Alcamo: sindaco-assessori, separati in casa

0
473

ALCAMO – Al Comune di Alcamo sembra esserci nostalgia di un ritorno al passato. Con l’annunciato azzeramento della giunta guidata dal sindaco Sebastiano Bonventre è già partito il toto-assessori. In questi primi giorni di consultazione con tutte le forze politiche che compongono la coalizione stanno emergendo nomi di vecchi amministratori: si parla di un possibile ritorno nell’esecutivo di Giacomo Scala, ex sindaco e assessore, e di Pasquale Perricone, con un passato anche da lui da assessore e da presidente del consiglio comunale. Indiscrezioni che rimbalzano prepotentemente ma che al momento possono essere definite solo tali: anche perché l’apertura di questa crisi si annuncia abbastanza lunga. La cosa certa è che oramai i malumori che prima serpeggiavano solamente all’interno dell’attuale esecutivo sono diventati più che palesi. La rottura definitiva tra la maggior parte degli assessori attualmente in carica e il sindaco sarebbe stata la lettera di 8 giorni fa in cui si annunciava l’azzeramento della giunta e l’intenzione di volere rilanciare l’attività amministrativa puntando ad amministratori pronti a sacrificare il proprio stipendio, quindi che prendessero incarico a titolo gratuito. Non è andata giù quella missiva vista come una sorta di “denigrazione” del lavoro dell’attuale esecutivo, una sorta di bocciatura. Tanto che in un primo momento gli assessori avevano pensato alle dimissioni in blocco, rientrate poi dopo qualche ora ed un chiarimento che è servito però solo a rimandare il divorzio. Il primo cittadino ha voluto scrivere un nuovo comunicato nel tentativo di aggiustare il tiro, sostenendo di volere sgombrare il campo da possibili strumentalizzazioni. Bonventre ha puntualizzato di riporre la massima fiducia negli attuali assessori ma nel contempo si dice costretto a dovere ricostruire la forza di governo in previsione di una complessiva riorganizzazione dell’agenda politica. Quindi nuovi obiettivi e implementazione programmatica rispetto all’elezione del giugno del 2012. “L’azzeramento della giunta – precisa però il sindaco – non va inteso, né  può essere interpretato, come atto di sfiducia né collettiva né individuale nei confronti della attuale compagine di governo e dei suoi uomini e donne e delle loro intelligenze e capacità”. Ieri sera intanto si è tenuto un secondo vertice di maggioranza dove si è continuato a discutere anzitutto delle attività programmatiche. “Sono consapevole della gravità del momento e delle difficoltà che si dovranno affrontare nei prossimi mesi – ha rilanciato nel comunicato il primo cittadino – e, proprio per questo ed in quanto sindaco e primo destinatario di un mandato politico e popolare carico di oneri e responsabilità, intendo procedere avanti con assoluta determinazione nella certezza che tale consapevolezza e determinazione è e sarà pienamente condivisa e sostenuta, necessariamente dall’insieme delle realtà  politiche e  sociali che mi hanno affidato l’onere e l’onore di guidare la nostra comunità”. Una cosa è certa: i giochi politici sono apertissimi.