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domenica, Giugno 8, 2025
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Alcamo, cantieri di servizi: riaperti i termini

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Sono stati riaperti anche ad Alcamo i termini per la presentazione delle domande per i cantieri di servizi. Il provvedimento scaturisce dalla nuova nota, diramata nei giorni scorsi dall’assessorato regionale alla Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, con la quale si invitano i Comuni a riaprire i termini dell’avviso di selezione per dieci giorni, in forza dei nuovi criteri dettati dalla Regione. Ma, si puntualizza nell’avviso pubblicato sul sito del Comune, esclusivamente per quei soggetti che in vigenza delle disposizioni, ora modificate dalla Regione, non erano in possesso dei requisiti di ammissibilità relativi al “patrimonio immobiliare”; e quindi la presentazione dell’istanza è consentita solo a quei soggetti che non rientrando nei requisiti di tipo “immobiliare” precedentemente stabiliti nell’avviso del 26 settembre scorso, ora, con i nuovi requisiti di accesso di tipo “immobiliare” stabiliti dall’assessorato regionale, potrebbero essere ammessi ai cantieri che saranno finanziati dalla Regione Siciliana, con l’obiettivo  di conferire un sollievo economico, seppur temporaneo, ai nuclei familiari particolarmente a rischio di marginalità sociale. Più praticamente possono adesso presentare istanza quei cittadini che avendo la casa adibita ad abitazione, sono in possesso di pertinenze della stessa unità immobiliare o più particelle catastali dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale, costituita però da un unico immobile, sempre che non superi la rendita catastale rivalutata di 60 mila euro e coloro che sono in possesso di quote indivise di altre proprietà immobiliari o appezzamenti di terreni purché il valore catastale, sommato al valore dell’abitazione principale, qualora posseduta, non superi la rendita catastale rivalutata di 60 mila euro, tutto ciò al fine di includere nelle graduatorie anche i possessori di piccoli appezzamenti di terreni o di quote di proprietà indivise acquisite per eredità, facenti parte di nuclei familiari in condizioni economiche molto critiche. L’assessorato regionale ha anche chiarito che, a parità di reddito si dovrà tenere conto, in primo luogo, del maggior carico familiare e, in caso di ulteriore parità, avranno la precedenza i nuclei familiari con a carico figli minori o figli e/o altri familiari con handicap, in situazione di gravità accertata ai sensi dell’art. 4 della legge n. 104/’92. In caso di ulteriore parità avranno la precedenza i soggetti di minore età. L’istanza, redatta e sottoscritta secondo il modulo predisposto dal Comune, deve pervenire, presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Alcamo entro e non oltre le ore 12.00 del 17 Febbraio 2014, pena l’esclusione. I soggetti interessati si possono rivolgere per eventuali informazioni e/o chiarimenti presso gli uffici ex Camera di Commercio in via Padre Pino Puglisi (Palazzo di Vetro) piano terra. Gli orari di ricevimento del pubblico sono: dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle ore 13.00 e il lunedì e il mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 18.00.

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Accordo su Birgi: Alcamo contribuirà con 60 mila euro

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Illustrato ieri ai sindaci dei comuni della provincia di Trapani l’accordo per i servizi di marketing e promozione del territorio con la società AMS – Airport Marketing Service Limited. Si tratta dell’intesa, sottoscritta preliminarmente lo scorso 23 gennaio a Roma dal presidente della Camera di Commercio di Trapani Giuseppe Pace che ha definito un “accordo vitale per le imprese del territorio e per l’intera economia della provincia di Trapani”. Il prefetto Falco ha ribadito la piena legittimità dell’intesa, mentre il presidente degli industriali Gregory Bongiorno, ha annunciato che anche Confindustria Trapani farà la sua parte nel sostenere lo scalo, parlando della necessità “di un maggiore coinvolgimento del territorio”. Il contratto, che avrà una durata triennale, punta a mettere in atto un piano di promozione del territorio della Provincia di Trapani finalizzato al supporto ed al consolidamento dei flussi turistici all’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi. L’impegno finanziario assunto dai Comuni e della Camera di Commercio di Trapani ammonta a due milioni e cento mila euro. L’accordo a questo punto entra nel vivo. Le giunte dei singoli Comuni dovranno predisporre un apposito atto deliberativo che dovrà essere approvato dai rispettivi Consigli comunali. In diversi Comuni l’intesa sarà finanziata attraverso la tassa di soggiorno. Ogni Comune contribuisce in base a quattro parametri individuati nel corso degli incontri tenuti in Prefettura nei mesi scorsi. Sono state individuate nove fasce. La Camera di Commercio di Trapani mette a disposizione 300 mila euro, così come Trapani e Marsala, seguono Castelvetrano, Favignana e San Vito con 160 mila euro. Castellammare del Golfo, Erice e Mazara del Vallo: contribuiranno con 120 mila euro; Valderice con 90 mila euro, Alcamo: 60 mila euro, Custonaci e Petrosino: 45 mila euro, Calatafimi, Campobello di Mazara, Paceco, Pantelleria e Salemi: 30 mila euro; Buseto Palizzolo, Gibellina, Partanna, Santa Ninfa: 20 mila euro; e infine Poggioreale, Salaparuta e Vita: 5 mila euro ciascuno. L’accordo prevede l’inserimento di undici link, uno per ogni nazione, nelle home page del sito di Ryanair, oltre che la pubblicazione, sempre nel portale web della compagnia area, di paragrafi promozionali del territorio e di banner. Sarà anche possibile pubblicizzare eventi e le manifestazioni programmate nel comprensorio trapanese. Il contratto con società Ams rappresenta, insomma, un modello di gestione del sistema turistico in provincia di Trapani attraverso la formazione di una cabina di regia che ha al suo interno i Comuni. Da un’idea maturata assieme al sindaco di Pantelleria, il primo cittadino di Favignana, Giuseppe Pagoto, intanto ha avanzato una richiesta: quella di istituire all’interno dell’Aeroporto un desk informativo per i turisti, uno sportello gestito proprio dai Comuni che hanno sottoscritto l’accordo, con l’esposizione di immagini e ogni altro materiale utile a dare risalto al territorio della provincia. Per il momento è stato costituito un comitato di coordinamento che sarà composto da dieci sindaci e dal presidente della Camera di Commercio di Trapani, mentre l’Airgest, la società che si occupa della gestione dell’aeroporto di Birgi, fornirà il proprio supporto attraverso un nucleo tecnico.

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Silenzio di giunta

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Sulla vicenda politica alcamese dove il sindaco Sebastiano Bonventre ha annunciato un azzeramento della giunta di cui si attendono le decisioni a breve, regna da qualche giorno un silenzio anche da parte dell’opposizione.

Dopo la provocatoria, e ora rientrata, proposta di dimissioni dal Consiglio Comunale da parte di quattro consiglieri, non accolta dagli altri consiglieri e criticata dal segretario del PD Giuseppe Canzoneri che l’ha considerata inopportuna visti i tempi, e dopo la notevole protesta cittadina per la tares, restano indecifrabili le situazioni politiche sia nella maggioranza che nell’opposizione.

Da parte dell’opposizione, per esempio ABC, nessun comunicato ufficiale, ne un commento, solo riunioni annunciate per prendere posizioni politiche che ancora si attendono. Uguale la posizione degli altri consiglieri che non appoggiano Bonventre, silenzio assoluto.

Nessuna presa di posizione anche da parte dei sindacati che pure saranno ascoltati dal Sindaco che ha iniziato una serie di consultazioni.

D’altro canto il tormentone invece regna all’interno della maggioranza con nomi che entrano ed escono dal toto assessori e la questione riguarda essenzialmente il PD che con il suo nuovo corso e le vicissitudini che ha affrontato in questi mesi resta ferma sulla posizione e richiesta di Canzoneri di un rafforzamento del partito all’interno della giunta.

Poi c’è da conoscere anche che fine farà la decisione di Bonventre, ufficiale, di chiedere l’impegno degli assessori a costo zero, cosa che sia a microfoni spenti che anche ufficialmente, nessun assessore sarebbe disposto, almeno tra quelli attuali, ad accettare.

Si era parlato di una marcia indietro di Bonventre sulla questione poi a quanto pare smentita dallo stesso sindaco ma si vedrà alla fine quale sarà la decisione.

Sopratutto si vedrà quale sarà la nuova squadra assessoriale, chi uscirà e chi entrerà e quali gruppi politici ne faranno parte o appoggeranno la giunta nuova.

In attesa regna il silenzio.

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Lampade spente ad Alcamo, i cittadini si lamentano

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Ad Alcamo arrivano le segnalazioni dei cittadini sull’illuminazione pubblica mancante o fatiscente nei quartieri, insomma le lampade che a detta dei cittadini sono spente e a rischio c’è l’incolumità dei cittadini perchè, ci hanno detto, in alcune di queste zone, quelle di via Filippi, via Mangione, via Arancio, qualche scippo o tentativo di scippo ci sarebbe stato.

I cittadini si sono lamentati anche del fatto che han chiamato il Comune e avrebbero ricevuto come risposta che mancano le lampade.

L’assessore ai Servizi Manutentivi Gino Paglino, che è anche vice sindaco, sentito da noi, ci ha fatto sapere che si, le lampade mancano ma perchè sono lampade speciali, una specialità non meglio definita e specificata e che sono state ordinate.

Di conseguenza la prossima settimana un’apposita squadra del Comune effettuerà le sostituzioni delle lampade spente nelle strade dove sono stati segnalati i guasti.

E’ probabile che proprio l’intervento di segnalazione da parte dei cittadini abbia accelerato magari l’attività del Comune di ordinare le lampade e attivare la sostituzione di quelle spente.

Secondo alcuni cittadini addirittura non sarebbe da escludere anche il fatto che dei malintenzionati appositamente rompono le lampade per creare una zona di buio dove poter operare poi in maniera criminale.

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Alcamo: scuole in difficoltà, fondi a pioggia

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Pioggia di fondi dal comune di Alcamo per le scuole dell’obbligo. Arrivano quasi 35 mila euro a cascata distribuiti tra tutti i plessi per permettere interventi di primaria importanza, come manutenzione ordinaria o lavori di adeguamento infrastrutturale. All’istituto comprensivo “ Mario Montessori” vanno 7 mila euro per spese di manutenzione ordinaria e funzionamento nei locali scolastici dei plessi Mirabella, San Domenico Savio, Aporti e per la succursale di via Calabria; all’altro istituto comprensivo “Pietro Maria Rocca” va invece un contributo di 2 mila euro  per spese necessarie di adeguamento dei locali ad aule e a mensa scolastica; all’istituto anch’esso comprensivo “Sebastiano Bagolino” spettano invece 8 mila e 700 euro per spese di manutenzione ordinaria e funzionamento; altre 2 mila e 500 euro finiscono nelle casse del circolo didattico “San Giovanni Bosco”  da impiegare per spese di potatura degli alberi della scuola dell’infanzia “Piaget” e pagamento delle utenze Enel e Gas relative alla scuola dell’infanzia “Froebel” dove funziona la cucina; figura tra i beneficiari anche la “Nino Navarra” con lo stanziamento accordato di 7 mila e 200 euro per spese di manutenzione ordinaria e pagamento delle utenze di luce, gas e telefono. I soldi che sono stati stanziati dal Comune alcamese arrivano per effetto della constatazione che i contributi dello scorso anno sono risultati carenti: “Le somme assegnate e pagate per il 2013 a queste scuole, per effetto del Regolamento per la dotazione finanziaria comunale per interventi di manutenzione ordinaria e di funzionamento, – sottolinea nella determina di stanziamento dei fondi il funzionario delegato dell’ufficio Istruzione del Comune, Elena Buccoleri – sono risultati insufficienti a coprire le spese che le scuole devono sostenere”. I soldi sono stati stanziati in base all’ampiezza e alle necessità di ogni singolo istituto: per l’esattezza, secondo un resoconto del Comune, sono 108 le classi di scuola primaria, 78 quelle di scuole secondaria e 58 dell’infanzia. L’intenzione del Comune è quella di procedere a rimpolpare il bilancio seguendo un ben preciso criterio di riferimento: cioè quello di stanziare mediamente 2,40 euro per ogni sezione di scuola dell’infanzia, 95,80 euro per ogni classe di scuola primaria e 312,90 euro per ogni classe di scuola secondaria di primo grado. Già nel novembre scorso il Comune intervenne a supporto delle scuole che rischiarono il blocco delle attività curriculari ed extracurriculari. Un allarme che fu lanciato dai dirigenti scolastici degli stessi istituti delle materne, elementari e medie. In particolar modo l’istituto comprensivo Navarra inviò una nota all’ente municipale sostenendo che aveva praticamente raschiato il fondo del barile e che non poteva più fare fronte alle spese necessarie per mandare avanti l’attività ordinaria. Il Comune, come già fatto recentemente, ha immediatamente raccolto il grido d’aiuto delle scuole e decise anche all’epoca di stanziare ulteriori anticipi dei fondi destinati alle scuole per il 2013-2014. In sostanza l’amministrazione comunale stabilì di stanziare un ulteriore 20 per cento rispetto alla dotazione complessiva garantita e già inserita in bilancio.

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Trappeto: Comune, uffici senza personale

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TRAPPETO. Uffici comunali sottodimensionati a rischio di blocco delle attività. L’allarme arriva dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pino Vitale in relazione ai pochissimi dipendenti di ruolo su cui può contare l’ente municipale. Una sola unità all’ufficio tecnico, due all’ufficio Anagrafe, appena tre al comando di polizia municipale, addirittura nessuno al Protocollo. “Meno male che possiamo contare sui contrattisti – afferma il vicesindaco Santo Cosentino – altrimenti il lavoro burocratico-amministrativo dell’ente sarebbe completamente paralizzato”. La pesa di posizione dell’amministrazione comunale arriva a seguito dell’ultima relazione della Cote dei conti della Regione che ha evidenziato una serie di problematiche economiche per il Comune in relazione all’eccesso di lavoratori negli uffici. Il governo cittadino guarda oltre ai freddi numeri e precisa che in realtà senza le attuali unità in servizio, specie per quanto concerne i precari e i contrattisti, il comune potrebbe “chiudere bottega”: “Penso all’ufficio tecnico in particolare – sostiene Cosentino – che ha visto mancare il suo titolare per lungo tempo. Se non fosse per i quattro articolisti che vi lavorano saremmo davvero in condizioni disastrate. Addirittura non avrebbe motivo di esistere neanche l’ufficio Protocollo che è retto esclusivamente da contrattisti”. Parole che cozzano davvero molto con quanto invece riportato nell’ultima relazione dei magistrati contabili i quali hanno evidenziato, dal loro canto, che la spesa del personale rendicontata, ultima delle quali relativa al 2012, è pari a un milione e 600 mila euro all’incirca. Spesa che suddivisa tra i residenti arriva alla cifra media di 500 euro l’anno. “Si è verificato il mancato rispetto, in sede previsionale, – scrive la Corte dei conti – del limite imposto dalla Legge vigente di un’incidenza della spesa del personale sulla spesa corrente e di proroghe di contratti a tempo determinato. Vi è la presenza di un numero elevato di unità di personale sia nel 2011 che nel 2012 in rapporto al numero di posti previsti in pianta organica”. In parole povere secondo quanto scritto esisterebbe un evidente esubero di personale. posizione sconfessata però su tutta la linea dal governo cittadino: “Possiamo dire tutto quello che vogliamo sui costi elevati a carico di Comune e Regione – aggiunge il vicesindaco – ma il dato di fatto è che senza questi lavoratori sarebbe un disastro. Viene svolto giornalmente dagli uffici un gran lavoro a garanzia dei servizi da erogare in favore dei cittadini”. “Voglio precisare – dichiara il sindaco Vitale – che il Comune sborsa per i 24 articolisti appena 37 mila euro l’anno, in quanto il resto della cifra è garantita dalla Regione. Nel tempo i costi si sono oltretutto abbassati tanto che il Comune non ha sforato il Patto di stabilità, indice che le finanze sono in buono stato di salute”. Oggi il municipio trappetese conta per l’esattezza 24 articolisti e 7 Asu, oltre al personale a tempo indeterminato. L’ammontare della spesa del personale nell’anno 2011 è stata di un milione e 569.436,87 euro, superiore di 229 mila 244,87 euro rispetto alla medesima spesa dell’anno 2004.

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C/mmare del Golfo: Gas, si rientra dall’emergenza

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Sta rientrando, anche se con estrema lentezza, l’emergenza gas a Castellammare del Golfo. Il paese oramai da 48 ore è isolato e non riceve la fornitura di gas per il funzionamento di impianti di riscaldamento e cucine. Già però nelle ultime 24 ore sono stati ripristinati alcun allacci e quindi si presume che entro oggi l’intero territorio dovrebbe tornare ad essere servito dal gas. Il problema è stato una conseguenza del malfunzionamento legato alle avverse condizioni meteorologiche del gasdotto Snam Rete Gas che alimenta la cittadina castellammarese, a monte della rete in bassa pressione gestita da Gas Natural Distribuzione. Da qui il servizio di fornitura del gas a Castellammare del Golfo ha subito una temporanea interruzione. L’azienda, concessionaria del servizio di distribuzione locale, ha quindi attivato una serie di interventi per far fronte alla risoluzione della situazione nel minor tempo possibile. La gas natural infatti, dopo aver identificato grazie a un sistema di telecontrollo un repentino abbassamento della pressione a valle della cabina di regolazione e misura di Castellammare del Golfo, a partire dalle prime ore della mattinata di ieri ha attivato le squadre dei propri Servizi Tecnici che, recandosi sul posto e verificando che la rete di distribuzione locale non risultava alimentata, hanno adottato tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei propri impianti e degli abitanti della zona. Gas Natural Distribuzione, continuando il monitoraggio costante della situazione, ha inoltre provveduto a far arrivare dei carri bombolai (per il trasporto di gas naturale via strada) e con i Tecnici ha già avviato le iniziali operazioni per garantire il progressivo ripristino di una fornitura alternativa. Sempre nella tarda mattinata di ieri sono dunque cominciate le operazioni tecniche per la rimessa in esercizio dell’impianto e per la successiva riattivazione delle utenze dei singoli cittadini, attività che si stima verrà conclusa nel corso della giornata di domani. Il pieno ritorno alla normalità dipenderà principalmente dal ripristino della situazione lungo il gasdotto con interventi indipendenti da Gas Natural Distribuzione che, dal canto suo, continua a controllare la situazione e a collaborare con enti locali e terzi per poter gestire al meglio eventuali ulteriori azioni che si dovessero rendere necessarie. Nel frattempo, per ogni ulteriore segnalazione, l’Azienda invita i cittadini di Castellamare a prendere contatto con il servizio dedicato al Pronto Intervento che è attivo 24 ore su 24 ed accessibile tramite il Numero Verde 800829344. In realtà anche per questo servizio non è che le cose pare siano andate esattamente per il verso giusto: molti utenti si sono lamentati del fatto che per tutta la giornata di ieri hanno provato a contattare il centralino a questo numero di servizio0 senza però riuscire a ricevere alcuna risposta. I disagi comunque sono destinati a proseguire ancora per qualche giorno, in attesa che l’intero apparato infrastrutturale torni ad essere a pieno regime.

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C/mmare, incontro con il giornalista Mediaset Sanvito

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Interessante incontro in programma domani mattina presso l’Istituto Superiore Mattarella Dolci di Castellammare del Golfo tra gli studenti e il noto giornalista televisivo della redazione sportiva Mediaset, Nando Sanvito. La manifestazione avrà inizio alle 10:15 circa e si concluderà alle ore 12:00. Sanvito, in occasione della Giornata della Memoria” appena trascorsa e a pochi giorni dall’inizio delle Olimpiadi Invernali, guiderà i ragazzi in interessanti riflessioni sulla vita attraverso la storia e lo sport, condividendo con loro messaggi positivi e significativi che lo sport, come metafora della vita, riesce a trasmettere con semplicità ed immediatezza. L’evento è organizzato dall’associazione di volontariato Centro di Solidarietà “Nicola Coppola”,  in collaborazione con il Comune di Castellammare del Golfo – assessorato Politiche Giovanili – e l’Istituto Mattarella Dolci.

 

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Alcamo, don Mario Bonura nuovo rettore del Santuario

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Don Mario Bonura, 50 anni, direttore dell’ufficio missionario della diocesi, è il nuovo rettore del santuario della Madonna dei Miracoli di Alcamo. L’ingresso è avvenuto domenica, durante la concelebrazione presieduta dal vescovo Pietro Maria Fragnelli. Don Bonura subentra a don Antonio Lusuardi, 81 anni, da molti anni animatore e guida spirituale dei fedeli del santuario e direttore del giornalino nato per sostenere la devozione degli alcamesi alla loro patrona.

(Nella foto di Saro Pirrone: don Mario Bonura, il vescovo Pietro Maria Fragnelli e don Antonio Lusuardi)

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Edilizia, i numeri della crisi

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“Il lavoro unisce la società” è il tema dell’iniziativa della Fillea Cgil per ricordare Giuseppe Burgarella, l’operaio edile e sindacalista che un anno fa si tolse la vita, ma anche un’occasione per rilanciare le proposte del sindacato per arginare la crisi e creare lavoro nel comparto.

Nella sala conferenze di Palazzo Riccio di Morana i segretari della Fillea Cgil provinciale, regionale e nazionale, Enzo Palmeri, Franco Tarantino e Mauro Livi e i segretari generali della Cgil di Trapani e della Sicilia Filippo Cutrona e Michele Pagliaro hanno commemorato Giuseppe Burgarella, ricordandolo come “amico, compagno e sindacalista di grande dignità, spiccata onestà intellettuale e forte senso per le Istituzioni”.

“Per Giuseppe Burgarella – ha detto il segretario della Fillea Cgil di Trapani Enzo Palmeri – la sofferenza e il disagio per la mancanza di lavoro annullava il valore della sua stessa vita e dei suoi stessi impegni nonostante credesse fermamente nel ruolo delle Istituzioni. Il suo  – ha proseguito  – è un appello per il diritto al lavoro in un territorio pervaso dal dramma collettivo della disoccupazione”.

Nel corso degli interventi sono stati illustrati i dati della crisi: in Sicilia, secondo i dati Istat, negli ultimi cinque anni, si sono persi nell’edilizia 70 mila posti di lavoro, le gare pubbliche sono diminuite del 60% mentre le imprese fallite sono intorno a 600 rispetto ai 475 fallimenti dello scorso anno.

Un dato drammatico che fotografa un settore in decadimento e Trapani si inserisce tra le province che registrano un calo più vistoso.

In provincia di Trapani i dati della cassa edile mostrano, infatti, una realtà in cui, dal 2008 al 2013, la massa salariale è diminuita di circa 50 milioni di euro. Il numero degli operai attivi da 10877 è sceso a meno della metà: 5173, così come le ore lavorate sono passate da 8.542.503 del 2008 a 2.503.792 del 2013. Drastica riduzione anche delle imprese attive che da 2311 del 2008 sono passate, nel 2013, a 1455.

“Senza dubbio – ha detto Mauro Livi della segreteria nazionale della Fillea Cgil – c’è un problema al sud e gli indicatori dell’edilizia mostrano una situazione preoccupante. Sono indispensabili – ha proseguito – interventi che mettano al centro il lavoro, gli investimenti, i diritti e il rispetto delle regole con i rinnovi dei contratti”.

In Sicilia, infatti, nel 2012 le ore lavorate e il monte salario sono diminuiti del 22% mentre nel resto d’Italia del 7% così come gli operai siciliani sono scesi al 24% rispetto al 12% del Paese.

Tante le proposte del sindacato, presentate al Governo regionale e nazionale, per una burocrazia più snella e per accelerare l’iter affinché siano rese subito disponibili le risorse già stanziate dando alle imprese aggiudicatarie degli appalti la possibilità di avviare i lavori.

“Occorre – ha detto il segretario provinciale Enzo Palmeri  – creare immediatamente lavoro puntando su investimenti per le infrastrutture e i trasporti. La gara di appalto per il collegamento Birgi Mazara del Vallo non è più rinviabile considerato che i finanziamenti sono già disponibili e che il cantiere darebbe lavoro a 680 operai”.

Per la Fillea Cgil di Trapani tra le opere da avviare per rimettere in moto il settore c’è anche il collegamento viario esterno tra la statale 113 e la statale 119: anche in questo caso il finanziamento, di circa 40 milioni di euro, è già disponibile ma occorre accelerare  l’iter per far si che si bandisca la gara di appalto. Fondamentale, inoltre, far ripartire i lavori al porto di Castellammare del Golfo dove ci sono ancora 7 milioni di euro di lavori da eseguire.

“Si tratta  – ha detto Palmeri – di 200 milioni di euro di opere pubbliche che per la provincia di Trapani rappresenterebbero una boccata di ossigeno non indifferente. E’ necessario – ha concluso –  puntare anche sulla necessità di recuperare i centri storici oltre che su un piano di investimenti per il riassetto idrogeologico del territorio”.

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