Chiesa Madre gremita e tanti applausi commossi. Così Alcamo, e non solo, ha dato il suo ultimo saluto a Davide Artale, 27 anni, team manager del Siracusa calcio, morto 6 giorni fa in seguito ad un incidente stradale in territorio aruteso la cui dinamica è ancora tutta da chiarire. In tanti, soprattutto i suoi amici, hanno voluto rendergli omaggio per dirgli per l’ultima volta “ciao”. A presiedere la celebrazione don Enzo Santoro della parrocchia del Sacro Cuore, dove appartiene territorialmente la famiglia di Davide. Per tre volte il sacerdote, enormemente commosso, si è dovuto fermare durante la messa. Sul feretro, al centro della navata principale della chiesa, le maglie del Troina e del Siracusa, le due società che hanno avuto Davide come dirigente nelle ultime due stagioni. Ad essere stata ricordata la figura del ragazzo, ben voluto da tutti. I colleghi dirigenti della società di calcio lo hanno definito un perfezionista, una grande professionista nonostante la giovane età, oltre che leader silenzioso: “Davide – racconta l’altro team manager del Siracusa, Nicola Santangelo – era una persona per noi di estrema fiducia, lui era un leader silenzioso. Non si intrometteva mai ma quando si chiedeva di lui c’era sempre”. Un incidente che ha scosso tutto che si è verificato 6 giorni fa sulla provinciale 12 Cassibile-Floridia. Ad indagare i carabinieri mentre la Procura ha aperto un’indagine per provare a chiarire meglio quanto accaduto. Il 27enne era in auto con un tesserato del Siracusa, il portiere di 20 anni Maurice Gomis. L’autopsia effettuata sul giovane ha chiarito che la morte è stata causata dal violento colpo alla nuca che ha rimediato contro un masso quando è stato sbalzato fuori dal veicolo. A conclusione della celebrazione hanno parlato due amici della giovane vittima, poi appena fuori la bara sono partiti diversi e interminabili applausi. I negozi, al passaggio del feretro, hanno tenuto abbassate le saracinesche. I giocatori del Siracusa domani scenderanno in campo con il lutto al braccio e le magliette celebrative.