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venerdì, Giugno 13, 2025
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Alcamo-Il 4 novembre “Finestra verso la Romania”, festa per l’integrazione

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“Finestra verso la Romania”. E’ il titolo delle terza edizione della manifestazione in programma ad Alcamo il prossimo 4 novembre presso il teatro Cielo. L’evento del 2018 assume un particolare significato poiché coincide col Centenario della Grande Unione romena  per preservare e promuovere lo spirito patriottico. Organizzato e prodotto ad Alcamo, con in prima persona Elena Ciobanu,  questo evento vuole riunire sotto l’egida dello spettacolo la comunità romena e la comunità italiana e vuole promuovere l’integrazione sociale. In Sicilia la comunità romena supera i 65 mila residenti. Ad Alcamo sono circa 5 mila. “Siamo e vogliamo essere – dice Elena Ciobanu, presidente dell’ associazione Decebal&Triain – parte integrante nelle città in cui viviamo e vogliamo dare il nostro contributo alla vita sociale e culturale”. Per la manifestazione del 4 novembre il concerto di artisti romeni: Sofia Vicoveanca e il gruppo “Nemoritorii”. I cantanti che si esibiranno sono tra i più famosi della Romania, amati dal pubblico.  L’attività dell’associazione di volontariato “Decebal&Traian” della quale è vice presidente Gabriela Andor, ha dimostrato già in diverse occasioni “che il superamento della diffidenza e del razzismo- è scritto in una nota- senza ombra di dubbio sintomi di ignoranza, passi attraverso un processo di reciproca conoscenza e sensibilizzazione nei confronti della culture diverse dalla propria”.  Prevista anche la collocazione di stand in piazza Castello con esposizione di costumi romeni e preparazione di cibo. Ad Alcamo il 4 novembre, per come è accaduto nelle due precedenti edizioni, saranno presenti autorità romeni provenienti da tutta Italia.

Alcamo, niente soldi all’Asp per visite fiscali ai dipendenti comunali: fuori un “buco” da 300 mila euro

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Una “sorpresa” amara da 300 mila euro per il Comune di Alcamo. E’ questa la cifra scoperta dalla Direzione 2 “Affari generali e Risorse umane” in una recente ricognizione dei debiti a carico dell’ente. Soldi che sarebbero il frutto di ben 8 anni di mancato pagamento da parte del Comune all’Asp di Trapani per l’effettuazione delle visite mediche obbligatorie al personale in servizio. Una vicenda i cui contorni si devono ancora del tutto chiarire, specie sul fronte delle possibili responsabilità di funzionari o dirigenti del Comune, ma su un aspetto il sindaco Domenico Surdi pare non abbia dubbi: “Questa cifra è sicuramente da pagare – sottolinea – perché dovuta. Faremo una verifica per quantificare le somme da liquidare. Non sappiamo ancora se ciò comporterà dei debiti fuori bilancio, se così fosse faremo le dovute segnalazioni alla Corte dei conti”. Un “contenzioso” che avrebbe avuto inizio nel 2010, quando l’Asp scrive al Comune per chiedere il pagamento delle visite mediche effettuate ai dipendenti. Il segretario generale del Comune dell’epoca, Cristofaro Ricupati, si pronunciò in merito sostenendo che le visite fiscali sul personale dipendente delle pubbliche amministrazioni rientrano tra i compiti istituzionali del servizio sanitario nazionale e che i relativi oneri erano a carico delle aziende sanitarie. Orientamento che si basava oltretutto su un ben preciso decreto legislativo che però venne superato da una sentenza della Corte costituzionale che al contrario sostenne che le visite non rientravano tra i Lea, i livelli di assistenza essenziali. Ergo, i Comuni dovevano pagare le Asp del territorio. Ne nacque addirittura un contenzioso a livello nazionale che venne appianato solo dopo la decisione dello Stato di ripartire ai Comuni i costi relativi alle spese per le visite mediche dei dipendenti. Soldi che quindi il Comune di Alcamo ha regolarmente incassato, attraverso i trasferimenti, ma che non impegnò sicuramente per pagare questo servizio. Su tale questione il dirigente ad interim della Direzione 2 del Comune, Vito Bonanno, non si esprime: “No comment, stiamo ancora verificando”. Di poche parole anche il segretario generale dell’epoca chiamato in ballo: “Non voglio replicare – rilancia Ricupati -, dico solo che ho fatto esclusivamente gli interessi del Comune”.  Cosa accadrà adesso sarà tutto da verificare e boatos sostengono che dal Comune è già pronta la lettera per informare di quanto accaduto ai magistrati contabili. Di sicuro in ballo non ci sarà solo il nome di Ricupati: sarà da chiarire cosa in questi anni è stato fatto in merito dai dirigenti del Personale e delle Finanze che evidentemente sapevano di questa controversia. Anche perché l’Asp, nonostante il primo diniego del Comune di Alcamo, ha continuato regolarmente a fatturare queste spese per le visite mediche per il personale del municipio. “Voglio anzitutto evidenziare che non ci sarà alcun buco in bilancio – replica il primo cittadino –, si sta verificando il recupero dello stanziamento nella manovra finanziaria. Che fine hanno fatto quei soldi che lo Stato stanziava al Comune per coprire queste spese sanitarie? Non lo posso sapere ma ciò che è certo è che non erano soldi con destinazione vincolata. Resta comunque a mio avviso grave quanto accaduto”.

Alcamo. Operazione Freezer, presentano appello i quattro condannati

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La scadenza per presentare appello alla sentenza di primo grado scadeva giovedì della scorsa settimana. Gli avvocati dei quattro alcamesi, condannati, nel marzo scorso per l’operazione antimafia “Freezer”, hanno rispettato la scadenza e presentato appello. Ora la Corte d’Assise di Palermo dovrà fissare la data di inizio del nuovo processo. In primo grado pene per complessivi 21 anni di reclusione vennero inflitti dal gup della Dda di Palermo a quattro dei cinque imputati, uno venne assolto. Erano stati arrestati nel febbraio 2016 nell’operazione antimafia “Freezer”, che interessò i territori di Alcamo e Castellammare del Golfo.  Tre degli imputati sono stati scagionati dall’accusa di estorsione e condannati solo per l’associazione mafiosa. La pena più alta venne inflitta dal gup  Filippo Lo Presti ad Ignazio Melodia, condannato a 6 anni e 4 mesi per mafia ed estorsioni. I pubblici ministeri Carlo Manzella e Maurizio Agnello, avevano chiesto la condanna a 14 anni. Il solo ad essere stato assolto fu Salvatore Giacalone, detto “u professuri”. La richiesta di pena era stata di dieci anni. Tutti e cinque sono stati processati col rito abbreviato. Gli altri tre imputati vennero condannati per mafia e prosciolti dall’accusa di estorsione. Si tratta di Filippo Cracchiolo, difeso dagli avvocati Saro Lauria e Roberto Tricoli. Dovrà scontare 4 anni e otto mesi. La richiesta era stata di otto anni. Secondo l’avvocato Saro Lauria Cracchiolo non sapeva il contenuto delle conversazioni fatte all’interno del frigorifero del suo negozio di frutta e verdura. Solo per mafia venne condannato il camionista incensurato Giuseppe Di Giovanni, difeso dall’avvocato Claudio Gallina Montana. Pena inflitta 4 anni e otto mesi. La richiesta per Di Giovanni era stata di dieci anni. Sei anni vennero comminati ad Antonino Stella, originario di Marsala, ma residente ad Alcamo. La richiesta dei pm era stata di otto anni. Il gup ha stabilito il riconoscimento del pagamento dei danni a favore delle parti civili, tra le quali i comuni di Alcamo e Castellammare. Ora in appello i difensori cercheranno di ribaltare la sentenza di primo grado. E’ in corso, invece al tribunale di Trapani il processo col rito ordinario per il castellammarese Vito Turriciano, in carcere per una condanna a 12 anni per l’operazione “Cemento del Golfo” e per altri cinque imputati a piede libero.

Monte Erice Sei alcamesi in gara, tre i vincitori di classe

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Una esaltante 60^ Monte Erice, ha offerto grande spettacolo ed agonismo. La gara organizzata dall’Automobile Club Trapani, round numero 10 del Campionato Italiano Velocità Montagna ha incoronato il neo vincitore del Campionato Europeo Christian Merli su Osella. Secondo posto per il catanese Domenico Cubeda su Osella che si è avvicinato al vertice fino a 3”80. Omar Magliona il sardo della CST Sport su Norma terzo assoluto in gara. Christian Merli, nuovo leader di CIVM, con la prototipo monoposto ufficiale.  A ridosso del podio i padroni di casa Francesco e Vincenzo Conticelli, autori di tempi assolutamente simili. Francesco su Osella PA 2000 sul finale di gara 1 ha accusato un problema al motore poi prontamente risolto, ma ha ugualmente realizzato una ottima prestazione, mentre papà Vincenzo sulla muscolosa Osella PA 30 Zytek è stato molto aggressivo e determinato. Sono stati sei gli alcamesi in gara e una menzione particolare va a Francesco Adragna, al debutto con la Radical Suzuki ha vinto nella sua classe e si è classificato 22esimo assoluto. Primo di classe  anche Daniele Amato, categoria Produzione evoluta, a bordo di una Clio Willimans. Primo della sula classe anche Salvatore Spinelli che ha corso con la sua Alfa Romeo Sz del 1960. Un’auto che desta curiosità ed ammirazione in qualsiasi gara si presenti. Bene anche Gaspare Rizzo, Produzione di serie, al volante di una Ford Cosworth.

Alcamo, l’ultimo saluto a Davide Artale tra lacrime e applausi

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Chiesa Madre gremita e tanti applausi commossi. Così Alcamo, e non solo, ha dato il suo ultimo saluto a Davide Artale, 27 anni, team manager del Siracusa calcio, morto 6 giorni fa in seguito ad un incidente stradale in territorio aruteso la cui dinamica è ancora tutta da chiarire. In tanti, soprattutto i suoi amici, hanno voluto rendergli omaggio per dirgli per l’ultima volta “ciao”. A presiedere la celebrazione don Enzo Santoro della parrocchia del Sacro Cuore, dove appartiene territorialmente la famiglia di Davide. Per tre volte il sacerdote, enormemente commosso, si è dovuto fermare durante la messa. Sul feretro, al centro della navata principale della chiesa, le maglie del Troina e del Siracusa, le due società che hanno avuto Davide come dirigente nelle ultime due stagioni. Ad essere stata ricordata la figura del ragazzo, ben voluto da tutti. I colleghi dirigenti della società di calcio lo hanno definito un perfezionista, una grande professionista nonostante la giovane età, oltre che leader silenzioso: “Davide – racconta l’altro team manager del Siracusa, Nicola Santangelo – era una persona per noi di estrema fiducia, lui era un leader silenzioso. Non si intrometteva mai ma quando si chiedeva di lui c’era sempre”. Un incidente che ha scosso tutto che si è verificato 6 giorni fa sulla provinciale 12 Cassibile-Floridia. Ad indagare i carabinieri mentre la Procura  ha aperto un’indagine per provare a chiarire meglio quanto accaduto. Il 27enne era in auto con un tesserato del Siracusa, il portiere di 20 anni Maurice Gomis. L’autopsia effettuata sul giovane ha chiarito che la morte è stata causata dal violento colpo alla nuca che ha rimediato contro un masso quando è stato sbalzato fuori dal veicolo. A conclusione della celebrazione hanno parlato due amici della giovane vittima, poi appena fuori la bara sono partiti diversi e interminabili applausi. I negozi, al passaggio del feretro, hanno tenuto abbassate le saracinesche. I giocatori del Siracusa domani scenderanno in campo con il lutto al braccio e le magliette celebrative.

Alcamo, fidanzati con la figlia di un anno in auto con droga: arrestati

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In auto con la droga e tanti soldi, probabilmente dopo aver fatto il giro dei clienti. Madre, padre e figlioletta di un anno che all’apparenza potevano sembrare una famiglia modello, un modo anche per magari tentare di eludere qualche sospetto. Ed invece non hanno abboccato i poliziotti di Alcamo anche perché la coppia si è tradita con degli evidenti gesti di nervosismo che hanno attirato su di loro più che un sospetto.

Alla fine l’intuito degli agenti è stato determinante ed è finita così l’avventura da pusher di due fidanzati, Antonino Casarrubia, 35 anni, e Girolama D’Amico, 33 anni, entrambi di Partinico ma che si erano spinti sino in territorio alcamese probabilmente proprio per spacciare. Per loro sono scattate le manette ai polsi con l’accusa di trasporto e detenzione ai fini di spaccio di 30  grammi di cocaina. Giudicati per direttissima è stato confermato l’arresto ma poi rimessi in libertà con l’obbligo di dimora nel territorio di Partinico.

Il blitz antidroga della polizia è scattato alla periferia di Alcamo quando la pattuglia ha notato un’auto effettuare una repentina manovra sulla statale 113 per immettersi allo svincolo di Balestrate. Fin troppo evidente quel gesto di eccessivo nervosismo e all’apparenza inspiegabile tanto che i poliziotti si sono messi subito all’inseguimento della vettura. Appena intimato l’alt l’auto iniziava ad effettuare delle manovre repentine di frenata ed è ripartita per poi arrestare definitivamente la sua marcia. Fermato il veicolo e identificati i due fidanzati, sono subito scattate le perquisizioni personali e del veicolo.

Il nervosismo di Casarrubia e D’Amico ha trovato subito un perché: i poliziotti infatti hanno rinvenuto complessivamente 10 grammi di cocaina ben occultati all’interno del sedile lato passeggero. Altri 20 grammi invece, erano stati abilmente nascosti all’interno del reggiseno della donna.

La sostanza stupefacente, per un totale di più di 30 grammi, veniva sottoposta a sequestro insieme al denaro contante ritrovato, all’incirca 2 mila euro, possibile provento per lo spaccio. In casa dei due, dove sono state estese le perquisizioni, sono stati anche trovati un bilancino di precisione e vario materiale utile al confezionamento della sostanza stupefacente.

Castellammare del Golfo, fondi a pioggia per le case popolari delle vie Pitagora e Moro

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Oltre 600 mila euro finanziati per la manutenzione in 18 palazzine di edilizia popolare a Castellammare del Golfo. L’assessorato regionale Infrastrutture e Mobilità ha investito fondi per 18 interventi per la manutenzione nelle palazzine dell’istituto autonomo case popolari dove è prevista anche la sostituzione degli impianti ascensori.

I decreti di finanziamento riguardano sette interventi di manutenzione straordinaria, ognuno di circa 35 mila euro, nelle palazzine di via Pitagora (nella foto uno scorcio) e 11 interventi di manutenzione straordinaria, ognuno di 33 mila euro, nelle palazzine di via Aldo Moro, per un totale di oltre 600 mila euro.

“Il finanziamento dei progetti per il recupero degli immobili di edilizia residenziale pubblica da parte dell’assessorato regionale è importantissimo poiché si tratta di manutenzione necessaria per i tanti cittadini che risiedono nelle palazzine e che da troppo tempo attendono interventi come il ripristino dei necessari  ascensori – afferma il sindaco di Castellammare del Golfo Nicola Rizzo-. Questa amministrazione è attenta alle esigenze dei cittadini che vivono nelle case popolari e che da troppo tempo attendono interventi concreti”.

L’istituto autonomo case popolari di Trapani ha comunicato al municipio che sta predisponendo le procedure per l’affidamento in appalto dei relativi lavori così da avviare la manutenzione delle palazzine e la collocazione dei nuovi ascensori.

“Le necessità ordinarie di competenza dell’Iacp sono tante – aggiunge il primo cittadino – e il finanziamento regionale di oltre 600 mila euro consente adesso, grazie al preciso lavoro di progettazione, di dare risposte concrete agli inquilini che risiedono negli alloggi, avviando le attese manutenzioni e ripristinando le adeguate condizioni di vivibilità degli edifici ed ella zona anche con altri interventi cha da noi saranno predisposti a breve”.

Alcamo-Un viaggio nei luoghi di san Francesco d’Assisi

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Un viaggio che rappresenta una sorta di pellegrinaggio nei luoghi maggiormente frequentati da San Francesco d’Assisi. Il programma è stato messo a punto da padre Pasquale Lima in occasione dell’erezione a parrocchia della chiesa di san Francesco d’Assisi, istituita ad Alcamo nel 1969 e che nel 2019 festeggia i 50 anni.  Todi prima tappa e quindi proseguimento per Assisi con sosta al santuario di Rivotorto. Visita ad Assisi con santa Messa presso la tomba di San Francesco. Visite a tante chiese e opere d’arte della zona. Cortona, Arezzo,  Siena, l’isola d’Elba, l’abbazia di Fossanova sono le altre tappe del viaggio che sarà effettuato dal primo luglio 2019 sino al ritorno ad Alcamo fissato per l’otto luglio. Durante le varie tappe le persone saranno accompagnate da guide turistiche che illustreranno la storia di questi luoghi suggestivi.  Per iscrizioni, informazioni e programmi ci si può rivolgere a padre Pasquale Lima, presso la parrocchia San Francesco d’Assisi di Alcamo, telefono 0924-22397. Le richieste  di partecipazione dovranno essere presentate entro il 28 febbraio 2019.

Automobilismo, sfida tra big alla cronoscalata al Monte Erice

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Il rombo dei motori, sinfonia per le orecchie degli appassionati, lungo i tornanti della Monte Erice per le prove della  60ª edizione della  gara valida come terz’ultima prova del Campionato Italiano Velocità Montagna. Domani domenica la gara sui tornanti che da Valderice conducono a Erice.  Sono state 232 le auto verificate nella giornata di ieri nel piazzale Ilio di Trapani, dove i bolidi hanno destato curiosità. Un’edizione che si presenta di lusso come le tante altre del passato che richiama spettatori da tutta la Sicilia e non solo. Un percorso dove oltre alla potenza del motore emergono le qualità di guida dei piloti. I trapanesi sono particolarmente legati a questa competizione e domani lungo il percorso si prevede che ci saranno oltre 30 mila spettatori.  L’edizione 2017 è stata vinta da Domenico Scola. Ma nell’albo d’oro figurano piloti che si sono guadagnati un posto nei libri di storia dell’automobilismo come Ninni Vaccarella e Mauro Nesti. L’edizione 2016 è stata vinta da Simone Fagioli, quella del 2014 da Cristian Merli. Veri e propri specialisti della gare in salita dove per l’abbondanza di prototipi lo spettacolo domani è assicurato. Ma ci sarà battaglia nelle varie categorie. Una quindicina gli alcamesi al via. Buone possibilità di vincere nella propria categoria Produzione serie, per l’alcamese Gaspare Rizzo al volante di una Ford Cosworth. Particolare attenzione e sguardi curiosi per l’Alfa Romeno Sz del 1960 dell’alcamese Salvatore Spinelli, premiato per le sue presenze, ben 33, alla Monte Erice. La SZ di Spinelli è un modello che oggi è rimasto quasi unico poiché sono state sopravvissuti pochi esemplari.  Come già nelle scorse edizioni, il percorso di quest’anno sarà lungo 5 mila 730 metri. Due saranno le sessioni di gara della domenica, ed oggi le ricognizioni sul tracciato Valderice-Erice.  A Erice in gara i big del Campionato italiano velocità in montagna. L’attuale capoclassifica del CIVM, il sardo Omar Magliona che dovrà vedersela con Luigi Fagioli col catanese Domenico Cubeda ma soprattutto con Christian Merli, di fatto vincitore del Campionato europeo della montagna, dopo il terzo successo di fila con la tappa del giugno scorso in Germania. Tra i big di classe sui tornanti di Erice correrà anche il catanese Angelo Guzzetta, attualmente capoclassifica italiano di classe A/1600.

Alcamo, aguzzino condannato in appello a risarcire la sua vittima in sede civile

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Vittima di un’estorsione con la beffa della sentenza di primo grado del tribunale civile a dover risarcire le spese legale al suo aguzzino. Oggi in appello la I sezione civile di Palermo ha ribaltato quella che è stata percepita come un’evidente ingiustizia: spese legali tutte a carico dell’estortore e risarcimento danni più cospicuo pari a 5 mila euro. La vicenda è quella che vede come vittima l’alcamese Federico Cutino, 53 anni, un tempo imprenditore nel ramo alimentare, oggi autista di mezzi pesanti per conto dell’Energetikambiente, la società che gestisce ad Alcamo il servizio di raccolta dei rifiuti. In appello il giudice della I sezione ha quindi riformato il pronunciamento che nel 2013 venne fatto dall’allora sezione distaccata della pretura di Alcamo. Cutino, attraverso la sua legale Caterina Iracane, presentò appello a quella sentenza di 5 anni fa che ritenne ingiusta. Dopo aver fatto condannare in sede penale i suoi due estortori, in sede civile a conclusione del processo di primo grado il giudice sostenne nella sentenza che “la domanda merita accoglimento” con un risarcimento danni irrisorio pari a mille euro. Paradossalmente, nel contempo, Cutino venne condannato a pagare al suo estortore 2.100 euro. Il 53enne fece arrestare nel 2008 l’avvocato e allora consigliere comunale di Alcamo Caterina Vitello insieme con il fornaio Giuseppe Lombardo, accusati di avere preteso una somma di denaro per non esercitare il diritto di rilancio nell’ambito di una vendita immobiliare all’asta. Tra gli aspiranti acquirenti della vendita all’asta, secondo gli investigatori, c’era sia l’avvocato che rappresentava il fornaio, sia l’imprenditore alcamese che, per ragioni sentimentali aspirava a rientrare in possesso di un bene già appartenuto alla sua famiglia. Dopo esserselo aggiudicato in maniera provvisoria, l’imprenditore sarebbe stato avvicinato dal consigliere comunale e dal fornaio i quali, sotto la minaccia di rilanciare sul prezzo entro il termine di 10 giorni previsto dalla legge, gli avrebbero chiesto la somma di 2 mila euro. Pochi giorni dopo l’asta, in seguito ad intercettazioni, gli investigatori sono riusciti a bloccare i due mentre stavano ricevendo la somma di 1.700 euro, a fronte dei 2 mila euro inizialmente richiesti. In sede civile Cutino ha trascinato Lombardo e oggi in appello viene in buona parte ribaltata la sentenza di primo grado: all’ex imprenditore è stato riconosciuto un risarcimento di 5 mila euro oltre agli interessi legali, nonché le spese del primo e del secondo grado di giudizio pari a 3 mila e 500 euro oltre al rimborso di altre spese generali.

 

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