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martedì, Giugno 17, 2025
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Alcamo: Comune, approvato Piano anticorruzione

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ALCAMO (TP) – Anche il Comune di Alcamo blinda i suoi uffici, quelli a maggior rischio come l’assessorato ai Lavori pubblici o il comando di Polizia municipale. E’ stato infatti approvato da responsabile Anticorruzione, il dirigente del Comune Sebastiano Luppino, il Piano Triennale Anticorruzione 2013/2015 che sarà oggetto di aggiornamento entro un anno. “Il Piano – afferma il sindaco sebastiano Bonventre – intende disegnare un’efficace strategia di anticorruzione e al riguardo s’intende coinvolgere i cittadini proprio nella fase di elaborazione e aggiornamento del piano stesso”. Gli alcamesi, in sostanza, potrà presentare proposte e osservazioni, entro il prossimo 15 gennaio, scrivendo all’indirizzo mail ragioneria@comune.alcamo.tp.it, riportando nell’oggetto la dicitura “Aggiornamento Piano Triennale Anticorruzione 2013/2015 del Comune di Alcamo: proposte e osservazioni”.  Intanto il Comune ha disposto le linee guida per i relativi adempimenti, le attività e gli obblighi. Siamo in presenza di un provvedimento che sostanzialmente “blinda” gli uffici da possibili infiltrazioni della criminalità organizzata e dalle insidie della corruzione. Sono infatti contenute misure che dispongono una serie di iniziative che faranno da scudo agli uffici pubblici, quelli in particolar modo segnalati dal ministero dell’Interno come obiettivi sensibili. Per tutte le ripartizioni organizzative del Comune sono ritenute attività ad elevato rischio di corruzione tutti i procedimenti di autorizzazione o concessione; scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alle modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture; concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati; concorsi e prove selettive per l’assunzione del personale e progressioni di carriera. In particolare dal Comune di Alcamo sono stati indicati gli interventi organizzativi volti a prevenire tutta una serie di rischi; non disciplina comunque protocolli di legalità o di integrità, ma ne disciplina le regole di attuazione e di controllo; indica le procedure più appropriate. Per funzionari, dirigenti e dipendenti comunali sono previste poi tutta una serie di adempimenti sul piano pratico e morale a cui attenersi. Dall’introduzione di meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni, al monitoraggio del rispetto dei termini previsti dalla legge o dai regolamenti per la conclusione dei procedimenti amministrativi; e poi ancora l’individuazione di specifici obblighi di trasparenza, ulteriori rispetto a quelli previsti da disposizioni di legge. Diversi sono, inoltre, gli adempimenti che deve curare il responsabile della prevenzione della corruzione, in attuazione del piano: tra questi la verifica dell’effettiva rotazione degli incarichi negli uffici dove più elevato è il rischio di corruzione e la predisposizione di percorsi formativi per i dipendenti destinati ad operare in aree a rischio, a seguito di apposita selezione.

C/mmare del Golfo: Progetto depuratore, potenziato staff tecnico

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Potenziato lo staff che sta predisponendo il progetto preliminare per la realizzazione del nuovo impianto di depurazione delle acque reflue di Castellammare del Golfo. A deciderlo il Comune che ha dato il via libera all’estensione dell’incarico professionale per la realizzazione del progetto: “Si è resa necessaria tale implementazione – scrive il III Settore del Comune – per estendere gli ambiti di attenzione progettuale complementare che analizzino gli aspetti di dettaglio, essenziali per porre in essere il bando di gara per l’avvio dei lavori”. Sono stati stanziati ulteriori 4 mila e 700 euro da corrispondere al geologo Giuseppe Baiata che quindi si unisce allo staff di geologi che già hanno avuto assegnato la redazione della relazione geologica. In questo modo, quindi, si punta ad arricchire la predisposizione progettuale del depuratore che sorgerà in una caverna alla radice del molo foraneo, con relativi emissari e condotta sottomarina. Il Comune sta espletando gli ultimi passaggi burocratico, propedeutici al completamento dell’iter di progettazione con l’affidamento dell’appalto per le prove e le indagini geognostiche, prove geotecniche e di laboratorio. Una volta completate queste prove di laboratorio, che dureranno all’incirca un mese, si potrà realizzare il progetto preliminare per l’utilizzo delle somme per un ammontare di 18 milioni di euro stanziati attraverso il Cipe. Un lavoro essenziale che servirà a mettere a punto la posa in opera della condotta sottomarina a regola d’arte, necessario ai tecnici per predisporre per l’appunto il progetto che dovrà essere vagliato dagli organi competenti per l’utilizzo delle somme già stanziate. Attualmente Castellammare non è dotato di alcun impianto di depurazione e i liquami vengono sversati in mare tramite una inefficiente condotta sottomarina. Il vecchio depuratore, costruito negli anni ’70 in contrada Cerri, fu immediatamente disattivato non appena entrato in funzione. Proprio per questo problema infrastrutturale la cittadina del Golfo è stata più volte bocciata sul piano ambientale, nonostante sia una delle più belle aree costiere della Sicilia per la presenza di Scopello e della riserva dello Zingaro. Più volte Goletta verde, la storica imbarcazione di Legambiente che verifica le condizioni di salubrità del mare, ha tirato le orecchie alle istituzioni castellammaresi perché dai rilevamenti è emerso che nell’area attorno a dove si scaricano i reflui si registra una delle peggiori situazioni: addirittura i coliformi fecali hanno superato di sette volte gli standard. Per la cittadina castellammarese questo sarebbe un traguardo storico, poiché consentirebbe di risolvere il problema fognario e porre fine all’emergenza ambientale, causa della procedura di infrazione comunitaria cui rientra proprio la cittadina per il suo depuratore mai entrato in funzione.

Partinico: Furti autoparco, si pensa alla videosorveglianza

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Una ventina di furti nell’arco degli ultimi tre anni, quattro arresti, danni per decine di migliaia di euro. Tutto questo accade attorno all’autoparco di via Ungaretti dell’Ato rifiuti Palermo 1, l’ente in via di liquidazione che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani in città. Il commissario straordinario dell’ente, Maurizio Norrito, ha deciso di mettere fine alla raffica di furti che hanno riguardato in questi anni la struttura di ricovero dei mezzi della società d’ambito. A breve arriverà infatti la videosorveglianza all’interno e all’esterno dei locali. Proprio in questi giorni si è completata la procedura della gara con la relativa scadenza dei termini ed a stretto giro di posta saranno esaminate tutte le istanze delle ditte partecipanti con contestuale eventuale aggiudicazione dell’appalto. Infatti l’Ato non ha ancora sciolto le riserve, dovrà infatti valutare quale sarà l’entità dei costi da doversi sobbarcare. Sta di fatto che quella della videosorveglianza sembra oramai essere l’unica alternativa per arrestare questa escalation di danni. Impressionante il numero di furti che ha riguardato l’autoparco: tra denunce a carabinieri e polizia si contano tra il 2011 e il 2013 una ventina di raid, per un totale di 15 mila litri di gasolio portati via. Per non parlare dei danni agli uffici, in alcuni casi anche vandalizzati, e ai mezzi stessi a cui spesso e volentieri sono stati asportati batterie e altri pezzi di carrozzeria. Incisiva la risposta delle forze dell’ordine: soltanto nel 2013 i carabinieri hanno arrestato, in due distinte operazioni, tre persone ritenute autori dei furti. Nel 2011 vi fu un altro arresto. Eppure l’inasprimento dei controlli non è bastato ad attutire il fenomeno dei raid ai danni dell’autoparco. Tra l’altro questi furti hanno spesso finito per mettere in ginocchio il servizio di raccolta dei rifiuti, rallentato se non addirittura bloccato per mancanza di benzina ai mezzi con conseguenti disagi all’intera città. Il problema della microcriminalità resta comunque abbastanza diffuso in tutto il territorio. Tanto che presto arriveranno telecamere di videosorveglianza in gran parte del territorio. Il Comune sta procedendo all’aggiudicazione di un appalto infatti per l’installazione di 34 telecamere da attivare in una ventina di punti sensibili della città. Un progetto finanziato nell’ambito del Pon Sicurezza e che è costato 350 mila euro. Le postazioni saranno mobili e potranno essere spostate in base alle necessità. Fra i punti individuati nel progetto le telecamere saranno installate presso l’ex Arena Lo Baido, in piazza Duomo, corso dei Mille, nelle ville storiche ed ancora nei siti in cui insistono beni culturali di pregio. Il progetto è stato preliminarmente messo a punto da Mauro Lo Baido, consulente per la programmazione strategica del sindaco.

Alcamo: furti e vandalismo a Capodanno

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Il passaggio dal vecchio al nuovo anno non è stato indolore per Alcamo. Vandalismo e furti si sono verificati in centro storico ai danni di beni pubblici e anche di attività commerciali. Fortunatamente nessun incidente invece si è verificato sul piano degli infortuni dallo scoppio di petardi. All’ospedale cittadino non si è registrato alcun ricovero da bruciature dovute ai giochi pirici. Nessuna denuncia quindi è pervenuta ai centralini di polizia e carabinieri di Alcamo in tutto il territorio di giurisdizione. In provincia un solo caso, accaduto a Trapani ai danni di un bambino di 12 anni che ha riportato ustioni alla mano e al volto per lo scoppio di un petardo. E’ successo in via Rodolico. Il ragazzino è stato ricoverato in ospedale, con una prognosi di dieci giorni. Non sono invece mancati gli atti di vandalismo ed i furti. In Corso VI aprile sono stati presi di mira due negozi di abbigliamento. Ad avere la peggio “Blocco 31” dove sono state sfondate le vetrine che si affacciano in via Fratelli Sant’Anna. Sono stati praticati due fori da dove sono state portate via diverse paia di scarpe esposte. Il titolare ha già presentato denuncia ai carabinieri. Altro danneggiamento è accaduto ai danni di Stock House: in questo caso pare non sia stato rubato nulla. Ad essere danneggiate due grandi vetrine e una piccola invece completamente mandati in frantumi. I carabinieri hanno già acquisito le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza installate in zona. Saranno visionate a strettissimo giro di posta  con l’intento di risalire agli autori del raid. Molto probabilmente si tratta della stessa persona. Purtroppo non c’è alcuna testimonianza. Nessuno ha visto o sentito nulla nonostante la zona sia molto centrale e stracolma di abitazioni, motivo per cui le indagini in qualche modo si complicano. Da furti di piccolo spessore si passa al vandalismo. La notte di Capodanno è stata teatro di diversi raid. E’ stata anzitutto danneggiata la porta d’ingresso in vetro della biblioteca comunale che si trova nell’atrio del palazzo dei Gesuiti. A fare le spese di questi folli gesti anche l’arredo urbano che era stato installato dal Comune lungo tutto il corso VI aprile, da Porta Palermo sino a piazza Ciullo. Ad essere state divelte due panchine, realizzate in legno compensato. arredo che era stato installato per abbellire il centro storico ma soprattutto per impedire alle auto di posteggiarsi, nell’ambito di un piano di riordino del traffico cittadino in questo periodo di festività natalizie. Già questa mattina gli operai del Comune erano al lavoro per rimuovere gli arredi dal momento che si è conclusa la fase sperimentale del nuovo piano traffico, quindi si torna a posteggiare anche nel cosiddetto “corso stretto”. Resta l’amaro in bocca ancora una volta per questi continui episodi vandalici che si registrano i sovente in città e che in particolare riguardano da vicino beni pubblici. Da ricordare i continui raid alla scuola materna Collodi, colpita per ben 6 volte e più volte chiusa. Una escalation di episodi criminali che finiscono per danneggiare l’immagine di un’intera collettività.

La Cgil contro la Tares e le ambizioni politiche di qualcuno

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Giuseppe Favara della Cgil di Alcamo non ci sta e denuncia le inappropriate bollette della Tares arrivate ai cittadini con aumenti dal 30 al 100%. Favara contesta al Comune il fatto che già a novembre con un documento ufficiale aveva chiesto agli amministratori di evitare aumenti della Tares che avrebbe colpito le fasce più deboli della popolazione.

Ora dopo l’assemblea cittadina che si è tenuta domenica scorsa alla presenza di un comitato e di aministratori la situazione peggiora sempre di più al di là degli errori nelle bollette che saranno sanati e della dilazione al 24 gennaio della prima rata.

Favara inoltre resta critico verso alcuni esponenti del comitato cittadino che, fa sapere, sono li anche come trampolino di lancio di ambizioni politiche cavalcando la tigre del malcontento cittadino.

Ancora scarcerazioni per l’operazione Eden

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Un’altra ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione Eden, nei confronti di parenti e presunti fiancheggiatori del boss latitante Matteo Messina Denaro, è stata annullata dal tribunale della Libertà. L’imprenditore palermitano Rosario Pinto, accusato di favoreggiamento aggravato a Cosa nostra e simulazione, è stato scarcerato nel pomeriggio. Lo ha reso noto il suo legale, l’avvocato Ermanno Zancla.

Nei giorni scorsi erano stati scarcerati Aldo Licata e un’intera famiglia.

Entrano all’Ospedale e rubano spiccioli a Castelvetrano

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Perpetrato un furto al reparto di fisioterapia e di primo intervento dell’ospedale di Castelvetrano.

Ignoti nel corso della notte hanno forzato la porta del reparto di fisioterapia con un pezzo di ferro a forma di piede di porco e hanno forzato i due distributore delle bibite e  rubato le monete che erano all’interno della cassetta del distributore.

Sono stati gli  impiegati all’apertura a notare i distributori forzati e hanno chiamato i carabinieri, per gli accertamenti e le indagini del caso. I distributori non appartengono all’Asp ma sono in comodato d’uso.

Resta l’inquietudine che sono riusciti a forzare la porta ed entrare anche se per il momento sembra solo per rubare le monetine dei distributori.

Selinunte chiusa la domenica

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Castelvetrano seconda in provincia di Trapani per le presenze turistiche natalizie ma il parco di Selinunte chiude la domenica.

Scendendo nei dati puntuali si vede come il numero complessivo delle presenze vede S. Vito Lo Capo, che fa la parte del leone, con 508 mila 659 presenze, la medaglia d’argento viene mantenuta dalla Città di Castelvetrano, che con le sue 317 mila 492 presenze registra una crescita del 15,7% e denota la buona salute del suo comparto alberghiero e turistico.

Favignana guadagna due posizioni con 220 mila 234 presenze (+1,9%) e conquista il bronzo; il capoluogo di provincia, Trapani, si guadagna il 4° posto, facendo registrare 199 mila 210 presenze e un’interessante crescita (+8,8%), ma cede una posizione rispetto alla graduatoria degli arrivi in Città; dietro al quartetto c’è Marsala con 141 mila 831 presenze.

La Regione taglia le spese per lo straordinario dei lavoratori e così il Parco archeologico di Selinunte chiude la domenica. Non solo al pomeriggio, come è ormai dallo scorso autunno, ma anche la mattina. Già da domenica prossima. E fino ad aprile. A meno che non si conceda nel frattempo l’autonomia gestionale e l’ente Parco non trovi altre soluzioni. Misure che comunque promette di adottare l’assessore regionale ai Beni culturali, Mariarita Sgarlata, che parla di «chiusura domenicale provvisoria».
A dare la notizia è il nuovo direttore del Parco di Selinunte, Giovanni Leto Barone. Nel comunicato il dirigente regionale annuncia che «al fine di dare adeguata informazione all’utenza si comunica che, in adesione a quanto programmato in sede assessoriale, il Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa il 6 di gennaio 2014 rimarrà aperto alla fruizione sia nelle ore antimeridiane, sia nelle ore  mentre il giorno 5 gennaio e le successive domeniche fino al 15 aprile 2014 il Parco rimarrà chiuso alla fruizione sia di mattina che di pomeriggio».

Lavoro, Sicilia a picco

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La Sha fatto peggio rispetto alla media nazionale (-4,4%) e peggio rispetto a quella del Mezzogiorno (-5,6%). Performance che si sono abbattute sull’occupazione, con una emorragia di posti che sembra inarrestabile.

Nei primi nove mesi del 2013, secondo il dossier della Regione sono stati persi 13 mila posti di lavoro nell’agricoltura (-13% rispetto allo stesso periodo del 2012) e 50 mila posti nei ‘servizì (-4,7%), in particolare 38 mila posti in fumo nel commercio.

Non va meglio nell’industria in senso stretto con una perdita dello 0,5% e nelle costruzione con un calo degli occupati de 7%.

Drammatici i dati sugli ammortizzatori sociali: nei primi nove mesi del 2013 le ore di cassa integrazione richieste all’Inps sono diminuite del 36,4% (e pari a 8,6 milioni) rispetto all’analogo periodo del 2012. Ma «il dato positivo deve comunque essere valutato attentamente – scrivono gli analisti del servizio statistica della Regione – In primo luogo, effettuando un raffronto con le ore concesse nel 2008, anno di inizio della crisi, ci si accorge che il ricorso a questa forma di ammortizzatore è in forte crescita (+302,8%).

Alcamo: Inizia il Costa Gaia, oggi la sfilata dei giovani calciatori

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Cominciati ieri con l’atterraggio al ‘Falcone Borselino’ della numeroso comitiva dell’Eastern Young Soccer di New York, si concludono in mattinata gli arrivi di tutte le squadre partecipanti al XXVII Trofeo Costa Gaia – Conad Cup. Le delegazioni, come da regolamento, dovranno prendere parte, al gran completo, alla sfilata inaugurale del torneo: l’appuntamento è alle 16.30, ad Alcamo, in viale Italia dinanzi all’istituto scolastico Mirabella. Circa 2000 persone, provenienti da diverse regioni d’Italia e dall’estero, saranno anticipate, lungo il corso 6 aprile, dalla banda musicale di Busto Palizzolo, per raggiungere piazza Ciullo e ricevere il saluto delle autorità. In questa maniera verrà dato il via ufficiale al clou del torneo che prevede, oltre ai 18 giorni della categoria ‘esordienti’ anche un fase elite per i ‘pulcini2003 a 7’ ed un’altra per i ‘pulcini 2004 a 6’. A queste ultime due categorie prenderanno parte Segato RC, Pantelleria, Palermo, Ragusa, Real Kroton, Averna CL, Adelkam, Nissa CL e Lo Piccolo Terrasini.

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