Alcamo-In vendita tutto il complesso della Cantina Saraceno

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Un altro pezzo di storia della città di Alcamo pare che stia per essere cancellato. Parliamo della cantina Saraceno della via Madonna del Riposo, che fin dalla sua fondazione, anno 1963, ha vissuto varie vicissitudini e il grande immobile ha da tempo le porte sbarrate. La cantina Saraceno è stata messa in vendita e chi vorrà acquistare immobile e aree di pertinenza, che sorgono  su una superfice di quasi 20 mila metri quadrati potrà farlo presentando le offerte non appena in tribunale si sbloccherà l’asta pubblica. Un perito del tribunale di Trapani ha valutato l’intero blocco in un milione e mezzo di euro. Il consiglio di amministrazione ha presentato opposizione al concordato chiedendo la somma di tre milioni di euro per la vendita. La cantina Saraceno rappresenta ad Alcamo una pagina importante della storia delle cooperative che negli anni sessanta sono sorte in tutta la Sicilia. Nel nostro  territorio continuano ad operare la Fiumefreddo, San Francesco di Paola e Sant’Antonio. Mentre da diversi anni ha chiuso i battenti la Paladino, che fu coinvolta in un’inchiesta giudiziaria, conclusasi con la condanna degli ultimi amministratori, che potettero usufruire della prescrizione dei reati. Negli anni sessanta e per un lungo periodo la Saraceno, per numero di soci 900 e per ammasso era una delle prime in Sicilia. Grazie al boom venne successivamente allargata dal 1970 al 1999 per fare posto a nuovi silos e apparecchiature. Tentò anche ma con scarso successo la via dell’imbottigliamento. Una luna teoria di camion e trattori, durante la vendemmia,  che raggiungeva il dosso del viale Europa. Una lunga teoria di camion e trattori dalla via monsignor Tommaso Papa. Un lunghissimo serpentone in attesa di scaricare le uve dimostrano quanto fosse ambito essere soci della Saraceno. Poi iniziò il lento ma inesorabile declino nonostante gli sforzi dei vari consigli di amministrazione di rilanciare la saraceno. E qui emergono anche le responsabilità della Regione, e non solo per la Saraceno. La Regione che somministrava, alimentando così le clientele,  ottime  anticipazioni di soldi e quindi molti consigli si cullavano sugli allori e non cercavano mercati per far crescere gli incassi. Per fare un esempio: la Paladino era appoggiata dall’onorevole Salvatore Grillo.  La Fiumefreddo da Cicco Canino e la San Francesco di Paola da Enzo Culicchia. Ovvero dorotei, Nuove forze e morotei. Quasi tutto il vino della Saraceno veniva acquistato dai commercianti marsalesi. Buna parte del vino veniva venduto nel nord Italia per aumentare la gradazione agli asfittici vinelli del nord, che non potevano godere dei raggi del sole della Sicilia. Per la Saraceno ora è arrivata la vendita all’asta. Ma che fine farà questo immobile e aree circostanti? Le aree potrebbe fare gola al qualche imprenditore per realizzare appartamenti. Ma se prima non arriva l’acquirente il destino della Saraceno resta in alto mare. Un fatto è certo con la chiusura della cantina Saraceno si chiude un altro capitolo della storia della vitivinicoltura alcamese.