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martedì, Giugno 17, 2025
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Alcamo, formazione per operatori di parchi avventura

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La riserva naturale di Monte Bonifato ad Alcamo diventa teatro di un’importante progetto formativo che offre anche in prospettiva sbocchi professionali. E’ stato infatti pubblicato il bando di selezione per il corso di formazione professionale di “Operatore di Parchi Avventura” che si svolgerà proprio presso la Riserva Naturale Orientata di Bosco d’Alcamo. I partecipanti otterranno la qualifica finale di “Istruttore percorsi acrobatici–Soccorritore percorsi acrobatici”. Il corso si pone l’obiettivo di formare una figura professionale considerando la sempre crescente realizzazione di strutture di questo tipo sul territorio nazionale e regionale, e quindi la crescente richiesta di personale formato per le specifiche mansioni previste dall’attività dei parchi. Le caratteristiche strutturali delle istallazioni che compongono i parchi Avventura richiedono infatti competenze specifiche per gli operatori, il cui obbligo di formazione è previsto dalla norma in vigore competente in materia. Il corso è rivolto a 20 giovani disoccupati ed inoccupati, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, nonché coloro che abbiano compiuto il 17° anno di età, non più soggetti al diritto-dovere di istruzione e formazione professionale. Sono, altresì, ammessi nel limite del 50 per cento soggetti inoccupati e disoccupati fino al 45esimo anno di età. La domanda di ammissione al corso deve pervenire entro il termine improrogabile del giorno di lunedì 20 gennaio alle ore 13 alla sede Euro di Viale dell’Olimpo a Palermo, tramite raccomandata, su cui non farà fede il timbro postale, o tramite consegna brevi manu. È possibile scaricare il download del bando di selezione e l’istanza di partecipazione collegandosi al sito www.boscoalcamo.it. Per maggiori informazioni contattare il numero 0924.202626 oppure il cellulare 328.9890361. Tra l’altro per questo tipo di attività formativa l’area alcamese si presta essendo la Riserva naturale Bosco di Alcamo un’area naturale protetta della Regione Siciliana istituita nel 1984, situata sulla cima del monte Bonifato, la montagna che sovrasta l’abitato di Alcamo. Il bosco, risultato di un vecchio rimboschimento forestale, si sviluppa sul versante settentrionale del rilievo ed è caratterizzato dalla presenza di due specie di pino, il pino marittimo e il pino d’Aleppo. Scarsi residui di foresta mediterranea sempreverde resistono tra le rupi, in alcuni lembi di terra non influenzati dalle attività umane: vi si ritrovano il leccio, il frassino, e la roverella, essenze indigene. È presente anche la tipica prateria ad ampelodesma. Notevole anche la presenza dell’Euforbia. La particolare composizione della zona fa sì che convivano esemplari di differente età ed intensità d’impianto. L’ecosistema è ancora in assestamento ma si sta comunque avviando verso una fase di climax, momento in cui flora e fauna raggiungono quello stato d’equilibro che si mantiene immutato fino a che non cambiano le condizioni climatiche della zona.

 

Alcamo: costi politica, 200 mila euro di rimborsi

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Ad Alcamo la politica continua a pesare come un macigno sulle casse del Comune. In Questi gironi il settore Affari generali e Risorse umane ha fatto un resoconto dei costi inerenti al rimborso agli enti datori di lavoro degli amministratori e dei consiglieri comunali per effettuare il necessario impegno di spesa in bilancio. Ebbene, il conto è di quelli davvero salati. 66 mila euro per sindaco e assessori e altri 139 mila euro per  consiglieri comunali per un totale complessivo di oltre 200 mila euro. A questi va sommato il mezzo milione di euro all’incirca per indennità e gettoni di presenza che spettano a primo cittadino, giunta, presidente del consiglio e consiglieri comunali. Salgono quindi a ben oltre 600 mila euro le voci di spesa in bilancio, più di un miliardo di vecchie lire. I rimborsi sono disciplinati da una normativa a livello nazionale che prevede per gli impiegati di enti privati di corrispondere il pagamento della giornata di assenza del consigliere o dell’amministratore per ragioni istituzionali, quindi per commissioni consiliari, conferenze di capigruppo, consigli comunali, manifestazioni e riunioni di giunta. Costi sui quali incide pesantemente il ricorso a frequenti riunioni di commissioni consiliari che spesso sono convocate con un solo punto all’ordine del giorno. Solo per commissioni consiliari e consigli ogni mese il Comune spese mediamente attorno ai 23-24 mila euro. Le diverse commissioni arrivano generalmente a riunirsi anche 14 o 15 volte in un mese, un vero record. Sotto questo punto di vista il presidente del consiglio comunale Giuseppe Scibilia ha già preannunciato che assumerà una posizione forte su questi eccessivi costi.

I costi della politica alcamese restano notevolmente alti nonostante il Comune sia stato sanzionato nel 2012 per il mancato rispetto del patto di stabilità che comporta una riduzione dell’indennità del 30 per cento. Oggi questi gettoni di presenza appesantiscono il bilancio comunale per effetto di una decisione che risale al 2002. In sostanza nel dicembre di quell’anno il consiglio comunale deliberò di aumentarsi il gettone da 53 a ben 80 euro, con una impennata quindi del 75 per cento. Decisione questa che continua quindi a incidere pesantemente: infatti, nonostante nel corso degli anni questi emolumenti sono stati via via diminuiti, si è arrivati ad un singolo gettone che oggi è pari a 60,75 euro, comunque superiore sempre a quello fissato nel 2002. Discorso a parte vale invece per gli amministratori: per i Comuni con popolazione superiore a 40 mila abitanti l’indennità di funzione per il vicesindaco è pari al 75 per cento di quella prevista per il sindaco, mentre scende al 65 per cento per gli Assessori e per il Presidente del Consiglio Comunale. Insomma, al banchetto sono tutti invitati.

Alcamo, indennità consiglieri comunali: interviene Scibilia

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Il Presidente del Consiglio Comunale di Alcamo, Giuseppe Scibilia interviene sulle indennità percepite dai consiglieri comunali in carica, dichiarando: “in riferimento ad alcune notizie apparse sulla rete, di certo superficiali e tendenziose, ritengo doveroso informare che l’indennità mensile media percepita dai consiglieri comunali della Città di Alcamo ammonta a circa 550,00, mentre l’indennità percepita dal Presidente del Consiglio Comunale ammonta a circa 560,00 Euro.

Alcamo, incontro per la nuova SRR

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Fissato per giovedì mattina, alle ore 10.30, presso la sala giunta del Palazzo di Città del Comune di Alcamo l’incontro dei sindaci dei comuni soci della S.R.R. (Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti) Trapani Provincia Nord – società consortile per azioni – per definire la bozza del contratto di subentro all’ Aimeri Ambiente. All’incontro saranno presenti i sindaci dei comuni di Alcamo, Castellammare del Golfo, Favignana, Custonaci, San Vito, Calatafimi Segesta, Erice, Valderice, Buseto Palizzolo, il commissario straordinario dell’ATO in liquidazione, il dott. Lombardo e per l’Aimeri, l’ing Colimberti.

Alcamo, assegnata al Comune auto sequestrata

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Da oggi il Comune di Alcamo potrà fruire di un bene mobile sottoposto a sequestro e adesso assegnato all’amministrazione Bonventre, su sua apposita richiesta. Il bene in questione, una Mercedes C320, targata CY 510 AW, assegnata in custodia giudiziale all’amministrazione comunale da parte del Tribunale di Trapani, potrà essere utilizzata anche per le esigenze di polizia giudiziaria, tutela ambientale, protezione civile o finalità di giustizia. Era stato il vice sindaco Gino Paglino, il mese scorso, ad annunciare di aver chiesto l’assegnazione di un’auto confiscata alla mafia, rispondendo ad una polemica che si era innescata in seguito alla diffusione dei dati emersi dal censimento permanente delle auto pubbliche, realizzato dal Formez su incarico del Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione. Secondo le rilevazioni, aggiornate al 1° novembre scorso al Comune di Alcamo risultavano, infatti, ben 42 auto blu, – anche se intese complessivamente come macchine di servizio: quindi non solo quelle di rappresentanza ma anche di servizio, utilizzate per gli spostamenti dei tecnici e dei dirigenti dei diversi uffici. Un dato contestato, però, dall’amministrazione comunale, che sottolineò, invece, il problema opposto e cioè la totale assenza di auto di servizio, ipotizzando che nel censimento fossero finite anche le auto di proprietà comunale da tempo obsolete e non più utilizzate, rilevando, anzi, che l’auto del sindaco aveva proprio recentemente fuso il motore. Il primo cittadino adesso commenta “l’assegnazione appena avvenuta è un segnale molto positivo della collaborazione fra le forze dell’ordine che, giornalmente combattono la criminalità organizzata a tutti i livelli e le amministrazioni pubbliche che hanno fra le loro finalità principali, la legalità e la sicurezza dei cittadini”.

Alcamo, sabato un nuovo sacerdote

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Trentuno anni, laureato in informatica, tra i soci fondatori del circolo di cultura cinematografica Segni Nuovi di Alcamo: Fabio Angileri, attualmente diacono, sarà ordinato presbitero dal vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli, sabato 11 gennaio alle ore 18:00, nella Basilica di S. Maria Assunta di Alcamo. Durante la stessa cerimonia saranno ordinati anche Giuseppe Bruccoleri di Calatafimi Segesta, Boniface Nkurunziza, originario del Rwanda e residente a Trapani e  Frà Sergio Farcas dei Conventuali di Alcamo.

Alcamo: Tares, abbattimenti al vaglio

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Ad Alcamo prove tecniche per tentare la strada dell’abbattimento dei costi della Tares, la nuova tassa sui rifiuti. Ci proverà quantomeno nei prossimi giorni. Per i prossimi 9, 10 e 13 gennaio la commissione consiliare competente sarà convocata con un unico ordine del giorno, quello di “studio e consultazione del capitolato d’oneri che regolamenta l’appalto del servizio di raccolta differenziata tra l’Atp “Tera dei fenici” e l’Aimeri ambiente. L’obiettivo è quello di formulare delle proposte sulla possibilità di riduzione dei costi del servizio integrato dei rifiuti, in prospettiva della costituzione della Srr, la società di regolamentazione dei rifiuti che a breve prenderà il posto degli Ato in via di liquidazione. In questo modo anche il Comune di Alcamo si mette in moto nel tentativo di abbassare le tariffe che con l’ingresso della Tares hanno raggiunto aumenti non indifferenti. Alla fine dello scorso mese di novembre il consiglio comunale ha varato le nuove tariffe che per le famiglie incideranno con un aumento medio del 40 per cento. Per ciò che concerne invece le attività imprenditoriali, commerciali, produttive e altre tipologie la storia cambia. Amministrazione e consiglio comunale hanno voluto maggiormente salvaguardare queste categorie, prevedendo aumenti contenuti e solo in alcuni casi picchi comunque non superiori al 92 per cento. Gli alcamesi non hanno però gradito, esternando la loro rabbia nelle scorse settimane costituendosi in comitato e inscenando forti proteste davanti al palazzo municipale. Ora il Comune è alla ricerca di qualche risparmio. Parallelamente alla commissione consiliare anche l’amministrazione è al lavoro. Si sta spingendo per l’attivazione delle isole ecologiche, ad oggi mai entrate in funzione e che potrebbero portare ad alcuni tagli al servizio di raccolta, con conseguente risparmio per le casse del Comune.

Nel contempo la giunta alcamese ha anche approvato una delibera di atto di indirizzo nella quale sollecita gli uffici competenti di “attuare misure straordinarie di tipo assistenziale per alleviare le sofferenze economiche derivanti dall’emissione della Tares”. In pratica si sta pensando alla concessione di un contributo economico straordinario alle famiglie indigenti.

Balestrate, è scomparso Paolo Evola

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Balestrate saluta uno dei suoi figli più amati. Ieri sera se n’è andato Paolo Evola, 60 anni, grande uomo di sport e anche uomo politico di spicco a livello locale, protagonista indiscusso della vita sociale dell’ultimo trentennio del paese marinaro. E’ morto a seguito di una crisi cardiaca: da almeno tre anni Evola accusa problemi al cuore e alla fine non ha retto all’ennesimo peggioramento. Paolo era impiegato al tribunale di Trapani, presso la sezione distaccata di Alcamo. Questa era la sua professione che gli serviva per potere mantenere la famiglia ma il cuore batteva per due grandi passioni: la politica e il calcio. E’ praticamente nato a pane e pallone. Negli anni ’70 è stato un giocatore di punta della squadra locale che giocava tra le serie amatoriali. Dal calcio giocato è passato a quello dietro la scrivania. Ma è solo un modo di dire: infatti era perennemente impegnato tra i campi polverosi siciliani per portare avanti il nome della sua squadra balestratese. E’ diventato dirigente della società locale e anche allenatore: aveva la grande passione di allenare i bambini. “Voglio che imparino il vero valore dello sport, quello sano, fatto di agonismo e lontani da alcune logiche mercenarie che contraddistinguono il pallone moderno professionistico” diceva sempre. Sarà ricordato soprattutto perché ha fondato la sport giovani balestrate a metà anni ’80, creando la prima scuola calcio giovanile a Balestrate. Ma il suo era un vero e proprio impegno sociale non solo sul piano sportivo, tanto che aveva anche deciso con successo di tuffarsi in politica. Il suo motto era quello di impegnarsi in prima persona per cercare di migliorare le condizioni di Balestrate, convinto che le lamentele non sarebbero servite a cambiare le cose. E così nel 1993 si candida e viene eletto in consiglio comunale. Nell’ultimo scorcio della legislatura del sindaco Raffaele Tuzzo riesce anche a essere nominato assessore al Bilancio e vicesindaco. In pratica è rimasto in carica un decennio in primo piano anche istituzionalmente, prima di uscire di scena nel 2002. Tantissimi gli attestati di stima che rimbalzano attraverso facebook: “Addio a Paolo Evola, allenatore di calcio, dirigente sportivo, vicesindaco – scrive sulla sua pagina Balestratesi.it -. Balestrate piange uno dei protagonisti della storia più recente, un simbolo dello sport inteso come valore, passione, impegno, amicizia”. Molti i  messaggi anche degli sportivi: “Lo ricordo come una persona seria e perbene che amava davvero il calcio e la sua città”, scrive un utente. I funerali saranno celebrati domani mattina alle 9 in chiesa Madre. Sarà presente anche una nutrita delegazione della giunta e del consiglio comunale attualmente in carica.

 

Trapani: ictus, novità in provincia

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TRAPANI – Attivata anche dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani la rete delle “Stroke Unit”, i reparti speciali dedicati alle malattie cerebrovascolari. “La riduzione dei tempi d’intervento – spiega il dottor Luigi Sicurella, Capo Dipartimento di Medicina dell’ ASP di Trapani – è uno dei requisiti più importanti per la cura dei pazienti colti da ictus. Oggi grazie all’attivazione della rete stroke nella provincia di Trapani abbiamo non solo la possibilità di ridurre i tempi di intervento ma anche di affidare le cure dei pazienti a personale altamente specializzato e qualificato”. Una volta accolto il paziente in strutture stroke di I° o di II° livello, si ha la possibilità di agire tempestivamente e in maniera del tutto specifica, questo percorso consente di ridurre i danni conseguenti all’ictus e qualora possibile ricorrere alla trombolisi anche di sanarli completamente; la trombolisi, che può effettuarsi solo nel servizio stroke di II° livello, consente di sciogliere il trombo all’interno delle arterie e permette il recupero parziale o totale delle attività cerebrali. Sono 3 le stroke unit della provincia di Trapani: quella di II° livello allocata all´interno della Unità Operativa Complessa di Neurologia del presidio ospedaliero di Trapani è attiva dal primo dicembre scorso; la stroke unit di I° livello allocata all´interno della Unità Operativa Complessa di Medicina del presidio ospedaliero di Castelvetrano, è attiva dal 2 dicembre mentre la struttura di I° livello allocata all´interno delle Unità Operativa Complessa di Medicina del presidio ospedaliero di Marsala, è attiva dal 16 dicembre. La rete delle stroke unit è coordinata dal dottore Luigi Sicurella, il referente per l’ospedale di Castelvetrano è il medico Ignazio Scalisi, primario di medicina di Castelvetrano; il referente per l’ospedale di Marsala è invece Cristiano Raimondo, primario di medicina Marsala. Lo Stroke Unit è una struttura organizzativa specializzata per la presa in carico dei pazienti colpiti da ictus, con particolare riguardo per la fase acuta.

Una diagnosi precisa e una riabilitazione neurologica nella fase acuta dei pazienti colpiti da ictus, dispensate in una struttura specializzata come la Stroke Center, riducono la mortalità in modo significativo, come pure la dipendenza da terze persone nello svolgimento della vita quotidiana e la necessità del ricovero in una struttura assistita (casa per anziani o altro). Il paziente ricoverato per un sospetto ictus segue quindi un percorso standardizzato, con garanzia della massima tempestività, così da potere beneficiare del miglior recupero possibile delle funzioni. La Stroke Unit, con letti di cure intermedie, oltre al trattamento dei pazienti con ictus ischemico ed emorragia cerebrale, si occupa in maniera non prioritaria anche dei pazienti con affezioni non cerebrovascolari che necessitano di cure continue (stato di male epilettico, meningiti ed encefaliti, gravi patologie del sistema nervoso centrale e periferico, stati confusionali di origine organica, ecc.).

Belice, torna a tremare la terra

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In provincia di Trapani, nel Belice, ritornano i fantasmi di quel terribile 1968 quando la terrà tremò. Una scossa di terremoto di magnitudo 2.3 è stata registrata ieri sera, alle 20.38, nel distretto sismico della Valle del Belice, tra le province di Trapani e Agrigento, con epicentro compreso tra Santa Margherita di Belice, Montevago, Menfi e Poggioreale. L’evento è stato localizzato dagli strumenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia a una profondità di 12,6 chilometri ed è stato percepito dalla popolazione. “Abbiamo ricevuto decine di chiamate da parte di cittadini allarmati – spiegano vigili del fuoco e protezione civile – ma non ci risultano danni”. La zona è la stessa teatro di un disastroso terremoto nel 1968. Comincia a salire la paura nel trapanese che sempre nella zona del Belice ha registrato tra luglio 2012 e ottobre 2013 altre tre scosse che non sono andate oltre fortunatamente al magnitudo 3, senza quindi alcuna conseguenza. Scosse ravvicinate che cominciano a suscitare non poca paura dal momento che proprio il Belice fu la zona che venne colpita da un sisma devastante in quel funesto e famoso 1968, nella notte tra il 14 e 15 gennaio, quando si registrò il magnitudo 6,1. Tra i 14 centri colpiti dal sisma vi furono paesi che rimasero completamente distrutti: Gibellina, Poggioreale e Salaparuta nel trapanese, solo per citarne alcuni. Le vittime furono 370, un migliaio i feriti e circa 70 mila i senzatetto. Si ricordano gli altri paesi e cittadine che hanno subito danni ingenti: Castelvetrano, Partanna, Santa Ninfa, Salemi, Vita ed anche Calatafimi. Questo episodio per qualche istante è tornato nella mente di chi ha vissuto quelle terribili ore, per fortuna quella della serata di ieri è stata solo una scossa di terremoto lieve durata solo qualche istante. Da considerare che la gran parte della provincia di Trapani è classificata dalla protezione civile siciliana come area sismica a rischio elevato, piazzata al numero 2 nell’apposita graduatoria. Ovviamente la zona del belice, per la sua storia, è indicata nella speciale cartina geografica con l’evidenziatore rosso. Qui vi sono paesi e città che hanno un grosso numero di strutture di «rilevanza strategica»: scuole, ospedali, caserme centri di protezione civile. Dal rischio terremoti in Sicilia si salvano solo poche realtà: nella provincia di Trapani figura soltanto Pantelleria, per il resto tutti gli altri 23 Comuni sono costantemente monitorati e sono potenzialmente aree soggette a eventi sismici rilevanti.

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