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domenica, Giugno 8, 2025
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Castellammare Nicola Rizzo è il nuovo sindaco, testa a testa con Coppola

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Stesso nome, Nicolò meglio conosciuto come Nicola, e stessa estrazione politica, quella proveniente dalla Democrazia Cristiana poi confluita in PPI, Margherita e PD. Diversi cognome ed età. Nicola Rizzo, 57 anni, ingegnere ed insegnante, subentra a Nicola Coppola, sindaco uscente settantenne, nella carica di primo cittadino di Castellammare del Golfo. Un testa a testa emozionante fra i due, durante lo spoglio,  con Rizzo sempre in vantaggio fra i 40 e i 150 voti e con percentuali quasi sempre del 31% e del 28 per i due Nicola. Alla fine l’esponente e fondatore della lista Oltre, nata da un movimento che aveva ricevuto il sostegno di pezzi di diversi schieramenti, compresi Forza Italia e Diventerà Bellissima, nonché di alcuni perni del movimento Cambiamenti, è diventato sindaco della cittadina del Golfo con 2465 preferenze, duecento voti in più rispetto a quelli raccolti dalla sua lista per il consiglio comunale.

L’uscente Coppola, che aveva allestito un gruppo e una lista con tantissimo pezzi da 90 della politica castellammarese, si è invece fermato a 2336, 139 voti in meno del vincitore, raccogliendo 250 preferenze in meno rispetto a quelle conseguite dalla sua lista. Rispetto alle amministrative del 2013, Coppola perde circa 700 voti. In rapporto alle ultime comunali fa un passo indietro anche Cambiamenti che da 2336, quota raggiunta da Maria Tesè,  scende a 1931 del candidato sindaco Lo Porto. Anche quest’ultimo va meglio della lista per un centinaio di voti. Al quarto posto Laura Ancona, consigliere comunale uscente, che con il simbolo Idee Giuste raggiunge 1227 preferenze andando molto meglio del risultato complessivo dei suoi candidati consiglieri.

Risultato identico, fra lista per il consiglio e voti per il sindaco, quello per Francesco D’Angelo di Idea Sicilia, ultimo dei concorrenti alla poltrona di primo cittadino con 481 consensi raccolti. Il più votato per il consiglio comunale è stata una donna, Marilena Titola con 335 preferenze, poi Nino Mistretta con 316, entrambi della lista Castellammare 2.0, e quindi Carlo Navarra, di Cambiamenti ma non eletto, con 314 voti. Ecco i 16 eletti al consiglio comunale. Per la maggioranza Anna Corbo, Peppe Cruciata, Brigida Di Simone,Bernardo Stabile, Fabiana Napoli, Maria Tesè, Mario Di Filippi, Calogero Drago, Sebastiano Cusenza, Liliana Crociata. Resta fuori Giovanni Portuesi, primo dei non eletti. Per la minoranza vanno in consiglio Nicola Coppola quale secondo fra i candidati a sindaco, poi Marilena Titola, Nino Mistretta, GiovanniD’Aguanno, Lorena Di Gregorio e Antonio Mercadante, gl ultimi due ex assessori. Ex assessore anche il primo dei non eletti, Giuseppe Fausto. Flop invece per il vice-sindaco Salvo Bologna, penultimo fra i 16 candidati nella lista di Nicola Coppola, con soli 155 voti ottenuti.

Alcamo, esplode il caso-cimitero: indagine interna del Comune da terremoto

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Un’indagine interna al Comune rischia di far esplodere l’affare-cimitero. Secondo indiscrezioni sta per arrivare a conclusione un lavoro da vera e propria “inchiesta” che ha fatto venir fuori due clamorosi casi di irregolarità. Emerge una presunta attività abusiva per la realizzazione di alcuni “sepolcreti” (tombe di famiglia a 5 posti) e un torbido avviso pubblico con possibili interessi privati. A vario titolo per entrambi i casi sarebbero coinvolti 7 o 8 tra dirigenti e funzionari del Comune che in questa prima fase potrebbero rischiare provvedimenti disciplinari. Storie emerse in momenti distinti ma su cui da tempo aleggiavano pesanti ombre. In ordine di tempo il primo caso è quello del “misterioso” avviso pubblico con cui si mettevano a disposizione dei posti in uno dei cimiteri di Alcamo. Provvedimento molto atteso dal momento che in città si soffre da tempo di una cronica carenza di posti nei camposanto. Un avviso, stranamente a firma di un funzionario e non del dirigente, che aveva fatto discutere tanto che nell’arco di appena 48 ore venne ritirato. Cosa fosse accaduto, nel marzo del 2017, a tutti apparve poco chiaro. Ora vengono a galla situazioni davvero imbarazzanti. Oltre all’avviso in sè, apparso senza criteri ben stabiliti, si scopre che il giorno in cui apparve l’avviso l’ufficio Protocollo, come d’incanto, abbia avviato le sue attività addirittura tre quarti d’ora prima della sua apertura al pubblico. Vicenda su cui ci sono state segnalazioni di cittadini imbufaliti al responsabile anticorruzione, Vito Bonanno, che pare abbia avviato una vera e propria indagine con tanto di audizioni e acquisizioni di documenti. Il registro elettronico del Comune non mentirebbe: i primi protocolli per le richieste di posti sarebbero pervenute addirittura alle 7,45, quando di fatto l’ufficio dovrebbe aprire al pubblico solo alle 8,30. Appare oltretutto impossibile che qualcuno potesse sapere dell’avviso ancor prima dell’apertura degli uffici. Che dietro ci fosse qualcosa di anomalo lo si era capito sin da subito: persino l’assessore all’epoca in carica con delega ai Servizi cimiteriali, Roberto Russo, sollevò il caso. Di quell’avviso non sapeva nulla e chiese spiegazioni per via di una serie di carenze d’informazione: non vi era specificato il numero di posti disponibili, il termine di presentazione delle domande e tanti altri criteri indispensabili per un provvedimento simile. La seconda presunta irregolarità degli uffici nella gestione dei cimiteri è quella emersa invece sulla realizzazione di 5 cappelle fuori terra al cimitero SS.Crocifisso. Storia saltata fuori nel corso del consiglio comunale del febbraio scorso quando venne approvata la variante al piano cimiteriale ma su cui ci furono i rilievi mossi dai consiglieri comunale Francesco Dara e Gino Pitò. Quest’ultimo lamentò che in consiglio venne integrato l’atto con una planimetria che mai era approdata in commissione consiliare, per questo si rifiutò di votare favorevolmente. Planimetria di non poco conto dal momento che al camposanto spuntarono 5 cappelle fuori terra, realizzate con regolare concessione degli uffici, quando invece pare che non fosse possibile perchè consentite solo interrate. Dara parlò addirittura di consiglio chiamato ad approvare nei fatti una “sanatoria”. In quell’occasione ai lavori consiliari era assente il segretario generale Bonanno che però venne informato da alcuni esponenti dell’assise i quali sollecitarono approfondimenti. Spiegazioni che furono chieste agli uffici la cui risposta arrivò dalla dirigente Anna Parrino e dall’istruttore direttivo tecnico Aldo Pameri: “Per ovvie motivazioni tecniche – fu risposto – questi sepolcreti possono essere costruiti in elevazione stante che risulta impensabile poterne prevedere la realizzazione in interrato per le ridotte dimensioni dell’area”.

Automobilismo Auto storiche, si conclude ad Alcamo il Giro di Sicilia

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Per i tanti appassionati alcamesi la possibilità di ammirare auto che hanno fatto la storia sia delle industrie che del costume. Per i giovani l’occasione di vedere vecchie, ma sempre giovani, vetture che hanno calcato le strade del mondo. E l’occasione si presenta agli alcamesi domani mattina quando in piazza Ciullo si concluderà la 28esima edizione del Giro di Sicilia per auto storiche. Organizzato dal Veteran Car Club Panormus di Palermo. Circa 200 gli equipaggi iscritti e già qualcuno si è ritirato, che giovedì sera sono partiti da piazza Verdi davanti al teatro Massimo di Palermo per effettuare quattro tappe per le strade siciliane. Occasione che va oltre allo sport poiché il Giro promuove la Sicilia e quindi il turismo. Buona la rappresentanza di equipaggi alcamesi, che fanno parte della scuderia del Castello. Si tratta di Felice Messina e Marianna Guinci su Giulia spider del 1959.  Gaspare Bianco e Emanuela Scuto Volkswagen Karman Ghia del 1960. Giuseppe e Alessandro Guarna su Triumph del 1960. Andrea Piscitello e Liborio La Monica su Jaguar  E-Tipe4.2 del 1969.  Vincenzo e Francesco Pirrone su Porshe 911 C del 1980. Antonio e Marco Ancona su Ritmo Abarth  del 1982.  Ignazio Vicari ed Enzo Spica  Alfa Romeo 4C del 2014. Assenza forzata per la coppia Spedale-Spedale il cui gioiellino ovvero un’Alfa Romeo spider del 1973, pienamente efficiente si è liquefatta, assieme ad altre antiche vetture nel rogo scoppiato in un’autofficina.  I concorrenti provengono anche dall’Olanda, Belgio,  Francia e naturalmente Italia.  Tra le auto più antiche  una Ford Model 7 sport  del 1912. In gara numerose le auto immatricolate prima degli anni cinquanta. La tappa finale domani domenica ad Alcamo. Le auto domani mattina patiranno da Marsala per attraversare Marsala, Salina Grande, Erice, Castellammare, Alcamo e poi il trasferimento a Mondello. La tappa di Alcamo grazie alla Scuderia del Castello. Le auto arriveranno a Porta Trapani quindi imboccheranno il Corso VI Aprile per arrivare in Piazza Ciullo dove per l’occasione sono stati promossi alcuni eventi. Sarà premiata l’auto ritenuta  più elegante.

Alcamo Marina. Servizio bagnini, lunedì la gara d’appalto

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Sono due le associazioni che hanno presentato al Comune di Alcamo la manifestazione di interesse per aggiudicarsi il servizio dei bagnini lungo i sette chilometri di spiaggia di Alcamo Marina. Si tratta della Società nazionale di salvamento sezione di Alcamo e del Corpo volontari vigili del fuoco in pensione sezione di Marsala. Le buste saranno aperte lunedì mattina ed il Comune ha impegnato per 60 giorni effettivi di servizio la somma di 56 mila euro.  La Società salvamento di Alcamo gestisce il servizio da circa 15 anni dimostrando sempre competenze e professionalità che ha consentito ai suoi esperti bagnini di salvare centinaia di persone che rischiavano di annegare. Un lavoro da giovani e non adatto certamente alla terza età. Se tutto procede secondo programma il servizio entrerà in funzione nei primi giorni del mese di luglio. Durerà sessanta giorni con vigilanza in sei postazioni, più la disponibilità di gommone e altro per garantire il soccorso, fatto bene negli anni dalla sezione di Alcamo di salvamento tanto che il suo impiego viene chiesto anche da Comuni vicini come Balestrate e Castellammare. A Balestrate la gara d’appalto è stata fissata per il prossimo 19 giugno. Da decidere invece a Castellammare. E nella spiaggia di Castellammare lo scorso anno la società di salvamento di Alcamo ha fatto fare il bagno ai disabili per un totale di 140 interventi. I disabili trasportati su una sedie speciale hanno potuto godere di un bagno a mare grazie al personale della sezione alcamese di salvamento.

Palermo. Calcio e solidarietà

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L’ Adelkam promuove  convegno all’Assemblea regionale

Una riflessione della serie “nessuno è profeta in patria” si impone perché riflette quanto siano apprezzate società e associazioni fuori da Alcamo, mentre nelle stanze dei Palazzi locali magari vengono guardate con distacco. E parlando di società e associazioni nel bilancio di previsione, approvato dalla giunta, non figura alcuna somma. Nessun contributo. Ma veniamo alla notizia. La scuola calcio Costa Gaia Adelkam di Alcamo ha promosso un’iniziativa accolta dall’Assemblea regionale che ha concesso il patrocinio gratuito. Insomma tutte le spese sono a carico dell’Adelkam che ha organizzato per il giorno sette luglio alle 10,30 il convegno “Un gesto d’amore”. Il convegno si terrà a Palermo presso la sala Piersanti Matterella al Palazzo dei Normanni alla presenza di tante personalità, ma soprattutto della nazionale italiana di calcio Trapiantati. Sarà un’importante occasione per parlare della donazione degli organi aiutando con tale gesto la ripresa dell’attività delle persone e  in particolar modo la ripresa sportiva di coloro i quali si sottopongono ad un trapianto. Hanno assicurato la  loro presenza le cariche istituzionali politiche dell’Assemblea regionale, del mondo sportivo, della Figc, del Coni della Medicina e altri. La sera del sette luglio sarà disputata la partita di calcio tra la nazionale trapiantati e una rappresentanza di deputati regionali, sindaci e consiglieri comunali. La partita sarà disputata presso lo stadio “Pasqualino” della scuola calcio Ciaramitaro di Carini. Per tale evento si  sta fattivamente impegnando Gianni Tinervia, che collabora da anni  con l’Adelkam Alcamo. E la stessa Adelkam  si appresta a rappresentare la Sicilia alle finali nazionali del torneo “Sei bravo a scuola calcio”, organizzato dalla Figc. Le finali sono in programma i prossimi 16 e 17 luglio a Coverciano, dove solitamente si allena la nazionale italiana di calcio. In campo scenderanno i 2007 allenati da Filippo Castellano.   L’Adelkam Alcamo è praticamente operativa tutti i mesi dell’anno su tanti fronti: da quello calcistico a quello didattico-educativo per i ragazzi e nel campo della solidarietà.  La società diretta da Gaetano Lo Monaco e conosciuta e apprezzata in Italia e all’estero.

Alcamo, isola pedonale: Tar respinge ricorso annullamento

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Il Tar respinge il ricorso di commercianti e associazione “centro storico” che chiedevano l’annullamento dell’isola pedonale. I giudici hanno evidenziato che è legittima la procedura adottata dall’allora commissario straordinario del Comune Giovanni Arnone nel marzo del 2016. resta quindi off limits alle auto il corso VI Aprile dall’intersezione di piazza Bagolino sino a piazza Ciullo.

Diversi i motivi che avevano portato i commercianti, difesi dall’avvocato Giovanni Finazzo, a chiedere l’annullamento della chiusura dopo che già la sospensiva era stata negata. Quelli principali erano comunque due:  uno era quello addirittura di “eccesso di potere” imputato ad Arnone con addirittura vizi di forma legati ad una presunta “falsa applicazione del codice della strada”; l’altra era legata ad una “violazione del protocollo d’intesa” tra il Comune ed i commercianti.

Nel primo caso i giudici, presidente Maria Cristina Quiligotti ed estensore Nicola Maisano, hanno sostenuto che tali provvedimenti “rientrano nella competenza del commissario”, nel secondo invece si sottolinea che il “protocollo è un accordo politico…privo di valore giuridico rilevante”. In particolare sul protocollo, che era stato sottoscritto tra l’allora sindaco Sebastiano Bonventre e la stessa associazione, si era convenuto di intraprendere un percorso volto a garantire il recupero di corso VI Aprile e che qualsiasi iniziativa sarebbe stata preceduta dal confronto con i commercianti.

La decisione che venne presa dal commissario, che subentrò poco dopo al sindaco Bonventre, non fu concertata. Era stato forte l’attacco da parte dei commercianti e della stessa associazione che parlarono all’epoca addirittura di “un’arroganza amministrativa del commissario che, a soli due mesi dal suo insediamento, ha disposto senza alcun preavviso la chiusura totale del corso stretto, provocando la sua desertificazione commerciale”.

Non ha retto nemmeno il tentativo di far rivedere gli orari consentiti di carico e scarico merci per le attività commerciali: restano quindi validi gli orari tutt’ora vigenti, dalle 6 alle 8 e dalle 14 alle 16. Anche in questo caso il tribunale amministrativo ha parlato di provvedimento legittimo perchè “a discrezionalità dell’amministrazione”. I giudici hanno condannato i ricorrenti al pagamento di circa 2 mila euro di spese legali.

Alcamo, ospedale a corto di ambulanze: l’Asp tenta di correre ai ripari, “accordo” con il 118

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In difficoltà l’ospedale “San Vito e Santo Spirito” di Alcamo rimasto a corto di ambulanze. Delle uniche due a disposizione una si è guastata e non è riparabile, l’altra invece ha già percorso molti chilometri ed è comunque poco affidabile. Proprio per questo l’Asp di Trapani ha deciso, limitatamente anche alle risorse disponibili, di intervenire. Due nuove ambulanze saranno acquistate entro fine anno per metterle a disposizione del nosocomio cittadino: una arriverà nell’arco di qualche settimana, l’altra entro il 2018.

Nel frattempo però bisognerà stringere i denti e in quest’ottica infatti si collaborerà con le postazioni del 118 per prendere in “prestito” un’ambulanza in caso di necessità. “Le ambulanze di Alcamo – ammettono dal dipartimento Emergenza urgenza dell’Asp trapanese – sono vecchie e con molti chilometri percorsi. La situazione è simile anche per gli altri presidi ospedalieri per cui non è possibile spostare mezzi da altri ospedali per metterli a disposizione del nosocomio alcamese. In caso di estrema necessità e urgenza è possibile coinvolgere il 118”.

In attesa per l’appunto che arrivi la prima ambulanza si supplirà nelle more con il servizio del 118, la cui postazione si trova nei pressi della piazza Padre Pio da Petralcina, a qualche centinaio di metri di distanza in linea d’aria dall’ospedale. Nei casi di emergenza che eventualmente si verificheranno in questi giorni il pronto soccorso contatterà la centrale del 118 per comunicare la mancanza di ambulanza, a sua volta gli operatori forniranno il mezzo mentre l’ospedale metterà il proprio medico e l’infermiere.

Feroce lite fra cani: dopo l’aggressione al bimbo, un alano uccide l’altro

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Sono scattati i dieci giorni di osservazione previsti dalla legge in caso di morsicatura di cani alle persone. Il responsabile del servizio veterinario dell’ASP, il dott. Vincenzo Vilardi, ha però trovato una macabra novità nel giardino della villa, in contrada Sasi ad Alcamo, all’interno del quale, venerdì scorso, una coppia di alani maschi ha aggredito e ferito gravemente F.G, un bambino di 8 anni che stava giocando con un amichetto coetaneo e “padroncino” dei due cani.

Proprio l’aggressione di alcuni giorni fa, secondo il veterinario, avrebbe incrinato gli equilibri e il potere interni ai rapporto fra i due animali. Qualcosa si sarebbe rotto e, nel corso di una furibonda lite, un alano è stato ucciso dall’altro. La carcassa dell’animale è stata inoltrata all’istituto zooprofilattico di Palermo per stabilire eventuali sintomi di rabbia, malattia comunque debellata, in sicilia, da alcuni decenni.

L’altro alano, uno splendido esemplare nero di due anni, è rimasto nel giardino della villetta della zona artigianale alcamese ed è stato posto osservazione. Vilardi andrà a vederlo e monitorarlo quasi quotidianamente mentre i proprietari non potranno somministrargli, per dieci giorni, alcun farmaco. Anche in questo caso, per legge, si deve appurare l’eventuale presenza della rabbia e quindi di un aggravamento dell’aggressività e della tranquillità mentale del cane.

Intanto il piccolo Filippo, che dovrà rimanere a lungo all’Ospedale dei Bambini di Palermo, comincia a riprendersi e pian pianino riesce a mostrare piccoli progressi nella mobilità degli arti i cui muscoli erano stato lacerati dai denti dei due alani. Lo staff medico del nosocomio ha già programmato la cadenza dei vari interventi di chirurgia plastica necessari ad alleviare i segni dei morsi e dei susseguenti oltre 200 punti di sutura.

Una vicenda, quella di venerdì scorso, che ha sconvolto la cittadinanza alcamese e che ha fatto aprire il dibattito sui grossi cani e sulla loro pericolosità. L’alano, però, rappresenta una razza non ritenuta aggressiva e pericolosa dall’apposito elenco aggiornato costantemente dal ministero. “Sono cani – ha detto il responsabile dell’ufficio veterinario ASP, Vincenzo Vilardi – molto affettuosi e anche parecchio protettivi”. Forse proprio questa indole protettiva ha fatto commettere il pesantissimo errore di valutazione  e scatenato la reazione: un gesto allegro di gioco sarebbe stato interpretato, infatti, come un tentativo del piccolo Filippo di aggredire l’amichetto, padroncino dei due alani.

 

Alcamo, consiglio contro dirigenti-lumaca: ok anche a costruzione di case-vacanza (VIDEO)

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Più velocità da parte della dirigenza nel rilasciare i pareri di regolarità e nascita di un nuovo insediamento turistico. Ieri sera il consiglio comunale di Alcamo ha dato vita a due distinti provvedimenti votando all’unanimità maggioranza e opposizione su entrambi i fronti. Il primo atto esaminato è stato quello della modifica al vigente regolamento del sistema di controlli interni, approvato con delibera consiliare nel febbraio dello scorso anno.

A chiedere un’integrazione al testo è stata la I commissione consiliare che ha portato in aula la proposta di modifica. In buona sostanza si inserisce un termine perentorio di 10 giorni per il rilascio da parte dei dirigenti delle Direzioni dei pareri di regolarità tecnica e contabile per gli atti di giunta e consiglio. In questo modo si vogliono ridurre, o almeno si spera, i tempi con velocizzazione dei vari atti per la trattazione in consiglio comunale. E’ stato applicato il criterio dello stesso termine che è contemplato nel regolamento del civico consesso che è previsto per rendere il parere da parte delle commissioni consiliari competenti.

Via libera del consiglio poi anche all’approvazione di un piano di lottizzazione convenzionata proposto dalla società “Arduino & C.” per la realizzazione di case vacanza, che si estende su una superficie di circa 400 metri quadrati, in contrada Bosco d’Alcamo, area che si trova tra centro abitato e Alcamo marina in zona nord-ovest. Si era in presenza di un cosiddetto “piano di lottizzazione chiuso”: in pratica le aree non vengono cedute e la concessione edilizia viene rilasciata in corpo unico per insediamenti turistici.

Il piano di lottizzazione è stato approvato all’unanimità ma con degli emendamenti: i lottizzanti si obbligano a versare al Comune il contributo di costruzione all’atto del rilascio del permesso di costruzione, in più il permesso conterrà delle prescrizioni e in particolare quello che non si potrà mai modificare la destinazione d’uso dell’immobile anche in futuro.

GUARDA GLI INTERVENTI IN CONSIGLIO

 

Alcamo. Istituto Allmayer Vertice in prefettura ma trasferimento a Calatafimi alle porte

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L’anno scolastico ormai è agli sgoccioli. Ma al liceo “Vito Fazio Allmayer” di Alcamo cresce la preoccupazione per un futuro che appare incerto in un istituto cresciuto negli anni grazie alla varietà dell’offerta formativa, portata avanti da dirigente Vito Emilio Piccichè. Sul Liceo pende come una spada di Damocle il provvedimento adottato un anno fa dall’ex Provincia regionale di Trapani, che prevede il trasferimento di ben 700 alunni,  su una popolazione di 902 unità,  in un edificio di contrada Sasi di Calatafimi Segesta allo scopo di sgravare l’Ente dal pagamento di un canone di locazione dell’immobile del viale Europa di circa 200 mila euro l’anno. Il trasferimento decreterebbe l’inizio del tramonto di una scuola dove funziona il liceo musicale, scienze umane, linguistico, economico sociale e della danza. Nonostante l’incertezza l’Allmayer ha mantenuto il trend delle iscrizioni, scadute lo scorso febbraio. Ciò dimostra la fiducia di studenti e famiglie residenti anche nei comuni vicini: Castellammare, Partinico, Balestrate, Terrasini etc. Per cercare di scongiurare il trasferimento è sceso in campo anche il prefetto Darco Pellos  che per martedì 12 giugno alle 10 ha convocato una riunione a Trapani invitando gli assessori regionali all’Istruzione ed Enti Locali, il Provveditore agli studi il commissario della Provincia e il preside Piccichè. Il vertice alla Prefettura sarà preceduto,  sabato prossimo alle 20,30 all’Arena delle Rose di Castellammare, dal concerto di fine anno in collaborazione col Comune di tale città e il Kiwanis club. Concerto che sarà tenuto dall’orchestra sinfonica e dal coro polifonico dell’Allmayer, diretto dal pluricampione mondiale di fisarmonica Pietro Adragna e dal maestro del coro Monica Prosak. Per l’occasione sarà presentato anche il libro “Sapori di vita” che contiene ricette e poesie dei detenuti di Sciacca, Agrigento e Bollate (Milano).  Durante  il concerto sarà espressa solidarietà all’Allmayer per evitare il trasferimento.  Sul problema del trasferimento di recente la Provincia ha comunicato” che in atto è impossibilitato a dare delle certezze e nonostante le ripetute sollecitazioni dalla Regione non ha avuto risposte per conoscere l’effettiva entità del contributo assegnato a seguito degli impegni assunti con delibera di giunta regionale n.441 del 29 settembre scorso”.  “Pertanto – prosegue la nota della Provincia, se la Regione siciliana non dovesse elaborare, nel più breve tempo possibile, una proposta di definizione della questione, non vede alternative al trasferimento dell’Allmayer a Calatafimi-Segesta”. Ciò significherebbe lo smembramento e il lento declino di quella che è oggi un’eccellenza nel panorama nazionale degli istituti scolastici  per le attività didattiche che porta avanti da diversi anni. Un paio di mesi fa l’incontro ad Alcamo con l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla. Ma fino ad oggi alle promesse non sono seguiti fatti concreti così come i tanti vertici e consiglio comunale aperto ad Alcamo.  Dagli Enti nessuno aiuto fino ad oggi ma solo proclami e promesse. Ora all’Allmayer sperano nell’intervento del Prefetto.

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