Alcamo-Dramma dell’acqua e c’era una volta il bidon day

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Per gli alcamesi  sono veri e propri bollettini di guerra. Per il Comune comunicati stampa diramati anche tramite social, che tantissime persone, soprattutto anziane non vedono e quindi spesso debbono chiedere ai vicini di casa per cercare di azzeccare quello che è diventato un terno al lotto. Ovvero scoprire, vestendo i panni di 007, quando e per quante ore scorrerà l’acqua dai rubinetti delle abitazioni alcamesi. Estate 2017: alle temperature altissime corrisponde la scarsità di acqua, legata anche al calo delle sorgenti per la perdurante siccità. Turni lunghi per come è spesso accaduto negli ultimi tre quarti di secolo. La chiusura dei pozzi privati, la cui acqua veniva utilizzata per usi non potabili, ha aggravato la situazione. Che la gestione dei pozzi andasse regolamentata è giusto. Ma con l’attuale situazione perché non promuovere una conferenza di servizi in prefettura per vedere di potere requisire tale acqua, che il Comune si può fare pagare in rapporto alla capienza delle autobotti ? Tutti i tentativi per alleviare i disagi agli alcamesi andrebbero fatti. Intanto le lamentele aumentano. Spesso i vigili urbani sono chiamati al Bottino per regolamentare i prelievi. Al Comune vengono presentate una media di cento istanze al giorno per acquistare l’acqua dal bottino. Migliaia di metri cubi che vengono meno alla normale erogazione nelle abitazioni. Gli alcamesi subiscono e patiscono ma un tempo si registravano mobilitazioni. Come accadde domenica  12 maggio 2013 quando ad Alcamo arrivò il bidon-day. A lanciare l’ appello alla mobilitazione per il perdurare dell’emergenza idrica furono i cinque stelle. Il Movimento 5 Stelle per domenica 12 maggio 2013 invitò gli alcamesi a scendere in piazza. “Siamo nel 2013 – tuonarono testualmente i grillini – e ancora la cittadinanza alcamese deve subire la costante umiliazione di non poter comprendere quali siano le dinamiche che non permettono al cittadino di avere acqua corrente e potabile ogni giorno. Cercheremo di scoprirlo insieme e serve tutto l’aiuto da parte di tutti”.  E anche oggi quelle dinamiche restano tali perché  si continua a raccontare  le stesse cronache senza alcun complottismo. Infatti partiti, movimenti, organizzazioni di categoria, associazioni dei consumatori stanno in silenzio.  Così da anni raccontiamo fatti oggettivi, che anche oggi,  sotto gli occhi di tutti. Intanto finalmente sono stati consegnati i lavori per riutilizzare l’acqua di Cannizzaro.