione della tassa di soggiorno aveva scatenato un gran vespaio di polemiche non solo a Trapani ma anche nel resto della provincia. Perché l’idea di inserire un ulteriore “obolo” non è stato ben visto dagli operatori locali del settore, spaventati dalla crisi e dalla possibilità che magari il turista possa anche decidere di andare altrove perché impossibilitato a sopportare i costi del soggiorno. Inizialmente si era parlato della tassa di soggiorno proprio in funzione del rinnovo del contratto con la compagnia low cost della Ryanair che fa scalo a Birgi, ancora oggi in bilico per via della imminente soppressione della Provincia che era l’azionista di maggioranza dell’Airgest, la società che gestisce i servizi a terra dello scalo trapanese.