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mercoledì, Maggio 14, 2025
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Alcamo-Nasce il movimento autonomista “CentrAli”

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Grande partecipazione ieri sera ad Alcamo alla riunione del movimento di ispirazione autonomista “CentrAli”, che terrà lunedì sera una riunione di presentazione dei quadri dirigenti provinciali nella sede di via Manzoni ad Alcamo. Già una quarantina di consiglieri comunali della provincia di Trapani hanno aderito a “CentrAli” il cui coordinatore regionale è l’ex sindaco di Alcamo, Giacomo Scala. Domani si terrà un’assemblea provinciale a Ribera per presentare il movimento in provincia di Agrigento. Durante la riunione di ieri sera sono stati affrontati vari problemi tra i quali quelli della città di Alcamo dove allo stato attuale le emergenze sono tante, molte delle quali le perdite di acqua, bene che va tutelato e le buche, quelle più evidenti. Ma il dito è stato puntato anche sulla necessità di avviare un’opera di sensibilizzazione e stimolo nei confronti della giunta comunale a risolvere i problemi. L’ultimo la chiusura del parcheggio sotterraneo di piazza Bagolino poiché quasi tutti gli estintori si sono scaricati. Per quanto tempo rimarrà chiuso il parcheggio? Chiuso il parco suburbano da oltre un mese per la fuoriuscita di liquami da una fogna. Chiusa la strada per Camporeale. Chiuso il centro comunale di raccolta di rifiuti. Al teatro Cielo riscaldamento da tempo in tilt. Guasto il gruppo elettrogeno che ha fatto corre il rischio di annullare spettacoli programmati da mesi. Tre concerti dell’Associazione della musica alla chiesa del Rosario per l’inagibilità del centro congressi Marconi quando si usa a pagamento. Gratis il centro può essere stracolmo di persone. Paradossale. Pala D’Angelo chiuso. Lavori fermi al Catella per il nuovo palatenda. Da tempo transenne in un tratto della via Vittorio Veneto per il pericolo crolli di calcinacci da un prospetto. Problemi nelle scuole e l’elenco potrebbe continuare. Su questi e altri tempi legati allo sviluppo del territorio e della città di Alcamo, un tempo capitale del Golfo di Castellammare, si sono confrontati ieri i partecipanti alla riunione del movimento “CentrAli”, la maggior parte dei quali provenienti da Sicilia Futura.

Alcamo, dipendenti Comune si formano su “informatica giuridica e gestione documentale”

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Grande partecipazione al Centro Congressi Marconi per la giornata di formazione rivolta ai dipendenti del Comune. Il tema del corso è stato: “Informatica giuridica e gestione documentale negli Enti Locali”, una full immersion riguardante i documenti informatici e la loro pubblicazione. Sono stati trattati argomenti come la corretta applicazione del Cad, informatica giuridica relativi alla formazione, sottoscrizione e conservazione dei documenti informatici e al corretto uso delle piattaforme e dei programmi più diffusi. In una seconda sessione pomeridiana affrontati i temi della pubblicazione dei documenti, dati, informazioni e dei limiti normativi in materia di privacy.

Castellammare del Golfo, turbativa ed estorsione ad un’asta giudiziaria: condannati padre e figlio

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Quattro e due mesi ciascuno per Giuseppe e Pietro Pace, padre e figlio di Castellammare del Golfo. Sono stati condannati in abbreviato in primo grado dal tribunale di Trapani con l’accusa di turbativa d’asta ed estorsione. Hanno retto le accuse nei loro confronti: sono finiti alla sbarra nel 2017 per aver minacciato madre e figlio, Lucia D’Angelo e Leonardo Candela, la cui “colpa” era stata quella di aver tentato di acquistare una villetta finita ad un’asta giudiziaria e che era di proprietà dei Pace. Le pene sono state comunque più lievi rispetto a quanto aveva invece chiesto nella sua requisitoria il pubblico ministero: per Giuseppe Pace, 69 anni, erano stati invocati 5 anni e 9 mesi, mentre per il figlio 5 anni e un mese. Secondo le indagini, che furono condotte dai carabinieri, madre e figlio furono minacciati di morte e letteralmente perseguitati per impedirgli di acquistare la villetta che si trova in zona Fraginesi. In pratica i due Pace volevano rimpossessarsi di quell’immobile che per vicissitudini personali era finito ad un’asta giudiziaria. Per le vittime l’inferno ebbe inizio quando si presentarono all’asta e avanzarono un’offerta, aggiudicandosi quell’immobile il 12 maggio del 2017. Da quel giorno i due venivano avvicinati più volte dagli ex proprietari con il chiaro intento di intimorirli a tal punto da farli desistere dall’acquisto. Dopo varie minacce verbali sono passati alle vie di fatto, facendo giungere in casa della donna 8 cartucce per fucile da caccia. A quel punto le vittime hanno deciso di rivolgersi ai carabinieri raccontando tutto. Ai due imputati è stata anche inflitta una multa da 3 mila e 400 euro e una provvisionale assegnata alle parti civili, per l’appunto le due vittime madre e figlio, di 15 mila euro, difesi dall’avvocato Giuseppe Mannina.

La marcia per salvare il pianeta, milioni di giovani in piazza per avere un futuro

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Una. Centomila. Un milione. Un miliardo di Greta Thunberg, la studentessa svedese, di 16 anni, che è riuscita a scuotere le coscienze dei giovani, che sono scesi in piazza in 150 paesi del mondo. La marcia in difesa del pianeta, devastato dai cambiamenti climatici, provocati dalla mano dell’uomo, che rischiano di far scomparire, fra qualche decennio, il genere umano. Una bella giornata di mobilitazione quella dei giovani i soli capaci di far invertire la tendenza ai tanti cadaveri eccellenti della politica mondiale, che nonostante accordi e summit sul clima, continuano a non agire con quella tempestività che il gravissimo problema richiede. I giovani si riappropriano delle piazze reali e non di quelle virtuali. Scendono a parlare tra le gente che rappresenta il migliore viatico per sensibilizzare su un problema che continua ad essere disatteso mentre si sciolgono i ghiacciai. Aumentano bombe d’acqua e tempeste con venti che soffiano ad oltre 300 chilometri orari. Stagioni impazzite. Caldo dove prima si stava sottozero. Freddo dove prima brillava la luce del sole. Carenza di piogge. Siccità. Il clima è impazzito fino ad oggi tutti gli allarmi sono rimasti inascoltati da individui politici, portavoci spesso dei poteri finanziari ed economici forti che badano solo al profitto fregandosene dell’ambiente, dello sfruttamento di milioni di persone e spesso anche bambini, Continuando di questo passo ai giovani lasciamo macerie. Ai giovani non diamo la speranza di un futuro. Oggi per fortuna i protagonisti sono i giovani, grazie a Greta Thunberg, proposta per il premio Nobel. E i giovani non debbono abbassare la guardia. La marcia per salvare il pianeta deve essere combattuta ogni giorno. Salvare il pianeta significa salvare il futuro, oggi più che mai nebuloso se non si inverte immediatamente la rotta. Forza giovani combattete per rendere il mondo “pulito”, senza mai arrendervi poiché avete accanto anche le persone di buona volontà che vogliono salvaguardare la Natura e quindi salvare noi stessi. Ad Alcamo si è mobilitata la consulta giovanile e gli studenti dl Classico e Scientifico hanno pulito la spiaggia di Alcamo Marina.

Alcamo-Parcheggio interrato, si chiude a tempo indeterminato

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Si chiude a tempo indeterminato il parcheggio interrato di piazza Bagolino ad Alcamo. Lo ha deciso il Comune in seguito al furto di tutti gli estintori che erano dislocati all’interno della struttura. La loro assenza fa venire meno le condizioni di sicurezza necessarie per la fruibilità del parcheggio. La questione era stata sollevata nei giorni scorsi in consiglio comunale dal consigliere comunale Gino Pitò che aveva proprio parlato di necessità di chiusura per l’assenza delle condizioni di sicurezza e per violazione della normativa in materia. Il sindaco Domenico Surdi, in seguito ad un confronto avuto con gli uffici, ha preso la decisione di chiudere i cancelli già a partire da oggi. La scelta scaturisce dalla “necessità di ripristinare la piena funzionalità del parcheggio e garantire le condizioni di sicurezza – come viene sottolineato in una nota del Comune -. Gli uffici preposti sono al lavoro affinché il parcheggio possa essere riaperto nel più breve tempo possibile e ridurre il disagio arrecato per i cittadini”. “La chiusura è a tempo indeterminato – afferma Surdi – in attesa di completare la procedura per l’acquisto dei nuovi estintori che comunque avverrà in tempi brevi”. Non è la prima volta che il parcheggio interrato di piazza Bagolino subisce furti. Altre volte sono stati rubati alcuni estintori che furono ricomprati poco dopo dal Comune stesso; facendo un passo ulteriore all’indietro nel tempo furono anche rubate alcune delle bici elettriche posteggiate all’interno. Sotto questo aspetto il primo cittadino ha precisato che sarà potenziato un controllo dalla polizia municipale nelle more di attivare un impianto di videosorveglianza all’interno e all’esterno del parcheggio. L’area non è custodita 24 ore su 24 anche perché non ci sono risorse umane tali al Comune per poter garantire un presidio del genere. Il parcheggio sotterraneo conta 127 posti auto e fu inaugurato nel 2010 dopo una serie di peripezie legate soprattutto alla sua ridotta altezza, cosa che ha creato degli intoppi per il rispetto delle norme di sicurezza.

Castellammare del Golfo, altro centenario in città: Comune consegna targa ricordo

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Cento anni per Gioacchino Sottile: il nonnino castellammarese ha festeggiato il suo secolo di vita attorniato dall’affetto di amici e parenti che, in un locale cittadino, lo hanno aiutato a spegnere le candeline della torta a tre cifre. Gioacchino Sottile, vedovo di Antonietta Ganci, fin quando ha potuto ha lavorato in campagna nella frazione castellammarese di Balata di Baida. Il longevo agricoltore ha 5 figli, ben 13 nipoti e 11 pronipoti. Presente ai festeggiamenti il vicesindaco Giuseppe Cruciata che ha consegnato una targa ricordo a Gioacchino Sottile per il suo centesimo compleanno. “Il centesimo compleanno è un traguardo di vita importante del quale ci rallegriamo con il nostro concittadino-dicono il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore Giuseppe Cruciata-. Auguriamo a Gioacchino Sottile, a nome dell’amministrazione e di tutta la cittadinanza, di trascorrere ancora tanti anni sereni ed in salute, con familiari ed amici”.

il centenario Gioacchino Sottile al momento della consegna della targa ricordo da parte del vicesindaco Giuseppe Cruciata

Partinico, attentato del 27 dicembre. Bande musicali per solidarietà

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Bande musicali mobilitate domenica prossima a Partinico in segno di solidarietà per l’attentato che lo scorso 27 dicembre distrusse due pulmini destinati al trasporto a scuola dei disabili. Scattò la solidarietà e mobilitazione e su proposta del Liceo Musicale “Vito Fazio Allmayer” di Alcamo, diretto da Vito Emilio Piccichè, è stata organizzata una kermesse di bande e orchestre giovanili che si esibiranno domenica prossima. L’iniziativa ha preso spunto dal monito lanciato dal sindaco Maurizio De Luca: “Solo l’arte può”! Una decina fra bande ed orchestre giovanili del territorio partinicese, domenica alle ore 11, muoveranno da diversi punti della Città di Partinico e, suonando, raggiungeranno la piazza principale dove, tutti insieme, intoneranno l’Inno Nazionale della Repubblica Italiana, accompagnati da un coro d’eccezione: i bambini ed i ragazzi disabili, le loro associazioni, le scolaresche e la popolazione partinicese. Grazie alla collaborazione di ANBIMA Sicilia diverse bande musicali hanno aderito alla manifestazione. Infatti nello stesso giorno di domenica ognuna di esse, nella propria città ed alla stessa ora, eseguirà nella piazza del proprio paese l’Inno Nazionale della Repubblica Italiana, invitando il proprio sindaco e la propria comunità a partecipare. Continua la gara di solidarietà per la comunità partinicese offesa dall’incendio degli scuolabus del 27 dicembre scorso. “Desideriamo ringraziare gli amici musicisti di Comiso, ANBIMA SICILIA, dice Vito Emilio Piccichè- l’ amministrazione comunale di Partinico, le associazioni di Comiso e Vittoria partecipanti, per l’adesione”. Domenica prossima risuoneranno insieme a Partinico le comunità di Aliminusa, Sommatino, Castrotreale , Santa Lucia del Mela, Militello Val di Catania e, ovviamente, Comiso.

Alcamo Il “Piccolo Teatro” scelto per il premio Ulisse

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C’è anche la Cooperativa “Piccolo Teatro” di Alcamo tra le cinque compagnie siciliane scelte per partecipare alla settima edizione del “Premio Ulisse”, concorso promosso dal comitato siciliano della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), con il patrocinio della Fita nazionale. Il concorso, a carattere regionale, rientra nel circuito italiano del “Gran Premio del Teatro Amatoriale” organizzato dalla Fita e prevede la partecipazione di una giuria itinerante che visionerà dal vivo gli spettacoli finalisti. Lo spettacolo scelto, che la giuria verrà a visionare al teatro Cielo, è la farsa comica “Palace Hotel”, ispirata a “Se devi dire una bugia dilla lunga”, per la regia di Franco Regina. Una commedia che ha riscosso successo di pubblico e critica tanto da essere scelta alla selezione per un riconoscimento prestigioso, che dimostra la bontà del lavoro svolto dal Piccolo Teatro, che opera ad Alcamo da 43 anni.

La compagnia che si aggiudicherà il “Premio Ulisse” accederà di diritto al Gran Premio del Teatro Amatoriale, circuito nazionale al quale confluiranno i vincitori delle analoghe manifestazioni in molte altre regioni italiane. Un altro motivo di soddisfazione per il direttore artistico Franco Regina è quella della partecipazione dell’attrice Chiara Calandrino al corso nazionale di recitazione, e il prossimo sei aprile sarà tra le protagoniste dell’opera The walls, “I muri”, al teatro comunale di Novellara, provincia di Reggio Emilia. Chiara Calandrino partecipa alla Sesta edizione di Itaf, International theater academy of Fita, progetto di alta formazione per giovani attrici promosso dalla Fita, Federazione italiana teatro amatoriale. Chiara Calandrino è stata scelta dopo un’audizione svoltasi lo scorso 14 gennaio a Roma, sotto la direzione di Daniele Franci, direttore artistico e regista di Itaf e della direttrice Maria Grazia De Marco. Ad ottobre i nove selezionati, tra cui Chiara Calandrino, attrice di punta dl Piccolo teatro, andranno in Olanda per un’altra recita.

Alcamo, pericolo alberi inclinati. “Si taglia ma non si programma” dicono ambientalisti

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I recenti episodi di cronaca provocati dalla caduta di alberi a causa dell’incuria o delle raffiche di vento, ha causato un certo allarme anche fra amministratori e funzionari comunali. Si teme il rischio di arrecare danni a cose ma anche a persone. Piuttosto che curare e programmare ad Alcamo, per esempio, in questi giorni si sta continuando ad alleggerire gli alti alberi ritenuti pericolanti oppure, cosa più drastica ma anche grave, a tagliarli del tutto.

E’ il caso dei pini che sorgevano in piazza della Repubblica, di fronte al castello. Erano troppo inclinati a causa della vecchiaia ma anche di una manutenzione che, nel corso dei decenni, ha sempre latitato. Per evitare rischi, secondo un’attività diretta dai dipendenti comunali Gaetano Cusumano e Vitalba Parrino, sono stati tagliati alla base. Qualche tempo fa, invece, un paio di grossi alberi erano stati tagliati lungo la provinciale per Alcamo Marina, fra il primo e il secondo cimitero. La causa fu un aggressivo fungo che distrugge l’interno dei tronchi rendendoli estremamente deboli. Altri alberi sono stati abbattuti in piazza Falcone Borsellino perché ritenuti, anche questi, pericolosi per la pubblica incolumità. Ma siamo davvero certi che nulla si poteva fare per salvare queste grosse piante? E magari quali e quante responsabilità ha l’amministrazione comunale pentastellata? E quelle precedenti?

Ad Alcamo manca il “catasto del verde”, una mappa, prevista per legge, che contiene l’individuazione di tutti i luoghi e di tutti gli alberi presenti in una città. Nessuno, per esempio, sa a quanti ammontino sul territorio alcamese se non in maniera approssimativa. “In questi anni si stanno effettuando le cosiddette capitozzature – dice Salvatore Cusumano presidente provinciale di BioArchitettura –per ridurre le dimensioni degli alberi. Un intervento che però non riduce né il pericolo  di ribaltamento e né quelli di cedimento. Fra l’altro a Natale – ha concluso Cusumano – sono stati decapitati i pini di piazza della Repubblica per realizzare un albero di Natale”. “Tagliare un albero perché pericoloso – ha aggiunto Nino Provenza, presidente regionale dell Lipu – deve rappresentare l’estrema ratio dopo che si sono provate tutte le cure del caso. Ma il vero problema è che a fronte del taglio di numerose piante, il comune di Alcamo cosa ha previsto? La presenza di alberi non è stata ripristinata e non mi pare che si una visione programmatica in tal senso. Ricordo infine – ha concluso Provenza – che già in questo periodo gli uccelli nidificano e che quindi per legge è assolutamente vietato sfrondare le chiome o tagliare i rami”. Gli alberi offrono benefici sociali, comunitari, ambientali ed economici. Possibile che ad Alcamo si pensi soltanto a tagliarli per evitare rischi?

 

 

Alcamo, cittadinanza onoraria per il giornalista Borrometi: mozione in consiglio comunale

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Il Comune di Alcamo conferirà la cittadinanza onoraria al giornalista Paolo Borrometi (nella foto). Il consiglio comunale ha approvato mozione d’indirizzo con cui impegna il governo cittadino a conferire l’onorificenza al giornalista di Tv 2000, autore di articoli e libri d’inchiesta in cui scoperchia le attività mafiose dei clan ragusani e siracusani. Da anni vive sotto scorta per le svariate minacce ricevute, l’ultima appena del gennaio scorso quando gli sono state recapitate tre buste anonime: in una di queste, Borrometi ha trovato un messaggio “Picca nai”, equivalente di “Ne hai per poco”, quindi una vera e propria minaccia di morte. Il 23 dicembre scorso Alcamo ha ospitato il giornalista in città per la presentazione del suo ultimo libro, cosa che ha portato alcuni consiglieri trasversalmente a dare vita a questa mozione approvata all’unanimità.

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