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martedì, Maggio 6, 2025
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Castellammare del Golfo-Riconosce l’auto del padre e insegue il ladro: arrestato pregiudicato

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Riconosce l’auto del padre appena rubata e si mette al suo inseguimento. Per il ladro fuga che finisce a Castellammare del Golfo dove viene bloccato e arrestato. A finire in manette Dario La Perna, pregiudicato di 31 anni, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza. A lui i poliziotti sono arrivati dopo che un uomo si è messo al suo inseguimento. Per caso ha incrociato all’altezza dell’autostrada l’auto che era stata appena rubata da La Perna: l’ha riconosciuta perché era di suo padre. Ha preso quindi il telefono per contattare il genitore che gli confermava che il mezzo gli era stato effettivamente appena rubato. Da qui è cominciato l’inseguimento sino alla via Leonardo Da Vinci, strada principale all’ingresso di Castellammare. L’inseguitore, non appena ha colto l’occasione, è sceso dall’auto bloccando per l’appunto il 31enne. Nel contempo ha allertato la polizia che in pochissimi istanti è giunta sul posto ricostruendo il furto. Dopo una serie di accertamenti La Perna è stato arrestato non solo per il furto dell’auto ma anche per ricettazione: all’interno del veicolo infatti gli agenti hanno trovato alcuni oggetti rubati, tra cui uno stereo completo di altoparlanti. Dopo la convalida dell’arresto La Perna è stato rimesso in libertà con la misura del divieto di dimora nei comuni di Alcamo e Castellammare del Golfo.

Partinico-Pino Maniaci sbugiardato, revocata cittadinanza onoraria

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Chissà cosa penseranno in giro per la Sicilia e per l’Italia di Pino Maniaci dopo la burrascosa indagine a suo carico con l’accusa di estorsione nei confronti di amministratori di Partinico e Borgetto in cambio di soldi e favori per la propria amante. Il rinvio a giudizio di ieri, stabilito dal tribunale di Palermo con prima udienza fissata per il prossimo 19 luglio, sicuramente può dare ulteriori indicazioni sulla vicenda che ha coinvolto il giornalista che ama definirsi “antimafia” ancora adesso nonostante attorno a lui ci siano più che ombre veri e propri nuvoloni. Intanto ci si può fare una prima idea su cosa in giro per l’Italia e per il mondo stia accadendo in seguito a quanto emerso da questa indagine della Procura di Palermo: infatti dopo che ‘Reporters sans frontières’, organizzazione non governativa che incorona i giornalisti più coraggiosi per le loro inchieste nel mondo, ha cancellato dalla graduatoria proprio Pino Maniaci, adesso anche il piccolo Comune di Altavilla Milicia si è mosso sostanzialmente nella stessa direzione. E’ stata infatti revocata la cittadinanza onoraria che sindaco e consiglio comunale avevano dato al giornalista di Telejato il 18 gennaio del 2016, prima ancora che scoppiasse il caso dell’indagine sul suo conto. la motivazione è stata riportata da un’apposita delibera di giunta: “A seguito di indagini in corso e prescindendo da qualunque valutazione circa eventuale responsabilità penale, di esclusiva competenza dell’Autorità giudiziaria, sono emerse alcune condotte del giornalista censurabili sul piano morale e di dubbia correttezza, di cui si ha evidenza nelle intercettazioni agli atti di indagine, divulgati dalla stampa, tali da far ritenere il predetto non meritevole dell’altissimo riconoscimento conferito”. Dunque una condanna morale nei confronti di Maniaci che a dirla tutta non fa una grinza. Al netto dei dubbi sull’indagine, che dovrà dipanare il tribunale e nessun’altro, restano però delle profondissime ombre attorno al factotum di Telejato. Restano di fondo gli atteggiamenti inqualificabili che sono tutt’altro che distintivi di chi crede nell’antimafia e nella legalità. Su questi argomenti, con astuzia, Pino Maniaci tende al silenzio facendo la voce grossa sulle misure di prevenzione del tribunale di Palermo (il cui sistema pagherà per le sue malefatte) nel tentativo chiaro di distogliere l’attenzione su altro. Perchè Maniaci non parla mai delle sue ingerenze al Comune di Partinico per alterare la graduatoria del servizio civico dove sono emersi dei brogli e, guarda caso, è risultata posizionata favorevolmente la sua amante? Perchè Maniaci non parla mai delle sue pressioni, confermate dagli stessi amministratori di Partinico e Borgetto, per ottenere soldi e favori? Per rendere l’idea di quanto fosse “ingombrante” la presenza del paladino dell’antimafia al Comune di Partinico dall’indagine è emerso persino che anche i dipendenti dell’ufficio di Gabinetto del primo cittadino erano letteralmente terrorizzati dal suo “potere mediatico”. Al punto che alcune dipendenti comunali sarebbero state persino minacciate telefonicamente dalla madre dell’amante di Maniaci e le stesse non avrebbero mai raccontato tale circostanza a Lo Biundo. In questo ufficio avrebbe lavorato in “nero”, per circa tre mesi, l’amante dello stesso giornalista nello svolgimento delle pulizie. Anche questa una pressione fatta da Maniaci all’amministrazione che ha avuto seguito.

Alcamo-Il movimento Abc rinnova il direttivo

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Il movimento ABC – Alcamo Bene Comune ha eletto nei giorni scorsi i nuovi componenti del Consiglio Direttivo, organo eletto ciclicamente e composto dagli stessi attivisti che liberamente si candidano e scelgono i propri rappresentanti. I membri del consiglio direttivo sono: il presidente Salvatore Maria Ruisi, il vicepresidente Marcella Cammarata, il segretario Lucia Amato, il tesoriere Fabio Pirrone, Alessandro Giglio, Vincenzo Pipitone, Claudio Cammarata, Salvo Senia, Paola Messina, Claudia Giuliana, Walter Siino, Fabio Settipani, Annamaria Sangiorgi, Eliana Romano, Lorenzo Misuraca 

«ABC – si legge in ina nota del Movimento – è un gruppo composto da cittadini comuni (liberi professionisti, agricoltori, insegnanti, artigiani, studenti, impiegati, imprenditori) e da molti giovani decisi a restare e lottare per la Sicilia che sognano.

Ad oggi, anche se per molti l’aula consiliare resta un luogo nascosto nei meandri del palazzo di città, l’opera di cambiamento di ABC continua e non si ferma, nemmeno ad un anno dalle ultime amministrative, che ci hanno visti mantenere, comunque, un consenso immutato, in quella parte di alcamesi che vedono in ABC il vero cambiamento per Alcamo ed una forza d’opposizione sempre sul pezzo e che sa cogliere con attenzione gli interessi reali dei cittadini».

Il presidente eletto, Salvatore Maria Ruisi, dichiara: «noi non ci fermiamo, l’esperienza acquisita in questi anni di attività rafforza il nostro impegno al servizio della città e la nostra volontà di proseguire l’opera civica per cui siamo stati scelti dai nostri concittadini».

Alcamo-Si arricchisce l’istituto “Allmayer”: nasce il liceo coreutico

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Sfumato lo scorso anno diventa realtà ad Alcamo il liceo Coreutico, indirizzo che è stato approvato all’interno dell’istituto “Vito Fazio Allmayer” dall’assessorato regionale alla Pubblica istruzione e che partirà da settembre prossimo. “Una grande notizia – commenta entusiasta il dirigente scolastico Vito Emilio Piccichè -. Da tre anni il nostro liceo lavorava con serietà e concretezza per regalare ad Alcamo un altro sogno. Desideriamo ringraziare tutti coloro che credono in noi. Una grande opportunità per Alcamo e per l’intero territorio”. Per il liceo alcamese nasce quindi un nuovo indirizzo e implementa così la sua offerta formativa, già ricca e recentemente arricchita anche dall’altro indirizzo “musicale”. L’istituto “Allmayer” si proietta quindi a rinforzare la sua crescita esponenziale che ha riscoperto un vero e proprio boom di consensi tra i ragazzi specie negli ultimi anni. Da considerare che in oltre mezzo secolo di vita questo istituto è passato dagli iniziali 250 iscritti agli attuali 850. L’idea di volere istituire l’indirizzo coreutico nasceva dall’esigenza, a detta dello stesso dirigente scolastico, di caratterizzare la scuola quale Polo Didattico dei Linguaggi, ampliando le prospettive a partire dagli indirizzi “storici”, quali il Liceo delle Scienze Umane, anche nella sua articolazione Economico-sociale, e il Liceo Linguistico, che recentemente si sono arricchiti per l’appunto del Liceo Musicale. Il sogno era appunto quello di dedicarsi e specializzarsi ancor di più, quale istituzione educativa e culturale, attenta agli aspetti espressivi e comunicativi dell’uomo nella sua umanità. Il coreutico è in pratica un indirizzo che va a completare quello musicale istituito tre anni fa. Si tratta di indirizzi che hanno visto la luce attraverso la riforma Gelmini, entrata a pieno regime nell’anno scolastico 2014/2015. Il Liceo Coreutico sulla base della riforma, è indirizzato all’apprendimento tecnico-pratico della musica e della danza e allo studio del loro ruolo nella storia e nella cultura. Il suo curriculum mira ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per acquisire, anche attraverso specifiche attività funzionali, la padronanza dei linguaggi musicali e coreutici sotto gli aspetti della composizione, interpretazione, esecuzione e rappresentazione, maturando la necessaria prospettiva culturale, storica, estetica, teorica e tecnica.

Alcamo-“Piccolo teatro”, stagione della prosa: in scena commedia brillante

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Commedia brillante, domani venerdì alle 21,15 al teatro Cielo d’Alcamo nell’ambito della 34^ rassegna della prosa e dello spettacolo, promossa dalla Cooperativa piccolo teatro. “Se ti sposo mi rovino” è il titolo della commedia, scritta e diretta da Marco Cavallaro.  Si tratta di un piece spensierata e piena di ritmo dove non mancano le battute e quindi le risate. La trama. Cosa succede ad un miliardario scapolo con il vizio delle donne se chiede a tutte di sposarlo? E se tutte piombano a casa sua con l’intento di organizzare le nozze, ma nessuna sa dell’esistenza dell’altra? Semplice: la sua vita è rovinata. Da qui una serie di girandole per non far incontrare le malcapitate e, soprattutto, per non convolare a giuste nozze. Il tutto coinvolgendo il povero maggiordomo Ugo, interpretato da Marco Cavallaro, in un turbinio di bugie e di porte che si aprono e si chiudono. Quattro le belle donne sul palcoscenico.  Quello di domani sera è il sesto appuntamento con la rassegna che si concluderà il 28 aprile con il cabaret: protagonisti Antonio Pandolfo, Tiziana Viartilotti, Gianni Nanfa e Giuseppe Giambrone. Appuntamento da non perdere anche  i prossimi 21, 22 e 23 aprile con la  rappresentazione “Oltre ogni limite” di William Mastrosimone per la regia di Franco Regina. Verrà trattato un tema di grandissima attualità: ovvero quello della violenza sulle donne con una colonna sonora con musiche originali.  La Cooperativa piccolo teatro opera ad  Alcamo da ben 41 anni e rappresenta  una risorsa da salvaguardare. Pertanto il Comune di Alcamo, nel momento in cui entrerà  in vigore il pagamento delle sale pubbliche per manifestazioni, deve tenere conto del curriculum e dell’attività del Piccolo teatro e di associazioni che operano da decenni in città. Anche perché le sale, per esempio il teatro Cielo, non vengono usate solo per le due ore di spettacolo, ma spesso anche per più di 24 ore per montare e smontare corografie e apparecchi musicali.  Non ci può essere alcun fiscalismo, ma la opportunità da parte del Comune di Alcamo  di venire incontro a realtà consolidate, che  lavorano anche coinvolgendo scuole e giovani.

Alcamo-Un’isola all’orizzonte, libro di Ernesto Di Lorenzo

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“Un’isola all’orizzonte”, ovvero bloc-notes siciliano. E’ il libro di Ernesto Di Lorenzo (nella foto), farmacista-editore, che sarà presentato domani venerdì  alle 17,30 al centro congressi Marconi di Alcamo. Interverranno Fausto Cannone, musicista, Sergio Cipolla, presidente Ciss  Palermo, Enzo Di Franco pittore, Anna Giordano, direttrice Riserva delle saline, Melo Minnella fotoreporter, Franco Russo, ex presidente Wwwf Sicilia e Mary Taylor Simeti scrittrice.  Nel libro sono raccolti tutta una serie di reportage curati da Ernesto Di Lorenzo per il Giornale di Sicilia, per la Repubblica e anche  per il Manifesto e il settimanale Avvenimenti. Grande appassionato di ciclismo ha raccontato tanto su questo sport. Di Lorenzo ha realizzato anche vari programmi televisivi. Nel 2009 ha creato una nuova sigla editoriale per affrontare temi relativi a tutti i sud del mondo, dei diritti umani e al dialogo interculturale. Ha così scoperto che pubblicare libri di altri autori gli piace quanto scrivere. Il libro si apre con il prologo su Italo Calvino e Cola Pesce e poi inizia in gran tour grandi firme da Guy de Maupassant a  Mario Soldati, Alberto Moravia Paolo Rumiz e così via. Appuntamento dunque al Marconi domani venerdì alle 17,30.

Calcio-L’Alba Alcamo difende il suo fortino, 0-0 contro la Parmonval

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Con i denti l’Alba Alcamo è riuscita a uscire indenne dall’insidiosissimo campo di Partanna Modello dei padroni di casa della Parmonval. Ne è venuto fuori uno 0-0 molto scialbo, valido per la gara di campionato non giocata domenica per impraticabilità del campo e recuperata dunque ieri, che tutto sommato rappresenta quella che è stata la gara, priva sostanzialmente di emozioni. Solo la Parmonval ha cercato di osare qualcosa di più, provando a sfruttare il fattore campo, ma onestamente è stato troppo poco per avere ragione sui bianconeri. Da loro canto i bianconeri ancora una volta si sono presentati decimati, senza le due punte di diamante Manfrè e Fina. Ne è nata una partita in cui l’Alcamo ha fatto le barricate, con l’intenzione di conservare il risultato e provando anche qualche timida sortita in contropiede. Punticino che fa sicuramente più comodo all’Alcamo rispetto che alla Parmonval che resta invischiata nella lotta per evitare i play-out, appena un punto sopra il Licata quando mancano due giornate alla fine. I bianconeri invece restano al sesto posto, ultimo utile per un piazzamento nei play-off, a quota 44 tenendo a debita distanza la Nissa che è a 4 lunghezze di distacco. Nelle parole della società palermitana l’amarezza per non essere riusciti a sfondare il muro alcamese. Ci crede ancora mister Chico nonostante le ultimi due terribili gare che aspettano l’Alcamo che dovrà affrontare dopo la sosta il Dattilo in casa e il Riviera Marmi fuori, rispettivamente quinta e quarta forza del girone.

Trapani-Turismo: viaggiatori stranieri -3, 4%, italiani +8,2%

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L’evoluzione dei flussi turistici, il passaggio dai distretti alle DMO, gli esempi positivi di reti e sinergie fra pubblico e privato: sono stati gli argomenti al centro dell’8°edizione di “Turisti per cosa” il convegno annuale sul movimento turistico in Provincia di Trapani che si è svolto nei giorni scorsi al Museo Pepoli di Trapani. All’iniziativa, organizzata da Trapani Welcome in collaborazione con il Distretto Turistico Sicilia Occidentale e la Pro loco “Trapani Centro”, hanno preso parte istituzioni, imprenditori, operatori del turismo ed esponenti politici locali. Il direttore del Polo Regionale di Trapani e Marsala per i Siti Culturali Luigi Biondo parlando del futuro dei luoghi culturali della provincia, ha sottolineato “facciamo un grande lavoro con criticità incredibili fra cui la mancanza di fondi e l’assenza di personale ma registro il coraggio di questo territorio, abbiamo recuperato e riaperto alcuni musei in provincia e abbiamo bellissimi progetti”. Ad introdurre i lavori Paolo Salerno di Trapani Welcome: “questa è l’ottava edizione di Turisti per cosa, impossibile dire che in otto anni le cose non siano cambiate – ha dichiarato Salerno -, ma resta il bisogno di fare rete, di analizzare i bisogni e le potenzialità reali del territorio”. L’analisi dei flussi turistici del 2016 riguardanti la provincia di Trapani ha messo in luce che il turismo lo scorso anno è cresciuto ma in maniera disomogenea. Secondo i dati raccolti dal settore statistica del Libero Consorzio dei Comuni, si è registrato un aumento dell’8,2% dei visitatori italiani (470.718 presenze nel 2016 a fronte di 434.996 presenze del 2015), mentre c’è stato un calo del 3,4% dei turisti stranieri (199.226 presenze nel 2016 a fronte di 206.193 presenze del 2015). Per quanto riguarda il movimento per tipologia ricettiva, resta ancora debole la presenza di alberghi a 5 stelle mentre sono importanti le presenze in alberghi a 4 e 3 stelle (rispettivamente il 47,4% e il 35,5% delle presenze registrate nel 2016). Molto ricca, invece, è l’offerta di b&b, case vacanze, campeggi, e residenze turistico-alberghiere che accolgono gran parte del restante flusso di viaggiatori. “L’aeroporto lavora nel territorio, con il territorio e per il territorio – ha detto il direttore generale di Airgest Giancarlo Guerrera – quindi l’affluenza è indissolubilmente legata alle politiche turistiche territoriali. Secondo gli ultimi dati il traffico di è circa di 1 milione e mezzo di passeggeri (quasi completamente legato al low cost) che genera circa 4.300 posti di lavoro per un Pil nel territorio superiore a 270 mln di euro l’anno. Oggi  – commenta Guerrera – l’aeroporto di Trapani lavora bene, si è costruito un set di risultati da 10 anni a questa parte che vanno tutti in questa direzione”. Per quanto riguarda la concorrenza con gli altri aeroporti si tratta di una cosa normalissima che subisce chiunque nel settore. Gli aeroporti di Trapani e Palermo insistono sullo stesso bacino di riferimento e non possiamo disconoscerlo perché lo ha deciso il mercato, questo il motivo per cui, ad esempio, Ryanair trasferisce con una certa leggerezza il volo Trapani-Torino a Palermo”.

Il passaggio – in corso da parte della Regione – dai distretti turistici alle DMO (Destination Management Organization ) è stato illustrato da Girolamo Barraco (Servizi Turistici Regionali): “i distretti turistici in Sicilia sono 25, quello che si vuol fare è partire da questi per giungere a 8 destinazioni turistiche tematiche (cultura, cibo, mare, isole minori, ecc) intese come esperienze da vivere, al di là dei confini territoriali”.

“Il Distretto Turistico Sicilia Occidentale – ha detto il presidente Giuseppe Pagoto – nasce dalla volontà di fare promozione ma anche coordinamento e mediazione nel territorio, dopo l’abolizione delle Province. Sostituire i distretti territoriali con delle DMO è deleterio perché credo che non si possano unire esperienze così diverse e distanti come ad esempio Taormina e Trapani sotto un unico percorso tematico. La scommessa dei prossimi mesi sarà di incrociare tutte le possibilità che ci sono, finanziamenti, risorse e opportunità consolidando anche i rapporti con il vettore low cost Ryanair”

Marcello Maltese della Fondazione ″Francesco La Grassa″ ha parlato invece dell’interessante progetto della candidatura dell’UCEE a capitale italiana della cultura che ha visto in rete privati enti e istituzioni del territorio per un progetto giunto fra i 10 finalisti giudicati dal MiBACT: “l’unione dei comuni elimoericini era – nel territorio- quella che rappresentava meglio il profilo del possibile candidato a capitale della cultura secondo le direttive del bando del Ministero. Era fondamentale essere tutti insieme per costruire una strategia comune, un lavoro di squadra mai realizzato prima. E questa è stata già una prima vittoria. Sono stati prodotti un dossier e un video, coinvolte le energie del territorio, il fatto che a gennaio ha vinto Palermo per un certo verso è stato secondario perché questo network ha continuato a funzionare, abbiamo finalmente capito che il lavoro di squadra può essere redditizio per portare avanti nuovi progetti”.

Alcamo-Torna dopo un decennio la via Crucis nella domenica delle palme

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Torna dopo un decennio la tradizione ad Alcamo della “Passione di Cristo”. La rappresentazione della Via Crucis che torna a rivivere in città per domenica prossima, domenica delle palme. Ad essere coinvolti un centinaio, tra attori principali e comparse, tutti amatori e rigorosamente in abiti d’epoca in parte messi a disposizione dalla parrocchia Sant’Anna e in parte realizzati ex novo da volontari. Ed ancora una volta ad Alcamo è stato il volontariato ad avere fatto la differenza: in cabina di regia la Pro Loco spalleggiata da un sostanzioso movimento di associazioni: Mivas, Softair, Arti in progress e “Felici e contenti” insieme anche a volontari che hanno partecipato alla scorsa edizione del carnevale in città realizzando i carri “Circus” e “’Ncapu riddu”. Questa sarà senza ombra di dubbio un’edizione sperimentale, dal momento che da tanti anni la rappresentazione della via Crucis non si realizza più ad Alcamo. Proprio la nostalgia di riprendere questa forte tradizione ha spinto la Pro Loco.

E’ da circa un mese che si prova quasi ogni nel capannone messo a disposizione dalla Mivas, sotto la regia di Michela Mascali, mentre a rappresentare Gesù sarà Gianni Pitò. Nonostante questa sperimentazione la “Passione di Cristo” promette un ritorno in grande stile anche per la sua organizzazione. A cominciare dal percorso, con partenza dalla chiesa di Sant’Anna Cappuccini e primo importante stazionamento in piazza Ciullo dove nei quattro palchi allestiti, con tanto di scenografia, andranno in scena i processi da Erode a Ponzio Pilato, la predicazione, l’Orto degli ulivi, la flagellazione e l’ultima cena. Il corteo si sposterà poi in corso VI Aprie dove sono in programma le tre cadute del Cristo con la croce, tappa finale come da rispolverata tradizione alla rotonda tra viale Italia e viale Europa con la crocefissione, la resurrezione e la Pentecoste. L’evento ha incassato il patrocinio gratuito del Comune di Alcamo e chiaramente nell’organizzazione ci si è dovuti scontrare con le difficoltà economiche e non solo.

Tutto comunque sarà curato nei minimi particolari: dalla fotografia, curata dallo studio fotografico Francesca Bosco, al video filmaker di Mauro Bosco. Imponente anche il piano di sicurezza che vedrà insieme forze dell’ordine, polizia municipale, protezione civile e la presenza di un’ambulanza. Per la Pro Loco l’inizio di un percorso che vuole riportare la rappresentazione della Passione di Cristo come punto di riferimento per Alcamo, come in passato.

Alcamo-Piano Paesaggistico e osservazioni, fissato incontro con i tecnici

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Si è tenuto , come previsto questa mattina l’incontro alla Regione con i sindaci del trapanese coinvolti nell’adozione del Piano Paesaggistico degli ambiti 2 e 3, per la discussione del Piano stesso. Per il comune di Alcamo, presenti presso la segreteria tecnica dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, il sindaco Domenico Surdi, l’assessore all’Urbanistica Fabio Butera, il segretario comunale, Vito Bonanno quale Dirigente della Direzione 1 “Sviluppo Economico e Territoriale” e il funzionario responsabile, Giuseppe Stabile.

Al termine dei lavori è stato reso noto che la Sovrintendenza ai Beni Culturali e l’Assessorato Regionale hanno dato la disponibilità ad ogni Comune della provincia di presentare, secondo un preciso calendario, le proprie osservazioni scritte in merito al Piano. Per il Comune di Alcamo la data prevista è lunedì 10 aprile alle ore 10.00.

Considerata l’importanza e la delicatezza del tema, l’Amministrazione ha deciso di indire per venerdì 7 aprile alle ore 18.00, presso il Collegio dei Gesuiti un incontro con i tecnici e portatori di interessi sul tema.

Il primo cittadino annuncia che lunedì si intende “portare all’attenzione della Regione gli errori e le criticità emerse di cui chiediamo un’immediata correzione, riservandoci – prosegue Surdi – in un seconda fase, di ripresentare tutte le osservazioni che mettono in discussione l’impostazione del Piano relativo al nostro territorio”.

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